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8.3.24

DIARIO DI BORDO Speciale 8 MARZO ANNO II . DUBBI , MANIFESTAZIONE DI TEMPIO PAUSANIA

iniziamo il post  d'oggi  pubblicato  sulla mia  bacheca  di fb 
 e che  ancora  non ha  ottenuto  riposta    per  uan  festa    che   dovrebbe essere  di tutti  e  di tutte le  donne  invece  + sempre  giornata  di  batibecchi  e  di polemiche  






e al mio reportage della manifestazione cittadina per l'8 marzo . Tale manifestazione cade il giorno dell'udienza , infatti non gli  hanno fatti arrivare sotto al tribunale  (  se  non dopo  ,   alle  13.30 . , quando  l'udienza  era  finita  ) li hanno fermato nella piazza prima , luogo  del processo per Supro a Ciro Grillo e company . Infatti La scelta non è casuale. C'è la vittimizzazione secondaria fra i temi proposti dagli organizzatori, fra cui 'Una di meno Nord Sardegna', Movimento Omosessuale sardo, Coordinamento3, Associazione Prospettiva Donna, NoiDonne 2005, Udu e Anpi Sassari. "Esprimeremo la nostra solidarietà alla ragazza, attualmente parte offesa nel processo per stupro di gruppo". Il riferimento è proprio a 'Silvia' e alle migliaia di domande cui è stata sottoposta nel procedimento, in particolare nel lunghissimo controesame dei mesi scorsi, in cui ha ripercorso nei minimi dettagli, anche quelli più intimi e scabrosi, cosa le successe quella notte. "Gli esami e i controesami degli interrogatori li regola esclusivamente il presidente di un tribunale: solo lui può chiedere che cosa è giusto o non è giusto chiedere, quali domande ammettere o no e quali sono pertinenti o no", ha ribadito stasera, informata della manifestazione, l'avvocata Cuccureddu, finita al centro di polemiche per alcune domande molto dettagliate sui rapporti sessuali della notte delle presunte violenze.La forza della manifestazione oltre che in alcuni interventi stava vedere foto sotto sia negli i slogan che nei cartelli e negli striscioni: "Il sesso senza consenso è stupro", "La vittimizzazione secondaria è violenza". Poi la dichiarazione condivisa: "Siamo tutte parti lese". Maria Francesca Fantato di Noi donne 2005 spiega: "Siamo ancora costrette ad occuparci della violenza sulle donne, ci è sembrato importante scegliere Tempio per la manifestazione di oggi". Patrizia Desole di Prospettiva Donna sottolinea che la studentessa italo norvegese, presunta vittima della violenza contestata ai quattro imputati, "è diventata l'emblema di tutte le donne che hanno il coraggio di denunciare la violenza patriarcale".


N.B 

Mi scuso  se  le mie  foto  della manifestazione    non sono granchè   ma  era 5  anni   causa ( crisi  superatura      ne  ho  parlato   qui )   scarsa  fiducia  in me  , depressione , dipendenza  fotografica   da  cellulare  . Ma ho  ,  vista  l'importanza  della manifestrazione  in una  zona  , dove questa destra  misogena  ed  guerra  fondaia   ha fatto il pieno  nonostante   abbia  vinto il  campo largo  ,  ho  voluto   documentarla  . 





















































































 

7.3.24

DIARIO DI BORDO N° 37 ANNO II .dubbi , falsi moderati , marchette elettorali , fregature della propaganda ,elemosine di stasto , repressione del dissenso , truffa truffa verità,

 fonti   il  fatto quotidiano   e  the  social  post 

 




Ppe  . i centristi  si rimangiano i  Green Deal di Von der  Leyen  e  sposano il modello Sumak per i mgranti in Ruanda . Se questi  sono  i moderati cosa resta alle  destre  ? 






