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12.3.25

la parità sarà veramente tale quando smetteremo di stupirci se una donna compie le stesse azioni orribili che siamo abituati ad associare a un maschio: rivolgere un insulto sessista a una ragazzina

Leggoche  nella giornata dell'8 Marzo a Motta di Livenza: durante una partita del campionato regionale veneto,  la madre di un giocatore di basket ha inveito contro l’arbitra, esortandola a darsi alla prostituzione . La società  sportiva    del posto aveva da poco lanciato un'iniziativa per rispettare gli
arbitri. Condanna di squadra e Federazione. L’arbitra, una diciottenne di nome Alice Fornasier, è scoppiata a piangere, interrompendo il gioco per una ventina di minuti. Persone più evolute di me hanno provato a spiegarmi che la parità sarà veramente tale quando smetteremo di stupirci se una donna compie le stesse azioni orribili che siamo abituati ad associare a un maschio: rivolgere un insulto sessista a una ragazzina che potrebbe essere tua figlia, per esempio. Però non posso negare di avere coltivato l’illusione che le donne fossero portatrici di un modello diverso, meno aggressivo e violento. E che la loro progressiva affermazione sociale, seppur ancora largamente incompleta (siamo lontani dal rovesciamento dei ruoli suggerito dal video di Checco Zalone  o  lo trovate  anche   qua  sotto   ) 


avrebbe imposto uno stile nuovo nella politica, negli affari e persino nel tifo. Invece sempre più spesso ci tocca leggere di ragazzine a capo di una gang, e di madri assatanate contro qualsiasi autorità, dall’insegnante all’arbitro, si interponga tra il successo e i loro figli. Donne che, nel linguaggio e nei gesti, sembrano ispirarsi al più becero degli schemi maschili. Mi ostino a pensare che di modello ne esista un altro, basato sull’accoglienza e sul rifiuto della competitività ossessiva. Un modello femminile, si può dire? La vera rivoluzione consisterebbe nell’aderirvi tutti, anche i maschi.

La memoria delle Resistenze per uscire dall'ombra del presente

  da HuffPost Italy La storia non è un mausoleo di memorie spente da omaggiare con gesti rituali. Non è il riparo dei reduci, ma una sorgen...