VE LO RICORDATE IL FILM E.T.? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
24.2.08
MANI
LE MANI
Mani che cercano, mani che sfiorano,
mani che violano, mani che toccano,
mani che insinuano, mani che scavano, mani nei pertugi .... mani in amore ...mani che carezzano, palpano, sentono, pizzicano, graffiano,
mani operose, mani nodose,mani consumate, mani censurate,
mani esultanti, mani rituali, promettenti, sigillanti, mani che condannano, giudicano ...
Mani he rubano,
mani che si nutrono d' anime, mani che succhiano infanzia, mani che stuprano, ingannano, uccidono, mani lorde, mani da orco, mani da mozzare, mani da mondare, mani da tradire...
Mani da combattere, mani da estirpare, mani da condannare, mani da odiare ....
MANI
Rossella Drudi. 21-02-2008, Roma
23.2.08
Pico Della Mirandola, e Poliziano avvelenato
(ANSA)- FIRENZE, 22 FEB- L'astrologia non e' una scienza ma un'arte divinatoria. Potrebbe essere questa frase per cui Pico della Mirandola sarebbe stato ucciso. A rivelarlo e' una lettera inedita, di autore sconosciuto, inviata a Marsilio Ficino. Nella lettera Ficino, che era un fautore del rigore scientifico dell'astrologia, viene accusato di non esser riuscito a rubare il trattato di della Mirandola che era contro lo studio degli astri prima della sua pubblicazione, avvenuta due anni dopo la morte di Pico.
Firenze, 26 luglio 2007 - A più di 500 anni dalla morte di Pico della Mirandola e di Poliziano esiste ancora una domanda senza risposta: " Pico della Mirandola è stato davvero avvelenato?" Qual è stata la vera causa della 'misteriosa' morte del filosofo Poliziano? A questi quesiti vogliono rispondere gli studiosi che hanno deciso di riesumare le salme dei due personaggi storici, per analizzarle attraverso le nuove e sofisticate tecnologie dei Ris (Reparti investigazione scientifiche) di Parma.Preso in rete
Cardinali e Cortigiane
Le vicende raccolte e raccontate da Claudio Rendina, storiografo e romanista, si dipanano in oltre cinque secoli di storia. E rispecchiano il legame stretto tra politica e dissolutezza.
I cardinali sono nati nel Medio Evo, subentrando, come autentici “principi della Chiesa”, ai vescovi nella funzione collegiale del governo e dell’elezione pontificia. Classificati nei tre ordini di vescovi, preti e diaconi, costituiscono un baluardo intorno alla persona del papa, raggiungendo il suo vertice di classe emergente a metà del ‘400. Sono veri e propri signori feudali, con una loro corte, spesso indipendenti dall’autorità pontificia. Cardinali quindi come uomini di corte, come tali ammessi presso gli altri sovrani, in veste di nunzi apostolici e perfino di ministri.
Se avere la porpora con un incarico a Roma significa spesso il controllo su gran parte del potere pontificio, appendere il cappello ovvero il galero a Madrid, Parigi o Londra significa avere voce nelle decisioni di governo di grandi Stati europei. Il cardinale Thomas Wolsey, quando cadde in disgrazia dopo aver guidato come lord cancelliere la politica inglese per quindici anni ebbe a dire: “Se avessi messo al servizio di Dio la metà dello zelo messo al servizio del mio re, il DSignore non mi avrebbe abbandonato alla mia età, nudo davanti ai miei nemici”.
Le cortigiane sono le favorite del sovrano, ovvero amanti di nobili laici ed ecclesiastici, trai quali appunto i cardinali. Nelle regge e nelle splendide dimore private dei protagonisti, rivivono avventure galanti, ma anche complotti e mercimoni che mettono a nudo l’esistenza di vescovi e diaconi gaudenti, donnaioli e omosessuali a fronte di donne affascinanti votate a un’esistenza libertina.
Un variegato mondo di vizi si snoda tra il Quattrocento e i nostri giorni, dalle prestazioni lussuriose di Imperia e Veronica Franco agli assassinii e alle cospirazioni dei cardinali Borgia e del camorrista Carlo Carafa, dai traffici commerciali di Pietro Aldobrandini e Scipione Borghese alle trame politiche di Richelieu, Mazzarino e tayllerand; e ancora fino agli intrighi di Donna Olimpia Maidalchini e Madame de Pompadour, a quelli della contessa di Castiglione e dei cardinali dell’Opus Dei.
(Pi. Ricc.)
Preso da internet
Senza titolo 237
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti, hanno anch'essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare boriosa e amara, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d'inganno. Ma questo non ti renda cieca a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stessa. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l'amore perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell'età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dell'animo per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stessa. Tu sei figlia dell'universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d'esistere. E, convinta o non convinta che tu ne sia, non v'è dubbio che l'universo si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta' in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quale che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell'esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Sforzati di essere felice.
nell'antica chiesa di San Paolo
22.2.08
Braille, due secoli dopo
Braille
Oggi a Roma la presentazione della giornata dedicata alla scrittura e lettura in rilievo.
Storia: (...) Nello stesso periodo, il Capitano Charles Barbie aveva appena introdotto un codice alfabetico utilizzato nelle comunicazioni militari notturne. Questo sistema era caratterizzato da una serie di punti rialzati. Unendo gli elementi di entrambi i metodi di codifica, all'età di quindici anni, Braille realizzò un proprio sistema di lettura basato su punti in rilievo. Le "celle Braille" rappresentavano 63 lettere, numeri e simboli individuali. Ogni cella era caratterizzata da due punti trasversali e tre in basso. Le celle impresse in rilievo avevano la stessa dimensione delle lettere stampate.Nel 1812, Louis Braille, un bambino francese di tre anni, si ferì l'occhio sinistro. L'infezione si sviluppò e colpì anche l'occhio destro. In breve tempo il bambino divenne cieco. All'età di dieci anni, i genitori del piccolo Braille lo iscrissero all'Istituto Nazionale per Non Vedenti di Parigi dove egli apprese a leggere caratteri di grandi dimensioni e in rilievo. Data la dimensione delle lettere impresse in rilievo, i libri per i non vedenti erano estremamente costosi. Due secoli dopo, il sistema braille è ancora in uso. Braille
21.2.08
Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini
Fin ora credevo che il trucco cioè il make up femminile ( ovviamente non sto vietando niente ogni donna è libera di fare qu...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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