cari miei 15 Lettori\ lettrici \ ɓ e non non trovando : nessuna storia interessante o notizia curiosa , non avendo nessun problema \ tormento d'auto analisi da condividere , ecco che in questo numero della rubrica diario di bordo do spazio ad alcune email ricevute nei giorni scorsi sui vari argomenti trati sia nei n precedenti sia in vari post .
Generato con intelligenza artificiale ∙ 31 maggio 2024 alle ore 4:32 PM
N.b
di solito , generalmente non rispondo , ad email ( o a commenti troppo insultanti ) cestino direttamente o al massimo dopo le prime righe perchè gli insulti personali ed gratuiti , carichi di odio , razzistici e discriminatori ( come a alcuni di quelli riportati sotto nel post d'oggi ) non sono un mezzo di dibattito ed di confronto . Ma stavolta voglio fare un eccezione riportandoli insieme ad alcun civili ed educati \ rispettosi nella diversità di vedute , in modo da chiarire sia a voi che mi seguite qui e sui social , spero in maniera definitiva la mia posizione in merito su certi argomenti
Iniziamo da il post \polemica più recente quella sulla
TRAP
Non capisci un ...... azi nientte di musica ., La trap non è feccia \ teppa come la definite voi boomer criminalizzando chi l'ascolta o chi si diverte a scriverne ., il tuoi post soo troppo faziosi o di parte ., parli tanto per parlare come i vecchi tromboni , mi sembra di sentire i miei genitori ed i miei nonni . co i tuoi post retrogradi .E poi Qualsiasi canzone è valida, chi dice come te che siano sessiste non capisce nulla, specialmente voi boomer che penso siano soltanto invidiosi di ragazzi che fanno il loro, detto da un laureando fa ridere far lezione ad altre persone. Se avete 40 anni ancora dovete crescere. Per me i testi delle canzoni non hanno così importanza anche perché non è li che nasce la violenza di genere, nasce dall’educazione delle persone, a scuola e nello sport. Se la scuola non si fa nulla per educare le persone è inutile attaccarsi a dei testi insulsi di canzoni fatte da personaggi creati ad hoc per apparire, non sempre quello che appare è la vera essenza della persona. Servirebbe fare dell’educazione civica anche su questo.
Tali email e commenti privati sui twitter e su thr mi danno la possibilità di spiegare meglio la mia possizione su tale genere musicale . non è vero che non ne capisco .... perchè se tu leggi il mio blog sia i vecchi post ( quando era cv.splinder .com ) sia quelli quando poi è divetato blogspot vi accoirgerete che ho avuto una variegata e plurale formazione sia indiretta ( nonni e genitori ) che diretta ascolti autonomi , muscale . Infatti non sono boomer , perchè sono una generazione successiva sono nato nella seconda metà degli anni 70 e quind sono cresciuto in un epoca gli ani 8'0\90 dove d'originale c'era be poco era la cosidetta cultura del revival/ nostalgia o se c'era qualcosa di niovo cme il grunge fu subito cannabilizzato \ fagito dlla moda e dalla showbiz il caso di Kurt Kobain docet . IL Che mi ha portato : tollerare quei generi e sottogeneri monotooni come la tecno e la house , ed a volte l'ambient . ad ascoltare ed leggere i testi prima di definire un cantante \ gruppo ,come : mediocre , dozzinale \ commercial , feccia \ teppa in questo caso . Quindi non è questione di vecchi tromboni o retrogradi . Vero ma quando un genere al 98% non ha : armonia , sinfonia , rirmo , è fatta solo ed esclusivamente di eletronica seza uso d strumenti musicali , senza o con poco impegno con test carichi di odio gratuito e tropo violenti che giustificano violeze e sessismo . come si fa a non definirlo spazzatura . Non Condanno \ o giudico o almeno ci provo chi la fa e scrive testi in tale maniera . Infatti la verità È che per ( ovviamente è un gusto personale ) quanto fanno schifo ste canzoni siamo in democrazia e ognuno può scriverle come vuole . E poi il discorso di censurare i testi va contro il diritto di parola e di espressione e non avrebbe alcun senso perché i femminicidi avverrebbero in ogni caso a prescindere dalle canzoni (sessiste o meno) che la gente ascolta e scrive . ogni canzone è virale per la persona che la ascolta. Andrebbero e questo che contesto ovviamente senza contenere immagini brutali e poco rispettose . Il disagio , la frustrazione , le delusioni , i sogni di successo facile si posso descrivere ed esternanare in maniera più rispettosa come esempio alcune canzoni di autori italiani , non son pezzi trap ( salvo uno o due ) ma redono lì'idea di come tali sentimenti \ pensieri posso essere espressi in maniera si dura ma rispettosa della persona .
