11.5.04

Senza titolo 9

Cari Amici e Bloggersperlapace,


Abbiamo ricevuto una proposta di scambio link, che per me equivale ad un riconoscimento morale per l'impegno pacifista dato fino ad oggi anche via web. Ci scrive infatti il Moderator del web site Albasrah, ed è davvero gentile nel ringraziarci del nostro piccolissimo "good job". Pertanto io voto si (yes) allo scambio link e resto in attesa, di una vostra gentilissima conferma via email e/o nei commenti.


Lunadicarta

10.5.04

Senza titolo 8

 


per  non dimenticare l'eccidio di  Anfal , fatto da  regime di Saddam ,   verso i curdi  , con le  armi fornite   dagli Usa  . Riporto questa  poesia   di un poeta   Curdo SHERKO BEKAS



LAURA



Laura non ama la poesia -tigre
Laura mi dice. La tua poesia
Pare ruggito di tigre, rabbia di affamati .
Laura mi dice . quando scende la notte ,
quel tuo grido fa paura .
Mi dice e mi dice ancora . se scrivi,
scrivi con la penna di un colombo !
Con il becco di un uccello , o con lo stelo di un fiore .
Perché, con l'artiglio di una tigre?
Che devo fare Laura ?
Non ero una tigre ,
né per voce , né per artigli,
e non lo ero nell' aspetto ma ,Laura,
non dimenticare le mortali insidie
tutt'intorno a me .Non dimenticare le insidie.
Laura, per l'urlo delle mie montagne ,
per l'insorgere delle pietre
per il grido alto degli abeti, diventa triste.
Laura dice : parla piano,
non devi impazzire, non devi diventare
un ruscello d'inverno ,
non alzare la voce.Piano, piano.
Parla piano.
-Che devo fare ,Laura?
Anche a me piace ,più del rashaban,
la serenità, più del vortice, la luna piena
ma la forca, Laura !
La forca delle quattro capitali,
non dimenticare la forca.
Laura mi sente parlare nel sonno
E per l'agitarsi dei miei pensieri ,
per la mia irrequietezza e per il mio dolore
si inquieta, vorrebbe andarsene.
Laura dice: dormi, come tutti.
-Che devo fare, Laura ?
Anche a me , Laura ,piacerebbe
Avere per cuscino una nuvola,
e vorrei dondolarmi sul mare come una barca
sotto il cielo sereno , in una notte placida,
senza agitarmi. Ma Laura ,
Laura, Anfal ! Non dimenticare Anfal.


 


9.5.04

Senza titolo 7


SULLE TORTURE AMERICANE



Leggendo le testimonianze e vedendo le orripilanti foto ed immagini delel torture provenienti dal conflitto in iraq , mi chiedo come sia possibile che un uomo ( o peggio una donan in questo caso ) possa arrivare a commettere dele simili abberrazioni ? . Alla luce di questi eventi ( anche se il percorso interiore , era iniziato dopo i fatti di bolzaneto Genova 2001) sono giunto a dare ragione ad un mio amico ed, sic, ex colalboratore del blog che afferma : << che anche l'uomo è un animale >>. Inoltre concordo con il titolo : << Chi ha detto che l'inquisizione è finita ?>> dato dalla pagina d' apertura di indymedia italia sulle torture in iraq , ovviamwente non generalizzando perchè non tutti i Mussulmani o cattolici (ma il discorso si può estendere anche agli esponenti delel alttre religioni ) sono fanatici . Per concludere mi pongfo la domanda che compare sui manifesti elettorali di un partito di centro sinistra : << La barbarie di saddam si combatte con altre barbarie ? >> . Per chi ha stomaci forti e riesce a trrattenere le lacrime e a non chiudere gli occhi (come ho fatto io, quando vedo tali crimini ) ecco il sito , da cui ho preso la foto qui riportata , e dove potete trovarne molte altre,in word progres , non solo di torture , ma anche di umiliazioni alla popolazione da parte dele forzwe di occupazione alleate , fra cui,sic,anche il nostro paeseche viola la sua costituzione più precisanmente l'articolo 11 : << L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. >> ,della tv araba aljazeeera (http://english.aljazeera.net , cliccate su more evidence Use ignored abuse warnings . Per  finire  una  domanda  , sono di sentire il vostro parere ,  chi  è terrorista    gli Americani  o  la  resistenza  irachena  ( parola  vietata dai media italiani , vedere il caso Lilli Gruber ) ? Per  Me  i primi  .


8.5.04

Senza titolo 6

  sul tema del post precedente riporto      questa  frase 


 



"Se siamo felici, se siamo in pace,
possiamo sbocciare come un fiore;
e la nostra famiglia, tutta la societa',
trarranno beneficio dalla nostra pace."
(Thich Nhat Hanh )



Senza titolo 5

in questi giorni ho scritto degli eventi esterni a me ( salvo per il post dall'odio alla non violenza ) ritorno al fraseggio interiore ed ad ascoltare .


Contraddizioni


In questi giorni considero la felicità come dice Jerry Lewis : << la felicità non esiste di conseguenza non ci resta che provare ad essere felici senza >> ma allo stesso tempo come la canzone bolormaa degli ex Csi ( tratta dall'album tabula rasa elettrificata ) ovvero come qualcosa che va e viene .


Mi sento un morto vivente\ zombi , ma allo stesso tempo vivo coem la bellissimapoesia di Irene Sparagna :


VIVO...


A vele spiegate

con la chiglia come aratro

che invano solca

a preparare una semina.........

 


Oppure Mi chiedo : Non so perchè vivo ancora , che cosa mi spinge a vivere ed andare avanti . ma so che voglio vivere cogliendone nel bene e nel male ogni sfumatura , ogni respiro , ogni lotta , ogni STORIA , ogni cultura . Insomma viva la vida muere la muerte ( viva la vita , morte alla morte ) come dice l'omonima canzone dei Modena city ramblers .

 

 

7.5.04

Senza titolo 4

I tuoi occhi pungono la mia vertigine.


Dammi il buio del tuo freddo sonno.


 


odilia liuzzi


 

Senza titolo 3

PROPOSTA RADUNO DEI BLOGGERSPERLAPACE


IL 16 MAGGIO A ROMA


WE ARE THE FUTURE



Parteciperemo alla raccolta fondi!
Sto interessandomi per avere un gazebo alla manifestazione, venite???


Baci Lunadicarta!

Senza titolo 2

riprendere il fraseggio interiore, ed ascoltare...

