La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Il primo di fronte a come vanno le cose,
il secondo per cambiarle.
Sant Agostino
Fra giovedi e venerdi ( problemi al pc ) e stanchezza , dato che dura due ore e mezza , ho visto il film the help ,quello che ( vedere titolo del post ) è stato definito con esattezza da http://www.mymovies.it << Uno splendido cast al femminile al servizio di una storia su un passato non del tutto passato >>. Infatti , sempre secondo il sito mymovies , << Va detto innanzitutto che è stato meritato il riconoscimento andato ai Golden Globe a Octavia Spencer per il ruolo di Minny e che il film ne meriterebbe molti altri, soprattutto sul piano delle interpretazioni. Film corale al femminile (gli uomini hanno ruoli del tutto secondari) ispirato al romanzo omonimo di Kathryn Stockett (grande successo negli Stati Uniti) The Help ha il pregio di costituire un'efficace ossimoro. È tanto attuale quanto old style. >> Perché vedendolo la memoria va a film come : La lunga strada verso casa, 1990, che vedeva Sissy Spacek (presente anche qui) al fianco di Whoopi Goldberg.,A spasso con Daisy (Driving Miss Daisy) 1989 diretto da Bruce Beresford con Morgan Freeman e Jessica Tandy. ) ., ed (è più attuale ed non è ambientato in quel periodo ma tratta anche se pur indirettamente e sullo sfondo gli stessi temi di the help ) Scoprendo Forrester (Finding Forrester) 2000 diretto da Gus Van Sant.
La ricostruzione filologicamente correttissima di abiti, ambienti e comportamenti potrebbe rischiare di mangiargli l'anima traducendolo nell'ennesima rivisitazione dei tempi in cui Martin Luther King aveva un sogno e John Fitzgerald Kennedy se lo vedeva stroncare a Dallas e Malcom X iniziava i suoi discorsi infuoczati . Ed è per questo che all'inizio mi aveva fatto partire prevenuto e con qualche dubbio , poi via via venuto meno sia dalla colonna sonora azzeccatissima sin particolare da questa che trovate sotto ( metto SPOILER qui e nel resto del post anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno perchè ormai il film dell'anno scorso è uscito in dvd 7 mesi fa , ma perchè non mi va di rovinare la visione del film con il finale )
SPOILER
SPOILER
Ma proprio in quella che potrebbe essere una delle sue apparente debolezza è la stessa forza di un film che riproponendoci un passato apparentemente così lontano ci fa ‘sentire' ( potremmo dire quasi ‘fisicamente') che la sottile, insidiosa linea rossa (per dirla alla Malick visto che qui la Chastain offre un'ulteriore prova del suo eccellente trasformismo recitativo) che separa l'integrazione razziale dal rifiuto non ha interrotto il suo percorso nonostante le lotte per i diritti civili . Mentre osserviamo le vicende dell' “ieri” ( non tanto lontano visto che è passato più di mezzo secolo ) ci viene da chiederci se quei problemi siano stati risolti una volta per tutte e non solo negli States. La risposta è purtroppo negativa.
