17.1.07

Senza titolo 1586



Proprio mentre leggo i post  di Solaria  e  di scarabocchio\Comicomix ---  trovate sotto gli url  dei loro post  --- e  vedo questa  foto ---
tratta   dal sito altravcicenza  trovate alla fine del post  l'url ---  e leggo   dalla  didascalia  che  :  il  Perimetro segnato in rosso allargamento base militare per rifornimenti e partenze per guerre infinite dal territorio italiano. Tutto gratis senza impegni e con inchini .

Perimetro segnato in rosso allargamento base militare per rifornimenti e partenze per guerre infinite dal territorio italiano. Tutto gratis senza impegni e con inchini.



 mi viene da canticchiare  questa  canzone    di Ligabue -Pelù-jovanotti 
Scritta al tempo della guerra del Kosovo durante la quale dalle basi italiane partivano i jet NATO per i raid aerei sulla Serbia che hanno provocato migliaia di morti. Il governo di centrosinistra era all'epoca presieduto dal diessino Massimo D'Alema.

IL MIO NOME E' MAI PIU'

Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,

oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno

C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
(e) fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...

C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...




Dopo (  ma come non condividerlo da Sardo , in quanto nell'isola sono presenti il maggior numero di poligoni e basi Usa e Nato   a livello nazionale   di cui  una , precisamente ,  quella della  madalena  ,  per  fortuna  è  in smobilitazione   a 70\90 km dal mio paese )  il post durissimo  del cdv  Solaria con relativo commento di  diarioacido ( qui  a sinistra la sua  vignetta  )   e
  quello   comico \ sarcastico  della  " famiglia "   scarabocchiocomicocomix nostri cdv  ( a cui vanno i miei complimenti  erano anni    che non ridevo cosi , vedo che Riccardo Orioles il curatore e  ideatore  della notissima in quasi 10 d'attività   catena di san libero  qui  tutti i numeri   sta  facendo proseliti anche qui  splinder  )  di cui riporto qui al centro  la loro  vignetta  . Riporto  sotto in questo post questa lettera da mandare   ( intasiamoli l'email e faciamo mail bombing qui trovate delle  news per chi volesse sapere  cosa  sia  e  come farlo  ) alle istituzioni . Essa è tratta dalla Newsletters disarmo del 16\1\2007  di del portale www.peacelink.it e sempre  dalla stesa  Nw  di peacelink  riporto  una  bellissima lettera a napolitano   dell'ottimo Antonello Repetto, una delle figure più sincere e pure, di animo e di parola, della "nonviolenza in cammino" - a seguito del "tradimento" di quei parlamentari "pacifisti", morenti "per delle idee ma di morte lenta", che, dopo sublime e attento balletto, hanno finito per votare il rifinanziamento del massacro afghano; e visti i succosi stanziamenti "in armi" che la "finanziaria" naturalmente prevede -, ha deciso di restituire la tessera elettorale al Presidente della Repubblica. Credo  che smettero   di votare e credere nel "sistema pseudodemocratico clientelar-mafioso a manipolazione di consenso", e quel certificato per me ha davvero poco valore. Se non fosse che tale restituzione comporta, in qualche modo, il riconoscere l'autorità del presidente - non la riconosco né istituzionalmente né, meno che mai, umanamente: il miglioristaflirtava col Bettino, passerà alla storia per l'introduzione dei CPT e per aver preso, insediatosi sullo scranno, a chiamar pace ciò che ieri chiamava guerra; lo farei anch'io. Anzi, lo farò sicuramente.


 



---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: lettera a Prodi - no all'ampliamento della base di Vicenza - Loc
From: "LOC" locosm@tin.it
Date: Tue, January 16, 2007 10:32 pm
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Vi inviamo la email che abbiamo inviato in ordine di elenco sottostante. Oggi 16 gennaio alle ore 22,20 ci hanno telefonato da Vicenza che i manifestanti hanno occupato i binari della stazione.Prodi da Bucarest ha dichiarato un sì per l'ampliamento alla base.Andiamo bene come si voleva dimostrare .......
ciao
Max

Inviate  pure  la lettera  alle persone in elenco e non solo  per rafforzare  il dissenso  a simile decisione

On. Romano Prodi
Presidenre del consiglio  dei ministri
Palazzo Chigi  06 67793085 -6798648
Piazza colonna  370  00187 Roma
redazione.web@governo.it

p.c.