6.5.04

Senza titolo 1

 


Spinto  dalla : 1)polemica  fra Vijana e LunadiCarta ;2) dal  messaggio privato di Vijana : <<( … ) Tanti anni di analisi non ti hanno suggerito che il male è solo dentro di noi? Lo so che ci vuole molta strada e lo vedo su di me: ancora è come se non avessi fatto nemmeno un passo in avanti, ma cazzo! Come fai a dire che il male è all'esterno? (….) >>; 3) dalle aberranti (e piene  d’odio)  dichiarazioni  e risposte a gli altri interventi,del portavoce del portavoce  dell’ambasciata  Israeliana,ieri (21\04\2004) nella trasmissione ballaro di rai3  quando si è affrontata  la questione del conflitto israeliani –palestinesi , 4) dai bellissimi post e voglia di fare  del blog  http://bloggersperlapace.splinder.it(che ha   anche , per chi volesse partecipare  alle loro iniziative di pace  e solidarietà , come  quella fatta  a Roma per L’africa  il 17 c.m. e  quella in cantiere per il 25 aprile,una ML bloggersperlapace@yahoogroups.com ); scrivo questo post  di oggi   e avrà come titolo  : L’ODIO . Con questo post \ trend   intendo iniziare ( meglio riiniziare perché non  si finisce mai di farlo,infatti io considerare  la  vita  come  qualcosa  che  si fa e si disfa  continuamente  ) a  guardare   dentro di me  e non solo fuori di  me  , a fare come mi ha   suggerito il maestro Vijana .


 


L’ODIO [   come  si passa dall’odio  alla non violenza  ovvero  pacifismo assoluto ]


 


Come dice il vocabolo stesso esso è all’origine dell’intolleranza e del pregiudizio,del fanatismo religioso e delle  nostre paure più recondite  ( queste possono secondo  alcuni essere eliminate secondo altri  trasformate  in qualcosa di costruttivo  e poi eliminate , secondo altri ancora c sono ineliminabili e quindi occorre conviverci  ) come  la xenofobia e l’omofobia . Io attuo una via di mezzo fra  la  2   e la  3  via   ovvero le considero come  cose che vanno combattute trasformandole in qualcosa di  costruttivo e utile,  dalla nostra vita \opera d’arte . Infatti  lo  Vittorino Andreoli lascio qui , in quanto è troppo lungo e  rischierei di annoiarvi , il link di un suo intervento fatto  in una trasmissione satellitare della  rai dedicata alla filosofia      http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=143   in quanto  non può esistere solo un sentimento  senza  il suo contrario \ opposto  esempio  non può esistere il bene senza il   suo contrario , ecc .


Molti di voi si chiederanno  come fare a trasformalo \ incanalarlo  in qualcosa di non distruttivo , esso può essere fatto in due modi il  prima  porta  al pacifismo che  può essere rappresentato dalle teorie  di Enrico Malatesta( 1853-1932 )  ecco un link,con il pensiero  http://digilander.libero.it/bepi/nostro/programma.htm oppure  nello scritto :<< diminuire il dolore umano per quanto è possibile  >> lo si trova allegato    nel  libretto del cd ( con due inediti )   della rivista  A : <<  Ed avevamo  gli occhi troppo belli >>  A dedicato a f.De Andrè  . Esso  è tratto da  da Pensiero e volontà  I  1924  n3 pag 18-19 scritto nel libretto allegato al cd: “ ed avevamo gli occhi troppo belli”  della rivista A   dedicato a Fabrizio De Andrè  di cui è impossibile  riportare le pagine  scanerizzate e poi  è uno scritto complesso   per  poterlo estrapolare    ( per  chi volesse la scansione della pagina può consultarmi  via email ) quindi che solo cosi facendo si può iniziare il primo verso l’educazione alla pace  e al dialogo , e avviarsi a sradicare estremismo politico (  sia  a destra  che a sinistra ) attraverso due  fasi :1) il pacifismo ) ovvero  reagire alle  ingiustizie  con la violenza , ma in casi estremi , come dice   gli scritti di Malatesta   citati prima  ; 2) eliminazione  totale  dell’odio  dalla nostra mente (la  non  violenza ) ovvero  mettere in atto quello che diceva  Primo Levi  --- autore di se questo è un uomo e la tregua   ---   quando gli chiedevano  se prova  odio verso i tedeschi(  risposta  contenuta insieme ad altre domande  e risposte , che  gli venivano poste  da ragazzi e   adulti in varie occasioni,in appendice  a questa edizione  feltrinelli  ivi riportata in questo  collegamento ipertestuale )  : << Non sono facile all'odio: lo ritengo un sentimento animalesco e rozzo e preferisco che le mie azioni e i miei pensieri, nel limite del possibile, nascano dalla ragione. Per questo motivo non ho mai coltivato l'odio come desiderio primitivo di rivalsa, di sofferenza inflitta al mio nemico vero o presunto, di vendetta privata. Devo aggiungere che, per quanto posso vedere, l'odio è un sentimento personale: è rivolto contro una persona, un nome o un viso. I nostri persecutori nazisti non avevano viso, né nome: erano lontani, invisibili, inaccessibili; prudentemente, il sistema nazista faceva sì che i contatti diretti fra gli schiavi e i signori fossero ridotti al minimo.Dopo la guerra, inoltre, il nazismo e il fascismo sembravano giustamente e meritatamente tornati nel nulla, svaniti come un sogno mostruoso, così come spariscono i fantasmi al canto del gallo. Come avrei potuto coltivare rancore o volere vendetta contro una schiera di fantasmi? Non molti anni dopo, l'Europa e l'Italia si sono accorte che questa era un'ingenua illusione: il fascismo era ben lontano dall'essere morto, era soltanto nascosto, stava facendo la sua muta per ricomparire in una veste nuova, un po' meno riconoscibile e un po' più rispettabile, più adatta al nuovo mondo che era uscito dalla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, che esso stesso aveva provocata. Devo confessare che davanti a certi visi non nuovi, a certe vecchie bugie, a certe figure in cerca di rispettabilità, a certe indulgenze e connivenze, provo la tentazione dell'odio con una certa violenza. Ma io non sono un fascista: io credo nella ragione e nella discussione come supremi strumenti di progresso, e perciò all'odio antepongo la giustizia.>> ; oppure  alla non violenza  teorizzata da  Gandhi,Aldo Capitini e altri  ( troverete maggiori informazioni nei riferimenti alla fine di questo  post  ) . Molti potranno obiettare  che  la non violenza  è  un utopia ,un sogno , ma  non lo  è basta  volerlo . Infatti in Sud Africa sono riusciti a  passare dall’Apartheid alla democrazia , facendo i conti con il proprio passato  , senza  vendette e  senza  violenze ; lo stesso è avvenuto con Gandhi in India, o sta avvenendo anche se con delle difficoltà  in Irlanda . Per concludere la mia esperienza , in merito all’argomento qui trattato .


