dall'archivio di www.smemoranda.it Smemoranda 16 mesi 2007 Liberi di essere liberi
A chi vuole la base Usa a Vicenza e m'accusa d'essere chi con documentazione chi ripetendo il solito disco rotto che ci hano liberatoi che saremo in mano ai comunisti di tito o dell'Urss , ecc anti americano , consiglio di leggersi questi articoli scritti da gente che non è di sinsitra e poi ne riparliamo
A chi vuole la base Usa a Vicenza e m'accusa d'essere chi con documentazione chi ripetendo il solito disco rotto che ci hano liberatoi che saremo in mano ai comunisti di tito o dell'Urss , ecc anti americano , consiglio di leggersi questi articoli scritti da gente che non è di sinsitra e poi ne riparliamo
Sconti su bollette e trasporti, contributi in denaro contante per centinaia di milioni. Da La Maddalena ad Aviano la mappa delle servitù salatissime./
Lo Stato italiano paga ogni anno il trentasette per cento dei costi delle basi (Aviano, La Maddalena, Sigonella e altre) e dellele truppe americane di stanza nel nostro paese: risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forze armate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso (il Parlamento) degli Stati Uniti. Nel 1999 il tributo versato da Roma a Washington è stato pari a 530 milioni di dollari (circa 480 milioni di euro), mentre nel 2002 i contribuenti italiani hanno partecipato alle spese militari americane per un ammontare di 326 milioni di dollari. Tre milioni sono stati dati in denaro liquido, il resto sotto forma di sgravi fiscali, sconti e forniture gratuite che riguardano trasporti, tariffe e servizi ai soldati e alle famiglie. La maggior parte dei pagamenti, si legge nelle carte ufficiali del Governo di Washington, nascono da «accordi bilaterali» («bilateral agreements» nei testi originali) tra Italia e Stati Uniti, il resto viene dalla divisione delle spese in ambito Nato. Il metodo di prelievo si chiama «burden-sharing» («condivisione del peso») ed è illustrato nel "Nato Burdensharing After Enlargment" pubblicato nell'agosto 2001 dal Congressional Budget Office (Ufficio per il bilancio) del Congresso. Vi si legge (capitolo III, pagina 27) che i comandi militari Usa stimano che grazie a questi accordi soltanto per le opere e i servizi nella base di Aviano «i contribuenti - (taxpayers) - americani hanno risparmiato circa 190 milioni di dollari». Quanto all'impegno complessivo del nostro fisco verso gli Usa, il documento chiave è il Report on Allied Contributions to the Common Defense (rapporto sui contributi degli alleati alla difesa comune), consegnato nel marzo 2001 dal Segretario alla difesa (il ministro) al Congresso degli Stati Uniti. Alla pagina 6 della sezione I si legge quanto segue: «Italia e Germania pagano, rispettivamente, il 37 (l'Italia) e il 27 per cento dei costi di stazionamento di queste forze (le forze armate Usa, ndr)». Nel rapporto "Defense Infrastructure" consegnato nel luglio 2004 al Congresso da parte dell'Ufficio governativo per la trasparenza, a pagina 18 si legge che «diversi Paesi europei forniscono vari tipi di sostegno da parte delle nazioni ospitanti. Per esempio, nel bilancio 2001, Germania e Italia hanno dato i maggiori contributi, valutati rispettivamente in 862 e in 324 milioni di dollari». Si tratta, spiega il rapporto, di contributi diretti e indiretti «*aggiuntivi rispetto a quelli della Nato*».(...) Di Marco Mostallino, Giornale di Sardegna - 13 Ottobre 2005
per leggere l'intero articolo www.cinziaricci.it/nosilence/deliri001.htm#1
*Basi americane e contratti, il conto piange.