se mi lasci non vale - luciano rossi
teorema m ferrandini
ti amo o ti ammazzo - J- Ax
Come una pietra scalciata - Articolo 31 .
rimmel - Francesco de Gregori .
Quindi concludendo se si avesse una buona istruzione dai genitori oltre chè scolastica non ci sarebbero problemi a trattare : il disagio , le frustrazioni , il proprio odio , ecc nelle canzoni e nei video visto che sono soltanto una forma d’arte. In poche parole ritengo che se si è educati criticamente si può distinguere una cosa sbagliata moralmente da una giusta e quindi non farsi influenzare condizionare .
Giuseppe Scano parli con uno che ha fatto tutte quelle cose descritte nel pezzo che hai postate (lavare i piatti, prendersi cura della casa, cambiare i pannolini) con estrema naturalezza, senza pensare di fare chissà cosa ma solo di dare il proprio contributo; che ha giocato con le bambole con le cugine femmine che a loro volta hanno giocato con me coi soldatini.
E questi articoli contro i luoghi comuni, pieni zeppi di luoghi comuni sono uno spasso, se non fossero terribilmente deprimenti
Spett. Mi chiedo e ti chiedo ma è mai possibile che un bambino possa giocare con le bambole? Sei un maschio \ un uomo , dovresti giocare con i soldatini o giochi più per maschi Infatti anche se dal punto di vista anagrafico anagraficamente ho più o meno la tua età sono come la generazione precedente cioè cresciuto con l'idea che commuoversi \ piangere lavare i piatti, prendersi cura della casa ma soprattutto prendersi cura dei propri figli, cambiargli i pannolini , renda l'uomo meno virile e meno uomo. E che il maschio dovrebbe giocare con giochi adatti a lui e non delle ragazze , lo stesso per le ragazze .Ma sopratutto credo che quel ragazzo sara destinato a divetare se non viene radrizzato dai genitori per tempo omossessuale .
Vero cara ****. potrebbe essere una cosa normale a cui nessuno\a ci farebbe caso se non fosse che purtroppo alcuni stereotipi : sul sessimo \ maschilismo maschio alfa , sulla omosessualità e il mondo LGBTQ ( e qui rispondo allla seconda email di lettera non firmata ) siano ancora diffusi e radicati e si continui a picchiare gli omosessuali o discriminarli .
Ma che ... idiozie sono queste teorie ascientiche e figlie di un idologia del primo noveto , condannate dalla storia e smentite da studi scientifici antropoligi successivi Non è vero che un bambino diventa omosessuale solo perché gioca con le bambole. In realtà, il gioco dei bambini è un modo per esplorare il mondo e sviluppare la loro creatività. Ecco alcune considerazioni:
Identità di genere e giochi: I bambini esplorano il loro ruolo di genere attraverso il gioco. Giocare con le bambole o altri giocattoli “tradizionalmente” associati al sesso opposto non influisce direttamente sull’orientamento sessuale. È normale che i bambini si interessino a una varietà di giochi.
Fasi di sviluppo: Tra i 3 e i 4 anni, i bambini iniziano a consolidare la loro identità di genere. Questo processo continua fino alla pubertà. Non possiamo trarre conclusioni definitive sulla sessualità di un bambino basandoci solo sul suo gioco.
Presenza di figure maschili: È importante che i bambini abbiano modelli di entrambi i sessi. La presenza di figure maschili (padre, zii, nonni) aiuta a formare un’identità di genere equilibrata.
Non c’è nulla di sbagliato: Lasciate che il vostro bambino giochi liberamente. Non c’è nulla di sbagliato nel giocare con le bambole o con qualsiasi altro giocattolo. Questo non determinerà la sua futura sessualità.
