3.5.04

Dal uno dei pochi gi...

Dal uno dei pochi giornali che ha lanciato questo appelllo , ovvero l'unità ( www.unita.it ) . Riporto dal sito
 In edicola con L’Unità «Patrimonio s.o.s. La grande svendita del tesoro degli italiani», il libro curato da Maria Serena Palieri col contributo di Giuseppe Chiarante e Vittorio Emiliani. In occasione della presentazione è stato lanciato questo appello, di cui sono primi firmatari esponenti di spicco del mondo culturale, associazionistico e politico che si batte per la tutela del nostro patrimonio storico-artistico e ambientale. Per sottoscriverlo invia una mail al giornale .


Ecco il testo dell'appello


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Noi intellettuali, politici, rappresentanti di associazioni e organizzazioni culturali, preoccupati per il grave pericolo cui è esposto il patrimonio culturale anche a causa dei recenti provvedimenti riguardanti il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.La riforma del ministero per i Beni e le Attività culturali che ne indebolisce le strutture tecniche e scientifiche e le possibilità di intervento, il rinnovo di misure di sanatoria e di condono facciamo appello all'opinione pubblica per una più ampia mobilitazione in difesa di tale patrimonio tanto minacciato;Rivendichiamo al tempo stesso l'adozione anche di provvedimenti immediati e in particolare:1) il varo, per la necessità e l'urgenza di limitare il più possibile il rischio che un principio quale quello del silenzio/assenso porti alla vendita di beni di valore culturale semplicemente per l'assenza del tempo per accertarne il valore, di un decreto legge che stabilisca che, su richiesta della Soprintendenza specialistica e di quella regionale, sia prolungata di tre mesi la scadenza per l'esame istruttorio del bene;2) che, col medesimo decreto, sia stabilito tassativamente il termine (in ogni caso non oltre il 31 luglio 2004) di conclusione della fase di "prima applicazione" alla quale il decreto legge collegato alla Finanziaria limitava l'applicabilità della norma sul silenzio/ assenso;3) che si stabilisca nel medesimo decreto che i vincoli ope legis previsti dalla legge 431/85 (legge Galasso) relativi a coste, fiumi, montagne, parchi ecc… continuino ad aver valore indipendentemente dal loro recepimento nei vincoli paesistici regionali;4) che si preveda che nel varo definitivo del regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali sia bandito un congruo numero di concorsi per l'assunzione nei ruoli del Ministero di nuovi quadri scientifici e tecnici dotati del diploma delle scuole di specializzazione o del dottorato di ricerca; 5) che in tale regolamento di riorganizzazione si preveda sia che i Direttori regionali debbano essere scelti fra i dirigenti della carriera scientifica del Ministero sia che vengano ripristinate le norme già precedentemente in vigore per gli organi consultivi (comitati tecnico-scientifici e Consiglio Superiore) in modo da garantire il rispetto tanto del principio di rappresentanza ed elettività democratica quanto della competenza tecnica e scientifica.