*Ci vorrebbe Renato Carosone, il mitico autore di «Tu vuo’ fa’ l’Americano». Solo lui potrebbe raccontare la storia del conto in banca del governo Usa in Italia presso Bnl: «Tu vuo’ fa’ ’o napulitano / ’pulitano, ’pulitano...». Con un colpo di genio estraneo ai cari vecchi valori di James Stewart ma emulo piuttosto di «Totò truffa», *il conto viene tenuto infatti sempre in rosso, per sbertucciare i pignoramenti per le cause di lavoro perdute*.Un trucchetto che non fa molto onore allo Zio Sam. *E che la dice lunga (...) sul rispetto che certe volte gli amici americani hanno per le nostre leggi*. Punto di partenza per capire l’inghippo è Vicenza. Che ospita, nella famosa «caserma Ederle», una base militare statunitense che fa capo al Comando Setaf (Southern european task force) ed è tra le più importanti non solo d’Italia ma d’Europa. Al punto che, nei momenti di massimo allarme sul fronte del terrorismo islamico, la città berica fu tra quelle considerate ad alto rischio. (...)
Gian Antonio Stella
per leggere l'intero articolo http://snipurl.com/17z44
Omnia sunt communia!", tutte le cose sono di tutti ( Thomas Muntzer pastore protestante foto a sinistra ).
*NO ALLA GUERRA - NO WAR! SOCIALISTS FOR THE PEACE!*
Cristiani, ebrei e non per la non violenza e il socialismo. Questa è una mailing list interdenominazionale, ispirata alla figura di Leonhard Ragaz, evangelico svizzero. E' gradita una breve autopresentazione all'iscrizione. E' una newsletter informativa e formativa gratuita, inviata a credenti in dialogo, di diverse chiese e gruppi anche informali ma anche a liberi interlocutori, appartenenti a diverse nazionalità: hanno in comune il desiderio di camminare insieme. Nella prospettiva del sacerdozio universale dei credenti ci si interroga soprattutto su come vivere la Fede e promuovere la Pace, la Giustizia e la salvaguardia del creato.
E' aperta al dialogo e al confronto con tutte le fedi viventi e in particolare coi non credenti. E' stata fondata nel 1999 da Maurizio Benazzi: non è finanziata da chiese. Appaiono articoli e comunicati stampa di varie associazioni considerate amiche. Per la chiesa confessante facciamo memoria oggi di questo scritto di Dietrich Bonhoeffer teologo evangelico tedesco ed uno dei protagonisti della resistenza al Nazismo :
Lo Stato italiano paga ogni anno il trentasette per cento dei costi delle basi (Aviano, La Maddalena, Sigonella e altre) e dellele truppe americane di stanza nel nostro paese: risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forze armate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso (il Parlamento) degli Stati Uniti. Nel 1999 il tributo versato da Roma a Washington è stato pari a 530 milioni di dollari (circa 480 milioni di euro), mentre nel 2002 i contribuenti italiani hanno partecipato alle spese militari americane per un ammontare di 326 milioni di dollari. Tre milioni sono stati dati in denaro liquido, il resto sotto forma di sgravi fiscali, sconti e forniture gratuite che riguardano trasporti, tariffe e servizi ai soldati e alle famiglie. La maggior parte dei pagamenti, si legge nelle carte ufficiali del Governo di Washington, nascono da «accordi bilaterali» («bilateral agreements» nei testi originali) tra Italia e Stati Uniti, il resto viene dalla divisione delle spese in ambito Nato. Il metodo di prelievo si chiama «burden-sharing» («condivisione del peso») ed è illustrato nel "Nato Burdensharing After Enlargment" pubblicato nell'agosto 2001 dal Congressional Budget Office (Ufficio per il bilancio) del Congresso. Vi si legge (capitolo III, pagina 27) che i comandi militari Usa stimano che grazie a questi accordi soltanto per le opere e i servizi nella base di Aviano «i contribuenti - (taxpayers) - americani hanno risparmiato circa 190 milioni di dollari». Quanto all'impegno complessivo del nostro fisco verso gli Usa, il documento chiave è il Report on Allied Contributions to the Common Defense (rapporto sui contributi degli alleati alla difesa comune), consegnato nel marzo 2001 dal Segretario alla difesa (il ministro) al Congresso degli Stati Uniti. Alla pagina 6 della sezione I si legge quanto segue: «Italia e Germania pagano, rispettivamente, il 37 (l'Italia) e il 27 per cento dei costi di stazionamento di queste forze (le forze armate Usa, ndr)». Nel rapporto "Defense Infrastructure" consegnato nel luglio 2004 al Congresso da parte dell'Ufficio governativo per la trasparenza, a pagina 18 si legge che «diversi Paesi europei forniscono vari tipi di sostegno da parte delle nazioni ospitanti. Per esempio, nel bilancio 2001, Germania e Italia hanno dato i maggiori contributi, valutati rispettivamente in 862 e in 324 milioni di dollari». Si tratta, spiega il rapporto, di contributi diretti e indiretti «*aggiuntivi rispetto a quelli della Nato*».(...) Di Marco Mostallino, Giornale di Sardegna - 13 Ottobre 2005
per leggere l'intero articolo www.cinziaricci.it/nosilence/deliri001.htm#1
*Basi americane e contratti, il conto piange.
