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L’amore per la vita e per la terra. Partendo da queste due passioni è nata La campagna di Francesca, canale YouTube che se a giugno 2020 contava 1000 iscritti, a marzo 2021 è arrivato a quota 38.800. Un salto esponenziale per la 28enne Francesca Zambonini che dopo aver frequentato il Liceo Linguistico cambia vita: incontra l’amore e diventa una contadina.
Con un papà in pensione dopo aver lavorato in cartiera e una mamma impiegata in ospedale, come ha fatto Francesca a diventare una contadina? "Quando era vivo, era il nonno di Francesco a darmi consigli. In effetti è un lavoro che impari con l’esperienza, con la pratica. Noi stiamo 24 ore su 24 nei campi, anche il sabato e la domenica. Apri la porta di casa e hai davanti il terreno: o prendi l’aereo e vai dall’altra parte del mondo, oppure ogni giorno hai questo da fare. Impari per forza".
Dentro “La campagna di Francesca”, il video più apprezzato è quello in cui spiega come potare le zucchine, a quota 1,1 mln visualizzazioni ("ho fatto il boom"), ma piace anche la “sfemminellatura del pomodoro” (284.505 visualizzazioni), o la costruzione del “mega pollaio” con 52.385 visualizzazioni. Con maglietta gialla o felpa, mollette tra i capelli, sorriso accogliente e guanti d’ordinanza Francesca in video dà del tu a chi l’ascolta e descrive quello che sta per fare. Del successo che sta ottenendo, lei stessa non se ne capacita: "Ascolta, non so proprio da cosa dipenda, io li faccio con naturalezza, mostrando come lavoro nella piccola azienda. Coltiviamo nel rispetto della natura utilizzando metodi biologici, anche grazie all'aiuto di insetti utili. Non mi pongo assolutamente come maestra di quello che faccio, nei miei video mostro il mio lavoro quotidiano in mezzo alla natura. Di certo sono contenta. La gente mi dice che riesco a comunicare bene, penso sia per la mia genuinità: non è per essere presuntuosa ma non mi trucco, non sono in posa e non sono impostata. Sono proprio me stessa". Francesca e Francesco vivono a km zero ("zerissimo!") visto che il prodotto del lavoro nei campi diventa in parte il loro pasto e in parte viene destinato alla vendita diretta, che a volte risulta più faticosa del previsto: "La gente è impegnativa. Vendiamo solo la roba che raccogliamo la mattina; se manca qualcosa la recuperiamo sul momento, tanto che alla fine diventa un andirivieni stressante" Una scelta al naturale che l’ha condotta a seguire i ritmi della Terra. La vita viene scandita dal sorgere del sole: d’inverno marito e moglie sono nei campi verso le sette del mattino e dormono un po’ di più; d’estate si alzano alle quattro e vanno a letto dopo che cala il buio. "D’estate le giornate non finiscono mai, però sono felicissima, ci piace da morire. La fatica si sente nel fisico ma d’altra parte siamo contenti e abbiamo sempre nuovi progetti. Ora stiamo programmando di mettere le api, che si aggiungono al pollaio e ad altre bestie più grandi. L’obiettivo finale è di auto sostenerci. Speriamo di realizzarlo". Una vita sana, all’aperto e a contatto con la natura, al punto che il covid-19 non ha creato impedimenti alla rituale quotidianità familiare: "La casa è di fronte al campo, è tutto aperto. E i rumori del traffico della città non si sentono".
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