IDENTITA'
IL tema d’oggi prende spunto dall'evento, da me citato in un precedente trend in cui parlavo dell’evento culturale organizzato dal http://www.goethe.de/it/rom/itpident.htm che riguarda l'identità nazionale.Il problema più serio – a volte anche strumentalizzato sia a destra che a sinistra – di questo nostro mondo che sta diventando un vero villaggio globale. Oggi tutti ci preoccupiamo del “chi” e “come siamo”. Temiamo che gli accresciuti contatti con gli “altri” possano finire con lo snaturarci. Al contrario: si allargano gli orizzonti e, soprattutto, si ha una conoscenza meno superficiale degli “altri”, che potranno consentire anche di definire meglio noi stessi . Tale processo si può costruire : con la memoria ( vedere il trend La memoria per come trovarla o ritrovarla ) :
<< (…)
Studente
Riguardo all'identità nazionale, mi domando se ha ancora senso oggi in un mondo che va sempre più in direzione di una globalizzazione, non solo economica, ma volendo anche culturale, anche così proprio radicale, dei modi di vita, se ha ancora senso parlare di identità dell'entità nazione, cioè se i fattori che hanno determinato fino ad oggi una coesione di un popolo intorno ad uno Stato, reggeranno ancora. Ed in secondo luogo, in che modo si immette in questa tendenza generale, la presenza sempre più forte di particolarismi come possono essere quelli della Lega in Italia.
Galli della Loggia
Ecco questo è un buon esempio - ottima domanda - ed è un buon esempio del tipo di domande che questo argomento suscita, cioè delle domande molto, molto ampie, che sollevano un insieme di problemi terribilmente complicati, con uno sfondo storico lunghissimo. Per dirla semplicemente - rispondendo soltanto ad un aspetto, quello che mi sembra principale di questa domanda - direi che continua ancora oggi ad essere molto importante la dimensione della nazione, anche se ci sono i processi che lei ricordava, la globalizzazione, l'Unità Europea o altri del genere, perché, così come uno può continuare benissimo ad essere texano e al tempo stesso sentirsi americano, e non per questo diminuisce per lui l'importanza di essere texano o qualsiasi altra cosa, la stessa cosa vale oggi anche in Italia del resto. Uno può benissimo essere romano o veneto e sentirsi perfettamente italiano. Quindi non c'è necessariamente una contraddizione. Ogni persona, ognuno di noi può appartenere a molte cose insieme, l'importante è che non ci sia una contraddizione fra queste cose. Questo direi che è il punto veramente importante, cioè che i valori dell'essere romano, dell'essere italiano, dell'essere europeo abbiano qualche cosa in comune, perché altrimenti evidentemente si produce quello che psicanaliticamente si chiama la "schizofrenia", cioè una scissione della propria personalità.
(.....) >>
per chi volesse leggere il resto della discussione fra il professore gli studenti ecco il sito da cui l’ho presa http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=184 . Inoltre, e qui condivido anche se non completamente,quello che dice Marcello Veneziani di An : << L’identità nazionale va rafforzata senza retorica (..) la debolezza dell'unità nazionale ha una spiegazione nell'esclusione dal Risorgimento di tre mondi fondamentali: quello cattolico, quello contadino, quello meridionale. Da qui è nato il concetto di «Matria» più che di Patria, un «sentimento non politico» che ha trovato linfa negli anni della Democrazia cristiana. «È arrivato il tempo - ha aggiunto - di rivendicare proprio nell'epoca della globalizzazione la nostra identità nazionale che è ancora forte […. ]>> per chi volesse il discorso integrale lo trova a questo indirizzo http://www.alleanzanazionale.it/an_ti_segnala/030311_identita.htm Ma attenzione ad non estremizzarla e strumentalizzarla come fanno determinati gruppi politici estremisti ( indipendentemente dalal loro ideologia ) fra cui la formazione di Forza Nuova( F.N ) trovate qui il loro modo d’intendere l’identità http://www.geocities.com/forzanuova/FNLidentita.htm perché da un tale uso sono derivate le aberrazioni ( dittature , i due conflitti mondiali,genocidi etnici ) del secolo scorso ed è all’origine del razzismo e della exenofobia ( per ulteriori approfondimenti potete ecco andare aleggervi lo studio di Alessandro dal Lago che trovate qui http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=186 e i collegamenti ipertestuali \ link ivi riportati ),sempre sulla stessa linea è lo studio sui casi di pulizia etnica in Kossovo come sostiene ANNE-MARIE THIESSE Autrice di : La création des identités nationales: Europe XVIIIe- XXe siècle, Seuil, Parigi, 1999 che ha scritto un articolo in merito per la rivista le monde diplomatique (http://www.monde-diplomatique.fr/ oppure se non capite il francese e volete leggerlo in italiano http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/) per invece vollessero leggersi l'articolo qui citato possono trovarlo all'interno dell'edizione online della rivista di cui parlavo http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Giugno-1999/9906lm12.01.html#n3 .
