29.12.05

Senza titolo 1064


 Dopo  aver letto questa vignetta  di staino riportata  sull'unità  del 28\12\2005  ho capito molto di più da  giornali  e  dai telegiornali   e dalle interviste ai nostri pseudo parlamentari  perchè sono  contrari o  silenziosi sia a destra  che  a sinistra [sic ]  sui temi delll'indulto o  dell'amnistia  ; ho  capito anche  la  loro ipocrisia   mentre applaudivano  il  discorso  del  pontefice    fino a spellarsi le mani  e  poi  invece   ...lo sapete perchè è cronaca  di questi giorni  . Inizialmente la pensavo  come   quelli che  , fra cui  anche mio padre ,  affermano  che l'indulrto o l'amnistia  sono  solo dei palliativi e  che non risolvono la situazione   dele carceri  . E che  per  risolvere tale situiazione  serve : 1) che  la  giustizia  sia   fatta  funzionare  ; 2) non permettere  agli avvocati  e  ai  giudici   , magistrat di usare  metodi  da azzeccagarbugli  e far durare i processi  all'infinito  , infatti le  carceri  sono piene  di gente   che  è ancora  in attesa  di giudizio ; 3)  che  in carcere   ci sono troppe  persone  per   reati  ridicoli  , quando basterebbe   studiare  delel pene alternative  come fanno in america  o magari depenalizzandoli .Poi  dopo aver letto  l'ultimo numero di  dylan dog  (  una storia  bellissima  che  si legge tutto   d'un  fiato  e  che  è attualissima  )  e   due post  opposti  " ideologicamente  " il giornalista Sandro Ruotolo e il nostro cdv (  compagno di viaggio e dio strada )  Ultimno drugo  ( trovate  gli url dei post  nei link sotto  )  non considero più  l'indulto o  l'amnistia  un palliativo  ma  un punto di partenza  --- ma  non credo che  questi perfetti ed inutili  buffoni eletti-- [ sic]  da  noi  e dal  nostro voto,abbiano le palle ... ehm...il  coraggio   di farla  questa riforma  e continuano  a far si che  ci sia  ancora << nessuno la degnava  di un'occhiata ,nessuno le porta rispetto lei era diventata un monumento... funebre, triste  di menticato . (... ) la   giustizia  offesa , umiliata ,dimenticata... la  giustizia morta  diventata  lo spettro di se stessa >> cit da     dylan dog  n 232( qui la trama ) ma  che l'indulto e l'amnistia   debbano essere un punto di partenza    per  riformare   e rendere più umane  le  carceri evitando  di costruirne  di nuove  inutilmente  . E mi ha portasto a condividere  dice  ultimodrugo : <<Ogni qualvolta ci sono delle elezioni dietro l’angolo, in Italia si torna a parlare di un provvedimento di clemenza nei confronti dei detenuti,che manca dal lontano 1990.Non solo,da quel lontano 1990,anno dei mondiali e dei primi scandali che riguardavano i colletti bianchi e le tangenti,alcune regole,in materia di indulto o amnistia sono cambiate.  Infatti quel governo introdusse  una nuova norma: per approvare questi provvedimenti bisognava trovare il favore di tre quarti della Camera e non più la sola maggioranza semplice.Da allora si sono susseguite numerose proposte di indulto e amnistie, ma a parte l’indultino (che di fatto non ha cambiato nulla!) di un paio di anni fa, nulla è stato più fatto per i reclusi.E ancor peggio, nulla è stato fatto per il mondo carcerario in generale.Senza considerare che,d'allora,una nuova polazione di detenuti  è andata affollare le nostre case circondariali: ad  il popolo dei detenuti immigrati estracomunitari,che ad oggi rappresentano il 50% della popolazione carceraria.Inoltre, da quel lontanissimo anno 1990 molte altre cose sono cambiate.La vecchia partitocrazia è stata spazzata dall’offensiva delle toghe militanti di “mani pulite” e la nostra politica si è divisa nel bipolarismo.Un bipolarismo,però,molto particolaree  complicato dal fatto che  in entrambi gli schieramenti,oggi,troviamo riciclati dei vecchi partiti,oggi divisi,presenti da una e dall’altra parte.Basti pensare agli ex Dc, presenti sia nel centrodestra che nel centrosinistra.E la stessa sorte hanno trovato i politici di ispirazione garantista e di quella forcaiola.Il 9 aprile dell’anno prossimo gli italiani torneranno alle urne per decidere chi dovrà governare la nostra nazione nei prossimi 5 anni e immediatamente il tema dell’amnistia è ritornato alla ribalta, dividendo, come sempre, sia l’opinione pubblica che la politica, ma questa volta con una variabile impazzita, la grazia ad Adriano Sofri ( ex leader di Lotta Continua  )  condannato per l’omicidio del commissario Calabresi.Perché parliamo di variabile impazzita? Perché quando si parla di Sofri cambia tutto: forcaioli che diventano garantisti, magistrati che diventano clementi e acerrimi nemici politici che, come d’incanto,trovano un’intesa bipartisan.