12.1.07

Senza titolo 1573

lo  so che non è bello esprimere  le proprie  emozioni  belle o brutte  che siano o siano state   tramite  canzoni,  ma    a  volte    esse sono troppo forti dure  da essere   modellate\ filtrate   ( in alcuni casi ) o  per  essere descrite  cosi  come  vengono  .

La  canzone   qui riportata   mi sembra  più adatta  a questo  scopo nonostante  risalga  a 40  anni fà  ( e forse  anche di più  )





 Canzone per un'amica  (  Guccini ) 

Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva
la dolce estate era già cominciata
vicino, lui sorrideva,
vicino, lui sorrideva

Forte la mano teneva il volante
forte il motore cantava
non lo sapevi che c'era la morte
quel giorno che ti aspettava,
quel giorno che ti aspettava.

Non lo sapevi che c'era la morte
quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte
venga e ci prenda per mano,
venga e ci prenda per mano.

Non lo sapevi, ma cosa hai pensato
quando la strada è impazzita
quando la macchina è uscita di lato
e sopra un'altra è finita,
e sopra un'altra è finita.

Non lo sapevi ma cosa hai sentito
quando lo schianto ti ha uccisa
quando anche il cielo di sopra è crollato
quando la vita è fuggita,
quando la vita è fuggita.

Dopo il silenzio soltanto è regnato
tra le lamiere contorte
sull'autostrada cercavi la vita
ma ti ha incontrato la morte,
ma ti ha incontrato la morte.

Vorrei sapere a che cosa è servito
vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati
se presto hai dovuto partire,
se presto hai dovuto partire.

Voglio però ricordarti com'eri
pensare che ancora vivi
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi,
e che come allora sorridi.



è  per    ricordare  unba ragazza  di circa  30\4   anni morta  in un incidente    sotto l'articolo   proprio il porimo giorno d'iniziare la  sua carriera d'avvocato      trovoate   nell'articolo sotto riportato dalla  nuova  sardegna del  12\1\2007

OLBIA. Il suo lavoro è cominciato tre giorni fa: patrocinante legale, il giuramento davanti al presidente, una carriera che si apre dopo anni di studio e di praticantato, le prime parcelle. La sua vita è finita ieri alle 9, poco prima di Priatu, stroncata dentro un’utilitaria dallo schianto con un un Tir mentre andava a Tempio, in tribunale, a mettere in pratica le prime opportunità della professione forense. Marilena Serra, 35 anni, di Olbia, non ha retto all’impatto violento contro il mezzo pesante e non sono riuscita a salvarla né un medico lì di passaggio che ha prestato i primi soccorsi né i tentativi disperati (oltre mezzora) di rianimarla dell’équipe del 118. Non era sposata, lascia i genitori e due fratelli più grandi (era nipote di Sergio Bagatti) .


E’ una morte sulla strada, una morte sul lavoro. Marilena Serra ieri mattina avrebbe passato il primo giorno in tribunale da praticante legale. Aveva prestato giuramento solo tre giorni fa nelle mani del presidente Mazzaroppi. E’ il primo passo dopo un anno di praticantato (fatto dall’avvocato Pier Luigi Mulas) verso la professione di avvocato, la prima possibilità di guadagnare. Marilena Serra aveva 35 anni, e stava lavorando nello studio dell’avvocatessa Patrizia Deiana di Olbia. Era partita presto da Olbia, per essere in tribunale alle 9.30. Mezzora prima, lo scontro. Viaggiava da sola su un Hyundai Atos, una utilitaria senza airbag. Stava affrontando l’insidiosa discesa verso Priatu, sulla Olbia-Tempio: un tratto di strada spesso scivoloso. Poco prima di una curva a destra, a cinquecento metri dal centro della frazione, avrebbe perso il controllo dell’auto. Così, almeno, ha raccontato l’autista del Tir (con un masso) contro cui la Atos è andata a sbattere. «L’ho vista venirmi incontro a grande velocità - ha detto alla polizia Giampiero Piccinnu, della società Sarda Transport di Olbia -. Ho provato a evitarla, ma è stato tutto inutile: ha preso con la parte sinistra la mia parte sinistra». L’auto si è girata più volte su se stessa: ma è stato l’impatto contro il Tir, finito in cunetta dall’altra parte della corsia di marcia, a provocare danni irreparabili a Marilena Sanna . Non c’era l’airbag, indossava le cinture ma l’urto contro il volante l’ha devastata. Così ai primi soccorritori, tra i quali i medico, è sembrato impossibile tenerla in vita. Sono stati chiamati i vigili del fuoco da Olbia, che hanno fatto un grande lavoro per liberare la giovane dalla lamiere contorte dell’utilitaria. E’ stato chiamato il 118, i cui medici hanno fatto l’impossibile, mezzora di massaggio cardiaco, senza però riuscire a strappare alla morte Marilena Serra. Sulla dinamica dell’incidente, ora, indagano la polizia e la polstrada di TempioPausania  


e per  la morte  avvenuta dopo un tumore  all'intestino  di una cdv  Caterina poddu  (  nei prossim giorni   cerchero  tramite lo scanner della biblioteca  di  estrapolare  una sua foto   e riportarla  qui    forse per il trigesimo )

e per  i  fatti  d'erba di cui evito  di commentare perchè non basta quanto i media  la fanno lunga  aprendovi i tg per  coprire  cose  importanti






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