Lui si chiama Fabrizio ed è il black bloc «di buona famiglia» ritratto in piazza mentre lancia un estintore, un 24enne che va all'università privata e gioca partite a tennis arrestato oggi con l'accusa di resistenza pluriaggravata. Lei si chiama Beatrice, 17 anni, era in piazza per una gioiosa indignazione e la sua delusione si è tradotta in lacrime che hanno fatto il giro del web.
Er Pelliccia, profilo del black bloc «perbene»
di Mario Zimbalo| tutti gli articoli dell'autore
Una famiglia perbene e benestante, conosciuti nel paese del viterbese, Bassano Romano, dove risiedono. E proprio a Bassano Romano stamani è stato fermato dalla Digos Fabrizio Filippi, 24 anni, il ragazzo che in una foto scattata agli scontri di sabato a Roma tira un estintore, definito da parte dei media coma il simbolo dello «sfascismo» di Roma. È stato identificato e fermato in poche ore dagli agenti della Digos della Questura di Roma, guidati dal dr. Lamberto Giannini, anche grazie al lavoro della Polizia Scientifica. Alle indagini avrebbero collaborato attivamente i genitori del giovane che lo avrebbero riconosciuto dai tanti scatti di quel gesto e avrebbero aiutato la polizia. I genitori di Fabrizio sono due impiegati. Il ragazzo è iscritto al primo anno di Psicologia all'università Marconi di via Plinio.Scontri, fermato «Er Pelliccia», il ragazzo con l'estintoreUn ragazzo di buona famiglia, che gioca a tennis, studia e cercava on line ragazze «per relazioni passionali». Questo un primo ritratto di Fabrizio. La foto che lo ritrae su un sito per incontri mostra un ragazzo diverso da quello restituito dagli scatti in cui lancia un estintore contro le forze dell'ordine. Qui sembra angelico, i ricci biondi, esile, una maglietta nera e la didascalia: «Vorrei relazioni passionali con una ragazza». Ma sabato si è trasformato in una furia che a torso nudo, il volto travisato ha imbracciato un estintore come arma per poi irridere i poliziotti col gesto del dito medio. Sul sito, sul quale Fabrizio era on line circa una settimana fa e sul quale era noto col nome di Ravers, si presenta con poche, innocue informazioni. Amante del rap, dell'hard tek, del dnb, ovvero la musica elettronica tipica dei rave party. Come film cita un cult dello 'sballo' ovvero "Paura e delirio a Las Vegas", una pellicola con Johnny Deep e Benicio Del Toro che fanno uso smodato di ogni sostanza psicotropa. Il libro preferito è "Quattro anni all'inferno", la storia di un ragazzino di 14 che fugge da una setta satanica. Per lo sport cita il tennis.Sul suo profilo Facebook, invece, Fabrizio si descrive «Emarginato perchè odio lo Stato, sono straniero nella mia nazione». Gli ultimi post risalgono a sabato scorso: «L'unica cosa che ci rimane è la vita, se sei disperato non fare lo sbaglio di buttarla via per paura di affrontare una vita da umile», scrive prima della manifestazione. Dopo gli incidenti, alle 21:23 Fabrizio scrive: «preferisco soffrire piano piano». Su profilo di Fabrizio molti i post che invitano alla manifestazione del 15 ottobre. Citazioni di gruppi rap italiani come Noyz Narcos o Frankie HiNrg, ma anche di Adolf Hitler, inni alle bevute e allo sballo e riflessioni sparse come «sono in guerra con qualcuno ma non so chi in realtà».«Io pensavo che mio figlio stava all'università. Mi dispiace, è un momento troppo pesante per noi: così il padre di Fabrizio a Radio 24. «Non stiamo bene - ha detto il padre, con tono dimesso - mi dispiace, ora aspettiamo e vediamo. Lui sta aspettando che venga interrogato, per adesso è un momento troppo pesante».Il 24enne è stato riconosciuto dall'analisi delle numerose immagini e dai video che lo ritraevano mentre lanciava un estintore, a torso nudo, contro un agente. A incastrarlo anche un tatuaggio sul fianco sinistro che è stato immortalato in più foto. Secondo quanto si è appreso, il ragazzo era già conosciuto alle forze dell'ordine per le sue partecipazioni a manifestazioni politiche.
