Note tribali dal Sudafrica con il modenese Riccardo Moretti
La storia di Riccardo, musicista modenese, trapiantato a Città del Capo
di Laura Solieri
MODENA. «Sono sempre stato circondato dalla musica, mio padre suonava la chitarra. Il mio maestro, quando avevo nove anni mi disse che ero negato. Poi sperimentò su di me un corso di jazz e in pochissimo tempo trovai la mia strada. A 13 anni iniziai a salire sul palco e quello è rimasto il mio mondo». Da Modena al Sudafrica dove si è trasferito da diversi anni, il musicista Riccardo Moretti, classe 1972, si esibisce nei locali e nelle manifestazioni più importanti e prestigiose in Italia e all'estero come ad esempio Pflasterspektakel (Austria), Ferrara Busker, Pennabilli, StreetLife (Monaco), Gurtenfestival (Bern), CapeTown Jazz Festival, BalHarbour e PhiBeach (Costa Smeralda).
Il suo ultimo progetto, TribalNeed, si sviluppa attorno ai suoni ancestrali del didjeridoo e dell'hang: combinando sintetizzatore, didjeridoo, percussioni, hang, beatbox e giocattoli modificati ad un looper elettronico, questo progetto è all'avanguardia delle tendenze musicali contemporanee..Quella per la musica non è l'unica passione di Riccardo, che negli anni Novanta ha iniziato a fare snowboard e windsurf ed è diventato maestro di snowboard quando ancora non lo praticava nessuno e nel giro di poco tempo diventò poi sport di massa. «Sono sempre stato un amante degli sport estremi e questo mi ha portato a viaggiare. Ho cominciato a girare con un vecchio pulmino della Volkswagen quando ero ancora uno studente di Economia a Modena e insegnavo snowboard a Madonna di Campiglio: di giorno lavoravo, di sera studiavo. Lo studio mi ha aiutato a chiarirmi le idee e a capire cosa volevo fare da grande».«Andai a Cape Town, paradiso del surf, per la prima volta nel 1996: la sorella di un mio amico aveva sposato un ragazzo del luogo e decisi di andarli a trovare. Inizia così la mia avventura in terra straniera, dove tuttora ho la residenza. Appena arrivato sono stato per sei mesi in un ostello dove ho conosciuto un australiano che mi ha insegnato a suonare il didjeridoo, cambiandomi, senza saperlo, la vita».In Sudafrica Riccardo comincia a suonare con band innovative, con una di queste, i MoodPhase5ive, è stato in tour con i Morcheeba. «Ho conosciuto il mondo della musica elettronica che ho mescolato con quello tribale e da qui nasce il progetto TribalNeed che sto portando in giro per il mondo e ho fatto diventare la musica il mio lavoro». Piano, sintetizzatori, didjeridoo, hang drum, percussioni varie, Riccardo sa suonare di tutto e ha inciso sette album. «Negli ultimi anni, l'artista Francesca Krnjak, di Modena anche lei, con cui ho fatto il progetto LegoLoop, ha influenzato molto la mia produzione e la mia esperienza si è arricchita del suo contributo. Nel frattempo continuo con i miei sport estremi in mare, l'altro mio grande amore».
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