5.12.05

Senza titolo 1020


Il mio cuore è quì mio Dio


immergi il tuo scettro in lui


ormai è un frutto morto


da troppe lame è stato già trafitto.


Tagli che hanno lacerato la ragione.


E’ arrivata l’ora di essere sinceri


molti  hanno abusato di me


facendo soffrire il mio cuore. 


Anche tu, che fai finta di passare inosservato


lui ti percepisce, lui ti scorge,


avverte nitida la tua presenza.


Tu mio Dio...


fingi di non dimorare in me.


Valuti  quante acuminate lame mi trafiggono?


Inosservato passi


tra i tuoi cieli azzurri e il tuo infinito.


Dove sei quando lapidano la mia anima?


conservi il tuo azzurro cielo.


Il tuo mare blu...


Il tuo cielo stellato...


Il tuo sole che ormai


non riesce a scaldarmi.


Il mio dolore non arriva alle tue orecchie?


Sei sordo? Sei cieco?


Vedi la mia anima con forme invertite?


A questo punto ti lascio il mio vecchio cuore


attua ciò che hai voluto per lui...


a me lascia il pianto.


Forse mi stai già dando ascolto?


Non mi abbandonare dunque


uccidi le serpi che mi hanno tormenta


usa il bastone per percuoterli


proveranno dolore


e capiranno il crimine che hanno commesso.


Silvana 

2 commenti:

Scarletslave ha detto...

Spero tu possa disinfettare con le lacrime le ferite del tuo cuore e sciogliere il sangue raffermo, custode di sentimenti ormai

morti.

AntaresStardust ha detto...

Un post duro, è sempre doloroso leggere grandi sofferenze. Mi dispiace.


un abbraccio

diario di bordo n 117 anno III ormai anche i cantautori si vendono alla pubblicità .,Vive in una cella foderata di libri e si laurea da dietro le sbarre: «Una rivincita per me» ., Storia di un ragazzo adottato: «Così ho saputo tutto sulla donna che mi abbandonò»

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