12.6.08

Senza titolo



Sfuggita e ribelle,

nella vita acquitrinosa

d'arruffati pensieri,

spettinata

come anima obliqua,

nell'incrocio di bigie frescure

il tuo colpo d'occhio si rifrange

trepido e solingo.

Esci nel cielo

dopo notte spaurata,

rimani appesa a un filo,

non sai se di speranza

o d'urlata follia.

Ma sempre ebbra d'amore;

la tua gioia è un telefono,

una vetrina di dolciumi,

uno sguardo rubato

sulle anse a fiori

d'un corpo sperduto

in una città adulta.

Sirena d'asfalto,

macchia di luna,

appari e svanisci

nelle strade senza dèi.



E sei bella.

 

 

 

Daniela Tuscano

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