(....) IL MIO PENSIERO Da sempre favorevole sia all’indulto che all’amnistia (purchè sia un provvedimento generale e non solo per un detenuto, come nel caso di Sofri).Privare della libertà un cittadino per espiare una colpa è un conto, privarlo della sua dignità è il peggior crimine che una società civile possa commettere.E spesso, nelle galere italiane, il detenuto viene privato non solo della sua libertà, e non è poi così poco, ma anche della propria dignità.In poche parole paga due volte.Per questo è urgente e necessario attivare delle riforme e arrivare ad un indulto ed ad un’amnistia per fronteggiare l’annoso problema del sovraffollamento, che di fatto rende ingestibile la vita all’interno delle carceri e impensabile ogni riforma di miglioramento della vita del recluso.Celle da 2 che sono diventate da 4, assistenza sanitaria scadente, riscaldamenti non all’altezza, Istituti mancanti di quelle strutture previste della Gozzini, personale non qualificato e in numero non sufficiente: queste sono le peggiori piaghe del sistema carcerario italiano.Inoltre sarebbe opportuno conoscere alcune cifre: il 50% dei detenuti sono stranieri e il 60% dei detenuti totali sono in attesa di giudizio. Quindi, cosa fare?In primis rimpatriare tutti gli immigrati e poi riformare davvero la giustizia, in modo da non tenere più degli innocenti, perché tali sono tutti i cittadini fino al terzo grado di giudizio, dentro una cella.Poi iniziare una radicale riqualificazione degli istituti di pena.Ma tutto questo non è possibile se non si riparte da zero e se non si dà un taglio netto al numero elevatissimo dei reclusi.Infatti, in media, ogni carcere ospita il doppio delle persone che dovrebbe ospitare.Quindi indulto e amnistia subito e poi via a tutto il resto.Ma con questi politici, troppo interessati alla poltrona ed al consenso popolare, sarà difficile arrivare a qualcosa di concreto >> (continua nel primo link sotto  )  . Per  chi volesse  approfondire questo argomenti   riporto la definizione  di :1)  L'indulto è una causa di estinzione della pena prevista dall'art. 174 del Codice penale.L'indulto si differenzia dall'amnistia perché si limita ad estinguere in tutto od in parte la pena, mentre l'amnistia estingue il reato.L'indulto, diversamente dalla grazia che è un provvedimento individuale, è un provvedimento di carattere generale e si riferisce a tutti i condannati che si trovino in determinate condizioni.L'indulto in senso proprio è un provvedimento con il quale il Parlamento condona o commuta parte della pena per i reati commessi prima della presentazione del disegno di legge di indulto. La Costituzione richiede una maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, per la sua approvazione ; 2) L'amnistia è una causa di estinzione del reato prevista dall'art. 151 del codice penale e consiste nella rinuncia, da parte dello Stato, a perseguire determinati reati.Può estinguere il reato mentre il procedimento penale è in corso; oppure può intervenire dopo che è stata pronunciata una sentenza penale di condanna. Si distingue dall'indulto che si limita ad estinguere in tutto od in parte la pena.L'aministia viene disposta con Legge dello Stato, votata dai due terzi del Parlamento . tratte da wikipedia   ( enciclopedia online fatta dagli utenti  )  .  Inoltre suggerisco alcuni link  utili oltre  ai due  blog  citati nle  post   per chi volesse saperne di più


Url   dei blog  citati




i collegamenti di  http://www.ristretti.it/ portale  libertario uno dei siti  più utili  oltrew  al post  di ultimodrugo  per  ricostruire la storia  dell'indulto e  dell'amnistia  e  la situazione nelle carceri italiane


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