2.4.22

Due pesi e due misure di Patrizia Cadau

 leggi anche   il precedente  post  
anche il caso della prof di Roma Sabrina Quaresima è patriacato\femminicidio


Tra   gli scritti   più interessanti    che  commentavano   la  vicenda   ( non mi dilungo  perr  ovvi motivi  ma  chi vuole  può   andare  a cercare quello  che   ho  scritto   qui  nel blog  o sul mio facebook )  di Carol  Maltesi ed ora della preside di Roma e   di  come  i  media maistream   e  lo  hanno trattato  ed ancora  continua a  trattarlo  è questo  scritto della  mia  amica  ed  utente   

Due pesi e due misure.
Poche settimane fa, ho seguito con ribrezzo le vicende dell'occupazione studentesca di una scuola superiore del Cosentino a seguito degli abusi perpetrati da un docente a diverse ragazzine.
Il professore di matematica dell'illustre liceo era solito avere condotte abusanti, tanto che a seguito della denuncia di due ragazze, si è aperto il vaso di Pandora con la testimonianza di ex
studentesse che raccontavano le molestie sessuali subite negli anni dal professore quando peraltro erano minorenni. Era stata anche creata una pagina Instagram che radunasse tutte le testimonianze sulle molestie.

Molestie che andavano avanti con la complicità della dirigente scolastica che per salvare il nome della scuola si sarebbe scapicollata in insabbiamenti e intimidazioni.
Per diversi giorni 1400 studenti hanno occupato il liceo a sostegno delle loro compagne, pretendendo giustizia. A tutt'oggi, così risulta dalla cronaca, altre ragazze negli ultimi giorni si sono aggiunte alle prime coraggiosissime che hanno fatto partire le indagini. Per caso avete avuto notizia del nome del professore? Avete visto screenshot di conversazioni segrete? Qualcuno ha crocifisso la dirigente? Qualcuno ha visto nomi e volti dei protagonisti ? Domanda retorica. No, non li avete visti e non li vedrete mai perché delle minorenni che denunciano uno stimato professore di matematica sono solo delle ragazzine mitomani e comunque è normale che un maschio attempato si lasci turbare dalla scompostezza di giovani ragazzine provocanti (non lo so se fossero provocanti, ma è certamente vero che per molti maschi attempati è provocante qualsiasi cosa respiri e abbia meno di trent'anni).Ovviamente di questa storia se n'è parlato pochissimo, l'abbiamo seguita in poche, perché del resto questa è roba normale, è violenza "normalizzata", mica ci scandalizza un uomo che tenta di toccare le tette a un'alunna o pretende uno scatto della studentessa in mutande per approvarle la verifica. Suvvia, è roba che va così dalla notte dei tempi. Sì è dato anche poco peso a quei 1400 studenti che sono scesi a fianco delle loro compagne e che si sono messi contro la dirigente, per dire, per la quale non si è emesso nemmeno un sussurro, come se fosse normale proteggere il nome della scuola e non la dignità anche solo di una studentessa ferita a morte in un luogo in cui dovrebbe essere protetta. Tutto questo pippone, insomma, per arrivare invece alla Dirigente di non so dove, che forse avrebbe avuto una relazione con uno studente maggiorenne, pronto immediatamente a sacrificarla sull'altare della gogna e sulla quale tutti da giorni buttano merda come se fosse una criminale. Una donna, che essendo tale non ha difesa ne attenuanti, non ha diritto nemmeno alla presunzione d'innocenza pur essendo innocente, perché non ha commesso reato. Eppure la sua faccia è dappertutto, e per questo nessuno s'indigna. Questo si chiama patriarcato. E i modi che trova per lapidare le donne si modificano nella forma ma non nella sostanza.
Nei secoli dei secoli

Nient' altro d'aggiungere

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