Consultate uno specialista: Se avete preoccupazioni, potete consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta. Saranno in grado di fornirvi ulteriori informazioni e supporto.
In sintesi, il gioco dei bambini è un modo per esplorare il mondo e non dovrebbe essere motivo di preoccupazione riguardo all’orientamento sessuale. L’importante è offrire loro un ambiente amorevole e accettante soprattutto se dovesse maturare inclinazione . E se poi dovesse risultare vero e provante non vale per tutti\e . Ade sempio io sono etero nonostante abbia come usato fra gli 8 \ 10 , un po' per ribellione al conformismo familiare un po' per sperimentare , i profumi mia madre o chiamare i miei amici amore mio . Quindi sfatiamo alcuni miti comuni sull’omosessualità:
“L’omosessualità è una scelta”: Questo è un mito radicato nella disinformazione. L’orientamento sessuale non è una scelta consapevole, ma piuttosto una parte intrinseca dell’identità di una persona.
“Tutti gli omosessuali sono promiscui”: Questo stereotipo generalizza e non tiene conto della diversità di relazioni e stili di vita tra le persone omosessuali. Come in qualsiasi gruppo, ci sono individui con diverse esperienze.
“L’omosessualità può essere ‘curata’”: Questo è un mito dannoso. L’omosessualità non è una malattia da curare. Gli sforzi per “convertire” le persone omosessuali sono stati ampiamente criticati e non hanno base scientifica.
“I genitori omosessuali influenzeranno negativamente i loro figli”: La ricerca dimostra che i figli di genitori dello stesso sesso non hanno differenze significative rispetto ai figli di genitori eterosessuali. L’importante è l’amore e il sostegno familiare.
“L’omosessualità è contro natura”: Questo mito si basa su pregiudizi culturali e religiosi. Tuttavia, l’omosessualità è osservata in molte specie animali e ha radici biologiche.
“Gli omosessuali sono più inclini all’AIDS”: Questo mito è fuorviante. L’HIV/AIDS non è legato all’orientamento sessuale, ma alle pratiche sessuali non protette. La prevenzione è importante per tutti.
“Essere omosessuali è una moda”: Questo mito riflette l’ignoranza. L’omosessualità è stata presente in tutte le epoche storiche e in tutte le culture.
È fondamentale sfatare questi miti e promuovere la comprensione e l’accettazione delle persone LGBTQ+. Quind per concludere In sintesi, l’omosessualità è il risultato di un complesso intreccio tra fattori genetici, ambientali e biologici. Non c’è una risposta univoca, ma la ricerca continua a indagare su questo affascinante aspetto dell’identità umana * .
Per quanto riguarda il sessismo , maschio alfa , o patriarcato , ci sarebbe molto da dire ma rischierei d'annoiare e no saprei neppure da dove incominciare .Infatti il mio pensiero si può riassumere ( vedere nota sottto ) con questa cittazione : << sappiate che La competenza non ha sesso. Non bisognerebbe mai giudicare una persona per il suo genere ma piuttosto per le competenze che essa può avere... dovremmo rompere questi clichè... un uomo è tanto bravo quanto una donna a prendersi cura della casa e dei figli quanto una donna è brava quanto un uomo in carriera... dovremmo eliminare queste barriere sessuali e iniziare a vedere le aspirazioni e le capacità di ogni singola persona a prescindere dal genere. >> **
oltre lettere e commenti di lecchinaggio e d'insulti del tipo : << comunista., magistratura politicizzata >> isomma il solito refrain dei suoi seguaci , ho trovato anchepensieri e commenti certo faziosi ma civili del tipo La decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi è stata presa per riconoscere il suo impatto significativo sulla politica , sull’economia italiana, sulla cultura italiana Berlusconi è stato un personaggio influente e divisivo secondo voi , noto per il suo ruolo come primo ministro e per la sua leadership del partito Forza Italia . Ed essere stato eletto più volte dagli elettori ., ha salvato l'italia dai comunisti e per questo i giudici politicizzati gli hanno dato adosso ma è sempre stato assolto tranne che per un reato bagatellare ., tu odi e se geloso di Berlusconi . ma non l'avevi votato nel 1994 fondato nel tuo paese un club di forza italia e votato alle elezioni prima di votare sinistra ?