Beatrice e Selene, le lacrime del 15 ottobre
di Mila Spicola| tutti gli articoli dell'autore
Sabato sera eravamo tutti qua, davanti al pc, a pigiare i tasti alla ricerca di notizie aggiornate, a verificare cosa stesse accadendo, chi esterefatto, chi sorpreso, chi rassegnato, chi incazzato, chi “lo sapevo io”, chi “Non è possibile!! No!! Per qualche deficiente” e ci accalcavamo sui siti, sui blog, sui video.Noi, quella della rete. Verso le 21.00 è bastato che Seléne ci taggasse in una foto, vedere quel volto giovanissimo rigato dalle lacrime per far scorrere finalmente anche a noi la lacrima sulle guance. Una foto che vale mille parole, mille analisi, mille ragioni. L’indignazione che non ce la fa ad esplodere perché qualcuno decide di far esplodere prima il gesto violento. Violento e stupido. La foto ha preso a girare, l’abbiamo ricondivisa di profilo in profilo, ci siamo ritrovati in quelle lacrime, con lo stesso sconforto. E infine Beatrice, così si chiama, è arrivata anche lei tra quei commenti. In una foto il significato di un pomeriggio di un sabato non qualunqueBeatrice Rinolfi, romana, la protagonista del ritratto e Selene De Condat, che vive a Parigi, la fotografa. Nome, volto e parole di chi vive l’indignazione, i motivi, i perchè. Sarebbe il caso di farne tesoro, di prendere spunto e sostanza. Ecco chi sono gli indignati italiani. Beatrice. Ho 17 anni , ne compio 18 il 30 novembre, vivo nella periferia di Roma a Torre Gaia, vicino all'Universita` di Torvergata e sto frequentando il quinto anno di liceo classico al liceo Statale I. KantPerchè sei indignata?Perche`non mi sento tutelata da uno Stato che dovrebbe sostenere i cittadini,da un governo che dovrebbe curarsi di noi e non dei suoi interessi, da una società fallimentare e perchè non vedo futuro davanti a me ma solo un vuoto che cattura ogni mio progetto o sogno.Cosa pensavi prima di andare alla manifestazione quella mattina?Era un sabato e quindi sono andata a scuola, una volta uscita sono andata a prendere mia cugina abbiamo mangiato qualcosa e ci siamo dirette con i mezzi pubblici a Termini. Ero piena di belle aspettative per la manifestazione del pomeriggio, sapevo che sarebbe stata enorme e speravo di far sentire la mia voce, presentivo però che qualcosa potesse andare stortoNella foto piangi…Per la delusione e lo spavento : in quel momento avevo realizzato che una manifestazione di centinaia di migliaia di persone il giorno seguente sarebbe stata dimenticata a causa di poche centinaia di ragazzi strumentalizzati, nello stesso tempo ero spaventata perche` sono passata in un attimo da una situazione allegra, con musica e manifestanti tranquilli al caos, gente che correva ovunque, forti rumori, scontri, lacrimogeni e bidoni in fiamme.“Movimenti”, “politica”, Beatrice, cosa sono? Dando per presupposto l'evidente esistenza in questo mondo di un "alto" e un "basso" diciamo che la politica e` qualcosa che parte dall'alto e che ormai non si preoccupa più dell'individuo come persona ma solo dell'individuo in quanto voto, è falsa, è poco credibile perché tradisce un attimo dopo, mentre un movimento e` qualcosa più viscerale, più aderente alle persone, radicato, impulsivo, spontaneo e quindi più vero, all'interno del quale le persone sono individui e non numeri.Come vedi il tuo futuro? quali sono i tuoi progetti? Non ne ho, e mi spavento per questo, mi capita spesso di discuterne con mio fratello che e` al secondo anno di fisica e che dice che e` costretto a studiare non per reale scelta ma per posticipare una decisione che non e` in grado di prendere in quanto appunto il futuro, così come ce lo stanno prefigurando, è una lotteria, e` imperscrutabile per dei ragazzi come noi. Senza paracadute.Perché un ragazzo non crede nella politica? non pensi che la cosa più "utile" sarebbe prendervela in carico la politica?Perché ci sentiamo derisi, presi in giro, trattati come bambini ai quali vengono tolti i risparmi di una vita in cambio di una caramella o del digitale terrestre gratuito, perché` ci esprimiamo democraticamente e il nostro voto viene traviato, ingannato, raggirato, perché in linea di massima non ci assomigliano ed e` per questo che, non sarebbe il caso, ma dobbiamo prendercela in carico. Non soltanto noi ma anche le generazioni future, con ricambi brevi. Come si può pretendere da uno come Berlusconi, o da chi governa e ha la sua età, ed e` al tramonto della sua vita di preoccuparsi di chi la sta appena iniziando? Non puo`, non ne e` capace, non e` nel suo interesse... non lo fara` mai.Qual è la prima cosa che il prossimo governo, caduto Berlusconi, dovrebbe fare? Dare spazio ai giovani, nel modo in cui ho detto sopra, fiducia. Investire nel futuro, perché solo chi ha la vita davanti e ha in mano il suo destino può cambiare le cose. Se invece il destino è in mano ad altri e ci viene negato l’accesso alle decisioni non cambierà nulla. Se già un governo provasse a fare questo non sarebbe male .Selene.Ho il privilegio di vivere tra Parigi e Roma e non volevo assolutamente mancare l'appuntamento del 15 ottobre nelle capitale italiana. La mia scelta per Roma è stata motivata dal fatto che in Francia il gruppo degli indignati è quasi inesistente: sabato scorso davanti al comune di Parigi c'erano solo un centinaio di persone ed è paradossale visto che il primo fallimento bancario europeo è stata la banca francese Dexia.Perché sei indignata?Sono indignata come gran parte della mia generazione in Europa, lo siamo tutti. Il futuro è incerto e buio,saremo molto probabilmente sacrificati a causa dell'immenso spreco provocato da un sistema ultra liberale senza nessuna regola. Il sistema politico attuale tende a salvare le banche a detrimento dei reali bisogni delle persone. Gente affamata dalla follia del consumismo creato da questo stesso sistema.La foto di Beatrice…Mi sono ritrovata all’improvviso in mezzo ad una guerra e il viso in lacrime di questa giovanissima ragazza davanti al mio obbiettivo rappresentava, ai miei occhi, il simbolo di tutta la disperazione di una gioventù persa.Cosa speri da qua a tre anni? Vorrei, ma è un utopia, poter cancellare tutto il sistema attuale per poter ripartire da zero su nuove basi, separare finanza e politica politica. Secondo me è stata questa alliance nefasta a condurci in questo periodo di estrema decadenza. L'Italia ha bisogno di un cambiamento radicale da questo governo che ne ha infangato l'immagine nel mondo
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