QUESTA E' UNA VECCHIA PALETTA PER GRANO ! VE LA RICORDATE ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
11.8.09
10.8.09
Via libera ai servizi telefonici con prefisso 899, 892, 144, 166, ecc. e alle connessioni satellitari
Provate voi a vivere quella dipendenza o ad avere un figlio\a con quella sindrome ch'era arrivato al punto tale visto che i suoi genitori dopo certe bollette ed un uso continuo gli bloccavano il telefono , ricorreva a quelllo della nonna paterna malata d'alzaimer e poi non aveva il coraggio di ammettere le sue responsabilità dietro quelel chiamate annuiva lo sconforto dei genitori : << chi sa poverina a chi avrà telefonato , non possiamo più lasciarla sola , gli dovremo togliere il elefono , ormai è andata del tutto , ecc >> e rideva con loro , quanto arrivavano al n della nonna bolette altissime , ) Ma chi se frega di che colore politico-ideologico sia il governo che si batte per una legge giusta . Qui non si tratta di repressione o di leggi antilibertarie \ liberticide , ma di aiuto a chi non vuole usufrire di tali servizi o a un famliare minorenne ( perchè gli operatori o nastri registrati ) non controllano neppure , ma si limitano alla ipocrita e deleteria avvertenza << se hai meno di 18 anni lascia tale servizio >> ed è logico ( parlo per la mia esperienza personale ( che la persona minorenne se ne frega e viene tratta in inganno fal fascino del proibito . coem dimostra questo video di una delle saghe di fantozzi
ed ecco come ne sono uscito \ vinto la dipendenza
Qui si vuole lasciare la possibbilità di scegliere ai genitori o tutori se far usare questi servizi o meno ai minorenni .
Adesso basta bon vorei tediarvi ed evitare che la mia indignazione si trasformni in predicozzo \ cazziattone ecco l'articolo
La sentenza del Consiglio di Stato dà torto al Garante delle comunicazioniServizi telefonici di eros e maghi, mettere il filtro è vietato
lettera al sindaco di firenze di poetarainer
solidarietà a http://aedo07.splinder.com/post/21093723 /Lettera+aperta+al+sindaco+di+F anche se non sono fiorentino e toscano ma la solidarietòà per l'abuso e il torto subito dalla mala amministrazione non ha nazionalità e cittadinanza
l'eco bianco delle stelle
L'ECO BIANCO DELLE STELLE
E' notte,
un rincorrersi buio di sogni
sotto l'eco bianco delle stelle.
Cerco il rumore chiaro della luce
tra le gonne di una luna in equilibrio.
Aquiloni neri confondono
le gerarchie del cielo.
Vorrei capire,
capire e sentire il passo veloce
delle distanze,
aggrappandomi alle labbra
di un silenzio quasi perfetto.
Al contatto con i miei occhi
le allegrie di una cometa
annusano le lenzuola del confine.
E fuggo con la pelle
a godere
il naufragare lento di un nettare
d'estate.
9.8.09
Altri giovani quelli che lottano contro la noia di vivere
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite. (....)
Fabrizio de Andrè una storia sbnagliata
Era estate. L’estate del 2000. L’estate che ricorderò per tutta la mia vita.Avevo tredici anni e la scuola stava finendo. Tutti i miei compagni si stavano preparando per l’esame di terza media. Per me come per i miei amici era un esame importante. Il primo vero esame. Mi stavo impegnando. Ero felice di prepararlo non rendendomi conto che c’era un esame tutt’altro che scolastico ma ben più impegnativo ad attendermi.Vedevo e sentivo che c’era qualcosa che non andava. Quelle forti emicranie al mattino appena sveglia, la spossatezza continua e poi quella mano, i cui piccoli gesti non riuscivo bene a controllare. Mi cadevano di mano gli oggetti, la mia scrittura non era più la stessa e a danza ogni piroetta finiva con un giramento di testa. Perdevo l’equilibrio. Mi dovevo fermare. Non capivo. Eppure dentro di me sapevo che c’era qualcosa di strano.
La risposta è arrivata un pomeriggio di maggio nel corridoio dell’ospedale adiacente alle sale della TAC. Mi ricordo che io e i miei genitori stavamo aspettando seduti su quelle sedioline asettiche dell’ospedale. Per me l’attesa era snervante, c’era puzza di disinfettante e quel posto nonmi piaceva.
Solo dopo la risonanza magnetica capii tutto fino in fondo. C’era una noce annidatasi nel mio cervelletto anzi, “una lenticchia”, proprio così mi venne spiegato.
In seguito, questa lenticchia venne tolta. Quello che successe in quell’estate non fu molto piacevole.Chemioterapia e radioterapia non sono facili da sopportare.Eppure ora, a ventun anni, posso dire di essere cresciuta in un’estate,
durante quell’estate. In quei mesi scoprii quanto ero fortunata. In fondo avevo una leucemia fulminante e non ero in attesa di un donatore che chissà quando sarebbe
arrivato. Ero fortunata.