On.
Alfonso Pecorario Scanio
Ministro
dell'Ambiente
segr.ufficiostampa@minambiente.it


On.
Paolo Ferrero
Ministro
della Solidarietà Sociale
segreteriaministroferrero@solidarietasociale.gov.it


On.Bianchi
Ministro dei trasporti
segreteria.bianchi@infrastrutturetrasporti.it



Milano 16-1-07
Oggetto : contrarieta' all'ampiamento della base di Vicenza






Gentile Presidente Prodi
con la presente le scriventi Associazioni ribadiscono il loro NO all'ampliamento della base USA di Vicenza ed invitano il governo italiano a decidere in tal senso nel Consiglio dei Ministri fissato il 26 gennaio p.v.
Il problema, a nostro parere, non e' semplicemente opporsi ad un ampliamento delle servitu' militari nefasto socialmente ed ambientalmente per la citta' veneta; ma contrastare un progetto funzionale per la "guerra unica" al terrorismo dichiarata dagli USA in termini inaccettabili per lo stesso programma dell'Unione, per gli interessi del nostro Paese oltre che per la vocazione pacifista del patto fondativo della nostra Repubblica sancito dalla Costituzione . In questa inaccettabile logica di guerra "globale, preventiva e parmanente" la base di Vicenza, ospitando la 173 Brigata, sara' il perno operativo del fronte Sud per le operazioni unilateralmente perseguite dagli Stati Uniti. E' quindi in gioco, in questa decisione, oltre la sovranita' nazionale, la credibilita' di una impronta indipendente, europea, di pace della politica estera italiana. Una risposta negativa Sua e del Suo governo, si aggiungerebbe alla non comprensione delle Vostre scelte operate ad esempio in Afghanistan, in Nigeria, in Libano, in Iraq: non siamo a conoscenza in esse dei piani "di pace" da Voi dichiarati, mentre ogni giorno sui media vediamo in quegli scenari azioni di guerra, di violenza inaudita. Inoltre non comprendiamo l'aumento delle spese militari operato in Finanziaria, sottaciuto di fronte alle dichiarate difficoltà finanziarie di molti settori sociali e culturali dell'Italia. Con queste motivazioni, essendo soggetti attivi nel Movimento Pacifista italiano ed in particolare per le campagne di obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari, dichiariamo il nostro appoggio alle lotte popolari contro la base militare a Vicenza, e l'opposizione alle armi di distruzione di massa presenti sul nostro territorio. In caso di sordita' alle richieste popolari la resistenza nonviolenta continuera' e noi ne sareme parte integrante con le nostre idee, le nostre proposte, il nostro impegno. Chiediamo al governo italiano di sottoporre comunque questa decisione ad un preventivo dibattito parlamentare.


Distinti saluti per le segreterie Lega Disarmo Unilaterale - Lega Obiettori di Coscienza – Riconciliazione Alfonso Navarra - Massimo Aliprandini - Francesco Lo Casci
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Non voterò più in obbedienza al 5° Comandamento  Si svuotino, finalmente, gli arsenali e si riempiano i granai! Basta con l'aumento delle spese militari e le guerre

 

17 gennaio 2007

 

Signor Presidente

La informo che il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, tramite il prefetto di Cagliari ed il Comune di Carloforte, ha provveduto a restituirmi la mia tessera elettorale che io Le avevo inviato per protestare contro la decisione del Parlamento di aumentare le spese militari e di autorizzare le missioni di "pace", in verità vere e proprie guerre che violano l'articolo 11 della Costituzione.Le torno ad inviare, allegato alla presente, la mia tessera elettorale e aggiungo che provvederò ad annullarla scrivendoci sopra il testo del 5° Comandamento: "Non uccidere". Basta con le spese militari e le guerre.L'Italia sta infatti violando l'articolo 11 della Costituzione.La informo che non mi recherò più a votare sinché Lei, che è il capo supremo delle Forze Armate, ed il Parlamento, continuerete ad avallare l'aumento delle spese militari e le guerre!La mia coscienza di cittadino e di cristiano mi impone di continuare a perseverare con le mie azioni di disubbidienza civile.
Si svuotino, finalmente, gli arsenali e si riempiano i granai ! 
Basta con le spese militari e le guerre !

