N.b
non fatevi ingannare dal titolo , nessun sessimo o maschilismo da parte mia . stesso discorso quando a comportarno in tale maniera sono gli uomini .
di cosa stiamo parlando
Siena, scoperta babygang di ragazzine: picchiavano coetanee e diffondevano video delle aggressioni
Attiravano coetanee con minacce o inganni in luoghi appartati e poi le aggredivano con calci e pugni, filmando la scena col telefono. E alla violenza fisica si aggiungeva l'umiliazione perché le immagini dei pestaggi venivano diffuse nelle chat. Sono 10 le ragazze tra i 14 e i 15 anni finite sotto indagine a Siena. La babygang - avevano chiamato così anche la loro chat - è stata scoperta dopo la denuncia di una vittima. Alle ragazze è contestato il reato di atti persecutori aggravato dall'odio razziale per l'aggressione a una coetanea di origini straniere.
Leggendo e sentendo del caso delle #baybulle di siena mi viene comì, come credo a molti di noi , chiedermi è il vecchio bullismo ma accentuato dalle nuove tecnologie o nuovo bullismo ? Secondo me vista la mi esperienza scolastica si tratta del primo caso . Infatti niente di nuovo mi si dirà da parte di quelli della mia generazione ( anni 70\80 ) e di quelle precedentiu . Vero , il fenomeno è vecchio come il cucco , soltanto che il fenomeno si aggravato con l'uso improprio ed la mancanza d'educazione ad un uso consapevole , delle nuove tecnologie . Ma soprattutto il fatto che se rima era famiglie disagiate ed problematiche adesso avviene anche fra quelli non problematiche come fa notare ques'articolo , da me riportato e con cui con concordo , di Dagospia
LE DIECI BABY BULLE CHE A SIENA TERRORIZZAVANO LE COETANEE SONO 14-15ENNI DI BUONA FAMIGLIA, CON UN DISCRETO LIVELLO DI AGIATEZZA E ISTRUZIONE. ALLORA PERCHÉ SI DIVERTIVANO A PICCHIARE E DERIDERE LE LORO VITTIME, PER POI CONDIVIDERE TUTTO SUI SOCIAL? NON C’ERA UNA RAGIONE, SOLO LA VIOLENZA FINE A SE STESSA – NON HANNO MAI RUBATO NIENTE, PER LORO CONTAVA SOLO LA “SPETTACOLARIZZAZIONE DELLE AGGRESSIONI” – LA GANG AVEVA UN’ORGANIZZAZIONE QUASI MILITARE. CON UNA LEADER, UNA GERARCHIA E ANCHE UNA SPECIE DI TRIBUNALE CHE IMPARTIVA PUNIZIONI A CHI ABBANDONAVA LA BANDA
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