Bonus mamme, la beffa: più Irpef e a rischio l’assegno unico






Mamme sul piede di guerra. Il motivo è presto detto: le le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato hanno scoperto che il “bonus mamme” introdotto quest’anno vale molto meno di quanto sbandierato dal governo Meloni. Perché dipende da quanto guadagni: viene mangiato dalle tasse e rischia di compromettere altri aiuti, facendo salire l’Isee.
Il Bonus mamme
Inserito nella seconda manovra del governo Meloni, il bonus in realtà è una decontribuzione. Equivale cioè a uno sconto dei contributi previdenziali versati ogni mese all’Inps dalle lavoratrici dipendenti con contratto stabile fino a un massimo di 3 mila euro lordi annui, ovvero 250 euro lordi al mese (ma la pensione futura rimane intaccata: copre lo Stato). La misura, ricorda Repubblica, vale per il triennio 2024-2026 in favore delle madri con tre o più figli, di cui almeno un minorenne. E per il solo 2024 anche per le madri con due figli di cui almeno uno sotto i dieci anni. Non c’è un limite di reddito. Ma un limite dello sconto, come detto. La platea potenziale delle beneficiarie è di 681.335 mamme, secondo la Ragioneria: 570 mila con due figli e 111 mila con tre o più.
La beffa fiscale
A conti fatti, le mamme, si aspettavano 250 euro in più, anzi 500 euro aggiuntive, visto che è stata pagato anche il mese di gennaio. Non è andata così per due motivi.
Primo motivo, spiega Repubblica, i 250 euro rappresentano un valore massimo, non è una cifra fissa e corrisponde a una retribuzione lorda da 2.692 euro. Sarebbe meglio ragionare in termini percentuali: lo sconto vale il 9,19% della retribuzione lorda, fino a un massimo di 250 euro. Quindi varia con la retribuzione. Per le lavoratrici con stipendi da 1.000 euro lordi al mese, il bonus vale circa 92 euro lordi.
Secondo motivo, la decontribuzione fa salire il reddito imponibile lordo su cui poi calcolare le tasse (Irpef nazionale e locale): il bonus netto è per forza di cose più basso. Quindi quando si dice che al massimo vale 250 euro lordi al mese, 3 mila euro lordi all’anno, significa che lo sconto sarà al massimo di 142 euro netti al mese e 1.700 euro netti all’anno.
Il nodo Isee
Ma se il reddito lordo si alza, fa crescere anche l’Isee dell’anno prossimo. C’è il rischio dunque che nel 2025 si abbassi l’importo dell’assegno unico per i figli. E che sfuggano molti altri bonus, dall’asilo alle bollette.
Fa notare la Fisac Cgil che in realtà il bonus mamme si sovrappone al già esistente esonero contributivo, il “taglio del cuneo”. Quindi il governo Meloni ha aggiunto per le mamme solo pochi euro in più. Tra l’altro avvantaggiando solo le lavoratrici stabili e con redditi alti, da 3-4 mila euro lordi. Fuori rimangono le precarie, le autonome, le lavoratrici domestiche.



Caccia, no alla legge spara-tutto della Lega: il Parlamento la fermi

Petizione lanciata da
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Il Fatto Quotidiano
Certificato Utente certificato
Pubblicata il 07/02/24

Il centrodestra va all’assalto della legge sulla caccia con l’intenzione di stravolgerla per favorire i cacciatori. Ovviamente a discapito degli animali – che saranno uccisi in numero ancora più elevato – della biodiversità e della sicurezza pubblica. Prima ci ha provato Fratelli d’Italia, addirittura proponendo di dare il fucile in mano ai sedicenni (iniziativa per fortuna ritirata). Ma ora i partiti di maggioranza hanno fatto quadrato intorno alla proposta della Lega. Che cosa prevede? Caccia libera su tutto il territorio nazionale, sette giorni su sette (dunque cancellando i due giorni di silenzio venatorio) per più di cinque mesi, durante i quali non sarà mai garantita la sicurezza per escursionisti e amanti della natura. Caccia in tutte le forme consentite, persino coi visori termici, riduzione delle già ridicole sanzioni contro chi spara in periodi vietati e nei terreni privati vietati alla caccia. E ancora: il gravissimo attacco alle associazioni ambientaliste, il cui prezioso lavoro di salvaguardia della legalità verrà cancellato con un colpo di mano, non potendo più impugnare i calendari venatori delle Regioni di fronte ai giudici amministrativi; l’enorme sanatoria per i bracconieri che trafficano illegalmente (e utilizzano) i richiami vivi per la caccia d’appostamento.A fronte di tutto questo c’è il rischio che la proposta di legge, nel corso dell’iter legislativo, venga addirittura peggiorata con l’approvazione di altri emendamenti. Ecco perché è fondamentale che venga ritirata e fermata. Ma non solo: il documento, oltre a configurarsi come incostituzionale (l’articolo 9 della nostra Costituzione si pone a tutela degli ecosistemi e degli animali), viola le direttive dell’Unione europea. Significa che in caso di approvazione, sull’Italia penderebbe la spada di Damocle di una procedura d’infrazione, cioè una sanzione da pagare coi soldi pubblici: soldi di tutte le cittadine e di tutti i cittadini.Alla petizione lanciata da il Fatto Quotidiano aderiscono le associazioni Animalisti italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Gaia, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Leidaa, Lipu, Lndc, Oipa, Pro Natura e Wwf. Salviamo gli animali, gli ecosistemi e la natura: no alla caccia senza regole, il Parlamento blocchi la proposta di legge del centrodestra.

