da https://www.storiedeglialtri.it
"Avevo 21 anni, un uomo mi scriveva di continuo sui social: complimenti, avance, poi minacce. L’ho bloccato, credevo avrebbe smesso.
Un giorno l’ho trovato fuori dalla palestra, in quel momento ho capito che non si sarebbe fermato.
Mi seguiva agli allenamenti, e alle partite, prenotava negli stessi hotel in cui alloggiava la mia squadra.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, quando lo vedevo sugli spalti facevo fatica a concentrarmi sul gioco.
Pensavo di non avere la forza, ma grazie al supporto delle mie compagne e della società, l’ho denunciato.
È stato arrestato per stalking e finalmente ho ricominciato a respirare.
Oggi, dopo tre anni, è venuto di nuovo a cercarmi. È stato doloroso riaprire quella vecchia ferita.
Per lui provo solo schifo. Come ha potuto arrivare fino a questo punto? Far provare timore a una ragazza, farla sentire così a disagio?
È più difficile se si affronta tutto da soli: non abbiate paura, denunciate ogni forma di violenza".
Lei è Alessia Orro, 23 anni, pallavolista del Vero Volley Monza e della Nazionale.
Nel 2019 ha denunciato per stalking Angelo Persico, professionista novarese di 55 anni.
L’uomo è stato arrestato, ha patteggiato una condanna a 1 anno e 8 mesi di carcere, da scontare ai domiciliari.
Tornato in libertà, ha pensato bene di rifarsi vivo. Alessia se l’è ritrovato davanti al palazzetto prima degli allenamenti.
Il galantuomo è finito di nuovo in carcere, Alessia non abbassa la testa, lo fa per se stessa e per tutte le donne vittime di sopraffazioni, molestie, violenze, che troppo spesso non trovano il coraggio di denunciare.
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