27.9.20

tempesta in un bicchiere d'acqua , errore , razzismo incoscio , Ur fascismo ? i casi di un libro scolastico del Gruppo Raffaello e di una pagina di un manuale di prima elementare dell’Ardea Edizioni


 Dopo  il  precedente  "Sei nera o sei sporca?". In un libro di letture per bambini di prima elementare.



Ecco altre polemiche  . Infatti  al centro della polemica, stavolta, c'è una pagina di un manuale di prima elementare dell’Ardea Edizioni. Un utente ha postato l’immagine della lettura: nel dialogo tra due bambini si associa il colore della pelle alla sporcizia. Nei commenti sotto il post si scatena l'indignazione.  Infatti   riporto da  repubblica    26\9\2020  (  se  poi  qualcuno\a   ha  un altra  fonte  ben venga  ) . 

                                        di ILARIA VENTURI

 vuole imparare italiano bene". Bufera sul manuale di seconda elementare: "È razzista" La frase è in una vignetta, pronunciata da un alunno nero. La denuncia di Educare alle differenze: "Linguaggio imbarazzante". L'editore si scusa: "Il libro, in fase di ristampa, sarà modificato". Le autrici: "I bambini non hanno stereotipi. Forse abbiamo peccato di ingenuità". Il ministero agli editori: "Prevenire questi casi"



È la pagina del "bentornati a scuola", con i desideri dei bambini: quest'anno vorrei..."fare tanti disegni coi pennarelli", "andare sempre in giardino per la ricreazione" dicono gli alunni nel disegno della pagina. Ma c'è un terzo bambino, nero, che dice: "Quest'anno io vuole imparare italiano bene". Una frase che indigna e scatena la polemica sui social: "È razzismo". E poi, a parte il razzismo, "c'è sempre questa ottica vetusta di rimarcare le carenze e non le potenzialità". Gli insegnanti chiedono di ritirare il manuale.
"Io vuole imparare italiano bene". Bufera sul manuale di seconda elementare: "È razzista"
Il testo è nel manuale di letture "Le avventure di Leo" per la classe di seconda elementare, edito dal Gruppo Editoriale Raffaello. "Ancora una segnalazione sui libri di testo - s'indigna l'organizzazione no profit Educare alle differenze nella sua pagina Facebook postando la foto della pagina - Un libro che entra in classi interculturali in cui bambine e bambini nati e cresciuti in Italia hanno colori diversi, famiglie miste, adottive, genitori che provengono da altri paesi ma vivono qui da anni o che sono a loro volta nati e cresciuti qui. Ma anche bambini arrivati da poco che portano con sé le loro culture d'origine. Bambini che continuiamo attraverso rappresentazioni come questa ad additare come stranieri, come altro rispetto a una presunta normalità italica e a scimmiottare con un linguaggio imbarazzante che sembra preso da un pessimo film degli anni Trenta".
Sfogliando il manuale si trovano letture per portare i bambini a ragionare sulla diversità e l'integrazione tra i banchi. Nelle pagine successive si legge un testo abbastanza stereotipato, intitolato "Un amico venuto da lontano", che comincia così: "Questa mattina la maestra ci ha presentato Emmanuel, un amico con la pelle scura venuto da tanto lontano. Quando Emmanuel ha parlato ha sbagliato tutte le parole, allora noi bambini ci siamo messi a ridere, ma la maestra ha detto: Provate voi ad andare in un Paese dove tutti parlano un'altra lingua!". 
"Io vuole imparare italiano bene". Bufera sul manuale di seconda elementare: "È razzista"