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Ecco il primo elenco ( speriamo che adesso che venga ripetuto il successo della petizione fatta contro la (s)moratti che voleva tohliere darwin dai programmi ) 
GIORGIO BONSANTI, università di Firenze,
FRANCO CARDINI, università di Firenze,
MARISA DALAI EMILIANI, università La Sapienza,
VEZIO DE LUCIA, urbanista,
EUGENIO LA ROCCA, sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma,
GIOVANNA MELANDRI, ex-ministro per i Beni e le Attività Culturali,
GIUSEPPE SASSATELLI, preside facoltà di Lettere di Bologna,
NICOLA SPINOSA, soprintendente Polo Museale di Napoli,
ALMAMARIA TANTILLO, ex- direttrice Istituto Centrale del Restauro
ANNA COLIVA, drettore Galleria Borghese
RAFFAELLA CAPELLI, Cnr Bologna
DENISE A MONICA, Patrimonio s.o.s.
VERONICA CARPITA, Patrimonio s.o.s.
EMANUELE PELLEGRINI, Ptrimonio s.o.s.
MARZIA BONFANTI, Parimonio s.o.s.
DONATA LEVI,Patrimonio s.o.s.
ANTONELLA GIOLI, Patrimonio s.o.s.
ALBERTO SALVADORI, Patrimonio s.o.s.
GIUSEPPE SARCINELLI, Università di Lecce
GUIDO GRECO, Università di Napoli Federico II
EMANUELE PIATTELLA, Università "La Sapienza"
UMBERTO DI PORZIO, Cnr Napoli
MASSIMO DI TORO, Universita' di Catania
FRANCO TASSI, Comitato Parchi
OSCAR MANCINI, segretario generale CGIL Vicenza
GIUSEPPE ANDREANI, direttore Accademia Belle Arti Firenze.
ROSITA BERNARDO, Accademia Belle Arti Firenze
UMBERTO BISI, Accademia Belle Arti Firenze
MARIA ELISABETTA CATAMO, Accademia Belle Arti Firenze
MARCO CIANCHI, Accademia Belle Arti Firenze
FABRIZIO CRISAFULLI, Accademia Belle Arti Firenze
SERGIO PAOLO DIODATO, Accademia Belle Arti Firenze
CARLO FALCIANI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA GALLO, Accademia Belle Arti Firenze
ALINA GALLUZZI, Accademia Belle Arti Firenze
SIMONETTA LEONETTI LUPARINI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA LUPPI, Accademia Belle Arti Firenze
EDOARDO MALAGIGI, Accademia Belle Arti Firenze
FLAVIA MATITTI, Accademia Belle Arti Firenze
MASSIMO MATTIOLI, Accademia Belle Arti Firenze
ANGELA NOCENTINI, Accademia Belle Arti Firenze
ERNANI PATERRA, Accademia Belle Arti Firenze
MAURO PRATESI, Accademia Belle Arti Firenze
SUSANNA RAGIONIERI, Accademia Belle Arti Firenze
ALESSANDRA SCAGLIARINI, Accademia Belle Arti Firenze
FRANCO SPERONI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA TONDO, Accademia Belle Arti Firenze
BARBARA TOSI, Accademia Belle Arti Firenze
LAURA VECERE, Accademia Belle Arti Firenze
MARIA GIULIANA VIDETTA, Accademia Belle Arti Firenze
VINCENZA VITALE, Accademia Belle Arti Firenze
LAURA ZANOBINI, Accademia Belle Arti Firenze
NANDO PICCARI, assessore Cultura Provincia Rimini
MARIA CHIARA ACCIARINI, senatrice,
VITTORIO AMADIO, università di Reggio Calabria,
GIUSEPPE BASILE, funzionario Istituto Centrale Restauro,
SANDRA BIANCHI BANDINELLI, direttivo associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli,
TOM BENETOLLO, presidente Arci,
PAOLO BERDINI, urbanista,
IRENE BERLINGÒ, presidente Assotecnici,
MARGHERITA BONANNO, università di Tor Vergata,
RITA BORIONI, università della Calabria,
GIANFRANCO BOTTA, giornalista,
VITTORIA CALZOLARI, urbanista,
RENATA CANTILENA, università di Salerno,
GIANLUIGI CARANCINI, università di Perugina
LAURA CATTANI, università di Bologna,
LUCA CERCHIAI, università di Salerno,
GIUSEPPE CHIARANTE, presidente associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli,
FRANCA CHIAROMONTE, deputata,
GIAMPAOLO D'ANDREA, senatore,
UMBERTO D'ANGELO, ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli,
ROBERTO DELLA SETA, presidente Legambiente,
ANDREA EMILIANI, ex soprintendente beni storico-artistici Emilia Romagna,
GIOVANNI EMILIANI associazione Economia per la cultura,
VITTORIO EMILIANI, presidente Comitato per la Bellezza,
MARIA FENELLI, università La Sapienza,
MARIA GRAZIA FICHERA, soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale,
PAOLA FRANDINI, saggista,
MARIO GHIO, urbanista,
GIAN LUCA GRASSIGLI, università di Perugia,
MAURIZIO GUALTIERI, università di Perugia,
ALESSANDRO GUIDI, università di Verona,
DONATA LEVI, università di Udine,
AGAZIO LOIERO, deputato,
ALESSANDRA LUTALINI BOCCI, ricercatrice
ANNA MARIA MANDILLO, vice-direttrice Istituto Centrale Catalogo Unico,
CONCETTA MASSERIA, università di Perugia,
PAOLA MIGLIORINO, giornalista,
MARIA BEATRICE MIRRI, università della Tuscia,
LORENZO MISURACA, redazione Italia Nostra,
MATTEO ORFINI, Federazione Ds Roma,
CLEMENTINA PANELLA, università La Sapienza,
DESIDERIA PASOLINI DALL'ONDA, presidente Italia Nostra,
EMANUELE PELLEGRINI, redazione Patrimonio s.o.s.,
MARINA PIRANOMONTE, soprintendenza archeologica di Roma
ANGELA PONTRANDOLFO, università di Salerno,
MARIO TORELLI, università di Perugina
