Finalmente un articolo serio e non sessista all'Alvaro vitali sulla preside Sabrina Quaresima del liceo Montale di Roma . Uno dei pochi articoli su tale vicenda che : << rasenta il femminicidio come dicevo precedentemente su queste pagine >>. Un articolo che , come dicevo nel titolo che non è come Alvaro vitali davanti al buco della serratura .
Il Fatto Quotidiano
SILVIA TRUZZI
Brigitte Macron, un altro è se sei una sconosciuta che insegna sull’appia. INTANTO,gli studenti hanno preso le distanze con un comunicato contro la “gogna mediatica” dalla quale volevano discostarsi: “Non riconosciamo come nostre le critiche che le vengono poste in quanto donna, perché rifiutiamo la concezione maschilista che giudica le donne per la loro vita sessuale”. Il 2 aprile erano uscite presunte chat e registrazioni audio che Repubblica avrebbe visionato e udito. Lo stesso giorno il Garante della Privacy era intervenuto per disporre il blocco della diffusione delle chat. Ma i buoi erano già evidentemente scappati. Insomma, i segnali che la vicenda forse non era così chiara c’erano tutti. Il sexgate però continua a essere ritenuto rilevante da buona parte della stampa. Anzi rilevantissimo perché non può essere trattato come una storia tra due persone adulte e consenzienti. Guai a voi: “E’ una lettura superficiale e persino pericolosa dei fatti che dimentica il contesto in cui la storia si è svolta, e cioè tra le mura di un liceo, all’interno di un sistema di valori e di poteri ben delineato e regolamentato, nel quale, per fare un esempio, è vietato persino dare ripetizioni pomeridiane agli allievi, indipendentemente se maggiorenni o minorenni, figurarsi intrattenere relazioni sentimentali. Non a caso è stata aperta un’inchiesta ministeriale”. Ecco, due giorni fa abbiamo saputo che l’ispezione ministeriale si è conclusa e che la preside non solo non è stata licenziata, ma non è stata sottoposta ad alcun procedimento o provvedimento disciplinare. Come mai? Ieri, sempre su Repubblica, abbiamo letto che è accaduto perché lo studente non ha voluto consegnare le chat e gli audio che “provano” la relazione. Ma noi tendiamo a non sottovalutare il lavoro degli ispettori e a pensare che probabilmente non è accaduto nulla di rilevante. A parte lo sputtanamento (sostantivo illuminante, eh?) di una donna che, come ha giustamente scritto Michele Serra ieri, è stata sottoposta a un’esposizione mediatica “molto greve, ovviamente sospinta dal cicaleccio pettegolo dei social, che è identico al cicaleccio pettegolo di sempre, ma moltiplicato per un miliardo”. Diciamo che anche i media hanno avuto la loro parte. Con l’aggravante che se i social sono il bar dello sport, l’informazione in teoria è fatta da professionisti che peraltro, mentre sputtanano la preside, invocano la privacy per i casi di qualche personaggio pubblico (meglio se eletto in Toscana).
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