Ma è la rappresentazione grafica del bambino straniero con evidenti difficoltà comunicative a scatenare lo sdegno. Scrive in Facebook Francesca Sempio, insegnante di scuola primaria a Milano: "Mi mancano le parole per dire quanto razzisti, beceri, lontani dalla realtà delle classi, siano gli autori e gli editori di questa cosa che non riesco a chiamare libro. Insegnanti, riprendiamoci la libertà di insegnamento. Effettuiamo la scelta alternativa al libro di testo unico. Per fortuna, i nostri alunni non sono bidimensionali né stupidi come li dipinge questa pagina".
L'editore si scusa
Dopo la segnalazione e la polemica sui social l'editore del manuale, il Gruppo Raffaello, si scusa. E annuncia: "Abbiamo già provveduto a modificare la pagina, subito disponibile per chi utilizza il testo in questo anno scolastico. Ovviamente il libro, in fase di ristampa, sarà modificato". In una nota il gruppo editoriale scrive: "Da sempre siamo molto attenti a tematiche quali l’inclusione, l’interculturalità e l’ascolto delle esigenze dei bambini e dei genitori. Questi sono i valori che orientano il lavoro delle nostre redazioni, dei nostri collaboratori e degli esperti che ci affiancano, sempre portato avanti con la massima cura, dedizione e passione. I tantissimi docenti e le famiglie che utilizzano da anni i nostri testi possono confermarlo. In molteplici occasioni siamo stati portati ad esempio per aver promosso nei nostri libri di testo temi come la parità di genere e l’integrazione multiculturale".
La nota conclude: "Ci scusiamo per l’illustrazione oggetto di molte critiche, che ha urtato la sensibilità e offeso, non era certamente nostra intenzione. Ci teniamo a sottolineare che il libro in questione è un progetto di oltre seicento pagine e il messaggio veicolato è di totale inclusione".
La risposta delle autrici
Le autrici del libro di testo - Alessandra Venturelli, Maila Focante, Tiziana Bernabé, Carolina Altamore - hanno appreso "con dispiacere" delle polemiche. "Come insegnanti - spiegano - abbiamo lavorato e lavoriamo nella scuola italiana da anni. In una realtà, quella dell'Emilia-Romagna, ricca di immigrazione e ricchezza multiculturale. Vediamo tutti i giorni sui visi dei nostri bimbi questi desideri, la motivazione a farcela per essere accolti nel gruppo al pari degli altri bambini, e intanto si esprimono come riescono, con difficoltà, a volte anche come recita testualmente la vignetta. E questo - sottolineano - nella realtà scolastica quotidiana non fa indignare, non ci fa pensare ai cliché, quelli sì stereotipati di film e programmi di anni fa sullo 'straniero'. I bambini per fortuna non hanno stereotipi".
"Forse abbiamo peccato di ingenuità - riflettono - nel descrivere realisticamente quello che ogni giorno osserviamo nella realtà scolastica, ma certamente l'intento della vignetta incriminata non aveva l'intenzione di essere razzista, bensì al contrario di esprimere il desiderio ardente di un bambino di padroneggiare la lingua, perché si sforza di comunicare e di integrarsi in una nuova realtà. Di sicuro - concludono - non mancherà nei prossimi giorni occasione per ragionare con la Raffaello Libri dell'accaduto in maniera calma e costruttiva perché episodi del genere non si ripetano più".
Il ministero agli editori: "Prevenire questi casi"
Rispetto alla pagina il cui contenuto appare "diseducativo e offensivo" per gli studenti di origine non italiana, il Ministero dell'Istruzione fa sapere "di aver contattato questo pomeriggio l'Associazione italiana editori e di aver condiviso con loro forte preoccupazione rispetto a contenuti di questo tipo, oltre alla necessità di continuare a lavorare per prevenire casi come questi".

Analizziamo  ora le  domande    poste nel titolo  del  post   .