MARIO FEDERICO ROLFO, università di Tor Vergata,
SARA STACCIOLI, ex-direttrice Galleria Borghese,
SAURO TURRONI, senatore,
ANNALISA ZARATTINI, soprintendenza archeologica per il Lazio,
ROBERTO BARZANTI, presidente commissione cultura Parlamento europeo,
MARZIA BONFANTI, università di Pisa, redazione Patrimonio sos,
MARCO SAIONI , Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria,
STÉPHANE TOUSSAINT, Centre National de la Recherche Scientifique Paris,
FRANCESCO PISTILLI, architetto, associazione Città-Paesaggio,
PIERO GIANFROTTA, Università di Viterbo,
GUIDO PEAGNO, urbanista,
MILENA SARRI, ex parlamentare Pci,
STEFANO FATARELLA, urbanista, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
DARIO PREDONZAN, responsabile territorio WWF Friuli Venezia Giulia,
DAVIDE RIZZO, universita' di Tolosa,
TOMMASO FERRI, università La Sapienza,
MARCELLO ACQUARONE, C.N.R. I.M.E.M. Parma,
ROBERTO LIGRONE, Seconda Università di Napoli,
ALESSANDRO PICCOLO, Università di Napoli Federico II,
MICHELE LANZO, architetto, consigliere comunale di Catanzaro,
LA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA della Facoltà di Architettura di Siracusa
dell'Università degli Studi di Catania,
LUISA CARRACIUOLO, università di Napoli “Federico II”,
DENISE LA MONICA, Patrimonio Sos,
LORENZO PAGNINI, resp. beni culturali "Limen",
MAURO SCIONTI , Politecnico di Bari,
PAOLO FANCELLI, Università "La Sapienza",
FRANCESCO SPANÒ, università di Chicago e di Pisa,
ALESSANDRO BRASCHI, King's College, Londra,
GREGORIO LANDI, università di Firenze,
STEFANO ADAMI, University of California,
EDOARDO SALZANO, urbanista,
GAETANO PALUMBO, Institute of Archaeology, University College London,
MARIELLA GUERCIO, Universita' di Urbino,
GIULIA IRENE AIELLO , Archivio di Stato, Mantova,
COSIMO ANTONIO CALABRO', ex Presidente della Provincia di Reggio Calabria,
PIERO ROVIGATTI, Università G. D'Annunzio Chieti e Pescara,
FRANCA MORONI, Regione Emilia Romagna,
GABRIELLA POGGI, Università di Bologna,
SIMONE SILIANI, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze,
ANTONIO BALDI, Responsabile Antiabusivismo edilizio Comune di Napoli,
FEDERICO MARAZZI, Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa,
EMILIANO VINCENZO TOPPI, Università di Milano-Bicocca,
MARIAROSARIA BARBERA, Soprintendenza Archeologica di Roma,
GIUSEPPE TANELLI, università di Firenze, già Presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano,
ANTONINO CALAFATO, università di Bologna,
IRINA CRINA, Anca Sandu, Conservation and documentation of art works,
European projects assistance, Firenze,
PAOLA MARCIANI,Università di Milano,
SILVIA BONUCCI,
MANUELA MANENTE, Università di Catania,
PATRIZIA FARELLO, Soprintendenza archeologica Emilia-Romagna,
LEANDRO VENTURA, Università Ca' Foscari, Venezia,
NORBERT H. OTT, Accademia Bavarese delle Science, Monaco di Baveria,
FULVIA ZEULI, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Firenze, Pistoia e Prato,
FAUSTO CARMELO NIGRELLI, università di Catania,
GUSEPPE LO PILATO, direttore Giardino della Kolymbetra (Fai),
STEFANO CASTELVECCHI, università di Cambridge,
JAN SÖFFNER, università di Colonia
ERNESTO CAPANNA, università La Sapienza,
ALESSANDRA ASTERITI, università dell'Essex,
WERNER JOHANNOWSKI, università di Napoli,
LUCIO MANISCO, deputato Parlamento Europeo,
GIMMI RATTO, Cnr Pisa,
MARKUS OPHÄLDERS, università di Milano,
NOVELLA SANSONI, responsabile Cooperative culturali Lega Nazionale delle Cooperative
ALESSANDRO MANNA, presidente Articolo 9 Associazione Professionisti dei Beni Culturali
MARUSCA CAPARRINI, Cnr Sesto Fiorentino
CARLA BOZZOLO, Cnrs France
GIUSEPPE PLAIA, università di Ginevra
ANDREA MANZO, università Orientale Napoli
HUGO EMILIO TRAVERSO, università Nacional de Villa Maria, Argentina
FRANCO TOMMASI, università di Lecce
ANITA BUTERA, State University of New York
ROBERT MANNING, Rochester Institute of Technology
ANTONIO TABUCCHI, università di Siena
LAURA BONOMI, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria
GIORGIO BASILICI, Università di Campinas, Spagna
LUIGIA MANFRA, università Roma Tre
MARIA JOSÉ DE LANCASTRE, università di Pisa
GUIDO MULA, università di Cagliari
QUIRICO MIGHELI, università di Sassari
GIORGIO CAVIGIOLIO, Oakland Research Institute, California
MARCO TAVIANI, Cnr Bologna
DINO BUZZETTI, università di Bologna
FARA MISURACA, università di Palermo
MANUELA GHIZZONI, università di Bologna
BARBARA IZZO, Associazione Civita
GIUSEPPE NISTICÓ, universita' della Calabria
VINCENZO AGOSTA, universita' di Bologna
GIANLUCA BLOIS, Politecnico di Milano
STEFANO PIERONI, Centro Archivistico Scuola Normale Superiore di Pisa
MARIA ROSA ARDIZZONE, università Roma Tre
ALBERTO SCARPONI, vicepresidente Sindacato nazionale scrittori
CARMELO GUERRERA, università di Catania