Per il momento  io    partendo da  esperienze personali (  il cui punto più alto  del percorso fin qui intrapreso è rapressentato dal post( dedicato a quelli di emergency  che sono in Iraq   http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1082221942#18692001869200 e  da  altri post  che  trovate  nei riferimenti   alla “voce “ internet , dicitura  miei post precedenti ) -- che non mi va  di  raccontare qui fino  in fondo   perché : 1) è una questione privata( parafrasando  Beppe Fenoglio ) ; 2) perché ciò  significa riaprire vecchie ferite  , ormai chiuse , di un passato  lasciato  alle spalle e non mi  va  di ritornarci  ) --- sono arrivato al punto primo, ovvero, a quanto teorizzato, da malatesta . A volte  arrivo alla situazione di Primo levi , ma  poi   non riuscendo completamente  a non provare odio, verso le persone che mi hanno fatto del male  o  a quelle che  commettono ingiustizie , ma  non  cado  più sia nella violenza fisica  che psicologica come facevo un tempo  ritorno  nella prima fase , ma capita  il cammino della  vita \ la costruzione della nostra opera d’arte è fatto di  cadute e di riprese . Comunque  dal percorso   fin qui fatto , in cui mi sono anche messo in discussione  come potete  vedere dai post  fin qui scritti ,  ho capito che  : 1)  che i pensieri cattivi  , fra cui l’odio distruttivo  sono uno spreco d’energia ; 2) che dalla violenza , in particolare da quella gratuita( esempio quella contro  i cani o gatti randagi ,  quella  xenofoba \ razzista ) insomma quella  evitabile ,  nasce altra  violenza  ; 3) che le  la vendetta \ le vendette (   nel mio caso dovute  per  troppo orgoglio ,  in particolare quello  negativo – distruttivo , , vedere   il post   orgoglio e pregiudizio  )  , è questa  è  una delle esperienze personali di cui parlavo prima , porta  rancori  ed  molto spesso ad esplosioni  ingiustificate di violenza ,spesso per futili motivi , che si trascinano  per anni,come le faide , nella mia terra si chiamano  desamistade . Oppure  come  è capitato , a me , ti porta a colpire nel mucchio .  Credo di aver detto tutto . Se qualcuno \ a  ha  esperienze simili , e vuole  confrontarle  con le mie  , o semplicemente discuterne  , ben vengano . Alla prossima  .     


  


 


 


 


Punti di riferimento 


N.B


Poiché La tematica  di questo post , ha numerose sfaccettature e  collegamenti ( ecco  spiegato perché  uso il metodo della  contaminazione )  con  L’arte,  le scienze sociali , le comunicazioni )


 


Contaminazioni (arte , scienze sociali , comunicazioni, ecc  )


 


La  sezione pensieri & letture di www.psicodissea.altervista.org/


 


http://psicodissea.altervista.org/biblioteca/pensiero_e_letture/index.html


 


 


personaggi  


 


B.Brecht


H.Camara


A.Capitini 


D.Day


D.Dolci


A. Einstein


A.Fank


E.Fry 


M.Gandhi


M.Garcia


J.E.H.Goss-Mayr


F.Jagerstatter


M.L.King


A.Perez Esquivel 


G.Rodari


O.Romero


B.Russel 


A.Schweitzer 


H.Stohr


B.von Suttner


 H. Thoreau


 G.Kurz 


 G.La Pira


 Lanza del Vasto


 A.Luthuli


 P.Mazzolari


 R.Menchú


 M.J.Metzger


 L.Milani 


 E. T.Moneta 


 F.Nightingale 


 A.Nobel


 Oppenheimer 


 


Scienze sociali


(storia,economia,politica,filosofia,antropologia,psicologia,


sociologia,ambiente , giornalismo,ecc )


 


filosofia 


 


Freud


osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (caso clinico dell'uomo dei topi)


IL caso clinico  del piccolo Hans


Al di là del principio del piacere


 


  Varie


 


Rocco Alfieri


La rivoluzione non  violenta


 


Manlio Dinucci


Il potere nucleare  Fazi editore 2003


 


W.sachs ; R.loske ; M.Linz


Wippertal institut ( futuro sostenibile ) Emi Bologna  1997


 


Guida  al consumo critico Emi Bologna 2003 ( viene  aggiornata  ogni anno )


 


Padre Ernesto Balducci Francesco d’Assisi Edizioni Cultura  della pace S.domenico di Fiesole  ( FI ) 1989


 


Gandhi  antiche come le montagne  A.mondatori editore Oscar saggi  1993


 


Don Lorenzo Milani  l’ubbidienza non è più una virtù documenti del processo  Libreria editrice fiorentina


 


Gandhi e gli ultimi discepoli  spiazzano i  no global


Articolo  apparso sul il  venerdì di repubblica  del  2\4\2204


 


Verità  senza vendetta Marcello fois ( manifestolibri 1999 )


 


Nelson Mandela autobiografia 1994  ultima edizione 2004)


 


Vivere nella speranza   e nella storia  ( feltrinelli )


 


 


 


 


 


 Arte(cinema,tv,fumetti,letteratura,pittura,scultura, disegno,fotografia,graffiti,ecc)


 


Letteratura


 


Luminal  Isabella Santacroce


[ L’odio in quanto amore  forse l'unico vero odio]


I Fratelli Karamazov  Dostoevskij


Poesie e canzoni Bertol Brecht


 


 


Film


Un’arida stagione bianca


Grido di libertà


Un mondo a parte


La forza del singolo


In my country ( in italia dal 7 maggio )


la haine ( l’odio )


 


Canzoni


 


Venti del Nord - Carmen Consoli   


Uomo mangia uomo - Tre allegri ragazzi morti


Angela - Biagio Antonacci    


Mondo Naif - Tre Allegri ragazzi Morti


Extraterrestre - Eugenio Finardi


Do the evolution - Pearl Jam


La medicina - Renato Zero    


Ego - Madreblu


Anima - Pino Daniele


La crisi (radiophobic) - Bluvertigo   


Pastiglie - Prozac+


LSD La Sua Dimensione - Bluvertigo


A una donna - 99 Posse
Odio"  Bluvertigo
[L'odio dichiarato, consapevole e fiero di se'? ]


"L'avvelenata" - Guccini
[ L'odio intellettuale e polemico ]


