Alcuni giorni dopo, capitiamo per caso in un nuovo villaggio ancora in corso di "costruzione".
Quando la terra è stata esaurita dalle coltivazioni, gli abitanti che sono seminomadi, non esitano ad abbandonarla e a spostarsi altrove.
In principio, alcuni degli uomini sembravano infastiditi dalla nostra presenza, ma, a forza di gentilezze, riusciamo a farci accogliere, tanto più che due giorni prima abbiamo guarito un ragazzino colpito da febbre violenta.
Per fortuna oggi esistono medicine di uso semplice e sicuro. Andrea si è di nuovo informato sul nostro itinerario, e così adesso dobbiamo abbandonare la pista e viaggiare nella "savana"; per fortuna la vegetazione è abbastanza rada in questa zona, però dobbiamo fare molta attenzione ai "ceppi" sporgenti a fil di terra! Sbuchiamo finalmente su una specie di altopiano investito dalla luce dei nostri fari.
Il nostro arrivo provoca una specie di panico, e alcune persone che stavano tranquillamente chiacchierando, si mettono a correre.
Andrea, si ferma, e subito dopo siamo circondati da gente affatto sbalordita di vederci. Andrea offre sigarette, poi domanda di vedere il capo, e i ragazzini fanno a gara per indicarci la strada.
Per fortuna il capo è molto cortese: ci indica il luogo in cui possiamo accamparci.
La notte è limpida e di rado ho visto un eguale cielo stellato. Decido di passare la notte sulla piattaforma superiore dell'autocarro e sto a meraviglia, l'imbottitura del sacco a pelo tirata fino al naso, con lo spettacolo della volta celeste e la suggestione sonora dei mille rumori della "savana" misti a quelli del villaggio.-
Mi sveglio al canto del gallo.
(Grillo parlante) al canto del gallo? Si al canto del gallo, ce l'ho messo io. Non vedevo l'ora di andarmene da lì.
Non mi piace la musica da discoteca preferisco la mazurca.
Grillo parlante - solo tu sai il significato di codeste tue parole...
- esatto solo io, quindi chiudi il becco e fai cantare il gallo, che prima ce ne andiamo ...meglio è!
- Grillo parlante - insomma se ho capito bene te la stai facendo sotto???
- Si, mannaggia a te mi scappa la pipì!
Guarda, è appena l'aurora, il sole rischiara la scena con i suoi raggi d'oro.
Il capo è molto simpatico, solamente se lo si ricopre di regali, eccomi in debito con lui.
Frugo in tutti i miei zaini e, alla fine trovo un perizoma, molto grazioso che tenevo da riserva; accompagnata da Andrea mi precipito dal capo: Il mio regalo lo incanta veramente e, senza indugiare oltre, chiedo se ci autorizza a filmare.
Senza smettere di passare le mani rugose sul grazioso perizoma, il capo rimane pensieroso. Come mi sembrano lunghi questi istanti! Andrea rompe il silenzio e si lancia in un discorso con accento persuasivo, e finalmente si volge e annuisce.
Torniamo alla Jeep, dove comunico la buona notizia.
Invece di mangiare prepariamo febbrilmente il materiale.
Lo spettacolo è delizioso e io corro di qua e di là con la cinepresa.
Aiutata da Tom, scatto numerose fotografie.
Finito di filmare, Andrea mi solleva come un pacco postale e mi ci getta dentro la gip assieme ai bagagli.
- Come l'hai convinto?
- Una tua foto con addosso il perizoma!
I ragazzini inseguono la Jeep, e noi rimaniamo a lungo senza parlare: un pò di turbamento e il desiderio di allontanarci il più presto possibile!
Tratto da: " Il mio Diario immaginario"
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