L'altro limite è a mio avviso il fatto che il regista ( ed è questo uno dei casi in cui l'allungare il brodo non è inutile ) poteva fare
, senza influire sulla resa narrativa del film SPOILER ( stesso motivo ) mettere anzichè negli extra ( scene alternative , scene tagliate , ecc ) ed unire i due finali ( quello ottimista vedere video sopra ) in cui le viene accusata di furto e licenziata e quello che realmente corrisponde( se ho sentito bene la scena extra spiegata dal regista ) al romanzo da cui è tratto in cui una delle protagoniste , non mi soviene il nome si ribella e fugge con i figli al marito violento e su suggerimento di una amica che aveva chiamato da un telefono pubblico lo fuggendo e lasciando una volta per tutte che l'aveva picchiato perchè una delle donne da lui sputtanate nel libro , lo aveva fatto licenziare dal posto del lavoro tramite il marito . e fa licenziare lei come governante facendolo dure 3\5 minuti in più
Una sensazione di rabbia impotente promana dallo schermo quando si assiste a soprusi mascherati dal bon ton ipocrita e di facciata così come all'emarginazione di chi, dalla parte di chi ha la pelle meno scura, osa ‘disturbare' un quieto vivere che per conservarsi tale ‘deve' ignorare i diritti di persone dal cui lavoro dipende il proprio benessere. È un film privo di raffinatezze linguistiche quello di Taylor e quindi forse per questo destinato a piacere poco alla critica ‘impegnata' e radical chic .Tra i vari pregi ha però anche quello di ricordarci che la parola (detta e scritta) ha sempre avuto un valore di riscatto. Prima di rischiare di disperdersi nei talk show.Un film stupendo e non , come ci sarebbe aspettati visti gli echi indiretti del film indovina chi viene a cena 1967 diretto da Stanley Kramer ed interpretata da Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Sidney Poitier, Katharine Houghton e Isabel Sanford. Una come dice l'ottima recensione su mymovies di Linux2k : << Stasera ho recuperato dopo tanto la dimensione più classica e diretta del cinema, quello dei film che raccontano storie, e le raccontano bene, credibili, reali, sincere, umane. "The help" è un gran bel film, non un film colossal, non effetti speciali e nemmeno ricerche stilistiche, metafore elevate... è un film per raccontare una storia... la cosa più semplice e forse la più ardua... e lo fa molto bene! Siamo negli Stati Uniti, nel Mississipi, anni '60, in una piccola cittadina di provincia. C'è un'upper-mid class bianca alle prese con la meschinità della loro vita quotidiana e con il rapporto con la comunità afro americana.. Beh... la tematica è nota, (....) è già stata narrata... Ma qui si fa un'operazione così semplice da spiazzare... si racconta una commedia, equilibrata, mai patetica, spesso leggera nel punto giusto con una commistione speciale e dosatissima di commozione e risate.. "The Help" parte dal punto di vista femminile, quasi escludendo quello maschile, e posiziona la storia tra le dame di carità grette e meschine della cittadina, troppo attente al loro piccolo mondo e quasi non toccate dai fatti esterni (le notizie della morte di Kennedy e la marcia di Martin Luter King sfiorano appena le loro misere vite). Preoccupate più di apparire nel gruppo, rimangono scioccate dalla pubblicazione di un libro che, in maniera anonima, racconta la loro grettezza e le loro piccolezze, raccontate dalle loro cameriere di colore. Al di là della critica storica al razzismo ed all'apartheid, che in questo caso viene affrontata evitando di scadere nel patetico e nelle tonalità dramamtiche già ben presenti altrove, il film ripercorre l'universo femminile, evidenziandone diversi aspetti, dalla debolezza umana, alla necessità di riscatto, fino al coraggio della verità.>>
La bellezza di tutto questo che fa passare i limiti del film in secondo piano fin quasi a renderli inesistenti e trascurabili è che ne viene fuori un quadro assolutamente più attuale di quanto si pensi, sia nei riferimenti anche alla politica attuale (gli atteggiamenti di una delle donne, la più meschina, ricordano molto da vicino quelli della Michele Bachmann, leader dei Tea Party), sia alla critica alla media borghesia provinciale, che ancora oggi è spesso vittima e schiava di apparenze e dicerie. Protagoniste di tutto questo un gruppo di attrici fenomenale: intense, commoventi, capaci di descrivere in maniera meravigliosa una tavolozza femminile ricchissima di colori e sfumature. "The Help" ne esce fuori come una delle più belle sorprese al cinema di questi ultimi tempi, un quadro colorato, vivo ed emotivamente forte che merita di essere visto, ed amato e fatto vedere nelle scuole per l'ora di educazione civica ed educazione alla legalità .
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