27.8.22

L’addio portato dal mare Una bottiglia e dentro una lettera che da Creta arriva ad Alghero È scritta in tedesco e racconta l’amicizia eterna tra due donne


  tra le  tante   canzoni  sul mare    le  più adatte a  questa  storia   che  riporto sotto   sono  
come è profondo il mare - lucio dalla
 
 Ora ti canto il mare - Negramaro
IL MARE -SERGIO BRUNI
In alto mare (Loredana Bertè)
Onda su onda (Paolo Conte)
Summer on a solitary beach (Franco Battiato)
A me ricordi il mare (Daniele Silvestri)
 Message in a Bottle/SOS - Police 
Come le onde del mare e  Lasciami Andare - Gianmaria Testa

dalla nuova  sardegna  del  27\8\2022

L’addio portato dal mare Una bottiglia e dentro una lettera che da Creta arriva ad Alghero È scritta in tedesco e racconta l’amicizia eterna tra due donne 

                    di Nadia Cossu.  



Sassari «Getterò questa lettera in acqua in alto mare, lì  dove so che tu mi sei più vicina… e credo con tutto il cuore che, prima o poi, in un altro mondo a noi inimmaginabile ci rivedremo di nuovo (...)». 
Una bottiglia galleggia nelle acque azzurre di Capo Caccia e il foglio giallo 





 custodito all’interno non sfugge all’occhio attento di Carlo Fresu (  foto  a sinistra  )  istruttore sassarese di
pesca in apnea e snorkeling. Nel bel mezzo dell’escursione tira su quella bottiglia e la apre. C’è una lettera, scritta a mano, in lingua tedesca, un corsivo elegante e – scoprirà  dopo grazie alla traduzione  di sua sorella Camilla – un insieme di parole cariche di emozione, amore, ma anche  dolore. È il messaggio struggente di una donna che ha perso la sua migliore amica. 
Lo affida al mare, durante una crociera tra le isole di Maiorca e Creta. E quel messaggio, alcuni giorni fa, è arrivato nelle acque cristalline di un’altra isola: la Sardegna.
«Mia cara, indimenticabile amica – è scritto nel foglio di carta rimasto perfettamente intatto – questa crociera in mezzo al mare volevo farla con te. Penso a che piani avremmo avuto, che abiti avremmo indossato, che gite  avremmo fatto, come ci saremmo fatte belle! Invece tutto è andato diversamente: tu  non sei più qui, non sei più tra i vivi, hai lasciato questo mondo».Un legame profondo, intenso come il dolore che l’autrice della lettera deve aver   provato: «Penso sempre a te, al tempo passato insieme, alle nostre chiacchierate, alle nostre avventure e alle nostre serate passate a ballare. 
 Ricordo che qualunque cosa  mi venisse in mente, potevo scriverti su Whatsapp ricevendo subito una tua risposta e tante sono state le serate   passate a chiacchierare online». 
Poi, improvvisamente, il  vuoto, l’assenza, quel distacco che lacera l’anima. «Entrambe abbiamo scelto di   condividere la vita l’una con l’altra: sapevi tutto di me, i   miei segreti, i miei desideri e le mie preoccupazioni e avevo l’opportunità di vivere insieme a te i tuoi successi, cosa che non posso più fare. Mi  manchi sempre, anche se sono passati due anni. Faccio  ora questo viaggio da Palma  di Maiorca a Creta, rimandato per via della tua dolorosa morte e poi per il coronavirus e tu sei sempre nei miei pensieri». A tal punto da volerle dare  un ultimo addio  : 
 « Getterò  questa lettera in acqua in alto mare, lì dove so che tu mi  sei più vicina… e credo con tutto il cuore che, prima o poi, in un altro mondo a noi inimmaginabile ci rivedremo di nuovo. In profonda  amicizia e legame, non dimenticandoti mai, ti mando  migliaia di baci. Per sempre,  la tua amica».
Uno di quei legami indistruttibili, che la morte non  annulla ma, casomai, rafforza. Suggellato da parole scritte con inchiostro blu e trasportate dalla corrente fino al mare della nostra isola. «Passando più tempo in  mare che sulla terra ferma – dice Carlo Fresu – mi capita   spesso di trovare oggetti oppure a volte accadono cose  strane. Trovare un messaggio dentro una bottiglia in  mezzo al mare mi ha stupito 
molto. Ed è proprio vero: il  mare non crea solo distanze  tra le terre, ma unisce, crea  connessioni e condivisione  di sentimenti ed emozioni profonde…»



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