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Pensavamo che la battaglie per lo sdoganamento dell'ageism fosse ormai vinta. In questi ultimi mesi sono molte le celebrities che hanno deciso di mostrarsi con i capelli bianchi seguendo l'onda lunga della pandemia che durante i vari lockdown (con conseguente chiusura dei parrucchieri) aveva visto sempre più donne rinunciare alla tinta. Sui social era tutto un fiorire di proclami tinta-free e persino le blasonate, da Carolina di Monaco a Letizia di Spagna, avevano mostrato i loro fili bianchi. E invece rieccoci qui a parlare del solito tema in seguito alla sostituzione dell'anchor canadese Lisa LaFlamme, 58 anni e 35 anni di attività, con un collega uomo di una ventina di anni in meno.
Una chioma bianca (quella di LaFlamme) può ancora penalizzare una carriera. Il caso riportato nei giorni scorsi ha scatenato la reazione dei media e dei social che hanno accusato la rete televisiva di sessismo e discriminazione dovuta all'età mentre la campagna per sostenere le teste sale e pepe nelle professioni, lanciata nel frattempo da un noto marchio della bellezza è già sostenuta da migliaia di persone.
Sul caso di Lisa LaFlamme, la direzione del notiziario di CVT News si era giustificata dicendo che si è trattato solo di "cambio delle abitudini dei telespettatori". "Ma", scrive l'opinionista del Washington Post Ruth Marcus, "nel frattempo era successo anche qualcosaltro: LaFlamme, come molte altre donne durante la pandemia, aveva smesso di tingersi i capelli".
Lo dimostrerebbe un rapporto in cui il vicepresidente del network Michael Melling si chiedeva "chi avesse approvato la decisione di lasciare che i capelli di Lisa diventassero grigi".Si parla tanto di superamento di genere, ma è possibile che nel 2022 esista ancora una "questione capelli bianchi"? Non si spiega altrimenti perché una delle più popolari anchor del Paese, premiata quest'anno con il Canadian Screen Award come miglior conduttrice nazionale, sia stata messa alla porta dalla società madre, la Bell Media, con due anni d'anticipo sulla pensione, solo per essersi mostrata con le chiome al naturale."Durante il lockdown", aveva scritto LaFlamme "avevo finito per dirmi: sai che c'è? E' talmente una noia tingersi i capelli che ho deciso di tenermeli grigi. Francamente, se avessi capito quanto potesse essere liberatorio l'avrei fatto prima". Una decisione così banale invece le è costata il posto.
Come se una professionista pluripremiata dovesse ancora chiedere il permesso prima di andare dal parrucchiere. Nessuno vuole negare che l'immagine sia importante per un professionista dello schermo, ma cosa c'è che non va se una giornalista affermata e pluripremiata decide di passare ad un elegante brizzolato? "Gli uomini invecchiano in TV con un senso di gravitas mentre noi donne abbiamo una data di scadenza", ha detto Roma Torre quando lei e altre quattro conduttrici di NY1 - di età compresa tra 40 e 61 anni - hanno citato in giudizio nel giugno 2019 il canale di notizie locali di New York per discriminazione in base all'età e al genere. Causa per la quale hanno trovato un accordo comune prima di abbandonare la rete nel 2020.
"Le giornaliste televisive", riprende Ruth Marcus, decidono di apparire per l'età che hanno a loro rischio e pericolo. Non ci sono teste grigie tra le teste parlanti. Neanche io, lo ammetto. Dopo il lockdown abbiamo ripreso a coprirci i capelli grigi anche con più enfasi di prima". E per corroborare la sua tesi cita la classifica delle ceo più potenti degli Usa di Fortune 500 dove è difficile trovare un capello bianco, senza contare i ritocchi di bisturi e punturine. E lo stesso vale per l'Italia dove i trattamenti di chirurgia plastica ed estetica nel periodo primaverile del 2021 sono aumentati del 20 per cento con richieste cresciute del 67 per cento rispetto al 2019 e ben del 130 per cento rispetto al 2020.
Non scoraggiamoci però, perché molto è cambiato in meglio per le donne negli ultimi anni, forse aiutate anche da una nuova "categoria merceologica", le Perrennials, inventata dal marketing per rendere più appetibili i prodotti per la terza età ma che, con le campagne dei brand beauty hanno certamente influenzato in modo positivo l'universo femminile. E anche nel mondo del lavoro qualcosa si è mosso in questa direzione benché spesso i pregiudizi si presentino più subdoli e sottili.
Come ha affermato la giornalista e scrittrice Nora Ephron: "La tintura dei capelli ha cambiato tutto, anche se non se ne prende il merito. E' l'arma più potente che le donne anziane hanno per contrastare la cultura giovanile imperante... posso sostenere che è in parte responsabile del numero di donne che entrano (e riescono a rimanere) nel mercato del lavoro nella mezza e tarda età".
Intanto, senza citare direttamente il caso di Lisa LaFlamme, il marchio Dove ha lanciato la campagna #KeepTheGrey. In un tweet, Dove Canada afferma: "L'età è bella. Le donne dovrebbero poterla vivere alle proprie condizioni, senza conseguenze".
Un video allegato al tweet aggiunge che "Le donne con i capelli grigi vengono espulse dal posto di lavoro" e dall'azienda fanno sapere "che in questo momento si sta discutendo parecchio sulla questione dell'età e Dove voleva sfruttare quest'energia per il futuro".
Il marchio ha devoluto 100 mila dollari a Catalyst, un'organizzazione no profit che si batte per un mondo più inclusivo nei confronti delle donne.
Aspettando che le mentalità evolvano davvero non resta che seguire l'esempio di donne come Helen Mirren, fiere di quello che sono state, di quello che sono e di quello che sono diventate.
Letizia di Spagna è una di noi: la regina con la ricrescita, l'orgoglio dei capelli bianchi
I capelli bianchi sono diventati un fenomeno social in questo lockdown, la mancanza dei parrucchieri è un problema comune ma allo stesso tempo sta facendo vivere le donne in armonia con il proprio corpo. Soprattutto se sono le star a dettare legge, lasciandosi fotografare al naturale. E se pensiamo che anche le regine, a quanto pare, non hanno un hair stylist a disposizione questo ci rende ancora più simili. Come Letizia di Spagna, 47 anni, fotografata durante una visita nella sede della Croce Rossa di Madrid munita di mascherina, guanti e... qualche capello bianco in piena ricrescita. La sovrana di Spagna, dai look sempre impeccabili, diventa l'inconsapevole testimonial dell'orgoglio femminile per la bellezza naturale. Dalla testa ai piedi
And Just Like That... Sarah Jessica Parker ha i capelli bianchi
Le sue immagini sul set del reboot della serie cult sulle ex quattro ragazze newyorkesi e le loro storie di sesso ed emancipazione femminile sono ora al capitolo finale, dall'evocativo titolo And Just Like That...
Se c'è una dote che non si può negare a Sarah Jessica Parker, è quella dell'autostima. È stato grazie a un'incrollabile fede nelle proprie doti che l'attrice, produttrice e icona televisiva ha convinto il mondo di essere una delle donne più cool del creato. E adesso sta provando a dirci che i capelli bianchi non dobbiamo nasconderli, ma sfoggiarli con orgoglio, meglio se sapientemente mescolati a quelli biondi. Tutto sta a reggere il colpo della differenza evidente tra l'hairdo di scena, un trionfo di voluttuose onde grigio bionde, e l'aspetto degli stessi capelli raccolti in una coda stretta. Ma ci affidiamo al nostro nume Sarah Jessica da New York City, sappiamo che saprà indicarci la strada.
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