Smells like teen spirits" - Nirvana
[ L'odio disperato ]


The perfect government" – NOFX


[L'odio politico]


 


Fumetti


 


 
Grendel Tales (Demoni e morti ) di  Darko Macan e Edvin Biukovic
144 pp., B., col., £. 26.000 Magic Press, Luglio 2001
mpcomix@tiscalinet.it


 


 


Associazioni,enti,partiti,ecc


 


 


Cisp ( centro interdipartimentale  scienze per la pace )


Via San remo 17  56123 Pisa  0508311214


http://www.cisp.unipi.it/ oppure  http://www.cisp-ngo.org/


  laurepace@cisp.unipi.it


 


ARCI www.arci.it


Articolo 21 liberi di http://www.articolo21liberidi.org/


Associazione Altera http://www.alteracultura.org/


Democratici di Sinistra, La Margherita, Partito dei Comunisti Italiani,Rifondazione Comunista,Verdi,SDI,Italia dei Valori,i  girotondi 


Per un ulteriore elenco delle associazioni  che  hanno partecipato  al documento congiunto “ tu per  pochi io per molti “ ( contro la  riforma  della scuola moratti )  per  chi fosse  interessato \ a http://www.cobascuolatorino.it/sindacale/SCUOLA%20SAPERE-%20definitivo.doc


 


Internet


Miei post precedenti


 


 Il post  in cui riporto  il testo di Miserere  


http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1080136428#16877171687717


 


Sogno e  utopia  i  riferimenti in particolare


http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1077877650#15030931503093


 


 il commento al  post del 1\\2\2004 di drugacit  http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1075590000#


 


il post “ Crescere “  di piccolastellaincielo 


http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1081938236#18411271841127


 


Orgoglio e pregiudizio


http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1082197306#18663121866312


 


  la terra , la  guerra , una questione privata [contaminazione culturale aggiornata]


http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1075124906#12907331290733


 ; http://www.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1074879000#12759691275969


 

Senza titolo 0












da http://italy.indymedia.org/ riporto l'iniziativa del


FORUM ANTIMAFIA

04/05/2004
ALT

Forum Sociale Antimafia 2004


Per il terzo anno consecutivo a Cinisi, nei giorni 7-8-9 maggio si terrà il Forum Sociale Antimafia, un incontro in memoria di Peppino Impastato e della sua lotta antimafia, che è divenuto dalle un appuntamento per tutte le realtà siciliane e non che si impegnano per la lotta alla mafia nelle sue molteplici forme, dall'eco mafia che devasta il territorio ad una mafia più "istituzionale" che vede protagonisti nomi illustri del panorama politico siciliano. Anche quest'anno come per le scorse edizioni del Forum [ 1 - 2 ], Indymedia Sicilia sarà presente per tutta la durata della tre giorni per garantire una copertura totale agli eventi del Forum Antimafia.




::Il calendario della tre giorni >>>continua in categoria Sicilia


 


 

5.5.04

lo s&ograve; che annoio a m...

lo sò che annoio a morte , con la memoria , ma non mi và che la storia sia usata per scopi ideologi e che si mettano sullo stesso piano ecco . riporto qui alcune righe di Italo calvino : << (...) quel furore autentico che è in tutti noi , e che si sfoga in spari, in nemici uccisi , è lo stesso che fa sparare i fascisti , che li porta a uccidere con la stessa speranza di purificazione , di riscatto . ma allora c'è la STORIA .C'è quel che noi , nella storia siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra .Da noi, nienteva perduto,nessun gesto,nessuo sparo,pur uguale al loro,m'intendi?Tutto servirà se non a liberare i nostri figli ,a costruire un'umanità senza più rabbia , serena , in cui si possa non essere più cattivi .(...) >>.


 


 


 

da&nbsp; http://blog...

da  http://bloggerasperlapace.splinder.it  di cui faccio parte


 


UN PO' DI ORDINARI INTRIGHI


Facendo una ricerca in rete (non difficile, che però mi sembra nessun giornalista si sia preso la briga di fare), si scoprono varie cose
interessanti sulla società americana Dts e sulla sua figlia Dts Llc, che è quella da cui dipendevano Quattrocchi e gli altri tre italiani rapiti in
Irak. Prima di tutto, che il nome intero è Dyncorp Technical Services (è col nome Dyncorp che viene di solito citata in rete) e che la società in effetti
dal 7 marzo 2003 è stata assorbita (insieme con la Dts Llc) dalla Computer Science Corporation (Csc), un gruppo da 90.000 dipendenti e 11,3 miliardi di
dollari di fatturato nel 2002. dal sito della Csc si evince che le attività aerospaziali e di difesa (a&d) siano solo una piccola parte del loro
business (che comprende anche: attività assicurative e bancarie, consulenza alle imprese, manutenzione di aerei ed elicotteri militari, conduzione di
ricerche oceanografiche con una flotta di navi di proprietà, gestione di call center dell'amministrazione pubblica). Giusto per dare un ordine di
grandezza: gli ultimi tre appalti ottenuti nel settore a&d dalla Csc (sono tutti del primo trimestre 2004) valgono 950, 406, e 228 milioni di dollari.
Csc e Dts erano entrambe fino a prima della fusione fra le prime 25 imprese (per giro d'affari) fornitrici del governo americano nel settore militare.
Di cosa si occupa la Dts - direttamente, attraverso sue sottoaziende, o nell'ambito di joint venture a cui partecipa la Csc? Lo vediamo subito. Mi
preme sottolineare che le mie fonti sono relativamente istituzionali: per esempio i siti della Federation of American Scientists (Fas) e di corpwatch
, che si occupano (tra l'altro) da anni di monitorare le attività militari e di intelligence del governo americano e delle multinazionali. 1.. La Dts (o
Dyncorp, per il resto del mondo) forniva supporto logistico alle truppe americane di stanza, tra l'altro, a Timor est, a Panama, in Perù. 2.. La Dts
è l'impresa con contratti dell'importo maggiore (ca. 600 milioni di dollari) nell'ambito del Plan Colombia, cioè il piano di distruzione militare delle
piantagioni di coca in Colombia (qui qualche dettaglio in piu Sul Plan Colombia), e in particolare è la Dyncorp che si occupa di irrorare i campi
di defolianti con 88 aerei di sua proprietà, tanto da essere citata in giudizio nel 2001 da un gruppo di contadini ecuadoregni raggiunti in maniera
assolutamente illegale dai pesticidi, che avevano causato malattie,malformazioni e morti infantili; i defolianti usati sono in effetti molti
simili all'Agent Orange usato in Vietnam. 3.. La Dts gestisce per conto dell'amministrazione americana la riorganizzazione dell'attività poliziesca
e giudiziaria in Irak. 4.. I dipendenti della Dts costituiscono il nucleo centrale della forze armate americane di stanza in Bosnia - per chiarire:
l'esercito americano appalta la fornitura di ufficiali per la sua truppa ad un'azienda esterna, in outsourcing. 5.. La Dts è stata condannata in
tribunale dopo che un'ispettrice dell'Onu aveva accusato i suoi uomini di aver ridotto in schiavitù e costretto alla prostituzione, in Bosnia, donne e
ragazzine minorenni: - qui un'inchiesta di salon sulla vicenda, qui un resoconto della sentenza sfavorevole alla Dyncorp. 6.. La Dts si occupa del
controllo militare del confine tra Usa e Messico, compreso il tratto di 22 km in cui è stato eretto un muro difensivo alto 3 metri, simile a quello tra
Israele e Cisgiordania. 7.. La Dts è fra le imprese che si occupano di sviluppare per conto dell'amministrazione americana il Ballistic Missile
Defense System, cioè lo scudo spaziale. 8.. La Dts si occupa della manutenzione di aerei (per esempio i B-52) e navi della marina e
dell'aviazione americana. 9.. La Dts gestisce diversi poligoni di tiro atomici in giro per gli Usa.

