7.6.05

contro l'astensione di stato .....

..... Andiamo  a tutti   votare o per  il No  o per il SI . perchè parafrasando la  famosissima canzone   di Giorgio Gaber  la  libertà  non  è  star  sopra un albero è partecipazione  .   Data la massiccia   compagna  per  l'astensione  bipartisan   si  è  taqlmente  confusi   che  non si  sa  più se davvero si andrà a votare per  abrogare una legge. O se invece saremo  costretti a recarci alle urne in difesa dei principi cardine di una democrazia sempre più calpestata. Dalla politica degli interessi  privati del premier, dallo sfascismo della Lega antiitaliana, dalle figure barbine in Europa, dalle intromissioni  vaticane e dalle sottomissioni di parte delle cariche dello Stato ai voleri della Santa Sede. Il referendum sulla procreazione assistita, infatti, ci sta mettendo di fronte a questa ennesima variante dello scenario di crisi istituzionale. E di fronte a una scelta decisiva: votare in difesa del diritto-dovere del voto, al di là delle diverse posizioni che si possano avere sulla legge e sulla fecondazione eterologa. Votare in difesa del diritto di uno Stato laico di decidere senza gli anatemi della Chiesa, senza dover fare i conti con le indicazioni di non-voto del Papa e dei vescovi. Insomma, votare. Sì o no, ma votare, per impedire il gioco assurdo del disimpegno dalle urne teso a impedire il raggiungimento del quorum, ed eludere così il parere degli italiani sul tema spinoso del referendum. Un gioco - quello dell'astensione - che ha visto all'opera non solo Rutelli folgorato sulla via di Ruini, ma anche i presidenti di Camera e Senato che poco elegantemente chiedono ai cittadini di non essere
cittadini consapevoli di uno Stato democratico. Sarebbe stata preferibile una battaglia forte e chiara sulle ragioni del sì o del no. E invece questa possibilità ci è stata sottratta. Così come ci è stata sottratta la possibilità di avere una opinione diversa rispetto ai due schieramenti in campo. Invece a cinque giorni dal voto siamo arrivati a una simile radicalizzazione dello scontro su un tema che tocca questioni delicate, che attengono più alla morale che alla politica. E che in tal modo sono state schematizzate e ridotte a uno sbilenco dibattito politico, se così si può chiamare, sotto gli influssi della Chiesa che non ricordavamo così pressante dai tempi dei referendum sul divorzio ( 1975 ) e sull'aborto (  1981). Con il sospetto che l'astensionismo, in questo caso, possa significare di più per  il  Paese che il fallimento del referendum sulla procreazione assistita, e possa dare il via libera ad altre operazioni oscurantiste: più da stato confessionale che laico.  Concludo  con una  citazione  « L’esercizio del votoèdovere civico, dice la Costituzione.Per questo mi causa un profondo senso di sdegno il fatto che proprio chi ricopre incarichi istituzionali inviti a non votare Ricordino che hanno giurato fedeltà alla Costituzione della Repubblica»  (  Maurizio Viroli, storico, Università di Princenton, in  Corriere della Sera,5  c.m )   trovate  qui  news in merito  http://tinyurl.com/cgnnq


 



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5 commenti:

arcimarchesi ha detto...

son d'accordo con te. sul referendum è giusto andare a votare, sta poi a te stesso, dare voto a ciò che eticamente credi. L'importanza è che non venga creato un voto contro nessuno. Il tema è appunto molto delicato.

WG ha detto...

Ma che cacchio centra la Prima Guerra Mondiale? Che confusione! Mamma Mia! "E' giusto andare a votare"...Bla Bla Bla...Non si costringe le persone ad andare a votare, specie se l'astensionismo è una forma di partecipazione politica come in questo caso! Ma perché scrivete sempre le stesse cose...i cattivi e gli ignoranti sono gli astensionisti....Ma per favore! E siate più umili!

compagnidiviaggio ha detto...

perchè sono come glim indifferenti e quelli che si credono assenti della canzone del maggio di de andrè

ligacuoredighiaccio ha detto...

Non sono indifferenti...semplicemente non reputano, come me, che una legge così complessa e particolare possa essere rappezzata con 4 si o 4 no...

Il referendum è uno strumento legislativo adatto a risolvere situazioni "definitive"...o bianco o nero...non quando nel mezzo ci sono miliardi di sfumature...è aberrante che questi 4 referendum siano arrivati fino al voto...

compagnidiviaggio ha detto...

in parte e cosi . ma sia nel centro destra , pur di non perdere i voti e l'appoggio del vaticano non hanno potuto modificare e migliorare tale legge eliminando tali secondo me abberrazzioni e umiliazioni per la donna e non solo

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...