Inizio a rispondere dall'ultima , sia perchè nonostante siano passati 30 anni e ci sia dietro una sorta di leggenda metropolitana lmolti ( non solo sul web ) ci credono ancora nonostante lì'abbia smentita in tutti i modi possibili . Io avevo capito in da subito ( confrontando i giornali di destra e di sinistra ) che il movimento poi partito di forza italia era fuffa e qualcosa di demagico da come si presento politicamente in tv e sui giornali , da come rifiutava ognoi confronto ubblico e da come rispondeva alle domande rispetendo li solito disco rotto " dei comunisti , il non denunciare e replicare che era tutto un complotto conto di lui quandoparlavano dei suoi rapportoi con la mafia e con pezzi ambigui e corrotti della prima repubblòica , da come reagi al brutale pestaggio di Gianfranco Mascia leader di Bioicotta il Biscione ( qui maggiori dettagli https://paroladibonobo.blogspot.com/2009/12/la-storia-del-boicottaggio-bobi-un.html ) ,dal ritirare la denuncia paura del process contemporaneo alla campagna elettoerale del 1994 agli autori e al settimanale avvenimenti che pubblicarono “Sua Emittenza – Biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi”, di Claudio Fracassi e Michele Gambino.qui il libro in versione elettronica
. Infatti io aderi alle sue iniziative , fra cui quella di farti arrivare due copie ( visto che lo spediva gratuitamente e a spese sue con corriere espresso ) il kit per fondare un club che poi se non ricordo malòe gettai nel cestino ed un altra se non riordo male regalai o un amico di quelle tendenze . Ora secondo voi , uno che ha replicato all'invito fatto da militanti come propaganda elettorale , a leggere a diffondere il verbo .... ehm..... libercolo apologettico che distruibavano con : << grazie mi manca la carta igenica >> attirrandomi insulti e minacce di picchiarmi , hga votato da qiuella parte ? Al massimo lo votai indirettamente , perchè attratto dalle idee libertarie dei radicali e dimenticandomi che erano alleati con Berlusconi , votai la sua coalizione . Non sapevo 🤔😂😥 , ringrazio i suoi fans per avermelo fatto notare , che il reato di frode ed evasione fiscale , fosse un reato bagatellare . Infattti la condanna con la quale Berlusconi decadde dalla carica di senatore: per questo motivo, con l'assistenza legale di Ana Palacio (già ministra degli esteri spagnola), presentò un ricorso presso la Corte europea dei diritti dell'uomo sostenendo l'illegittimità della legge Severino in base alla quale era stato dichiarato decaduto; << successivamente Berlusconi ritirò il ricorso, chiedendo espressamente che fosse cancellato dal ruolo e determinando così la conclusione del procedimento.Anche in assenza della legge Severino, del resto, la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, inflitta a Berlusconi nel 2013 all'esito del processo Mediaset, gli avrebbe comunque impedito di continuare a rivestire una carica pubblica (nonostante la minor durata temporale di tale pena accessoria).>> da Wikipedia Pocedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi
E' vero che all'inizio ha svecchiato pur con un monopolio mascherato da liberalismo ha svecchiato almeno all'inzio la tv la culttura televisiva italiana portando dai cinema o tv regionali dove era relegata la tv di tette e culi , ma poi l'ha riempita di spazzatura ed incultura con programmi dozzinali come
“Noos” surclassato da “Temptation Island”, la Rai sospende il programma di Alberto AngelaTrash batte divulgazione scientifica, triplicandone gli ascolti. E viale Mazzini evita l’impietoso confronto con la finale del reality Mediaset
Il trash surclassa la divulgazione scientifica. E Alberto Angela è costretto ad inchinarsi a “Temptation Island”.
Rai1 ha deciso di sospendere la messa in onda della seconda edizione di “Noos”, il programma condotto da Piero Angela, fino alla fine delle Olimpiadi, evitando l’impietoso confronto con la finale del reality in onda stasera. ....... segue sul link citato
e poi quando avendo violato le leggi anzichè contrastarle legalmente e per via parlamentare corrompe giudici e politici e testimoni , cavillando e destreggiandosi come un azzeccagarbugli e facendosi leggi ad personam ( lodi, indulti ed amnistie )
Quindi ditemoi voi se non è divisiva una persona come lui .
