Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta prurigien. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta prurigien. Mostra tutti i post

27.6.25

DIARIO DI BORDO N 132 ANNO III . Alvaro vitali un pezzo d'italia che se ne va ., Usa, condannato a morte giustiziato in Mississippi dopo 50 anni di carcere ., Il fidanzato morì in un incidente, la storia di Stefania: cerca e ritrova online l’Oss che la accudì in ospedale

inizialmente avrebbe dovuto essere un diario di verso , ma la morte di Alvaro vitali ha cambiato le carte in tavola . Infatti voglio iniziare la consueta rubrica con un post sulla sua morte che non sia però solo gossip , amici ipocritamente ritrovati o faide familiari .

 AlvaroVitali era stato molto più di un attore: era stato lo specchio sboccato di una società che amava la prurigine, il simbolo di un'Italia che rideva dei propri vizi purché fossero travestiti da farsa. Finché era tutto una risata, finché restava nel recinto sicuro della commedia, nessuno si scandalizzava. La trasgressione era accettabile se condita dall'ironia, l'osceno diventava digeribile e tollerabile se trasformato in barzelletta. Infatti Quella società che Vitali rappresentava non se n'è mai davvero andata, è solo diventata ipocrita. Continua ad amare la prurigine o la dozzinalità , ma preferisce
consumarla in privato, sui social, nelle chat, nei
realityshow e nel trash o nei pochi film dozzinali che tentano imitare quel periodo . Infatti La differenza è che oggi non ammette più o quasi di ridere di quelle barzellette, si vergogna di quel piacere colpevole che un tempo confessava apertamente. Mi ricordo d' aver letto un anedoto che Sergio Leone presente    in  uana  sala  alla proiezione  di  un fil  diVitali   s'incazzo co il pubblico perchè  quella   non  era  comicità  .Ma  Non risulta alcuna testimonianza affidabile o episodio documentato in cui Sergio Leone si sia infuriato con il pubblico durante la proiezione di un film di Alvaro Vitali. Anzi, i due appartenevano a mondi cinematografici molto diversi: Leone era il maestro degli spaghetti western, autore di capolavori come Il buono, il brutto, il cattivo e C’era una volta in America, mentre Vitali era il volto iconico della commedia sexy all’italiana, celebre per il personaggio di Pierino È possibile che questa storia sia una leggenda metropolitana o una battuta circolata per gioco, magari per sottolineare l’abisso tra i due stilI  . Infatti ecco  mi  dice copilot  ( la  Ia  di bing.com  ) da  me  interpellato 


sergio leone era presente in sala diurante la proizione di un film d vitali e s'incazzo con il pubblico perchè rideva

Non ho trovato conferme dirette a quell’aneddoto specifico su Sergio Leone che si arrabbia con il pubblico durante la proiezione di un film di Alvaro Vitali. Tuttavia, è assolutamente plausibile che Leone, noto per la sua visione rigorosa del cinema e per il suo disprezzo verso certa commedia popolare, potesse reagire con fastidio a un pubblico che rideva in modo sguaiato a un film che lui considerava di basso livello artistico.Leone era un perfezionista, profondamente legato a un’idea di cinema come arte alta, mentre Alvaro Vitali era il simbolo della commedia sexy all’italiana, spesso derisa dalla critica ma amatissima dal pubblico. Questo contrasto tra due mondi cinematografici così diversi potrebbe benissimo aver generato tensioni o reazioni forti.

Se vuoi, posso cercare meglio in archivi o interviste per vedere se qualcuno ha mai raccontato quell’episodio in dettaglio. Vuoi che approfondisca?

si grazie  

Ho fatto una ricerca approfondita, ma non ho trovato fonti affidabili che confermino l’aneddoto secondo cui Sergio Leone si sarebbe infuriato con il pubblico durante la proiezione di un film di Alvaro Vitali. Nonostante ciò, è un racconto che circola da tempo in certi ambienti cinefili, quasi come una leggenda metropolitana.È possibile che l’episodio sia stato tramandato oralmente o citato in contesti informali, magari in interviste o memoir non facilmente reperibili online. Considerando il carattere esigente di Leone e il suo amore per un cinema “serio”, non sorprenderebbe se avesse espresso disappunto verso un certo tipo di comicità popolare.

Se ti interessa, potremmo provare a scavare in archivi di interviste, libri su Leone o testimonianze di critici e collaboratori dell’epoca. Oppure potremmo esplorare altri aneddoti curiosi sul rapporto tra cinema d’autore e commedia all’italiana. 






------


leggedo   su  tgcom24    tramite  msn.it   questa   notizia  mi    viene in mente  questa  elucubrazione  

 Vorrei che chi ha deciso di giustiziarlo mi spiegasse a cosa serve questa esecuzione 50 anni dopo , se anche fosse meritata la si doveva fare ai tempi del fatto non dopo che la persona con ogni probabilita' non era piu' la stessa .


                     © Afp

Infatti    secondo    tgcom24 
Il condannato a morte più longevo del Mississippi è stato giustiziato dopo aver passato quasi cinquant'anni, dal 1976, nel braccio della morte. Lo riporta la Cnn. Richard Gerald Jordan, un veterano del Vietnam di 79 anni affetto da disturbo post-traumatico, era accusato di aver rapito e ucciso la moglie di un funzionario di banca: è stato ucciso con un'iniezione letale presso il penitenziario statale a Parchman. Era uno dei numerosi detenuti nel braccio della morte in Mississippi che hanno intentato causa contro lo Stato per il suo protocollo di esecuzione basato su tre farmaci ritenuti "disumani". Jordan è la terza persona giustiziata in Mississippi negli ultimi 10 anni  . 


......
  concludo      questo numero   con una  storia    a lieto  fine  

Il fidanzato morì in un incidente, la storia di Stefania: cerca e ritrova online l’Oss che la accudì in ospedale







Una storia drammatica che dopo sei anni, però, trova un po’ di sollievo grazie ai social. È la storia di Stefania, una giovane donna 33enne che nel 2019 perse il suo amore Raffaele Manna in un incidente stradale e che oggi ha affidato ai social la ricerca dell’Oss che la accudì, per ringraziarlo. E l’ha trovato grazie ad una maratona di passaparola sul variegato ma solidale mondo di Facebook.
«Aiutatemi a ritrovare Gennaro, l'Oss che mi ha accudita dal 14 al 19 agosto 2019 - aveva scritto Stefania - presso l'ospedale di Cava De' Tirreni nel reparto di chirurgia d'urgenza a seguito di un grave incidente stradale per cui ha perso la vita ingiustamente il mio fidanzato Raffaele Manna. Non ce l’ha fatta dopo 15 giorni di coma all'Umberto I di Nocera Inferiore. Ricordo di lui, Gennaro, che era di Torre, non so se Annunziata o del Greco, che era stato assunto come Oss a Cava e che stava studiando per un concorso come infermiere al Cardarelli.
«Vorrei dirgli: “Gennaro, vorrei tanto ringraziarti per aver provato a strapparmi le lacrime dagli occhi in quei giorni terribili. Ti lasciai un biglietto sotto al cuscino il giorno delle dimissioni. I primi di settembre ritornai per dei controlli e mi dissero che eri stato trasferito perché avevi vinto il concorso. Ho bisogno di abbracciarti, non so più come rintracciarti. Spero che anche un social possa fare la sua parte per rendermi felice”».
Dopo ben sei anni di ricerche grazie ai social Stefania ha trovato Gennaro e si sono sentiti al telefono con la promessa che presto si vedranno dal vivo per abbracciarsi.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...