Concludo questo post  con la risposta   datami   dal  fondatore  del progetto Laboratorio Eudemonia
( trovate  sotto ala fine del post  il sito  )  quando  ho riportato  l'intervento ( mi scuso se non l'ho contattato  ) del cdv  solaria  nella Lista disarmo di peacelink
<< 
è ora di immaginare altre forme di governo questa gente è andata, sono rrecuperabili l'intero sistema politico basato sui partiti è da abbandonare Quando sono nate le nostre democrazie, sono comparsi anche i partiti. Si è trattato di un fenomeno naturale che, per i tempi in cui accadde, probabilmente era la cosa più opportuna. Ora: la nostra evoluzione sociale è basata sul maggior affinamento percettivo ed espressivo che nel tempo riusciamo ad acquisire, per lo più grazie ai più progrediti strumenti tecnologici conquistati. Se nei tempi andati i partiti politici riuscivano, data la generale arretratezza culturale e tecnologica, a dare una risposta accettabile alle istanze sociali, da lungo tempo, ed ancor più oggi, il sistema politico basato sui partiti, dato il generale avanzamento delle nostre società, non è più considerabile adeguato
Essenzialmente :




  1. - i partiti dividono la società in blocchi contrapposti, dimenticando che qualsiasi organismo, anche quello sociale, per funzionare bene deve avere una coesione di elevato livello tra tutti i suoi individui. Il sistema dei partiti, basato proprio sulla parzialità, non fa che creare un clima di diffusa, generale incomprensione ed astio, che nei momenti più critici non può non sfociare in manifestazioni di vera e propria violenza.

  2.  i partiti, in quanto grossi blocchi chiusi di persone, hanno una sensibilità minima rispetto a quella necessaria per un buon andamento della società. Essi sono in grado di percepire solo ciò che è ultramanifesto, solo ciò che è divenuto spropositatamente grande, non riuscendo a percepire i minuti quanto imprescindibili elementi attraverso cui invece si esprime la vita.

  3. i partiti, per la stessa ragione: in quanto grossi blocchi chiusi di persone, sono lenti ad adeguarsi alle continuamente mutanti situazioni della realtà.

  4. - i partiti pensano ed agiscono basandosi più che su ogni altra cosa sul principio della forza esercitabile dalla massa fisica risultante dalla somma dei corpi dei suoi singoli associati. Essi non impostano la loro esistenza sulla razionalità, su ciò che è giusto sia, ma propriamente sulla forza: "l'unione fa la forza" è appunto il detto dal quale si fanno più rappresentare. E così la società non evolve bensì s'appende dove si raggruppa il maggior numero di persone.

  5. - i partiti sono entità votate alla crescita continua. Mai vi potrà essere un partito che si autolimiti in dimensioni o perseguimento del potere . Questo a prescindere da quali che siano le reali esigenze del tempo. Di fatto il partito pensa ed agisce in modo sbagliato in partenza, il numero dei suoi associati  [ leggasi numero  d'iscritti   e di tessere ]  essendo una fissazione tale da offuscare qualsiasi contingenza


                                                                           

Tutto ciò va naturalmente esteso anche alle associazioni, che dai partiti hanno preso e conservano tuttora forma e struttura.Il fatto che questi temi non siano affatto all'ordine del giorno presso alcun centro di riflessione sociale mostra in quali condizioni di arretratezza viviamo e quali strade senza uscita stiamo percorrendo.Con cosa sostituire il sistema basato sui partiti? Questo è un compito che attende ognuno di noi, chiunque percepisca che il mondo non può cambiare senza cambiare in profondità la nostra organizzazione essendo automaticamente chiamato a rifletterci su.In sintesi: dobbiamo trovare il modo per passare dal governo della forza a quello dell'intelligenza. Altrimenti abbiamo voglia ad invocare la pace ...

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 APPROFONDIMENTO




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