Un prof. palestinese ha portato gli studenti a visitare Auschwitz: restiamo umani di Pierluigi Raccagni

 Un professore di filosofia palestinese della Cisgiordania ha portato i suoi studenti a visitare il campo di sterminio di Auschwitz , spiegando: “rimaniamo nazionalisti,ma siamo più umani”.
In questi giorni nei quali Israele sta violando ogni convenzione internazionale sui diritti umani, i commenti feroci sui sionisti,scanditi anche alla manifestazione della Milano antagonista e antifascista meticcia e solidale e dalla comunità palestinese, sono prassi normale.
Palestina terra mia,Israele via via: era comunque il senso di un Netanyahu assassino.Non si può pretendere equilibrio emotivo da comunità palestinesi e arabe che hanno la propria gente sotto le bombe di un genocidio in mondovisione.Il massacro di Gaza,contro il quale sono avverse alcune comunità ebraiche, anche secondo Guterres,Segretario generale delle Nazioni Unite e l’amministrazione americana, è un errore gravissimo sul piano umano e politico.
Per cui il ritorno dell’antisemitismo nazifascista ( Francia,Germania,Austria Daghestan …) e il suprematismo brutale e decennale di Israele, vanno sottobraccio nell’ inferno dell’ odio.Anche se i vari episodi delle pietre d’inciampo,e delle stelle di Davide poste sulle case di ebrei e delle bandiere israeliane bruciate durante i cortei, sono sporadiche iniziative di razzismo,almeno in Italia
Esiste, però, in modo diffuso l’ anti ebraismo di tradizione nazionalsocialista e pure in una certa sinistra(?), che nulla ha da spartire con la storia del movimento operaio.Nella pubblicistica e nella filmografia sulla Shoa ricorre spesso una domanda retorica agli ebrei chiusi nei campi di sterminio da parte delle SS: perché vi siete fatti massacrare senza reagire? Risposta: perché siete un popolo di vigliacchi,dice il nazista.
Qualche cialtrone posta che gli ebrei soffrono di vittimismo.Affrancarsi da Hamas e dalla guerra santa è fondamentale per trovare una risposta universalmente democratica,antifascista, laica,di sinistra socialista, all’ arroganza di Israele ,ma soprattutto per trovare subito un equilibrio di valori positivi che non metta in discussione lo Stato d’ Israele e i diritti civili.Solo che è facile dirlo,difficile farlo.Questa guerra fa paura perché dietro vi sta l’ombra della svastica, l’ ombra del nazionalismo sionista israeliano, l’ombra del complesso di colpa europeo, l’ ombra della guerra santa e la realtà di macerie morali e fisiche difficili da dimenticare.Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento,cantava Guccini, Dio è morto cantavano i Nomadi e lo stesso Guccini.
Ma Dio era morto da tempo secondo F.Nietzsche,e l’ avevano ucciso danzando sulle macerie dei subumani ebrei,nel nome dei superuomini antisemiti.Siamo antisionisti,antifascisti ,non antisemiti nazisti.
Le tifoserie con il sangue agli occhi sono sudiciume identitario.

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