Il mio cuore è quì mio Dio
immergi il tuo scettro in lui
ormai è un frutto morto
da troppe lame è stato già trafitto.
Tagli che hanno lacerato la ragione.
E’ arrivata l’ora di essere sinceri
molti hanno abusato di me
facendo soffrire il mio cuore.
Anche tu, che fai finta di passare inosservato
lui ti percepisce, lui ti scorge,
avverte nitida la tua presenza.
Tu mio Dio...
fingi di non dimorare in me.
Valuti quante acuminate lame mi trafiggono?
Inosservato passi
tra i tuoi cieli azzurri e il tuo infinito.
Dove sei quando lapidano la mia anima?
conservi il tuo azzurro cielo.
Il tuo mare blu...
Il tuo cielo stellato...
Il tuo sole che ormai
non riesce a scaldarmi.
Il mio dolore non arriva alle tue orecchie?
Sei sordo? Sei cieco?
Vedi la mia anima con forme invertite?
A questo punto ti lascio il mio vecchio cuore
attua ciò che hai voluto per lui...
a me lascia il pianto.
Forse mi stai già dando ascolto?
Non mi abbandonare dunque
uccidi le serpi che mi hanno tormenta
usa il bastone per percuoterli
proveranno dolore
e capiranno il crimine che hanno commesso.
Silvana
2 commenti:
Spero tu possa disinfettare con le lacrime le ferite del tuo cuore e sciogliere il sangue raffermo, custode di sentimenti ormai
morti.
Un post duro, è sempre doloroso leggere grandi sofferenze. Mi dispiace.
un abbraccio
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