Nell’estate del 2000 ho imparato tante cose. Ho imparato ad amare la vita e ciò che fino ad allora mi sembrava scontato, un mio diritto.
Ho scoperto un dovere: quello di ringraziare per tutte le meraviglie della vita. Ho imparato a sorridere con il cuore davanti a uno sguardo divertito, davanti a un mazzo di fiori, davanti a una giornata di sole e anche davanti a una di pioggia.
Ogni sera prima di addormentarmi penso alle cose che ho fatto durante la giornata e mi sento privilegiata. Anche se la radioterapia ha portato via i miei bellissimi boccoli biondi, ho imparato che non è quello che mi farà essere migliore.
Sono fiera di ciò che sono diventata.Adesso guardo a ciò che è successo come una grande esperienza che ha contribuito a forgiare il mio carattere. Mi ha dato la possibilità di vivere qualcosa che prima conoscevo solo come lunghe e complicate parolone pronunciate dai più grandi, come qualcosa di lontano da me. Certo sbatterci contro ha fatto male, ha lasciato la cicatrice. Una cicatrice che è sempre lì per non farmi dimenticare quanto sono fortunata.
A volte, sento addosso l’opprimente sguardo di qualcuno che, trovandosi davanti a me per la prima volta, non può fare a meno di volgere inconsciamente lo sguardo ai miei capelli. Ormai ci sono abituata. Ma una cosa bellissima è notare come l’interesse gradualmente si sposti verso qualcos’altro, come le involontarie occhiate furtive vengano sostituite dall’interesse per ciò che esprimo con le parole e che lascio trasparire dai miei occhi.
Mi piace comparare la mia storia alla scelta fatta da un atleta per coronare il sogno di vincere le Olimpiadi.Una lunga strada fatta di duri allenamenti lo attende per raggiungere la forma perfetta. Io non ho mai sceltodi gareggiare alle Olimpiadi, ma
qualcuno ha deciso che dovevo fare l’atleta.
Chiara
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Mi ha inviato questa lettera un oncologopediatra del Centro di Riferimento Onco-
logico di Aviano, dott. Maurizio Mascarin ( mascarin@cro.it )che ha raccolto gli scritti, gli sms, le mail degli adolescenti che aveva e ha in cura, decidendo con loro di pubblicarli, nel settembre 2008, in un libro intitolato Non chiedermi come sto, ma dimmi cosa c’è fuori, una frase che un giorno le rivolse una ragazza ammalata. Lo scopo? Far vedere quanta vita palpita in chi non sa se e fin quando potrà viverla. Non conosco l’editore, altrimenti lo segnalerei a tutti quei giovani demotivati che non sanno cosa farsene della loro vita. E però, quando la noia li assale e, con quel suo spessore opaco e buio, li opprime fino a indurli all’ultimo gesto, perché non scrivere a questo medico oncologo, farsi indicare dove reperire il libro e leggerne qualche pagina, dove forse la vita cede il suo segreto, la sua bellezza inosservata e spesso trascurata, prima di spegnerla perché non se ne è reperito il senso, che forse non è in un altrove lontano e segreto, ma in quel giorno dopo giorno che non a tutti purtroppo è concesso.
umbertogalimberti@repubblica.it
oltre ala canzone che apre il post sono collegate per le tematiche che essoe esprimmono anche queste tre canzoni sia nela versione originale di Faber sia nlle versioni che ne fanno il gruppo faberiano i faber noster ( http://www.viadelcampo.com/html/fabernoster.html ora anche su facebook ( qui il gruppo )
çymma
via del campo
il ritorno di giuseppe
8.8.09
la storia delle cose
Produci consuma crepa produci consuma crepa produci consuma crepa
Sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa
Cotonati i capelli riempiti di borchie rompiti le palle rasati i capelli
Crepa crepa crepa
questa è l'era del consumismo; tutto diventa un prodotto; e noi dei consumatori; propongo la visione di questo filmato diviso in 3 parti che riguarda il consumismo in generale; ma ritengo che sia collegato al consumismo del corpo delle donne: oggetti tecnologici sempre più nuovi perchè altri percepiti come già vecchi = corpo femminile continuamente ritoccato = oggetto da usare e consumare. ecco la prima delle tre parti:
- la seconda http://www.youtube.com/watch?v=WwAgiNbcsIg
- la terza http://www.youtube.com/watch?v=WwAgiNbcsIgù
N.b
Le frasi fra virgolette fra virgolette sono estratti \ deliberamente tratti dalla poesia , precedentemente citata integralemente nel mio post precedente ( non ricordo l'url cercatelo nell'archivo ) il jazz spiegato a ..... , Jazz di Angela Meloni
Il mio tramonto
Immagine di franca autoscatto "Il mio tramonto"
Il mio tramonto
E' difficile comprendere
come si arriva in un certo punto.
Spesso sento vicino a ne
delle presenze mi guardo intorno
e non vedo nessuno.