 tempesta  in un bicchiere  d'acqua Secondo me NO   visto che tali espressioni come di mostra il caso di Djarah Kan, pseudonimo di Emmanuela Osei una cantautrice e scrittrice italo-ghanese [ qui il suo curriculum \ biografia ] che viene chiamata nonostante sia nata e cresciuta in Italia con un termine a metà strada fra il dispregiativo e il buonismo Afro-Italiana , sono largamente diffuse inconsciamente a qualunque livello culturale non solo come forma di analfabetismo funzionale o illetteratismo , ma anche in quella di analfabetismo di ritorno,     e nei media    . Non basta dire: 'Non ho idee razziste e quindi non sono razzista'. Dobbiamo combattere anche il razzismo inconscio".
Cosi come  non basta dire : << ma io non ci vedo nulla di discriminatorio o razzista, in fondo è un dialogo tra bambini, e si sa i bambini sono molto spontanei....curiosi....sarebbe stato grave se lo avesse detto un adulto., Non si può negare, ed è certo che i bambini le domande se le pongono. Quindi che c'è di strano? Sono certi adulti che hanno il veleno nel sangue>> ( interventi presi da alcuni commenti all'articolo di repubblica riportato dall'aggregatore di news per smartphone newsrepubblic ) . Per
arrivare agli adulti si passa dai bambini e poi essi sono come spugne assorbono tutto e se lasciati allo stato brado senza regole e aver formato un spirito critico o parcheggiati davanti ad internet e cellulari senza filtri e limitazioni ed un uso acritico neppure gli insegnanti che ci mettono tutta la volontà per formare i ragazzi davanti alle brutture del mondo ( bullismo \ nonnismo , femminicidio, sessismo ,ecc ) i non possono fare nulla se la società e le famiglie continuano a trasmettere lezioni contrarie a quanto loro provano ad insegnare con loro insegnamenti. Ogni lezione viene vanificata da un comportamento che gli individui riscontrano in famiglia o in branco. possono con il crescere nella  maggior  parte  dei casi  criminali   o disagiati  . 
Per quanto riguarda la vignetta contestata, c'è anche chi la giustifica: «Un bimbo nella mia classe, straniero, non conoscendo la lingua ma desiderando ardentemente di padroneggiarla, si esprimeva esattamente con queste parole. Non è razzismo. È un bambino che si sforza di comunicare nonostante le barriere ». E ancora: «Quando si cerca la polemica ad ogni costo...per favorire l'inclusione bisogna innanzitutto riconoscere la diversità...». E' razzismo inconscio fatto di mezze verità e stereotipi cioè qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un'esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali . La stessa  cosa  di quando all'estero  ci (  ovviamente senza  generalizzare  )    ci dicono che siamo   mafia , pizza  e mandolino . 


