N.b
non mi dilungo sulla vicenda : perchè 1) credo che ormai sappiate tutti\e di cosa si parla . E poi non voglio fargli ulteriore pubblicità dall'altronde è quello che vuole visto come ha reagito
alla richiesta di scuse ai familiari ., 2) ne ho già parlato per chi volesse nei precedenti post ( qui e qui ) ed se ne parla troppo senza aggiungere niente di rilevante e di nuovo se non solo morbosità ., 3) Per rispetto della vittima e dei suoi familiari meglio fa calare il silenzio su tale fatto .
coadiuvato da questa canzone
mi è venuta in mente questa riflessione già espressa nel titolo . In questa canzone l’autore pone il suo sguardo un momento ben preciso di tante storie d’amore, soprattutto in tante nate da sentimenti molto forti e coinvolgenti: il momento dell’incomprensione totale, quello in cui sembra non ci sia proprio più nulla da fare ed in cui ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo sembrano soltanto peggiorare le cose. Ed in una situazione del genere c’è spesso uno dei due, quando non sono entrambi, che si chiede cosa fare per sistemare tutto, per cancellare tutto il male e riportare quel bene, quell’amore, quella fusione su cui la storia si fondava. Quindi anche se il contesto se il contesto è diverso il principio è lo stesso . << Un amore che >> come dice quest articolo di https://www.ariesblog.it/<< sembra svanito nel nulla, un amore la cui assenza genera disperazione, una disperazione che, a sua volta, rende ciechi e complica ancora più, se possibile, la ricerca di quella fiammella che potrebbe essere di nuovo alimentata. Ascoltare questa canzone equivale a sentire il dolore di una delle due parti, quella che continua a cercare, quella che vorrebbe abbattere un muro costruito da entrambi e causato probabilmente anche da suoi errori, ma che forse ci sta provando troppo tardi, quando ormai quel muro sembra inamovibile. E pensare che prima sarebbe bastato poco, sarebbe stato sufficiente ascoltarsi, sarebbe stata sufficiente una parola che ormai sembra difficilissima. Sarebbe bastato chiedere scusa.>>
Lo so che per esperienza personale è difficile scusarsi ed essere sincero , ma anche se a volte ipocritamente è meglio farlo per non passare per un cinico ed un putribondo figuro . Ma soprattutto ti libera da stress , ansia , e pesi sulla coscienza .
Ora qualcuno\a mi dirà , ma ti devi scusare perchè lo senti tu non perchè te lo chiedono quasi obbligatoriamente . E poi Zelig lo ha censurato che vergogna primo lo accetti e poi lo cancelli ?.
Veramente quello che Gasman era solo un suggerimento non un ordine od un obbligo . E' vero che dev' essere una persona a decidere da solo se scusarsi o meno e decidere se seguire il consiglio o l'ordine qualora si tratta di ruoli importanti.
ecco cosa ha risposto a Giancarlo Bozzo direttore artistico di Zelig a su: https://www.fanpage.it/spettacolo/interviste/giancarlo-bozzo-direttore-zelig-che-ha-cacciato-pietro-diomede-non-e-censura-ma-buon-gusto/ [... ] la cancellazione dell'esibizione di Pietro Diomede non la considera una forma di censura, ma solo rispetto del buon gusto. Non è contrario a una certa forma di umorismo, ma ritiene che chi si avventura nel black humor, debba anche saperlo fare con maestria altrimenti il risultato è disastroso: "Non chiamiamola censura per favore, è semplicemente buon gusto. La comicità può benissimo essere scorretta, scherzare anche su certe cose, ma in quel caso deve essere un capolavoro. Questa battuta non lo era, non faceva ridere. Certo, la risata può fare arrabbiare qualcuno, se si sceglie questa via, ma non deve essere urticante".
Ecco quini che la prima parte è condivisibile . la seconda un po'meno .
[....] Perché ha chiamato Pietro Diomede ad esibirsi
Quella su Carol Maltesi non è la prima battuta di cattivo gusto di Pietro Diomede. I suoi profili social sono carichi di scivoloni. Dunque, perché un personaggio così controverso era stato chiamato a esibirsi allo Zelig? Giancarlo Bozzo si è assunta la piena responsabilità. Il direttore artistico ha ammesso di non essersi informato abbastanza sulla carriera di Diomede e sul suo stile: "E questa è colpa mia, ammetto che non lo conoscevo a sufficienza, ma in Italia ci sono circa 3000 comici, non posso sapere tutto di tutti".
Vero però visto che si selezionano i comici da far esibire un minimo di curricula lo si chiede e poi si decide se farlo esibire o meno
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