26.4.20

Fake News: le 10 regole d’oro da leggere prima di commentare o condividere qualcosa

avendo ricevuto l'enmnessima  bufala  \  fake news  ,   ed  l'ennessimo  cazziatone  per   aver  diffuso su  il  mio  facebook  (   qui   il post  )   una  notizia   vera  ma  strumentalizzata ed modificata    dai leghisti  ho  deciso  di riportare  questo vademecum  su come  riudurre  le  fakenews    , bufale  e  riarrangiamewnti \  stravolgimenti    delle notizie 




 da https://www.analfabetifunzionali.it/


In questo breve articolo vi illustreremo un breve decalogo che ci auguriamo possa essere utile per evitare di trasformarci inconsapevolmente in analfabeti funzionali. Siccome è diventata una brutta consuetudine fermarsi solo al titolo, abbiamo scelto senza esitazione il consiglio da dare per primo:

1: Non fermarti mai al titolo

Anche le testate che possiamo considerare affidabili non lavorano gratis. Ciò vuol dire che spesso i titoli degli articoli possono essere fuorvianti rispetto al contenuto dell’articolo stesso. Lo scopo di un giornalista è, comprensibilmente, fare in modo che il suo articolo venga letto. Considerato il fatto gli introiti dei giornali provengono sempre meno dalla carta stampata e sempre di più dal mondo digitale, chi scrive un titolo sa benissimo che il titolo è decisamente molto importante. Peccato che però, in buona parte dei casi, l’articolo non venga letto comunque e la gente tragga le proprie conclusioni limitandosi a quanto c’è scritto nel titolo o addirittura solo all’immagine di copertina.

Analizziamo questo esempio: il titolo sembra rafrasare un modo un po’ eccessivo la dichiarazione del Presidente delll’Associazione Nazionale Costruttori. Ciò che ha realmente dichiarato è questo: “Riaprono le librerie? Con tutto il rispetto per la cultura, ma i libri non si possono comprare su internet? Sono pazzi”. Affermazione, dunque, un po’ forte criticabile, ma non è esattamente quella che viene riportata nel titolo.


2: Verifica sempre la fonte
Per quanto i giornali possano pubblicare contenuti spesso discutibili, tenete comunque presente che Repubblica, ANSA, il Corriere, il Fatto Quotidiano non sono in alcun modo equiparabili al corrieredellammerda.altervista o a condividiprimachecensurinopuntoqualcosa
3: Verifica sempre la data dell’articolo



Una cosa detta un anno fa e condivisa oggi, può di fatto apparire come una “vera” fake news (scusate il gioco di parole), anche se, al momento della pubblicazione non lo era. Per esempio in molti condividono oggi notizie (vere) su crolli di cavalcavia avvenuti anni fa, dando l’impressione che nuovi crolli si siano verificati di recente. condividendo oggi questa notizia, potrebbe sembrare che la maggior parte dei medici sia contraria al vaccino per il Coronavirus. Ecco un altro esempio: 


In realtà la notizia si riferisce alle vaccinazioni contro la normale influenza, nel 2017  


4: Verifica la provenienza geografica della notizia, anche se la fonte è attendibile
Esempio: questo è un articolo in lingua italiana di un sito croato. Quanto descritto nel titolo potrebbe trarre in inganno il lettore.



5: Anche se la fonte è attendibile, verifica sempre come l’articolo è stato collocato all’interno del giornale

Ha fatto molto discutere un articolo contro il 5G pubblicato dal Fatto Quotidiano, ma a molti è sfuggita la parola “Blog”. In sostanza non è un vero e proprio articolo del Fatto Quotidiano, ma una libera opinione in uno spazio blog che il Fatto mette a disposizione. Tuttavia, molti complottisti utilizzano questo articolo come prova a supporto delle loro tesi. “Hai visto, lo ha detto anche il Fatto Quotidiano”. Frase recentemente sostituita da: “Hai visto? Lo ha detto un premio Nobel!”
Il discusso articolo del 2018 all’interno del Fatto Quotidiano
6: Presta attenzione ai nomi molto simili a quelli di testate attendibili
Tralasciando “Lercio” o “Il Fatto QuotiDAIno” che sono testate palesemente satiriche, molti creano dei domini i cui nomi contengono riferimenti a testate ufficiali per trarre in inganno la buona fede del lettore, tipo “SKYnews-TG-notizie” e similari.
7: Attenzione a quei siti che camuffano ad arte le Fake News mischiandole con articoli veri.



Sono i più subdoli e solitamente sono siti con una forte connotazione di propaganda politica.  [ come mi  è  capitato      a me    vedi  sopra  ] 
8: Non credere mai a mirabolanti regali.



Neanche il cane muove la coda per niente. Quando ti offrono un iPhone in cambio di un like e una condivisione, ignora e passa oltre. Non applicare la regola del “intanto condivido, non mi costa nulla”, stai solo facendo il loro gioco: con questo trucco faranno crescere una pagina la quale, una volta raggiunto un certo numero di followers, verrà venduta e ne verrà cambiato il nome.
Diffida inoltre da catene varie o da link che promettono di regalare buoni spesa in cambio della tua condivisione. Evita di condividerli e anche di cliccarci sopra.
9: Se hai un solo dubbio sulla veridicità di una notizia, non condividerla



Per esempio , se vedi una foto di un persona sconosciuta con scritto :”Questo è un pericoloso pedofilo, aiutateci a fermarlo, condividiamo tutti”, fatti subito queste domande:
  • Io so chi è quella persona?
  • E se quella persona fossi io?
  •  Mi farebbe piacere se qualcuno, dopo aver rubato la mia foto, la diffondesse in rete con migliaia di persone pronte a condividerla perché “intanto condivido, non si sa mai?”

Ci sono tante persone innocenti che sono state rovinate con questa tecnica, alcune hanno anche perso la vita.
10: Non è vero che “è il concetto che conta”


Se leggi una citazione improbabile attribuita a Sandro Pertini o a Valdimir Putin, non condividerla anche se dovesse rispecchiare il tuo pensiero.


    Nessun commento:

    Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

      credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogno donna   è libera  di  fare  quello che ...