Inoltre i <<[...] Pregiudizi e stereotipi costituiscono una componente importante del razzismo, quando sono indirizzati contro le minoranze etniche attraverso un intreccio di processi socio-strutturali, culturali e psicologici, che possono derivare da un’errata percezione del diverso, dall’ignorare o sottovalutare secoli di oppressione, discriminazione e sfruttamento. Bisogna tenere presente che in diverse culture permane un forte senso di superiorità verso altre culture ritenute arretrate e lontane da un apprezzabile livello di civiltà con il persistere di un’ostilità verso i diversi che si manifesta nelle forme della vita quotidiana, nel sistema dei rapporti sociali, nell’accanita difesa della cultura di appartenenza.[....  continua   su https://letteredallafacolta.univpm.it/alcuni-casi-di-pregiudizi-e-stereotipi-presenti-nella-societa-contemporanea/]   
Errore se  si prende   in esame  singolarmente   si  può capitare     anche se  non dovrebbero   . Ma  se  sono ripetuti e continui   ed allo " sputtanamento" indignazione  pubblica   s oltre alle scuse   non seguono i  fatti   cioè ritiro dal commercio e  sostituzione     con una  nuova edizione   o un comunicato  sui media    in cui  si mette   in evidenza   siti   , spazio  social   dell'editore  la  pagina  \ le pagine   con la  correzione     da  scaricare  gratuitamente  con l'invito    ad  aggiungerle  \  integrarle   al libro in circolazione  .  Allora    sono  solo   di circostanza   fatte   per  offuscare  la polemica  e   non subire  un  ulteriore  danno d'immagine  visto che  nel dibattito si è inserito anche il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone - sottosegretario all'Istruzione nel governo Renzi - che afferma al corriere della sera  del  25\9\2020 : «Non c'è scusa che tenga da parte della casa editrice Raffaello. La scuola è una cosa seria e un libro di testo per i bimbi della seconda elementare non può avere una frase razzista e volgare come questa». Nell'annunciare un'interrogazione al ministro dell'Istruzione, Faraone ha dichiarato: «Quel libro di testo non va solo ritirato: quella casa editrice non può occuparsi della formazione dei nostri figli, delle scuse non ce ne facciamo niente».
 Razzismo inconscio \ Ur fascismo Si è razzismo incoscio come dimostra il sito https://latteriot.wordpress.com/author/djarahakan/ di jarah Kan, pseudonimo di Emmanuela Osei una cantautrice e scrittrice italo-ghanese. E secondo me è anche Ur fascismo  visto   come ragiona  molta    gente  . Ecco   una   discussione    a  cui ho partecipato   sulla  pagina fb    dell'associazione  educare  alle differenze      , ma  poi    mi sono arreso  ed  ho  abbandonato  perchè con certa gente    è come lavare  la testa dell'asino con il sapone  
Ma di quale problema mentale è affetto la maggior parte degli italiani? Ora questo è razzismo? Ma state fuori di testa! Questa è la realtà. E poi includere non significa che non possiamo più esprimere la nostra opinione e che la nostra di cultura va a farsi fottere! Avete stufato. Emigrate se non volete stare in Italia. Qualcuno vi Includerà no?
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  • Emanuela Zincone
     ma è un libro di testo non un giornale di opinione.
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  • Valentina Valeri
     e non mi sembra che sia espresso un giudizio infatti su un bambino di colore. Siete fobici o fate finta di vedere il male ovunque.
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  • Valentina Valeri
     voi che criticate questo libro di testo per una vignetta innocente.
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  • Emanuela Zincone
     io ho fatto un ragionamento articolato non lo critico in quanto tale, cerco di ragionare sul motivo per cui può stonare e contemporaneamente sul motivo per cui non è facile comprenderne le motivazioni.
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  • razzismo incoccio ecco cosa è 
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  • Giuseppe Scano
     😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 Peccato che io non ci ho visto nulla di male, è come quando si accentuano i dialetti. Siamo razzisti? Io ho molti amici stranieri e pure di colore e pensa un po' non ci hanno visto nulla di male.
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  • Vabbè mollo è impossibile fare un discorso articolato si finisce sempre sul "ho anche io amici stranieri ma...." Ripeto è un altra questione e riguarda culturalmente l'immagine che abbiamo e che veicoliamo di ciò che si discosta dalla maggioranza, ciò … 
    Altro...
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  • Valentina Valeri
     la maggioranza nemmeno spiccica una parola di italiano. Ma tanto avete ragione sempre voi. Auguri. Io spero che vengano loro e si tolgano dalle palle tutti gli italiafobici del cavolo. Voglia Dio.
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  • Valentina Valeri
     e poi puoi vederli sul mio profilo. Se vuoi te li presento. Così forse riesci a vedere la realtà delle cose e non solo quello che vuoi/volete vedere. Ormai attribuite tutto al razzismo e all'omofobia. Bah.
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  • Emanuela Zincone
     se si ragiona per stereotipi tipo tutti gli stranieri parlano cosi oppure sono tutti ladri , ecc o come quell'altro libro . secondo me c'è .
    L'immagine può contenere: il seguente testo "MONDO AMICI Ho CHIESTO CON UNA AMICA UN INSETTO NELLA MENTRE ERO AL PARCO E GUARDAVO ACCANTO TERRA, SI FERMATA UNA BAMBINA ERA PICCOLA E TUTTA NERA. AVEVA DELLE BUFFE TRECCINE SULLA TESTA E DEGLI OCCHI BIRBANTI. -SEI SPORCA o SEI TUTTA NERA? CURIOSITA. LEI NON MI Ha RISPOSTO, MA Ha FATTO UNA CAPRIOLA ALLORA NE Ho FATTA UNA ANCH'IO, MA SONO CADUTO TUTTO STORTO. POI VENUTA VICINO A ME. -SEI PROPRIO NERA -LE Ho DETTO TOCCANDOLA CON U DITO. LEI Ha SORRISO ED È SCAPPATAVIA Lucia Tumiatı, Caro per Com'e bambina? Che fa? qualcuno che inadella stori sieme?"
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  • Giuseppe Scano
     ma la realtà è che prima che imparino l'italiano parlano tutti così. Ma non c'è nulla di male. Siete, ripeto, voi che ci vedete il male. Siete pesanti. Proprio con questo atteggiamento mettete contro gli stranieri e gli italiani.
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  • @Emanuela Zincone