Insomma, la questione mi sembra ben spiegata dal Washington Post: "The U.S. government increasingly relies on civilians to perform jobs once reserved
for the military, including [.] training Iraq's new armed forces and providing security for foreign leaders". (In altre parole: un tempo
sarebbero stati soldati reclutati dallo stato americano, ora sono soldati privati che forniscono servizi alle forze armate americane in outsourcing.
Mi correggo: sono soldati privati quando sono cittadini americani: se invece si tratta di cittadini stranieri, in particolare cittadini di Stati che al
momento non hanno dichiarato guerra all'Irak (come l'Italia), si tratta di mercenari secondo la convenzione Onu contro il reclutamento, l'uso, il
finanziamento e l'addestramento di mercenari, ratificato dall'Italia attraverso la legge 210/1995. Per concludere sugli italiani dipendenti della
Dts rapiti in Irak: poveri vigilantes un par di palle.

IL SOLE E LA LUNA Q...

IL SOLE E LA LUNA


Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si appassionarono perdutamente 
e cominciarono a vivere un grande amore. 
Il mondo ancora non esisteva ed il giorno che Dio decise di crearlo, 
diede al Sole ed alla Luna un tocco finale: lo Splendore.
Fu deciso anche che il Sole avrebbe illuminato il Giorno e che la Luna avrebbe illuminato la Notte.
Stando così le cose, sarebbero stati obbligati a vivere separati.

I due amanti furono invasi da una grande tristezza e quando capirono 
che non si sarebbero incontrati mai più......
LA LUNA si angosciò sempre più e nonostante lo splendore datole da Dio, 
diventò triste e solitaria. Il SOLE a sua volta, acquisì un titolo di nobiltà: 
“ Re degli Astri”, ma nemmeno questo lo rese felice.


Dio, vedendo tutto ciò, li chiamò e gli disse:
Non dovete essere tristi....entrambi adesso possedete un proprio splendore.
"Tu LUNA, illuminerai le notti fredde e calde, 
sedurrai gli innamorati e sarai frequentemente protagonista di poesie incantevoli. 
In quanto a te, SOLE, darai lustro a questo titolo perché sarai l’Astro più importante, 
illuminerai la Terra durante il giorno, profonderai calore all’uomo 
e la tua semplice presenza renderà più felici tutte le persone."


La LUNA si intristì ancora di più per il suo crudele destino e pianse amaramente ...
ed il SOLE, nel vederla soffrire tanto, 
decise che non avrebbe potuto lasciare che lei si abbattesse di più, 
quindi l’avrebbe aiutata ad accettare ciò che Dio aveva stabilito per loro.
Nonostante ciò, la LUNA continuava ad essere preoccupata, 
tanto che il SOLE decise di fare una richiesta SPECIALE a Dio:
 "Signore, aiuta la LUNA per piacere, ella è più fragile di me 
e non riesce a sopportare la solitudine..." 
e allora Dio, nella sua immensa bontà, creò le Stelle per far compagnia alla LUNA.
La LUNA, ogni volta che é triste, ricorre alle stelle che fanno di tutto per consolarla, 
però difficilmente ci riescono.


Oggi, entrambi vivono così... 
Il SOLE fingendo di essere felice e la LUNA non riuscendo a dissimulare la sua tristezza.
Il SOLE arde di passione per la LUNA e lei vive nelle tenebre della nostalgia.
Si dice che gli ordini di Dio fossero che la LUNA sarebbe dovuta essere sempre piena e luminosa, 
ma non fu così....perché la LUNA é donna e come ogni donna, ha le sue fasi.
Quando é felice, riesce ad essere Piena e luminosa, 
ma quando é infelice é calante e nessuno riesce a scorgere il suo splendore.
LUNA e SOLE continuano il loro destino. Lui, solitario ma forte; 
lei, in compagnia delle stelle, ma debole.


Gli uomini provano costantemente a conquistarla, come se ciò fosse possibile. 
Qualcuno addirittura é riuscito ad arrivare a lei, ma è tornato sempre solo. 
Mai nessuno é riuscito a portarla fin qui sulla terra, 
nessuno mai é riuscito a conquistarla, 
nonostante la moltitudine di persone che ci ha provato.


Successe poi che Dio decise che nessun amore esistente in questo mondo sarebbe dovuto essere impossibile, 
neppure quello della LUNA e del SOLE... e fu allora che decise di creare l’Eclissi.
Oggi SOLE e LUNA vivono aspettando questo momento... 
questi pochi istanti che gli furono concessi e che capitano così raramente.
Quando guardi verso il cielo, a cominciare da adesso, 
e vedi che il SOLE copre la LUNA, é perché si unisce ad ella e cominciano ad amarsi.
 E’ a questo atto d’amore che si diede il nome di Eclissi.


E’ importante ricordare che la luce della loro estasi é talmente abbagliante 
che si consiglia di non guardare il cielo in questo momento... 
i tuoi occhi potrebbero danneggiarsi alla vista di sì tanto amore. 
Tu già sapevi che sulla Terra esistevano il SOLE e la LUNA... 
ed anche che esiste l’eclissi ...ma questa é la parte della storia che non conoscevi..... o no?

3.5.04

Dal uno dei pochi gi...

