3.12.04

Senza titolo 423

***SENZA TITOLO***


 


Piangi che fa bene,


rendi lacrima parola,


d’un abbraccio


ti accoglierò..


..sofferenze e


fragilità.


Condivisione,


scema il dolore..


..e non il sarcasmo


del tutto va bene


ti aiuterà a crescere…


Non arrenderti


alla speranza,


all’ombra di te


che gioca con ciò


che non sai.


Parole del dopo,


commiserazione


a buon mercato,


umiliano, quelle


mani, che invano


hanno cercato


il prima.


Tutti sapevano,


maestri di vita zen,


che ora saccenti,


plaudono di polemiche,


sterili come


i vuoti che non rendono mai.


Non sono Dio,


sono uomo


piccolo e fragile,


come te,


percorro sentieri persi


nel buio che non ha luce.


Ascolto,


il dono del sentire e avvertire,


e non solo,


dell’apparire parole ben vestite.


Una lacrima tra le altre,


sono ora senza te,


amica sconosciuta,


..che ti sei arresa e persa


nei vicoli bui dell’anima tua.


Nella società del finto silenzio,


gli urli delle fragilità,


si perdono,


inoperosi,


nelle vite che non ci sono.


Nell’era dell’avere,


non si ha,


non si possiede


ciò che si è,


colmi il vuoto


con


altro vuoto..


..vivi e non t’accorgi,


del cuore che passa accanto a te,


come fagotto,


e va via.


Chi sapeva..


saprà oggi e non più domani,


e tu sarai,


l’ennesimo puntino nero


su carta bianca,


bollata,


della morte che..


..lava le coscienze.


 


By Lapò

1 commento:

MattaFunambola ha detto...

parole bellissime. senza bisogno di commento.

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