Canzone censurata al...

Canzone censurata al concerto del primo Maggio



La Revisione Della Memoria «Riccardo Sinigallia


Liberateli per carità i nostri feriti
piangono ammalati avviliti
militanti spaventati e stanchi
i caduti pianti non si contano
ma si ricordano
non si scordano
rimandateci per carità
i nostri caduti
spogliati derisi finiti
militanti senza sentimenti
morti come tanti
l'idea non era stata loro
e forse non c'hanno mai creduto tanto
neanche tanto
alla nostra versione della storia
a questa visione della memoria
e forse non c'hanno mai creduto tanto
neanche tanto
alla versione data dalla storia
a revisione della memoria
si aspettano un gesto i nostri politici
i veri mandanti
imprenditori arroganti e prepotenti
raccomandati mai arrestati
inseguiti dal successo
come cantanti che non fanno 


>>


 testi www.tuttotesti.com/riccardosinigallia/rs.shtm#2                                                                                                                                                                                 news                                                                                                                                                     http://www.connessionemusica.it/italia_sinigallia_riccardosinigallia.htm 




2.5.04

dall'unit&agrave; online de...

dall'unità online del 2\5\2004.


Bisogno di vita
di Luigi Manconi

Le “cose ultime” (vita/morte, libertà/cattività) fondano, nei momenti cruciali, le scelte cruciali. Per certi versi, lo dico con intenzionale essenzialità, quella di ieri in Piazza S. Pietro è stata una delle più importanti manifestazioni per la pace di questi decenni. Non per il numero dei partecipanti (ne abbiamo viste di cento volte più grandi) né per l'articolazione così diversificata delle presenze: grazie al cielo, quest'ultimo è un dato che ha connotato tutte le più recenti mobilitazioni. L'importanza della manifestazione di ieri sta altrove. Innanzitutto, nel suo carattere “assoluto”: e non mi riferisco, certo, alla contrapposizione, anch'essa in qualche misura logorata, tra pacifismo totale e ingerenza umanitaria. Mi riferisco, piuttosto, al fatto che la posta in gioco della manifestazione era ed è, nella sua radicale semplicità, la “nuda vita” di quei tre ostaggi. Questione, appunto, di vita o di morte: null'altro. Davanti a questo dilemma, tutto il resto risulta azzerato e ammutolito: le biografie dei tre sequestrati (che a qualcuno possono non piacere), ma anche la controversia su il ritiro (quando?) o il mantenimento (fino a quando?) delle truppe occidentali in Iraq. Anche la sorte crudelissima, e trascuratissima, di altri “ostaggi”, come la popolazione civile di Fallujah, non va messa sul piatto contrapposto di una indecente bilancia: impedire che prosegua, anche di una sola ora e di una sola vita, il massacro di civili di quella città non è altra cosa, ma la stessa - e perfettamente coincidente - questione. Nessuna “ossessione comparativista”, dunque (quali morti contano di più? i “nostri” o i “loro”?): dalla massima attribuita a Mao (”alcune morti sono leggere come piume, altre pesano come montagne”) dovrebbe essere passato un migliaio di anni, e molte catastrofi politiche e intellettuali. Ma così non è: e, tutti i giorni, si ripete quell'errore e si riproduce quell'orrore. Non è accaduto ieri. Per una ragione, innanzitutto: perché si è trattato, nella sua gran parte, di una manifestazione totalmente impolitica, tra le divise delle Misericordie e il canto della “Salve regina”, intonata da monsignor Giovanni Lajolo: ma quell'impoliticità non deriva da un rifiuto della politica, bensì da un “venir prima” della politica. Da qualcosa che prescinde dalle sacrosante competizioni dei partiti e dai sacrosanti conflitti sociali, e li precede: e quel qualcosa è il senso autentico della comunità umana, della reciproca obbligazione, del legame sociale. Che, poi, è ciò che fonda la politica nella sua costituzione primaria, più solida e più degna. Lì, davvero, la vita umana conta: e lì, in condizioni appunto “estreme”, il pacifismo scopre la sua forza originaria. I parenti di Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana non sono pacifisti “per amore” (degli altri, dei soldati e dei civili, dell'armonia universale e della “pace perpetua”). Sono pacifisti “per forza”: perché è la sola risorsa a loro disposizione per osare l'inosabile. Ovvero farsi soggetto che “negozia” con i sequestratori dei loro cari. Ma questo non rende il loro pacifismo meno intenso e meno vero (come non lo è, vorrei dire, quello di chi è favorevole, in determinate circostanze, all'ingerenza umanitaria). Al contrario: essere pacifisti per la “forza” di bisogni primari (la salvezza dei propri familiari), e non per ragioni ideali o ideologiche o religiose, rende più, e non meno, ineludibile quella domanda di pace. Guai se la politica non ne saprà cogliere il senso profondo.


