***SENZA TITOLO***
Piangi che fa bene,
rendi lacrima parola,
d’un abbraccio
ti accoglierò..
..sofferenze e
fragilità.
Condivisione,
scema il dolore..
..e non il sarcasmo
del tutto va bene
ti aiuterà a crescere…
Non arrenderti
alla speranza,
all’ombra di te
che gioca con ciò
che non sai.
Parole del dopo,
commiserazione
a buon mercato,
umiliano, quelle
mani, che invano
hanno cercato
il prima.
Tutti sapevano,
maestri di vita zen,
che ora saccenti,
plaudono di polemiche,
sterili come
i vuoti che non rendono mai.
Non sono Dio,
sono uomo
piccolo e fragile,
come te,
percorro sentieri persi
nel buio che non ha luce.
Ascolto,
il dono del sentire e avvertire,
e non solo,
dell’apparire parole ben vestite.
Una lacrima tra le altre,
sono ora senza te,
amica sconosciuta,
..che ti sei arresa e persa
nei vicoli bui dell’anima tua.
Nella società del finto silenzio,
gli urli delle fragilità,
si perdono,
inoperosi,
nelle vite che non ci sono.
Nell’era dell’avere,
non si ha,
non si possiede
ciò che si è,
colmi il vuoto
con
altro vuoto..
..vivi e non t’accorgi,
del cuore che passa accanto a te,
come fagotto,
e va via.
Chi sapeva..
saprà oggi e non più domani,
e tu sarai,
l’ennesimo puntino nero
su carta bianca,
bollata,
della morte che..
..lava le coscienze.
By Lapò
1 commento:
parole bellissime. senza bisogno di commento.
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