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 P.s   se  non   vedete  correttamente la gif  la  trovate qui

A  cui   vanno aggiunti   o  inseriti nella neo lingua   gli stereotipi e luoghi comuni come quelli espressi nei libri    e nella discussione     citata  sopra   .  Aveva  ragione  Umberto Eco a coniare    tale definizione  Seppur da una visione non storiografica,  fatta nel lontano 1997 nel suo saggio Il fascismo eterno ha dato un'altra interpretazione della fenomenologia fascista, riassumibile in 14 punti che trovate qui o anche qui

Anche se la complessa galassia dei fenomeni fascisti non permette una compiuta descrizione complessiva, Eco ha comunque riconosciuto 14 requisiti salienti che possono essere riconosciuti nella maggior parte dei movimenti fascisti sorti storicamente, e che danno luogo alla definizione del concetto di "Ur-Fascismo", o "fascismo eterno":

«Ci fu un solo Nazismo, e non possiamo chiamare Nazismo il Falangismo iper-cattolico di Franco, dal momento che il Nazismo è fondamentalmente paganopoliteistico e anti-cristiano, o non è Nazismo. Al contrario, si può giocare al Fascismo in molti modi, e il nome del gioco non cambia. Succede alla nozione di Fascismo quel che, secondo Wittgenstein, accade alla nozione di gioco. Un gioco può essere o non essere competitivo, può interessare una o più persone, può richiedere qualche particolare abilità o nessuna, può mettere in palio del danaro, o no. I giochi sono una serie di attività diverse che mostrano solo una qualche somiglianza di famiglia. [...] Il Fascismo è diventato un termine che si adatta a tutto perché è possibile eliminare da un regime fascista uno o più aspetti, e lo si potrà sempre riconoscere per fascista. Togliete al Fascismo l'imperialismo e avrete Franco o Salazar; togliete il colonialismo e avrete il Fascismo balcanico. Aggiungete al Fascismo italiano un anti-capitalismo radicale (che non affascinò mai Mussolini) e avrete Ezra Pound. Aggiungete il culto della mitologia celtica e il misticismo del Graal (completamente estraneo al Fascismo ufficiale) e avrete uno dei più rispettati guru fascisti, Julius Evola. A dispetto di questa confusione, ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l'Ur-Fascismo, o il Fascismo Eterno.»

(Umberto Eco, Identikit del fascistala Repubblica, 2 luglio 1995)

Secondo l'autore il fascismo presenta alcune caratteristiche assimilabili, come il rifiuto per la modernità, la non accettazione del confronto, la violenza fisica, la demonizzazione del nemico, e vari altri.Non tutti i movimenti fascisti possono essere descritti da tutte e 14 le caratteristiche nell'elenco, per esempio il movimento fascista italiano ha sempre avuto rispetto per le innovazioni tecniche portate dalla modernità, ma secondo Eco: «è sufficiente che una di loro sia presente per far coagulare una nebulosa fascista»

quindi  concludendo  facciamo attenzione a come scriviamo e ci esprimiamo .  Ma  soprattutto  smettiamo di assuefarci e  di  nascondere la testa  sotto la  sabbia   se una certa letteratura scolastica promuove la descrizione dei nostri figli quali "piccoli analfabeti" e le nostre figlie come " piccole sporche", non meravigliamoci poi se qualcuno crescendo con queste idee ce li bullizza o addirittura li ammazza perché tanto sono "immigrati" il  caso Willy   insegna   o almeno dovrebbe  
Preveniamo quindi le successive lacrime di coccodrillo istituzionali e pretendiamo invece da cittadini contribuenti, che il Miur recida i contratti di fornitura scolastica con le case editrici incapaci e superficiali. Le tasse le paghiamo per istruire tutti i bambini e non per leggere queste improponibili porcherie.