prima di lasciarvi le vostre opinioni , viorrei sentire le vostre

poesie di itrene spa...

poesie di itrene sparagna l'altro suo blog è http://albaprimitiva.splinder.it



AMORE E DIVERSITA’…


 


 


Riempio la tua femminilità


Di parole


Di profondità


Che sanno di me



donna ai tuoi occhi


tu passione pura



cambio panorama


al nostro mondo “ambiguo”


e i venti appaiono


giocosi compagni


delle nostre diversità



suadenti vocalità


di questo viaggio


che è febbre dell’anima



ecco è un attimo


un guizzo del cuore



ecco sono per te


cascate di miele.




LA PENNA…


 


la penna tamburella


sul foglio,


balbetta geroglifici


di memorie


dà voce alla notte


e arriva al cuore,


lo rigonfia


come mongolfiera


e tra i suoni


che arrivano


pacatamente dolci


ripercorro lo stambugio


di tempi oramai lontani.




LE EMOZIONI…


 


Le emozioni


sono foglie


mulinate dal vento


orme di un altrove


che trama


di attese e silenzi


che declinano


su altri tramonti.




DANZA LA VOCE…


 


Danza la voce


calda del focolare


e disegna riverberi


nella stanza scura


echi di nenie


risuonano lontananze


di vite.




TRA LE MANI…


 


Tra le mani


accartoccio giorni,


diafani dolori


nascosti tra


fogli sgualciti


e ritornano le parole


mentre lenta


si srotola la sera.


 




SBUFFA…


 


Sbuffa la sera


Che si intarsia


Di attimi di luce.


 




COSA SONO IO…


 


Cosa sono io,


un vagire di poesia


un’altra stagione


di cui narro


o un leggero sonno


cantilenante di


emozioni e ferite



 




SFOGLIO…


 


Sfoglio immagini


Migliaia di frammenti


Come granelli di clessidra.




RINASCO ANCORA…


 


Rinasco ancora


e ancora tra gli sguardi,


m’infrango tra i contorni


di storie di uomini,


un maestrale sbatacchia


sui pensieri


della mente ignota.




I RICORDI…


 


I ricordi sfuggono


e ritornano


e sono maree


che ritmiche


si ritraggono


e miscelano esistenze


in questo


infinito immenso.




SEI…


 


Sei corolle in boccio


che mozzano il respiro


stasera sarò vittima


e morirò ancora un po’


sul vibrare del tuo cuore.




FRULLO D’ALI…


 


Frullo d’ali


e rumore di volo


nel vuoto d’intorno


come un sogno che non è





SORVOLO…


 


Sorvolo storie di vita


E percorro


Fiordi d’inchiostro…




PER FERMARE…


 


Per fermare immagini


Apro i forzieri


Emotivi del cuore…




LE DISTESE…


 


Le distese innanzi


Sono ampie visioni e


Suoni di cornamusa…




VITAE…


 


Equilibrati orizzonti


Che sfidano rimbrotti


Come di treni a vapore…




HO LASCIATO…


 


Ho lasciato


che l’eco del cuore


mi travolgesse


di dolce onda





NON SEI…


 


Non sei un fuoco assopito


ma pioggia di stelle


sulla nostra notte.


 




MI INCANTA…


 


Mi incanta


Quel mormorio


Sopra il colle


Dei pensieri


E quel rosso sole


Che annulla piacevolmente


Le mie volontà.