Eppure un foglio e volato via
una porta piano piano si apre
non serve cercare la spiegazione
queste cose succedono e basta!
Spesso con la mia mente
in silenzio comunico
con i miei cari.
Sono sempre vicino a me.
Il mio angelo delle volte mi rimprovera
quando vede che passo troppe ore
a scrivere senza mai fermarmi.
Ieri Nithael mi ha detto:
"Smettila di scrivere, vedi anche
il quadro del mare di fronte a te
il sole sta per tramontare".
Alzo lo sguardo e gli rispondo:
"E' bello il tramonto del mio quadro
piace anche a te?
Tranquillo! adesso aspetto l'alba
e poi vado a riposare".
Nithael si siede sulla poltrona
sotto la finestra
prende un libro lo apre
e silenzioso legge...
sorride e mi lascia stare.
franca bassi
7.8.09
perchè le donne che cambiano ragazzo \ partner dopo tanto tempo sono definite p.... ?
Proprio non lo capisco . Infatti quello che mi da fastidio ( anch'io ero cosi poi , l'ho scoperto tardi , dopo aver eltto cento colpi di spazzola di Melissa P , chi è senza peccato scagli la prima pietra ) che le donne non di spettacolo ( principalmente ) se cambiamo gia' due uomini sono considerate p......... e queste dello spettacolo nooooooo pure le copertine .......... ma perche' la loro e a forma orizontale ( metaforicamente parlando ) ? e che è sempre più vera la battuta di Elekappa : << Mamma, ma cosa fanno i maniaci sessuali?". "Ultimamente le copertine dell'Espresso, dell'Europeo e di Panorama" >>quello che mi da fastidio ( anch'io ero cosi poi , l'ho scoperto tardi , dopo aver eltto cento colpi di spazzola di Melissa P ) che le donne non di spettacolo ( principalmente ) se cambiamo gia' due uomini siamo considerate p......... e queste dello spettacolo nooooooo pure le copertine .......... ma perche' la loro e a forma orizontale? e che è sempre più vera la battuta di Elekappa : << Mamma, ma cosa fanno i maniaci sessuali?". "Ultimamente le copertine dell'Espresso, dell'Europeo e di Panorama" >>
i protestanti italiani dimenticano Paul Schneider pastore a Buchenwald
Le news in questione che q sono tratte dal gruppo di facebook ecumenici diretto da Maurizio Benazzi
Profeta, martire o fanatico?
Rifiuto di ogni compromesso
Nel novembre del 1937, Schneider viene trasferito dal carcere della Gestapo di Koblenz nel campo di concentramento di Buchenwald. Dopo alcuni mesi di lavori forzati nelle cave di pietra, è rinchiuso nel “Bunker”. Il motivo della condanna alla cella di rigore: Schneider si è rifiutato di salutare la bandiera uncinata nel giorno del compleanno del Führer.
Predicatore di Buchenwald
Il pastore Paul Schneider si è costantemente opposto, con irremovibile coerenza, alle pressioni e agli ordini delle autorità naziste, fuori e dentro il carcere e il campo di concentramento. I compagni di prigionia sopravvissuti hanno ribadito a più riprese la forte impressione provocata su di loro dalla sua fermezza e dal suo coraggio. Le testimonianze raccolte hanno portato a definire Schneider il “predicatore di Buchenwald”: dalla finestra della sua cella, il pastore gridava dei versetti biblici ai prigionieri radunati per l’appello sul piazzale del campo di concentramento.
Il ricordo
La chiesa evangelica tedesca ha ricordato, sabato 18 luglio, il pastore Paul Schneider. A Buchenwald, dove oggi sorge la “KZ-Gedenkstätte Buchenwald”, la sua memoria è stata onorata nel corso di un culto ecumenico.
Margarete Dieterich Schneider, Il predicatore di Buchenwald. Il martirio del pastore Paul Schneider (1897-1939), Claudiana, Torino 1996
Paul Schneider, articolo da Bautz Biographisch-Bibliographis
6.8.09
oggi mi piace viaggiare con l'oriente Anouar Brahem Trio
Oggi mi vsa di viaggiare con l'oriente , mal visto agli ideologici alla fallaci e alla pera che ne vedono una minaccia . Invece se ascoltate questi suoni ci vedrete una richezza . mi viene in mente la loro unica data italiana tenuta ieri al Taphros jazz. Festival di musica contemporanea. 2009 Teatro all’aperto Fortezza dei Colmi. ne trovvate le foto qui sul mio album di facebook http://www.facebook.com/album.php?aid=2026749&id=1531382630&l=655b6b3c5d e qui sotto un video da me girato
Tigri romantiche, trapianti suini, bestemmiatori fatali, smemorati fedeli, babbi Natale atletici, docenti truffaldini e omicidi su Google
Il prof di Economia si laurea in Fisica sfruttando un errore e gli esami di un omonimo L’accademico dell’anno è il prof. Sergio Barile, doce...
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