Infatti tale argomento è collegato , se non in alcuni casi la causa dei conflitti e delle guerre degli ultimi 2 secoli per ulteriori informazioni vedere il resoconto della conferenza organizzata dall’ARIFS onlus in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Filosofiche dell’Università degli Studi di Torino svoltasi il 23 novembre 2002 a Brescia , essa aveva come tema “Identità e conflitti nel mondo contemporaneo” ecco il sito dove potete trovare degli stralci d’essa http://soalinux.comune.firenze.it/11/arifs/291102.htm
Ora per quanto riguarda il nostro amato-odiato paese condivido quanto dice questo articolo di “ stampo neo meridionalista “ http://www.corrieredelsud.it/prima/articolo2.htm e quanto afferma l’autore, lo storico Guido Crainz , del libro " Il paese mancato " oppure come dicono i leghisti di Bossi e colleghi,con molte stupidaggini e falsità, ma come non farli a biasimarli (?) eccovi il link http://old.padania.com/1999/novembre/21/211199p02a1.htm . Ecco che quindi è necessario occorre occorre ricostruirla , senza ovviamente dimenticare e ripudiare le proprie origini ( vedere il precedente post sulla memoria )inoltre come hanno detto alcuni esponenti della margherita ( indipendentemente dal partito politico ) all'assemblea nazionale avvenuta a Bolognail 15\11\2003 coloro fossero interessati lo possono trovare a questo il link http://www.margheritaonline.it/dipartimenti/scheda.php?id_dipartimenti=3490&sezione=6 .
Inoltre identità è lotta o meglio resistenza alla globalizzazione neo liberista e omologante . Lotta non solo dal punto di vista economico sociale , ma anche a livello linguistico – culturale , infatti due dei più grandi studiosi sardi Giovanni Lilliu e Nicola Tanda combattono contro : << quei falsi mondialisti provinciali che crededono d’essere universali , imitatori di saperi estranei alla pecurialità del luogo in cui vivono >> . Questo non significa che io odi la lingua inglese o meglio l’american english , ma odio il suo uso eccessivo ovvero il suo abuso ( ovvero l’uso di un termine straniero quando esiste un corrispettivo italiano ) che dertupa e impoverisce la lingua altrui , la nostra lingua , in questo caso . Sempre più o meno dello stesso tenore sono le dichiarazioni fatte da Nicola Tanda professore emerito di letteratura italiana e filologia sarda dell’Ateneo Sassarese dirigente dell’Aisli ( associazione italiana di lingua e letteratura ), si tratta di estratti da una sua intervista alla nuova Sardegna il 1\9\2003 ( la cui versione ondine del giornale è a pagamento purtroppo e quindi non posso portare nessun link per farlo leggere integralmente ) con delle mie aggiunte \ osservazioni : << (…) Il ritardo che l’Italia e la Sardegna hanno dipende da una forma di provincialismo. La sardegna [ e quindi anche l’Italia ] ha avuto una scuola incapace di capire che doveva preparare persone coscienti della propria identità , in grado di confrontarsi avendo competenze necessarie : non soltanto l’inglese , ma il sardo , il francese , il tedesco . Come tutti i popoli Europei , la scuola Italiana avrebbe dovuto [ e dovrebbe per recuperare il tempo perduto ] avere due o tre lingue [ due straniere e una locale ] questa è la sostanza del discorso . (..) La libertà di espressione nella lingua che conosce la lingua materna : è li che dobbiamo arrivare. Questa è la babele , letta in positivo .Prima la leggevano in negativo perché vedevano la lingua unica . Il potere ha difficoltà a funzionare quando le lingue sono tante e il consenso passa attraverso gruppi anche piccoli e non attraverso antenne e ripetitori . Una lingua per