Dal uno dei pochi giornali che ha lanciato questo appelllo , ovvero l'unità ( www.unita.it ) . Riporto dal sito
 In edicola con L’Unità «Patrimonio s.o.s. La grande svendita del tesoro degli italiani», il libro curato da Maria Serena Palieri col contributo di Giuseppe Chiarante e Vittorio Emiliani. In occasione della presentazione è stato lanciato questo appello, di cui sono primi firmatari esponenti di spicco del mondo culturale, associazionistico e politico che si batte per la tutela del nostro patrimonio storico-artistico e ambientale. Per sottoscriverlo invia una mail al giornale .


Ecco il testo dell'appello


<<


Noi intellettuali, politici, rappresentanti di associazioni e organizzazioni culturali, preoccupati per il grave pericolo cui è esposto il patrimonio culturale anche a causa dei recenti provvedimenti riguardanti il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.La riforma del ministero per i Beni e le Attività culturali che ne indebolisce le strutture tecniche e scientifiche e le possibilità di intervento, il rinnovo di misure di sanatoria e di condono facciamo appello all'opinione pubblica per una più ampia mobilitazione in difesa di tale patrimonio tanto minacciato;Rivendichiamo al tempo stesso l'adozione anche di provvedimenti immediati e in particolare:1) il varo, per la necessità e l'urgenza di limitare il più possibile il rischio che un principio quale quello del silenzio/assenso porti alla vendita di beni di valore culturale semplicemente per l'assenza del tempo per accertarne il valore, di un decreto legge che stabilisca che, su richiesta della Soprintendenza specialistica e di quella regionale, sia prolungata di tre mesi la scadenza per l'esame istruttorio del bene;2) che, col medesimo decreto, sia stabilito tassativamente il termine (in ogni caso non oltre il 31 luglio 2004) di conclusione della fase di "prima applicazione" alla quale il decreto legge collegato alla Finanziaria limitava l'applicabilità della norma sul silenzio/ assenso;3) che si stabilisca nel medesimo decreto che i vincoli ope legis previsti dalla legge 431/85 (legge Galasso) relativi a coste, fiumi, montagne, parchi ecc… continuino ad aver valore indipendentemente dal loro recepimento nei vincoli paesistici regionali;4) che si preveda che nel varo definitivo del regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali sia bandito un congruo numero di concorsi per l'assunzione nei ruoli del Ministero di nuovi quadri scientifici e tecnici dotati del diploma delle scuole di specializzazione o del dottorato di ricerca; 5) che in tale regolamento di riorganizzazione si preveda sia che i Direttori regionali debbano essere scelti fra i dirigenti della carriera scientifica del Ministero sia che vengano ripristinate le norme già precedentemente in vigore per gli organi consultivi (comitati tecnico-scientifici e Consiglio Superiore) in modo da garantire il rispetto tanto del principio di rappresentanza ed elettività democratica quanto della competenza tecnica e scientifica.