SONO…


 


Sono un artista


Che sogghigna al tempo


Per trasformarlo


In granelli d’oro…




RACCONTA…


 


Racconta all’anima


i sibili di rabbia


ma solleticala poi


con dolcezza


e dà voce alla solitudine


dille dei tuoi sorrisi


quando il mio sfiorarti


arricchisce le tue labbra.




FOTOGRAFA...


 


Fotografa l’emozione


e disegna con china


ciò che pensi


quando gli occhi


si perdono nei miei.




HA UN SUONO…


 


Ha un suono


il pensiero


ha fonemi


un ricordo ?



Entrambi echeggiano


quando il tempo incalza


e la gioia


è un frullo di secondi.




DELLA TUA VITA…


 


Della tua vita


quando oramai


è un voltarsi a rincorrere i petali


sparsi tra i vari


“è stato”


fanne poesia


e quando “il nulla”


porrà l’ultimo telo


alle immagini del film


fanne preghiera di eternità.




D’INTORNO…


 


D’intorno le ombre


tremolano sollazzate


da giocosi maestrali


ascolto attenta


quella voce che inseguo


per le calli della vita.




TI SCOPRO…


 


Ti scopro


in quell’occhieggiare


che sa di amabile paterno


se non udissi a tratti


il tuo plauso


poeterei di triste mestizia.




A VOLTE GUARDARTI…


 


A volte guardarti


e scoprire sempre


rinnovate emozioni


toglie suono alla voce


accarezza gergalità


del mio poetare


svilisce il senso delle parole


che divengono sussurri


e ime intese.




NON IO…


 


Non io,


ma quella confusione di mani


e quelle sensazioni farfugliate


che si alzano al mattino


accartocciate di sogni



loro drappeggiano


il mio vivere verseggiando.




LE EMOZIONI…


 


Le emozioni


nascono come note


che tamburellano


dal niente


tra i colori offuscati


della vita.




ALLINEO RICORDI…


 


Allineo ricordi


come soldatini


il panorama ha


spruzzi d’ansia


e sbaffature  di sogni


sulla tavolozza


miscelo i colori


finché la vita


ne avrà voglia.




LA MUSICA…


 


La musica


tra i pensieri


s’innalza


edifica sinfonie


di silicone


perché io possa


avere tangibilità


della chiave di violino


del vivere.




SFUMANO…


 


Sfumano gli accordi


sul diapason del cuore


cala la notte


e l’illusione del niente.




ASCOLTA…


 


Ascolta l’essenza


stessa della vita



oltrepassa le ombre


che sanno di fronde e fronzoli



ascolta l’esatta definizione


del silenzio



quel solleticante sibilo


trasportato dal vento


o recitato da stella timida



e se ora segui


queste traiettorie


troverai sugli spartiti


accordi dalle sonorità antiche


cembali che carezzano


con gesti lievi e arditi.




PICCOLI RITAGLI…


 


Piccoli ritagli


appaiono al mio vedere


e scopro nuove vie


1.5.04

E' ORA DI SVEGLIARSI...

E' ORA DI SVEGLIARSI !!!!


