9.7.14

l'attrezzatura fotografica di Molhem Barakat dopo la sua morte.

 A mia nipote  (  e  ai figli \e  dei miei amici e conoscenti  ) acquisita  figlia  di mio cugino  ,   che a  6  anni  sa'  già come  fotografare  con il cellulare   dedico  questo   post  di  
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perchè Purtroppo queste immagini raccontano del fatto che le fotografie non riportano solo felici emozioni.... Talvolta anche tristissime realtà di guerra, e nello specifico anche la fine di un grande narratore...
Questa è l'attrezzatura fotografica di Molhem Barakat dopo la sua morte.



A 17 anni il fotografo Molhem Barakat lavora come freelance per Reuters. Molhem è stato ucciso ad Aleppo, in Siria, mentre documentava la guerra civile tra le forze di ribellione ed i lealisti del governo il 20 dicembre 2013. Barakat è morto nell'ospedale Kindi, Aleppo. Egli documentava una guerra civile nella quale, propri per la mancanza di misure di sicurezza e protezione per i media, sono stati impiegati pochissimi reporter professionisti.

  fra i tanti commenti  che trovate  chi  ha  fb   qui   il più interessante   che poi   è la  summa  di come  dev'essere la fotografia  è  questo   di Yeshua Quitar  : << La fotografia è anche questo, anzi soprattutto questo e non foto ai gattini o alle modelle. Anche il più grande fotografo di tutti i tempi è morto così, sul campo. >>

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voleva rapire gianfranco zola ora la sua stria è un film . dal calcio alla mala la stroia spericolata del criminale redento fabrizio maiello

   chiedo scusa se   è in foto  non   ho     troppi impegni  e    non ho tempo  per  estrapolarne il testo  dal pdf