*Ci vorrebbe Renato Carosone, il mitico autore di «Tu vuo’ fa’ l’Americano». Solo lui potrebbe raccontare la storia del conto in banca del governo Usa in Italia presso Bnl: «Tu vuo’ fa’ ’o napulitano / ’pulitano, ’pulitano...». Con un colpo di genio estraneo ai cari vecchi valori di James Stewart ma emulo piuttosto di «Totò truffa», *il conto viene tenuto infatti sempre in rosso, per sbertucciare i pignoramenti per le cause di lavoro perdute*.Un trucchetto che non fa molto onore allo Zio Sam. *E che la dice lunga (...) sul rispetto che certe volte gli amici americani hanno per le nostre leggi*. Punto di partenza per capire l’inghippo è Vicenza. Che ospita, nella famosa «caserma Ederle», una base militare statunitense che fa capo al Comando Setaf (Southern european task force) ed è tra le più importanti non solo d’Italia ma d’Europa. Al punto che, nei momenti di massimo allarme sul fronte del terrorismo islamico, la città berica fu tra quelle considerate ad alto rischio. (...)
Gian Antonio Stella
per leggere l'intero articolo http://snipurl.com/17z44
Omnia sunt communia!", tutte le cose sono di tutti ( Thomas Muntzer pastore protestante foto a sinistra ).
*NO ALLA GUERRA - NO WAR! SOCIALISTS FOR THE PEACE!*
Cristiani, ebrei e non per la non violenza e il socialismo. Questa è una mailing list interdenominazionale, ispirata alla figura di Leonhard Ragaz, evangelico svizzero. E' gradita una breve autopresentazione all'iscrizione. E' una newsletter informativa e formativa gratuita, inviata a credenti in dialogo, di diverse chiese e gruppi anche informali ma anche a liberi interlocutori, appartenenti a diverse nazionalità: hanno in comune il desiderio di camminare insieme. Nella prospettiva del sacerdozio universale dei credenti ci si interroga soprattutto su come vivere la Fede e promuovere la Pace, la Giustizia e la salvaguardia del creato.
E' aperta al dialogo e al confronto con tutte le fedi viventi e in particolare coi non credenti. E' stata fondata nel 1999 da Maurizio Benazzi: non è finanziata da chiese. Appaiono articoli e comunicati stampa di varie associazioni considerate amiche. Per la chiesa confessante facciamo memoria oggi di questo scritto di Dietrich Bonhoeffer teologo evangelico tedesco ed uno dei protagonisti della resistenza al Nazismo :
"Fare e osare non qualunque cosa, ma la cosa giusta;
non restare sospesi nel possibile, ma afferrare arditi il reale;
non della fuga dei pensieri, ma nell'azione soltanto è la libertà.
L'obbedienza sa cosa è bene,
e lo compie,
La libertà osa agire, e rimette a Dio il giudizio
su ciò che è bene e male.
L'obbedienza segue ciecamente,
la libertà ha gli occhi ben aperti.
L'obbedienza agisce senza domandare,
la libertà vuole sapere il perché.
L'obbedienza ha le mani legate, la libertà è creativa.
Nell'obbedienza l'uomo osserva i comandamenti di Dio,
nella libertà l'uomo crea comandamenti nuovi.
Nella responsabilità trovano realizzazione entrambe, l'obbedienza è libertà."
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