>>


Ecco il primo elenco ( speriamo che adesso che venga ripetuto il successo della petizione fatta contro la (s)moratti che voleva tohliere darwin dai programmi ) 
GIORGIO BONSANTI, università di Firenze,
FRANCO CARDINI, università di Firenze,
MARISA DALAI EMILIANI, università La Sapienza,
VEZIO DE LUCIA, urbanista,
EUGENIO LA ROCCA, sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma,
GIOVANNA MELANDRI, ex-ministro per i Beni e le Attività Culturali,
GIUSEPPE SASSATELLI, preside facoltà di Lettere di Bologna,
NICOLA SPINOSA, soprintendente Polo Museale di Napoli,
ALMAMARIA TANTILLO, ex- direttrice Istituto Centrale del Restauro
ANNA COLIVA, drettore Galleria Borghese
RAFFAELLA CAPELLI, Cnr Bologna
DENISE A MONICA, Patrimonio s.o.s.
VERONICA CARPITA, Patrimonio s.o.s.
EMANUELE PELLEGRINI, Ptrimonio s.o.s.
MARZIA BONFANTI, Parimonio s.o.s.
DONATA LEVI,Patrimonio s.o.s.
ANTONELLA GIOLI, Patrimonio s.o.s.
ALBERTO SALVADORI, Patrimonio s.o.s.
GIUSEPPE SARCINELLI, Università di Lecce
GUIDO GRECO, Università di Napoli Federico II
EMANUELE PIATTELLA, Università "La Sapienza"
UMBERTO DI PORZIO, Cnr Napoli
MASSIMO DI TORO, Universita' di Catania
FRANCO TASSI, Comitato Parchi
OSCAR MANCINI, segretario generale CGIL Vicenza
GIUSEPPE ANDREANI, direttore Accademia Belle Arti Firenze.
ROSITA BERNARDO, Accademia Belle Arti Firenze
UMBERTO BISI, Accademia Belle Arti Firenze
MARIA ELISABETTA CATAMO, Accademia Belle Arti Firenze
MARCO CIANCHI, Accademia Belle Arti Firenze
FABRIZIO CRISAFULLI, Accademia Belle Arti Firenze
SERGIO PAOLO DIODATO, Accademia Belle Arti Firenze
CARLO FALCIANI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA GALLO, Accademia Belle Arti Firenze
ALINA GALLUZZI, Accademia Belle Arti Firenze
SIMONETTA LEONETTI LUPARINI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA LUPPI, Accademia Belle Arti Firenze
EDOARDO MALAGIGI, Accademia Belle Arti Firenze
FLAVIA MATITTI, Accademia Belle Arti Firenze
MASSIMO MATTIOLI, Accademia Belle Arti Firenze
ANGELA NOCENTINI, Accademia Belle Arti Firenze
ERNANI PATERRA, Accademia Belle Arti Firenze
MAURO PRATESI, Accademia Belle Arti Firenze
SUSANNA RAGIONIERI, Accademia Belle Arti Firenze
ALESSANDRA SCAGLIARINI, Accademia Belle Arti Firenze
FRANCO SPERONI, Accademia Belle Arti Firenze
ANNA TONDO, Accademia Belle Arti Firenze
BARBARA TOSI, Accademia Belle Arti Firenze
LAURA VECERE, Accademia Belle Arti Firenze
MARIA GIULIANA VIDETTA, Accademia Belle Arti Firenze
VINCENZA VITALE, Accademia Belle Arti Firenze
LAURA ZANOBINI, Accademia Belle Arti Firenze
NANDO PICCARI, assessore Cultura Provincia Rimini
MARIA CHIARA ACCIARINI, senatrice,
VITTORIO AMADIO, università di Reggio Calabria,
GIUSEPPE BASILE, funzionario Istituto Centrale Restauro,
SANDRA BIANCHI BANDINELLI, direttivo associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli,
TOM BENETOLLO, presidente Arci,
PAOLO BERDINI, urbanista,
IRENE BERLINGÒ, presidente Assotecnici,
MARGHERITA BONANNO, università di Tor Vergata,
RITA BORIONI, università della Calabria,
GIANFRANCO BOTTA, giornalista,
VITTORIA CALZOLARI, urbanista,
RENATA CANTILENA, università di Salerno,
GIANLUIGI CARANCINI, università di Perugina
LAURA CATTANI, università di Bologna,
LUCA CERCHIAI, università di Salerno,
GIUSEPPE CHIARANTE, presidente associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli,
FRANCA CHIAROMONTE, deputata,
GIAMPAOLO D'ANDREA, senatore,
UMBERTO D'ANGELO, ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli,
ROBERTO DELLA SETA, presidente Legambiente,
ANDREA EMILIANI, ex soprintendente beni storico-artistici Emilia Romagna,
GIOVANNI EMILIANI associazione Economia per la cultura,
VITTORIO EMILIANI, presidente Comitato per la Bellezza,
MARIA FENELLI, università La Sapienza,
MARIA GRAZIA FICHERA, soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale,
PAOLA FRANDINI, saggista,
MARIO GHIO, urbanista,
GIAN LUCA GRASSIGLI, università di Perugia,
MAURIZIO GUALTIERI, università di Perugia,
ALESSANDRO GUIDI, università di Verona,
DONATA LEVI, università di Udine,
AGAZIO LOIERO, deputato,
ALESSANDRA LUTALINI BOCCI, ricercatrice
ANNA MARIA MANDILLO, vice-direttrice Istituto Centrale Catalogo Unico,
CONCETTA MASSERIA, università di Perugia,
PAOLA MIGLIORINO, giornalista,
MARIA BEATRICE MIRRI, università della Tuscia,
LORENZO MISURACA, redazione Italia Nostra,
MATTEO ORFINI, Federazione Ds Roma,
CLEMENTINA PANELLA, università La Sapienza,
DESIDERIA PASOLINI DALL'ONDA, presidente Italia Nostra,
EMANUELE PELLEGRINI, redazione Patrimonio s.o.s.,
MARINA PIRANOMONTE, soprintendenza archeologica di Roma
ANGELA PONTRANDOLFO, università di Salerno,
MARIO TORELLI, università di Perugina
MARIO FEDERICO ROLFO, università di Tor Vergata,
SARA STACCIOLI, ex-direttrice Galleria Borghese,
SAURO TURRONI, senatore,
ANNALISA ZARATTINI, soprintendenza archeologica per il Lazio,
ROBERTO BARZANTI, presidente commissione cultura Parlamento europeo,
MARZIA BONFANTI, università di Pisa, redazione Patrimonio sos,
MARCO SAIONI , Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria,
STÉPHANE TOUSSAINT, Centre National de la Recherche Scientifique Paris,
FRANCESCO PISTILLI, architetto, associazione Città-Paesaggio,
PIERO GIANFROTTA, Università di Viterbo,
GUIDO PEAGNO, urbanista,
MILENA SARRI, ex parlamentare Pci,
STEFANO FATARELLA, urbanista, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
DARIO PREDONZAN, responsabile territorio WWF Friuli Venezia Giulia,
DAVIDE RIZZO, universita' di Tolosa,
TOMMASO FERRI, università La Sapienza,
MARCELLO ACQUARONE, C.N.R. I.M.E.M. Parma,
ROBERTO LIGRONE, Seconda Università di Napoli,
ALESSANDRO PICCOLO, Università di Napoli Federico II,
MICHELE LANZO, architetto, consigliere comunale di Catanzaro,
LA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA della Facoltà di Architettura di Siracusa
dell'Università degli Studi di Catania,
LUISA CARRACIUOLO, università di Napoli “Federico II”,
DENISE LA MONICA, Patrimonio Sos,
LORENZO PAGNINI, resp. beni culturali "Limen",
MAURO SCIONTI , Politecnico di Bari,
PAOLO FANCELLI, Università "La Sapienza",
FRANCESCO SPANÒ, università di Chicago e di Pisa,
ALESSANDRO BRASCHI, King's College, Londra,
GREGORIO LANDI, università di Firenze,
STEFANO ADAMI, University of California,
EDOARDO SALZANO, urbanista,
GAETANO PALUMBO, Institute of Archaeology, University College London,
MARIELLA GUERCIO, Universita' di Urbino,
GIULIA IRENE AIELLO , Archivio di Stato, Mantova,
COSIMO ANTONIO CALABRO', ex Presidente della Provincia di Reggio Calabria,
PIERO ROVIGATTI, Università G. D'Annunzio Chieti e Pescara,
FRANCA MORONI, Regione Emilia Romagna,
GABRIELLA POGGI, Università di Bologna,
SIMONE SILIANI, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze,
ANTONIO BALDI, Responsabile Antiabusivismo edilizio Comune di Napoli,
FEDERICO MARAZZI, Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa,
EMILIANO VINCENZO TOPPI, Università di Milano-Bicocca,
MARIAROSARIA BARBERA, Soprintendenza Archeologica di Roma,
GIUSEPPE TANELLI, università di Firenze, già Presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano,
ANTONINO CALAFATO, università di Bologna,
IRINA CRINA, Anca Sandu, Conservation and documentation of art works,
European projects assistance, Firenze,
PAOLA MARCIANI,Università di Milano,
SILVIA BONUCCI,
MANUELA MANENTE, Università di Catania,
PATRIZIA FARELLO, Soprintendenza archeologica Emilia-Romagna,
LEANDRO VENTURA, Università Ca' Foscari, Venezia,
NORBERT H. OTT, Accademia Bavarese delle Science, Monaco di Baveria,
FULVIA ZEULI, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Firenze, Pistoia e Prato,
FAUSTO CARMELO NIGRELLI, università di Catania,
GUSEPPE LO PILATO, direttore Giardino della Kolymbetra (Fai),
STEFANO CASTELVECCHI, università di Cambridge,
JAN SÖFFNER, università di Colonia
ERNESTO CAPANNA, università La Sapienza,
ALESSANDRA ASTERITI, università dell'Essex,
WERNER JOHANNOWSKI, università di Napoli,
LUCIO MANISCO, deputato Parlamento Europeo,
GIMMI RATTO, Cnr Pisa,
MARKUS OPHÄLDERS, università di Milano,
NOVELLA SANSONI, responsabile Cooperative culturali Lega Nazionale delle Cooperative
ALESSANDRO MANNA, presidente Articolo 9 Associazione Professionisti dei Beni Culturali
MARUSCA CAPARRINI, Cnr Sesto Fiorentino
CARLA BOZZOLO, Cnrs France
GIUSEPPE PLAIA, università di Ginevra
ANDREA MANZO, università Orientale Napoli
HUGO EMILIO TRAVERSO, università Nacional de Villa Maria, Argentina
FRANCO TOMMASI, università di Lecce
ANITA BUTERA, State University of New York
ROBERT MANNING, Rochester Institute of Technology
ANTONIO TABUCCHI, università di Siena
LAURA BONOMI, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria
GIORGIO BASILICI, Università di Campinas, Spagna
LUIGIA MANFRA, università Roma Tre
MARIA JOSÉ DE LANCASTRE, università di Pisa
GUIDO MULA, università di Cagliari
QUIRICO MIGHELI, università di Sassari
GIORGIO CAVIGIOLIO, Oakland Research Institute, California
MARCO TAVIANI, Cnr Bologna
DINO BUZZETTI, università di Bologna
FARA MISURACA, università di Palermo
MANUELA GHIZZONI, università di Bologna
BARBARA IZZO, Associazione Civita
GIUSEPPE NISTICÓ, universita' della Calabria
VINCENZO AGOSTA, universita' di Bologna
GIANLUCA BLOIS, Politecnico di Milano
STEFANO PIERONI, Centro Archivistico Scuola Normale Superiore di Pisa
MARIA ROSA ARDIZZONE, università Roma Tre
ALBERTO SCARPONI, vicepresidente Sindacato nazionale scrittori
CARMELO GUERRERA, università di Catania

