...brividi di cristallo
raccolti in un bicchiere,
dolori mai quietati
ingannati da false illusioni,
in punta di piedi, poi fuggiti
lasciati,da sofferenza di un' anima sola…
…e camminando lungo il tempo
i ciottoli diventano lisci,
consumati dai troppi inganni
vanno ,alla ricerca di un amore,
a cercare , una bugia lunga una vita
pesante fardello
che la notte ingrandisce e sfuma…
…ed è il pensiero che chiede venia,
sgrana chicchi di grano maturo,
per sfamare un amore, che non vuol morire
non vuole rendere vivo ,un sogno già avverato,
conosciuto ,ora già finito…
…e la calma improvvisa ,cala sulla mente
di un cuore amato,che sa di essere pensato,
in sospirate attese aspetta il giorno
l’abbraccio di una vita,
e tu donna sei qui ! a quando la tua resa , il tuo si?
l’incontro, per essere felici…
il poeta narratore.
1 commento:
Ah se potessero parlare i bicchieri, quante cose racconterebbero! Bella. Ciao, Pietro.
Posta un commento