Scusate per l'ennnesimo post politico , ma dopo l'ennesima censura non mi riesce a chiudere gli occhi e far finta di no vedere quelo che stà succedendo (come avrete potuto vedere dai miei post fin qui scritti) e credere che tutto va bene e non stà succedendo niente e chi scende in piazza o sciopera viene bollato come un comunista \ sovversivo( quando  magatri  non lo è , od  è all'opposto , magatri  un moderato  o uno che non è mai sceso in piazza  o non ha mai partecipato adf una mnifestazione politica  ) .Come ripetevo prima e come dico dal titolo è il momento d'agire , qui non è questione di destra o di sinistra,qui sono in ballo tutti i diritti che abbiamo conquistato in anni,adirittura secoli di lotte e di sacrifici. La Festa del Lavoro affonda le sue radici nelle battaglie intraprese dal movimento operaio verso la fine del secolo scorso. Il primo maggio del 1886,infatti,negli Stati Uniti, la "Federation Trade and Labor Unions" aveva proclamato i primi scioperi ad oltranza per chiedere di sancire contrattualmente l'orario lavorativo di otto ore. Le agitazioni riguardarono circa 400 mila lavoratori dei diversi stati dell'Unione e provocarono scontrixi con la polizia, come avvenne il 4 maggio a Chicago, dove al termine di una grande manifestazione con oltre 80 mila persone una vera e propria battaglia causo' 11 morti ed un centinaio di feriti. La decisione di organizzare una manifestazione a data fissa per ridurre legalmente la giornata di lavoro fu presa pero' solo tre anni più tardi, il 14 luglio 1889, approvando all'unanimita' una mozione presentata dai delegati francese e statunitense al Congresso della Seconda Internazionale.In Europa la prima celebrazione della Festa del Lavoro si ebbe quindi nel 1890, con esclusione dell'Italia dove l'allora presidente del Consiglio, Francesco Crispi, imparti' ordini severi ai prefetti di reprimere sul nascere qualsiasi manifestazione di piazza. Nel nostro paese la prima commemorazione della Festa del Lavoro si tenne l'anno successivo, il primo maggio del 1891, in un clima tutt'altro che tranquillo, tanto che a Roma, in scontri tra polizia e dimostranti, ci furono due morti e decine di feriti.
Dal 1891 fino all'avvento del fascismo il primo maggio coincise con le celebrazioni della Festa dei Lavoratori, ma dall'ambito sindacale dell'orario di lavoro le rivendicazioni si estesero al terreno dei diritti civili e a quello della politica internazionale del Paese. Dopo l'ottobre del 1922 Mussolini decise di abolire le celebrazioni del primo maggio e stabili' la data del 21 aprile (Natale di Roma) per festeggiare "il lavoro italiano e non quello inteso in senso astratto e universale". Durante il ventennio di regime fascista, tuttavia, in molte grandi citta' le commemorazioni proseguirono, sia pure in modo clandestino. Nel 1945, con la Liberazione, il primo maggio torno' a coincidere con la festa del lavoro.
Delle celebrazioni in epoca repubblicana resta memorabile per la sua tragicita' quella del 1947 a Portella delle Ginestre (http://www.primomaggio.com/ED_02/doc/ginestre.htm) nelle campagne del palermitano, dove durante una manifestazione di braccianti i banditi di Salvatore Giuliano spararono sulla folla uccidendo 11 persone.
Negli anni successivi le celebrazioni del primo maggio si intrecciano con le vicende interne alle confederazioni sindacali e agli svilupi della situazione politica, sociale ed economica dell'Italia. Il primo maggio 1990, anno del centenario, CGIL, CISL e UIL organizzano una celebrazione a Milano, nell'area degli ex stabilimenti Ansaldo, alla quale partecipa, per la prima volta nella storia della Festa del Lavoro, il presidente della repubblica. Speriamo che le lotte fin qui fatte  , non siano state vane . Ora    dopo  questo escurs storico torniamo  al post .
 Riporto qui un intervento,che condivido in peieno, della poetessa rossana (la stessa della poesia,ivi riportata dedicata ad emergency ) del newsgroups it.cultura.antagonista :<< Un Primo Maggio che oggi sento piu' mio, non come quel 29 aprile che vede distante anni luce, e puro, trasparente, lindo da strane commistioni, alleanze, manifestazioni comuni, in nome di un generico principio umanitario, che ha visto scendere in campo chi ha votato la guerra, chi si e' astenuto, chi ha votato contro, e chi complice ha taciuto.Un 29 aprile che a nulla e' servito, come ha previsto Giulietto Chiesa e non solo lui, che nessuno ha liberato ma anzi, forse vincolato un movimento pacifista che penso debba fare i conti ora sul significato di pace.La cui essenza, credo, e' riassunta nelle parole di una canzone di PAOLO Pietrangeli 'Uguaglianza': - Ci dicon siete uguali ma io vorrei sapere, uguali davanti a chi, uguali perche' e per chi. E' comodo per voi dire che siamo uguali, davanti a una giustizia partigiana, che e'questa giustizia se non la vostra guardia quotidiana. E' comodo per voi che avete in mano tutto dire che siamo uguali davanti a Dio, e' un Dio che e' tutto vostro, e' un Dio che non accetto e non conosco. -Questo e' il primo maggio che mi piace, senza censure, perche' il No contro la guerra e Via le truppe dall'Irak e' la base da cui partire e la meta a cui arrivare. Un primo maggio che vedra' bandiere rosse e bandiere arcobaleno, e dove la sola censura e' quella di Stato; quel medesimo Stato, quel medesimo Governo che ha voluto questa guerra e che ora chiede pieta' non si sa se per gli ostaggi o per se stesso. Ma e' uno Stato comunque arrogante, che continua a fare leggi antipopolari e antiumanitarie, che censura in differita la manifestazione del pensiero; della musica, dell'arte, della cultura. Su www.capital.it sara' invece possibile ascoltare il concerto del Primo Maggio senza tagli o differita, a partire dalle 15.40, basta cliccare [...] rossana .>> Per chi volesse contattarla o leggere altri suoi articoli : www.ventimarzo.org ; www.anassor.com/piccolo ; www.anassor.com oppure ICQ uin 59466709.Inoltre quando la censura si abbatte sulla musica [ e sulla cultura in genere ] e gli artisti, la preoccupazione è di tutti: deve allarmarsi chi la subisce,chi la mette in atto compie un atto di debolezza,oltre che pericoloso.(...)>> per chi volesse leggersi l'articolo url è questo qua http://www.unita.it/index.asp?sezione_cod=maggio oppure se volete sapere cosa non è andato in onda in tv,ovvero cosa hanno oscurato http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=34146 però questi due articoli da qualcuno\a potrebbero essere considerato fazioso in quanto è un giornale d'origine comunista ( ma in realtà e un giornale di tutta la sinistra,basti vedere come l'hanno tratta dai del partito ds,dopo che aveva dato spazio alla corrrente interna del partito ovvero la " fazione" del correntone che è rappresentata dal gruppo ( che è aperto a tutte le forze di sinistra senza settarismi culturali \ ideologici e preconcetti ) politico-culturale aprile ecco il sito http://www.aprileperlasinistra.it/index.asp , contro la linea di fasssino sulla guerra in Iraq ),riporto qui un altro articolo di un giornale non comunista www.repubblica.it :<< Fischi contro la differita Rai >>; e di un altro sito che vede uniti gente di diverse opinioni politiche culturali , l'associazione articolo21 ,www.articolo21.com/notizia.php?id=317 e sempre dalla stessa fonte l'articolo http://www.articolo21.com/notizia.php?id=343. .Poichè anche l'arte e in questo caso la musica fanno riflettere , riporto qui sotto il testo di " cento passi " dall'ultimo anno dei modena city ramblers da " viva la vida muerte a la muerte " purtroppo non ho trovato il testo dell'omonima canzone , che era quella che volevo mettere in origine,ma anche questa : " 100 passi " ( dedicata a Peppino Impastato ) va benissimo


