Io Ieri non ho festeggiato ne scritto un post , sui 210 anni del nostro tricolore , perchè odio ( anche se molte volte non riesco a liberarmene e ad esserne immune ) la retorica --- da qualunque parte provenga --e le sue celebrazioni soprattutto quella stucchevole e obbligatoria che viene propinata dai media e dalle istituzioni .
Ma il becero e vergognoso commento \ dichiarazione « 210 anni sono troppi, infatti il Tricolore è vecchio, stanco e rappresentativo soltanto delle tifoserie calcistiche. Oggi nel giorno del suo anniversario, dovremmo avere il coraggio di metterlo nel cassetto, come simbolo di periodi storici, anche quelli sicuramente non positivi per il Paese. Il Tricolore è lento, il Federalismo è rock e per poter vivere, e non solo sopravvivere, dobbiamo ballare e non stare fermi». del putribondo figuro Roberto Calderoli, leghista e vicepresidente del Senato, Adnkronos 7 gennaio 2007 , mi hanno spinto a scrivere questo post d'oggi sotto forma di lettera aperta a Caderoli
Spettabile Calderoli
Il tricolore , sarà pur vecchio , ma fa parte nel bene e nel male dela nostra identità culturale , non è vero che è rappresentativo solo delle tifoserie calcistiche o di qualunque altro sport , ma di tutto il nostro amato-odiato paese . Non seguo il suo consiglio , lo tengo appeso al muro ed esporlo nelle grandioccasioni ed in particolare per le celebrazioni nel 2011 ( nonostante le contrraddizioni storico politiche ) dei 150 di stato nazionale . Non è lento il tricolore , ma lento è l'uso che le istituzioni ( salvo la resistenza e ciampi ) retorico e stucchevole me hanno fatto ( giustificando conn esso guerre coloniali, dittature , genocidi , e guerre preventive ed invasioni in appoggio alla politica di dominio o oimperialista come si diceva un tempo ) . Esso è rock come il federalismo e le autonomie regionali ( anche se ancora non riconosciute in maniera uguale a tutte regioni italiane ) .
Quindi prima di fare beceri discorsi si studi la storia e la cultura non solo della sua regione ma anche del nostro paese e la prossima volta s'acccerti che ilo cervello ( sempre che non l'abbia mandato al'ammasso ) sia collegato .
arrivederci
mi piace concudere con questa canzone di Francesco De gregori ( che avrei preferito come inno nazionale anzi che io retorico e poco conosciuto nel testo inno di mameli \ fratelli d'italia ) di cui trovate qui le note storiche
Viva l'italia
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia domenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
per coloro volessero approfondire sul significato e la storia del nostro tricolore ecco alcuni siti
Ma il becero e vergognoso commento \ dichiarazione « 210 anni sono troppi, infatti il Tricolore è vecchio, stanco e rappresentativo soltanto delle tifoserie calcistiche. Oggi nel giorno del suo anniversario, dovremmo avere il coraggio di metterlo nel cassetto, come simbolo di periodi storici, anche quelli sicuramente non positivi per il Paese. Il Tricolore è lento, il Federalismo è rock e per poter vivere, e non solo sopravvivere, dobbiamo ballare e non stare fermi». del putribondo figuro Roberto Calderoli, leghista e vicepresidente del Senato, Adnkronos 7 gennaio 2007 , mi hanno spinto a scrivere questo post d'oggi sotto forma di lettera aperta a Caderoli
Spettabile Calderoli
Il tricolore , sarà pur vecchio , ma fa parte nel bene e nel male dela nostra identità culturale , non è vero che è rappresentativo solo delle tifoserie calcistiche o di qualunque altro sport , ma di tutto il nostro amato-odiato paese . Non seguo il suo consiglio , lo tengo appeso al muro ed esporlo nelle grandioccasioni ed in particolare per le celebrazioni nel 2011 ( nonostante le contrraddizioni storico politiche ) dei 150 di stato nazionale . Non è lento il tricolore , ma lento è l'uso che le istituzioni ( salvo la resistenza e ciampi ) retorico e stucchevole me hanno fatto ( giustificando conn esso guerre coloniali, dittature , genocidi , e guerre preventive ed invasioni in appoggio alla politica di dominio o oimperialista come si diceva un tempo ) . Esso è rock come il federalismo e le autonomie regionali ( anche se ancora non riconosciute in maniera uguale a tutte regioni italiane ) .
Quindi prima di fare beceri discorsi si studi la storia e la cultura non solo della sua regione ma anche del nostro paese e la prossima volta s'acccerti che ilo cervello ( sempre che non l'abbia mandato al'ammasso ) sia collegato .
arrivederci
mi piace concudere con questa canzone di Francesco De gregori ( che avrei preferito come inno nazionale anzi che io retorico e poco conosciuto nel testo inno di mameli \ fratelli d'italia ) di cui trovate qui le note storiche
Viva l'italia
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia domenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
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