Io non odio B come persona ma per le sue ideee e il suo modo d'agire ( anche se a volte non sono riuscito a searare l'odio come persona in se da quello delle sue ideee ) , compresi quelli morali \ vedi il caso del bumga bunga . per la dedica all'ereoporto la penso come Sala perchè qui si è violato la legge che dic e che devono essere passatoi 10 annoi dalla morte di una persona per intitolargli qualcosa .Comunque ammetto che una tale decisione l'avrei giudicata moralmente ed eticamente abberrante lo stesso amanche se avesse seguito l'iter legale , perchè non importa il colore politico di una persona ma importa la sua onestà e rettiutudine etico\ morale . Ed Il Berlusconi era ambiuguo ed discutibile per i suoi comportamenti etico \ morali
quando un simbolo in questo caso non solo religioso , anche se poi è a religione che ne ha fatto la sua bandiera \ uso dogmatico e molto spesso strumentale ma fa parte degli
usi e dei costumi sociali vietarlo o imporlo obbligatoriamente è una forzatura della laicità . E' quello che sta avvenendo a queste olimpiadi di parigi 2024.
«Sono stata squalificata dalle competizioni a gennaio 2023 e da allora non gioco più. È evidente che questo regolamento sia più che discriminatorio», ci racconta Salimata Sylla, giocatrice di basket francese, riferendosi al divieto di indossare l’hijab durante le competizioni imposto dalla Federazione francese alle cestiste. La decisione è stata presa dalla ministra della Gioventù, dello Sport e dei Giochi olimpici e Paralimpici, Amélie Oudéa-Castéra, che nel settembre del 2023 ha annunciato di estendere il divieto a tutte le atlete francesi anche durante le Olimpiadi, che si terranno tra pochi giorni a Parigi. Secondole paroledella ministra, «la Francia è impegnata in un rigoroso regime di laicità», che implica «il divieto di ogni forma di proselitismo». Questa scelta arriva nonostante il Comitato olimpico internazionale (CIO) non limiti nessuna atleta a indossare l’hijab o un qualsiasi altro abbigliamento religioso o culturale. Oudéa-Castéra è pienamente consapevole e ha riconosciuto pubblicamente che la posizione francese non è in linea con quella del CIO, che considera «l’uso del velo non come un fattore religioso, ma come un fattore culturale». Il risultato è quindi che alle prossime Olimpiadi estive ci sarà una discrepanza tra le atlete straniere, che potranno giocare indossando il velo, in linea con le normative del CIO, e le atlete francesi, che non potranno portarlo.
Perché no? La scelta di Oudéa-Castéra non è estemporanea e ha le sue radici nelle politiche francesi sull’hijab e più in generale sull’abbigliamento indossato da molte donne musulmane. Nell’agosto del 2023 l’allora ministro dell’Educazione nazionale e della Gioventù della Francia, Gabriel Attal (oggi primo ministro), aveva negato alle studentesse di fede islamica tra i 6 e i 18 anni di indossare l’abaya, una tradizionale tunica utilizzata da alcune donne musulmane. Poche settimane prima, il 29 giugno 2023, una decisione simile era stata presa dal Consiglio di Stato (organo con funzioni consultive nei confronti del governo e giurisdizionali in ambito amministrativo), che aveva confermato il divieto di indossare il velo nelle partite organizzate dalla federazione calcistica francese, come voluto dalla federazione stessa. In quell’occasione il Consiglio ha ribadito che, a livello sportivo, il potere di regolamentare l’utilizzo del velo durante le competizione rimane nelle mani delle singole federazioni. Oltre a quella calcistica, anche la federazione di basket (FFBB) lo vieta da più di un anno; è per questo motivo che Salimata Sylla è stata esclusa dalle partite. La decisione della federazioni ha portato con sé conseguenze importanti. «L’8 gennaio 2023 avevamo una partita a Escaudain, nel nord della Francia», ci dice Salimata Sylla, ex giocatrice della squadra di terza divisione Aubervilliers. «Come al solito sono scesa in campo con il mio velo omologato. Quel giorno ero anche capitana, avevo un ruolo importante». Sylla si sofferma sulla dinamica, spiegando che qualche minuto prima dell’inizio del match aveva avuto una conversazione con il suo allenatore: «L’arbitro gli aveva detto che non avrei potuto giocare con il velo. Così ci sono andata a parlare in prima persona per spiegargli che era dall’inizio della stagione che ci giocavo senza problemi». Il direttore di gara le ha spiegato che il regolamento era cambiato e da quel momento in poi tutti gli accessori che coprono la testa sarebbero considerati inappropriati. «Non hanno fatto nessuna comunicazione esterna, ne hanno solo parlato internamente. Da allora non ho più giocato». Nel dicembre 2022, la FFBB ha infatti introdotto l'articolo 9.3nel regolamento sportivo generale, che vieta espressamente di “indossare qualsiasi equipaggiamento con connotazioni religiose o politiche [...] durante tutte le competizioni”. Secondo il nuovo articolo, l’arbitro ha il dovere di impedire lo svolgimento della competizione nel caso in cui sia presente in campo una giocatrice che porti l’hijab o un qualsiasi altro indumento o riferimento religioso. Il mancato rispetto di questa regola può comportare un procedimento disciplinare nei confronti del/la giocatore/trice e di coloro che hanno permesso lo svolgimento della competizione. «È una vera caccia alle streghe», dice Salimata Sylla.
