Lo che le festività d del 31 ottobre , 1 e 2 novembre sono passati , ma non ( almeno per me è cosi ) ci si smette mai d'interrogarsi sul senso della vita e della morte anche se a volte per evitare pensiueri trisiti ed elucubrazioni inutili : << [...] Voglio trovare un senso a questa vita\Anche se questa vita un senso non ce l'ha\Voglio trovare un senso a questa storia \ Anche se questa storia un senso non ce l'ha [...] >> . Ma soprattutto perchè non si finisce mai di apprendere e di conoscere coise nuove o sotto un altra prospettiva . Infatti credevo che tale lavoro fosse qualcosa del mondo dello spettacolo e del cinema come il caso del film I cassamortari un film italiano del 2022 diretto da Claudio Amendola. o fosse solo usato in casi paticolari tipo imbalsamazioni di personaggi storici antichi ( i faraoni egizi ) o contemporanei ( i leader sovietici dell'ex Urss o pontefici ) . Invece c'è chi lo fa fissso come lavoro come Annalisa Zirattu Reni di Olbia la cui vicenda è raccontata da la nuova sardegna del 6\11\2024
Annalisa e il make up dei defunti «Curo l’estetica del caro estinto» «E importante mantenere il distacco, ma non ti abitui mai»
Annalisa Zirattu Reni ( foto in alto a sinistra ) di Olbia, è tanatoesteta.Si occupa della cura dei defunti subito dopo il decesso, prima dell' esposizione delle salme Della camera ardente. È l'unica ad avere la qualifica e praticare nel nord Sardegna, ha iniziato în modo casuale. Nessun timore per lei, ma tanta emozione davanti al dolore dei familiari o ai gesti di affetto.È un lavoro particolare, di cui è difficile parlare li beramente conl e altre persone. >>Un mestiere che esiste e ha un'utilità fondamentale ma rimane nell'ombra, coperto da un grande silenzio.«In realtà è così «perché fino ad alcuni anni fai discorsi sulla morte non è rano certamente un tabù . AQuando una persona scompare, una delle prime telefonate la riceve proprio Annalisa, dall’agenzia funebre incaricata o direttamente dai familiari. L'olbiese, unica ad avere la qualifica e praticare nel nord Sardegna, e in generale una delle pochissime nell'isola, ha iniziato .in modo casuale. «Sì ho scoperto questa figura nel 2012 su Google, da lì mi sono interessata e ho conosciuto la scuola di formazione funeraria “centro studi oltre” di Bologna». Conse gue il primo e secondo livello di tanatoestetica, Inoltre, ha la.qualifica nazionale di nécrofora, «dietro ci sono tante nozioni anatomiche ma anche burocratiche». Ci sono tempistiche e procedure medico-legali per l’accertamento della morte da rispettare. E poi tutte le precauzioni: «L'azione è limitata, non è possibile ecludere le vie respiratorie enon si può fare niente che impedisca il manifestarsi della vita»,spiega. Appassionata di tradizioni funerarie antiche e moderne, di cimiteri («Ho visto quelli monumentali di Sassari, Genova, Parigi, Londra»), ma anche di antropologia, Annalisa Zirattu Reni si trova a svolgere questo lavoro da ormai dodici anni. Tanatoesteta, con quest'accezione grecizzante e misteriosa,fa pensare solo al trucco ma non è così. Lei.si occupa anche del resto del visibile, della sistemazione dei capelli e della vestizione, pet restiture il corpo nella migliore condizione possibile in cui verrà visto da’ familiari e cari.
Un'attenzione.che riesce a dare un aspetto molto simile aquello in vita. «Ci sono alcuni casi dove è necessario intervenire in maniera importante — spiega lei — mi riferisco a persone che perdono la vita peri ncidenti, per infarti o gravi malattie». In abitazione o in'ospedale, entra nella stanza, a volte accompagnata da un familiare che le dà indicazioni («e mi chiedono una ciocca di capelli da conservare .»), apre le sue tre valigette: una contiene i kit per il restauro, uno per il parruccco e uno per il caumoflage apunto «Non mi impressiono, cerco di tenere un distacco da ciò che sto facendo anche se non ti abitui mai. Però mi emoziono, questo sì e tanto, quando i familiari mi abbraciano o urlano disperati per il dolore della perdita». Da piccola,il padre portava lei e la sorella a passeggiare per il vecchio cimitero, l'interesse era versol e statue, le decorazioni, non avrebbe mai pensato di lavorare in ambito funerario. Ragionandoci, Annalisa parla di riti ancestrali, basti pensare alle vicine tombe dei giganti, o alle pratiche in cui i morti venivano ricoperti di ocra rossa già dal Neolitico, e parafrasa Epicuro: «Questo lavoro normaliz ala morte.Non ha a che fare con la vita, così come la vita non fa parte della morte». In centinaia di interventi,qualche vicenda è rimasta impressa: «Una moglie mi chiese di usare l'impronta delle dita del marito defunto per sbloccare la password del telefono», infedeltà oltretomba. Alcune storie stringono il cuore: «Ricordo il compagno di un ragazzo scomparso, avevano una relazione ma nessuno lo sapeva. Nessuno sapeva che la persona morta era omosessuale, e mi ha fatto male vedere il fidanzato non potere piangere una perdita così grande come avrebbe davvero voluto. Non poteva fare il vedovo davanti ai familiari e a tutti per mantenere quel loro segreto».
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mettendo in ordine il mio account fb secondario , leggo da Lorenzo Tosa del bellissimo gesto fossero tutti cosi gli artisti e gli sportivi di Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia ha detto una cosa che raramente si sente a qualunque livello, figuriamoci quando ti giochi un campionato del mondo.
“Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, vincere il titolo Mondiale. Correre è una festa, e loro stanno vivendo un momento terribile. È giusto fermarsi.”
Questo ha detto Pecco Bagnaia, l’unico dei big che ha preso una posizione nettissima sulla (in)opportunità di correre il Gp di Valencia, mentre in città si contano ancora i morti per la tragica alluvione che l’ha colpita.
Ci sono dei momenti in cui è giusto fermarsi, è rispettoso, è semplicemente umano.
È quello che, per fortuna, alla fine è stato deciso.
E Pecco ha appena dato una dimostrazione di cos’è un uomo, molto prima del campione.
concludo con questo post preso non ricordo l'account \ pagina fb , ho problemi con quasi tutti i social di meta ( facebok , tick tock , whatsapp , istangram , Threads ) in questi giorni
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