Canzone censurata al...

Canzone censurata al concerto del primo Maggio



La Revisione Della Memoria «Riccardo Sinigallia


Liberateli per carità i nostri feriti
piangono ammalati avviliti
militanti spaventati e stanchi
i caduti pianti non si contano
ma si ricordano
non si scordano
rimandateci per carità
i nostri caduti
spogliati derisi finiti
militanti senza sentimenti
morti come tanti
l'idea non era stata loro
e forse non c'hanno mai creduto tanto
neanche tanto
alla nostra versione della storia
a questa visione della memoria
e forse non c'hanno mai creduto tanto
neanche tanto
alla versione data dalla storia
a revisione della memoria
si aspettano un gesto i nostri politici
i veri mandanti
imprenditori arroganti e prepotenti
raccomandati mai arrestati
inseguiti dal successo
come cantanti che non fanno 


>>


 testi www.tuttotesti.com/riccardosinigallia/rs.shtm#2                                                                                                                                                                                 news                                                                                                                                                     http://www.connessionemusica.it/italia_sinigallia_riccardosinigallia.htm 




2.5.04

dall'unit&agrave; online de...

dall'unità online del 2\5\2004.


Bisogno di vita
di Luigi Manconi

Le “cose ultime” (vita/morte, libertà/cattività) fondano, nei momenti cruciali, le scelte cruciali. Per certi versi, lo dico con intenzionale essenzialità, quella di ieri in Piazza S. Pietro è stata una delle più importanti manifestazioni per la pace di questi decenni. Non per il numero dei partecipanti (ne abbiamo viste di cento volte più grandi) né per l'articolazione così diversificata delle presenze: grazie al cielo, quest'ultimo è un dato che ha connotato tutte le più recenti mobilitazioni. L'importanza della manifestazione di ieri sta altrove. Innanzitutto, nel suo carattere “assoluto”: e non mi riferisco, certo, alla contrapposizione, anch'essa in qualche misura logorata, tra pacifismo totale e ingerenza umanitaria. Mi riferisco, piuttosto, al fatto che la posta in gioco della manifestazione era ed è, nella sua radicale semplicità, la “nuda vita” di quei tre ostaggi. Questione, appunto, di vita o di morte: null'altro. Davanti a questo dilemma, tutto il resto risulta azzerato e ammutolito: le biografie dei tre sequestrati (che a qualcuno possono non piacere), ma anche la controversia su il ritiro (quando?) o il mantenimento (fino a quando?) delle truppe occidentali in Iraq. Anche la sorte crudelissima, e trascuratissima, di altri “ostaggi”, come la popolazione civile di Fallujah, non va messa sul piatto contrapposto di una indecente bilancia: impedire che prosegua, anche di una sola ora e di una sola vita, il massacro di civili di quella città non è altra cosa, ma la stessa - e perfettamente coincidente - questione. Nessuna “ossessione comparativista”, dunque (quali morti contano di più? i “nostri” o i “loro”?): dalla massima attribuita a Mao (”alcune morti sono leggere come piume, altre pesano come montagne”) dovrebbe essere passato un migliaio di anni, e molte catastrofi politiche e intellettuali. Ma così non è: e, tutti i giorni, si ripete quell'errore e si riproduce quell'orrore. Non è accaduto ieri. Per una ragione, innanzitutto: perché si è trattato, nella sua gran parte, di una manifestazione totalmente impolitica, tra le divise delle Misericordie e il canto della “Salve regina”, intonata da monsignor Giovanni Lajolo: ma quell'impoliticità non deriva da un rifiuto della politica, bensì da un “venir prima” della politica. Da qualcosa che prescinde dalle sacrosante competizioni dei partiti e dai sacrosanti conflitti sociali, e li precede: e quel qualcosa è il senso autentico della comunità umana, della reciproca obbligazione, del legame sociale. Che, poi, è ciò che fonda la politica nella sua costituzione primaria, più solida e più degna. Lì, davvero, la vita umana conta: e lì, in condizioni appunto “estreme”, il pacifismo scopre la sua forza originaria. I parenti di Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana non sono pacifisti “per amore” (degli altri, dei soldati e dei civili, dell'armonia universale e della “pace perpetua”). Sono pacifisti “per forza”: perché è la sola risorsa a loro disposizione per osare l'inosabile. Ovvero farsi soggetto che “negozia” con i sequestratori dei loro cari. Ma questo non rende il loro pacifismo meno intenso e meno vero (come non lo è, vorrei dire, quello di chi è favorevole, in determinate circostanze, all'ingerenza umanitaria). Al contrario: essere pacifisti per la “forza” di bisogni primari (la salvezza dei propri familiari), e non per ragioni ideali o ideologiche o religiose, rende più, e non meno, ineludibile quella domanda di pace. Guai se la politica non ne saprà cogliere il senso profondo.


prima di lasciarvi le vostre opinioni , viorrei sentire le vostre