La decisione di impedire alle giocatrici di basket di portare il velo è in disaccordo con le regole della Federazione internazionale di basket (FIBA), che dal 2017 permette alle atlete di indossarlo. La decisione della FIBA è stata raggiunta in seguito a una campagna di sensibilizzazione e di raccolta firme lanciata nel 2014 dalla giocatrice bosniaca-americana, Indira Kaljo, e dall’imprenditore indiano sikh RPS Kohli. «Non mi sorprende che ci sia questo contrasto normativo tra federazione internazionale e quella francese», ci ha detto Silvio Bogliari, avvocato esperto in diritto sportivo, dal momento che «gli ordinamenti sportivi hanno propri principi e propri diritti». Questo perché, spiega l’avvocato, «il diritto sportivo è un diritto a sé stante e anche le federazioni sportive hanno un’ampia autonomia nell’adottare le proprie norme». Nonostante la federazione internazionale abbia adottato delle proprie regole e raccomandazioni che le singole Federazioni dovrebbero seguire, la scelta ricade comunque nelle mani degli ordinamenti nazionali. La stessa dinamica si può raccontare anche per il calcio. La federazione francese di calcio (FFF) vieta l’uso del velo, mentre quella internazionale (FIFA) lo permette. «L’autonomia è la regola che vige nell’ordinamento sportivo», aggiunge Bogliari. «Pertanto, sebbene le federazioni nazionali dovrebbero sottostare a quanto stabilito dalle federazioni internazionali, nella pratica possono decidere di adottare norme interne che entrano in contrasto con i principi generali delle norme internazionali». La decisione di vietare l’hijab stride però con quanto affermato in altre due normative importanti: la carta etica del basket e il Codice dello Sport. Nella prima, redatta dalla FFBB, viene sancito che “il libero accesso alle attività sportive è un principio generale del diritto” e che “tutte le persone devono avere la possibilità di praticare basket". Sulla stessa lunghezza d’onda, anche l’articolo L100-1 del Codice dello Sportpromuove “un accesso uguale alle attività fisiche e sportive, senza discriminazione fondata sul sesso, identità di genere [..] l’appartenenza a una nazione, etnia, religione”. Ma, spiega ancora l’avvocato Bogliari, «benché dipendente dall’ordinamento giuridico nazionale, l’ordinamento sportivo è un ordinamento autonomo». La scelta presa dalla FFBB, per quanto in contrasto con le norme internazionali e i codici di comportamento, può essere irremovibile. La mobilitazione delle atlete e dei club «Quattro anni fa ho iniziato a portare il velo nella vita di tutti i giorni e quello omologato in campo», dice Salimata Sylla «Prima di essere esclusa non c’era stato alcun problema proprio perché il velo era omologato: rispetta cioè le condizioni di igiene e di sicurezza». A portarlo non sono solo le donne musulmane per motivi religiosi e scelte personali, ma anche persone che, ad esempio, hanno problemi medici legati alla sudorazione. In questo secondo caso, con una richiesta del medico, il velo è ancora concesso. «Il problema non è l’accessorio», continua la giocatrice, in Francia «Il problema è che io sia visibilmente musulmana». Quanto subìto da Sylla è successo anche a un’altra giocatrice di basket di 22 anni, Hélène, a cui la Federazione non ha concesso di giocare indossando il velo sportivo. L’atleta, a ottobre del 2023, ha così lanciato la petizioneBasket per Tutteper denunciare la decisione della federazione. L’obiettivo era attirare l’attenzione sul fatto che “tale divieto costituisce una violazione della libertà di coscienza e di religione e del principio di