6.3.24

un altro prof universitario vittima dell'analfabetismo funzionale ? Il caso del post di Donatella di Cesare

 

 canzone in sottofondo  Francesco Baccini - RENATO CURCIO

Ma davvero Donatella Di Cesare ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti ?  secondo me   , da quel che   leggo  nei  suoi scritti   ed  articoli   o interventi  tv  ( non sempre  condidivisibili  )  non mi  sembra    che  lo  abbia  cancellato e  quindi  si  sia  autocensurata   per  vigliaccheria   ma per le  polemiche  che  il  post    condivisibile  o meno 




Ma davvero , comr  sembra  sostengano   molti  , Donatella Di Cesare ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti ?  secondo me   , da quel che   leggo  nei  suoi scritti   ed  articoli   o interventi  tv  ( non sempre  condidivisibili  )  non mi  sembra    che  lo  abbia  cancellato e  quindi  si  sia  autocensurata   per  vigliaccheria   ma per le  polemiche  che  il  post  fraintendibile   a :   chi non ha  vissuto  quel periodo   ,  o chi  avendolo   vissuto la  ha  dimenticato  , o  senza  emapatia ( ovviamente  non  vuol  dire  condivisione  )     di    chi in quel periodo era   dalla parte  avversa  alla  loro  lo  ha  dimenticato  .  
Per  me    che   : non  ho  vissuto   direttamente   dal punto  di vista  cronologico  essendo nato  nel  1976   , se  non  la  coda  (l'omicidio ruffili  ,    la  vicenda  Sofri  \ Calabresi  , le  polemiche   per  la  canzone  " Renato Curcio "    di Baccini     contenuta nell'album Nomi e cognomi   del  1992 che    funge  da  colonna  sonora  del  post    )   e   che  ho  approffondito   tramite   libri  (  memorie  di vittime  del terrorismo rosso     , memorie    dei protagonisti  ,   la    trasmissione  la  notte  della repubblica  di zavoli  ,   racconti     di mio padre  e  di mio zio  ed  altre persone che  erano  nella sinistra  extraparlamentare    ,  ed altri  libri    di storia     sugli anni 60\80   sopratutto su  gli anni di piombo  e    per  ultimo il  fumetto  Cani sciolti  )  posso dire   che  non mi  sembra  ci sia   un elogio  sulla   lotta   armata   . Ma  un ricordo di sua  amica  \  compagna    che  a  differenza  sua  prese  via  della  lotta  armata   e  della  clandestinità  . E  quindi  non  lo  simdeve  considerare  una  cattiva  maestra  (   termine   con cui si definiscono  i  teorici  della  loro  armata  )   . 


8 marzo . tessendo l'amore storia dell'associazione pugliese le costantine

   da  F  settimanale    n 39  2  ottobre  2023 



Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

   Dopo  la  morte  nei  giorno scorsi  all'età  di  80 anni   di  Maurizio Fercioni ( foto sotto  a  sinistra )  considerato il primo t...