La denuncia social di Abbie Chatfield, influencer australiana, ha riacceso il dibattito mai sopito del tutto sui menù senza prezzi o blond menù per le donne presenti in alcuni ristoranti italiani. Approfondiamo la questione e proviamo a trarre qualche conclusione in merito.
Il suo intervento ha riaperto l’annosa e dibattuta questione dei blind menù, menù senza prezzi solitamente rifilati alle donne in alcuni dei ristoranti più prestigiosi e patinati della penisola.
Tra i sostenitori , oltre me comune mortale ,di questa tesi, c'è appunto Abbie Chatfield, noto volto del web e della tv australiana, che qualche giorno fa ha “denunciato” via Instagram un rinomato ristorante veneziano per averle consegnato un menù senza prezzi. La denuncia social dell’influencer ha riacceso il dibattito sulla questione.
Putroppo ’influencer australiana non è il primo personaggio pubblico a indignarsi sui social per il trattamento ricevuto tramite la consegna di un blind menù. Già a novembre, Augustina Gandolfo, modella argentina nonché moglie del calciatore dell’Inter Lautaro Martinez, lamentava di aver ricevuto un menù senza prezzi durante una cena in un elegante ristorante nel centro di Milano. Dopo l’episodio, Gandolfo aveva pubblicato uno sfogo su Instagram, scrivendo :
“"Lo sapevate che in Italia in diversi ristoranti non mettono i prezzi sul menu che danno alle donne? E se volessi pagare io? Sono indignata. La cosa peggiore è che molti italiani giustificano questo fatto dicendo che succede solo nei ristoranti di un certo livello. E quindi le donne non possono pagare se si tratta di una cena più costosa?".
Ecco quindi che se, se per qualcuno potrebbe sembrare un gesto galante, per molte donne si tratta invece di un’umiliazione. Dietro al blind menù si celerebbe, appunto, l’assunto per cui le donne non sarebbero in grado di pagare una cena, specie se esclusiva e sontuosa, per sé e per i propri ospiti o, forse peggio, quello stereotipo che considera le donne al pari di “parassite”, “mantenute” e “gold digger”.
Allora Cosa non va nei blind menù? che questa pratica viene d'alcuni considerata assimilabile alla rimozione dell’etichetta col prezzo quando si fa un regalo. La differenza? In quel caso, la persona che fa il regalo comunica apertamente le proprie intenzioni al commerciante che provvederà a togliere il cartellino. In realtà quando si parla di blind menù, invece, non vi è alcuna esplicita richiesta e, nella stragrande maggioranza dei casi (se non in tutti), la persona che riceve il menù completo di prezzi è sempre di sesso maschile, poiché il cameriere generalmente dà per scontato che sia lui a offrire la cena e mai la donna.
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