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"Sei andato a scuola, sai contare?" "si so contare"
"E sai camminare?" "so camminare" "E contare e camminare insieme lo sai fare?" "credo di si"
"Allora forza, conta e cammina.. 1,2,3,4.." "ma dove stiamo andando?" "..conta e cammina..95,96,97,98,99,100..lo sai chi ci abita qui?
Un sultano ci abita qui.. cento passi ci sono da casa nostra, cento passi"
(dal film I Cento Passi di M.T. Giordana sulla storia di Peppino Impastato)
Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..
"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada".... Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)
Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..
Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
"E' solo un mafioso, uno dei tanti"
"E' nostro padre" "mio padre, la mia famiglia, il mio paese.. ma io voglio fotter.. mene
io voglio scrivere che la mafia è una montagna di m.. erda, io voglio urlare!" (dal film)


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Scusatemi per l'enenssinma citazione riporto qui un bellissimo articolo di lunadicarta curatrice del blog http://bloggersperlapace.it



1 maggio festa del Lavoro


Un po' ovunque si parla di pace, la festa dedicata ai lavoratori quest'anno è funestata dalla crisi irachena ed in particolare dalla vicenda degli ostaggi, il cui rilascio sembra allontanarsi sempre più. Soprattutto dopo le dichiarazioni di Al Kubaisi, che non crede alla veridicità del filmato. Alcune agenzie riportano ora la notizia, che il loro rilascio sarebbe legato al rilascio di altri prigionieri iracheni in mano kurda. Gli speciali sul primo maggio: google, ansa - italia; ansa - nel mondo. Per la vicenda ostaggi, clicca qui.


Riporto qui il link ignorato da tutti i media ( salvo alcuni , quelli di cui ho parlato prima e pochi altri ) http://www.articolo21.com/notizia.php?id=336 in cui si pubblica il rapporto redatto da un organizzazione Usa ( il cui stato è molto amico dell'italia ) Freedom House che contesta "un aumento della concentrazione dei media e delle conseguenti pressioni politiche .Concludo dicendo ( e lo avere potuto notare anche voi , se non siete dormienti e indifferenti o peggio pecore ) che informazione e censura sono estremante collegate , soprattutto nel nostro paese , dove chi governa e ha il copntrollo del 95 % dell' informazione tv e stampa riporto qui questo dossier di un sito che viene definito comunista e sovversivo dai nostri governanti e i più tenaci dei suoi elettori quando non lo è affatto riporto qui due dossier di repubblica; Spero che essi contribuiscono ad aprire gli occhi a coloro che continuano a non schierarsi o ad accettare masochisticamente quello che stanno facendo con il loro voto -- che fortunatamente stanno (o almeno dovrebbero essere ) diventando sempre di meno,vista la situazione attuale del paese, dal portale di repubblica ecco questi due dossier uno sulla gasparri e uno sulle censure in rai www.repubblica.it/speciale/2003/dossier_gasparri/index.html e http://www.repubblica.it/speciale/2003/dossier_censura/index.html .


con questo è tutto . Meditate gente , meditate