parità di accesso allo sport, in quanto, oggettivamente, non è necessario, proporzionato o giustificato da esigenze di igiene, sicurezza o ordine pubblico”. Nello stesso mese di ottobre, anche Amnesty International aveva attirato l’attenzione della federazione francese di pallacanestro e del ministero francese della Gioventù, dello Sport, dei Giochi olimpici e paralimpici,chiedendodi garantire che “le norme relative all'uso di copricapi sportivi nelle competizioni siano conformi al diritto internazionale sui diritti umani e non discriminino e violino i diritti delle giocatrici musulmane che indossano copricapi in Francia”. Prima della mobilitazione delle giocatrici di basket e di Amnesty erano arrivate le dichiarazioni dell’ONU, che a settembre si era detta fortemente contraria al divieto imposto alle atlete francesi di portare l’hijab durante i Giochi olimpici. «Come regola generale, l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani ritiene che nessuno debba imporre a una donna cosa debba o non debba indossare»,ha dichiaratola portavoce dell’Ufficio, Marta Hurtado, in merito alle dichiarazioni rilasciate da Amélie Oudéa-Castéra. «Secondo le norme internazionali sui diritti umani, le restrizioni all'espressione delle religioni o delle credenze, come la scelta dell'abbigliamento, sono accettabili solo in circostanze molto specifiche che rispondono in modo proporzionato e necessario a legittime preoccupazioni di sicurezza pubblica, ordine pubblico, salute pubblica o moralità», ha continuato Hurtado. Nonostante molte atlete e associazioni abbiano preso parola, il regolamento non è cambiato. Oggi le giocatrici che portano il velo vengono squalificate e i club che permettono loro di giocare rischiano di essere sanzionati. L’ex giocatrice Salimata Sylla è rimasta stupita da questa decisione. «Se la legge e la Federazione internazionale autorizzano il velo e se ci sono degli accessori che non mettono in pericolo nessuno, non capisco perché non mi debba essere permesso di giocare», dice. «Da quando ne ho parlato pubblicamente non ho ricevuto nessuna risposta o spiegazione del motivo di questa regola. Ed è strano, considerando che alle Olimpiadi altre atlete straniere potranno giocare con il velo». Ball Her e Les Hijabeuses: lo sport inclusivo I divieti imposti dalle Federazioni hanno spinto le atlete a creare delle realtà sportive più inclusive. È il caso del collettivo Les Hijabeuses, creato per difendere il diritto delle atlete di giocare a calcio indossando il velo. Nato nel 2020, il collettivo organizza partite e tornei aperti anche ad atlete con l’hijab o con altri abbigliamenti religiosi o culturali. A giugno il collettivo ha organizzato un evento su larga scala, le Olimpiadi delle Hijabeuses, che consiste in una serie di competizioni diverse, aperte e accessibili a tutte le amatrici. “Vogliamo riaccendere la fiamma dello spirito olimpico, in un contesto di continue divisioni”, si legge sulsito dell’evento. Un’altra realtà nata dai divieti delle federazioni sportive è quella diBall Her, lega di basket creata proprio da Salimata Sylla e attiva nell’Ile-de-France, la regione di Parigi. «L’idea è di aprire degli spazi sicuri per tutte le donne e ragazze che hanno voglia di giocare a basket», dice Sylla. «Ball Her è un bisogno. Io non ho deciso di smettere di giocare a basket, quindi non vedo perché dovrei farlo». Seguendo lo slogan di “basket per tutti”, Salimata Sylla spiega che Ball Her serve anche per dare visibilità alle atlete con l’hijab. «Per mostrare che non è inappropriato giocare con il velo», ci dice lei.