11.11.04

Senza titolo 383


Biografia non-autorizzata di Private Outrage (Oltraggio Privato)

I parte
(il testo può contenere termini espliciti destinati ad adulti: chi lo legge lo fa perchè si sente libero di farlo)




A volte basta solo un attimo per capire la vita, altre volte nemmeno una vita intera.

Tante cose sono accadute e il ricordo vola sempre su quelle un po' più tristi. Sono quelle che ti permettono di farti delle domande. Sono importanti perchè servono a crescere. Ma le cose belle sono quelle che ti fanno continuare.

Alle volte si preferisce rimanere piccoli perchè è dura accettare certe cose. Allora ci si comincia a drogare con la TV, i farmaci, il telefono, lo shopping. Pensare fa male.

Per non crescere si rinuncia a sognare e ad amare.

Allora arriva l'amico che ti dice "l'amore è una bella leggenda", "chi pensa per sè fa per tre", "aiutati che Dio ti aiuta"...

Eppure Pinocchio è uno che si è fatto un culo così per diventare bambino... Ma non credi nemmeno più alle favole. Pensare che amavo la Fata Turchina!

Poi c'era Robin Hood che lottava per qualcosa in cui credeva... come pure Gandhi e i figli dei fiori... Peter Pan era riuscito a volare!

Gente che crede di cambiare il mondo con un fiore! Gente che crede di poter portare una fiaba nelle oscure menti dei politici. Poi c'era Woodstock con la sua musica ricca di mille significati emotivi.

C'eravamo tutti là. A sognare un mondo migliore. A lottare per un ideale.

Non dico fosse giusto, nè che fosse sbagliato. Ma era un fatto. Un qualcosa in cui credevi.

Oggi fa un po' paura. "Meglio regalare il cellulare a mio figlio che va alle elementari, chissà cosa potrebbe accadergli". Una volta c'era anche l'autostop.

Lottare implica anche coraggio.

Ma non ci si pensava. Forse eravamo incoscienti. Sprovveduti.

Ho fatto cose che nemmeno io so come. Dormire un'ora a notte abbracciato alla mia donna. Sì, la chiamo così: "la mia donna". E non certo per maschilismo o per senso del possesso. Era la mia donna. Un gusto stupendo sulle sue labbra. E dopo aver dormito un'ora ero già pronto per affrontare un'intera giornata. Perchè insieme avevamo visto le stelle nel cielo, mano nella mano, in una splendida fredda notte. Ci riscaldavamo con i nostri corpi.

Ora ci sono molti neon... Di stelle se ne vedono poche.

Mi nutrivo di energia. L'energia dei sogni e dell'amore.

Poi c'era il gusto della birra. L'ho sempre amato. Mi lascia in bocca qualcosa di magico.

Un po' di erba in una sigaretta... Sotto la pioggia ad ascoltare il concerto dei Nomadi... Con la maglietta rossa di Che Guevara che mi scoloriva addosso... Ero pure sudato... A saltare, saltare a ritmo di musica...

Polvere nelle arene all'aperto... Non si respirava nemmeno...

Stavamo con i ragazzi handicappati (si chiamavano così prima e mai nessuno si è offeso) a farli divertire... A correre sui prati...

E poi mia nonna mi raccontava le favole. Mi tagliava la fettina di carne con le mani e me la imboccava. Aveva un sapore diverso... Un bel sapore. Mi comprava le bistecche, la nonna. Ero felice con lei. Ci divertivamo.

Ora c'è il transgenico ed i "vegetariani di classe". I vegetariani di classe che comprano una mela biologica staccando un assegno.

Poi ci sono quelli delle "diete dimagranti culturali". Le diete dimagranti culturali che si trovano sulle riviste dal parrucchiere.

"Allora sù, tutti al ristorante macrobiotico con la carta di credito che ho appena iniziato la dieta dell'uva".

Eravamo là, insieme alla nostra donna. A vedere le stelle. A baciarla. Senza paura. Ad ascoltare Patti Smith con la convinzione che la gente avesse il potere per cambiare il mondo. A manifestare la nostra voglia di ridere e divertirci. La voglia di stare con la nostra donna, sotto quelle stelle luminose. O sotto la pioggia senza ombrello. Manifestavamo il nostro diritto di sognare.

Nudi, abbracciati. A fare l'amore mille volte e sognare un mondo senza frontiere. Senza guerre. Insieme ai pellerossa a cantare odi alla Luna che ci sorvegliava.

Ieri ho sentito un bimbo che avrà avuto 7 anni arrabbiarsi con la madre. Le ha detto: "se il videogioco me lo vuoi regalare, compramelo ora. Ma non ti inventare che me lo porterà Babbo Natale!".

Diritto a sognare... Dovrebbe stare nella Costituzione... Diritto a sognare... Sempre e comunque...

[continua]



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1 commento:

pandora ha detto...

In realtà so bene che hai scritto cose che sono sotto gli occhidi tutti.
Però le hai scritte bene e con sentimento.

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