comandare non c’è più . (….) La ragione vera di questa resistenza negli ambienti accademici e anche nella scuola è proprio per il non volersi mettere in discussione [ e il non accettare che l’identità nazionale è fatta di più entità e non di una sola ] . Pigrizia mentale di accettare un discorso nuovo e democratico . Non si chiede a nessuno di fare un corso accelerato di sardo . Si chiede a tutti d’interrogarsi seriamente sul fatto che il sardo era un sapere e che questo sapere è stato compromesso.La cancellazione della lingua [ e la standardizzazione \ omologazione quasi completa della sua cultura ] . Oggi tutti [ chi in buona fede e chi no ] parlano di diversità , ma nessuno fa nulla per valorizzarla .(…) >>. Concludo affermando che la via per trovare la propria identità è per ciascuno di noi ( sia morti viventi \ zombi , capre , e vivi ) un lungo percorso individuale che deve fare i conti anche con le proprie radici culturali e la “ tradizione “ familiare ( sia che voglio innovarsi sia che l’accetti passivamente \ uguale ) . Esso è un percorso complesso per tutti,per i motivi detti prima,ma che può diventare impossibile da completare/portare al termine quando quelle radici ( la tradizione ) è stata cancellata, recise di netto od omologate, come nel caso dei Neri d’America ( i discendenti degli schiavi ) e dei Nativi ( gli indiani o i pellerossa ) privati della loro storia , della loro identità culturale e della loro memoria .Lottano non solo per la loro identità , ma per i loro diritti e la loro dignità di uomini , da soli oppure come è avvenuto negli anni ’60, con l’aiuto di grandi uomini i Kennedy ( J.F. Kennedy e il fratello Bob ) , Martin.Luter.King e Malcom X . Ciò che è dato sapere e che due o tre secoli prima i loro antenati furono strappati dalla loro terra d’origine ( L’africa )e costretti a diventare schiavi dell’uomo bianco . L’inizio della schiavitù segna la fine della loro memoria . L’unica cosa che resta della loro terra d’origine sono i canti e le danze da cui è nata tramite contaminazioni e fusioni con la cultura dei loro padroni il BLUES e da lì tutta la musica che ascoltiamo oggi nelle sue infinite diramazioni \ contaminazioni , prendendo forme diversissime negli anni ’80 e’90 e influenzando le comunicazioni di massa ( colonne sonore di film , spot pubblicitari , ecc ). Concludo affermando che la propria identtà ( cosi copme quella collettiva o di un popolo ) la si costruisce ( o ricostruisce ), ma soprattutto la si manrtine lottando giorno per giorno con questo sistema ( sociale , politico ed economico )chè è rapressentato dal motto ( citazione implicita agli ex Cccp http://cccp.interfree.it/) produci,consuma,crepa che è uno slogan che anticipo quello ceh gli storici e i sociologi chiamano comunemente riflusso ( termine indicato per rapressentare \ classificare gli anni '80\'94 . Con questo è tutto alla prossima
Punti di riferimento
- documentari tv
- Film ( per chi vuole essere informato sulle schede dei film che post cito e non http://www.filmup.com/ )
* Malcom X Spike Lee Drammatico, USA 1992
Amistad Steven Spileberg Drammatico USA 1997
Balla coi lupi Kevin Costener Drammatico/Western 1990
I film di farwest http://www.farwest.it/Imperdibili/Film/i_film_(2).htm
- Contaminazioni ( saggi storici e antropologici , linguistici , simboli , musica , associazioni )
http://www.iic-berlino.de/culturita/calendar.htm#indicecalendario
http://www.iic-berlino.de/culturita/identinazionale.htm#riassuntidentità
tale sito è in word progres da consultare spesso esso tratta dell’identità nazionale sotto questi aspetti : Lingua e cultura nella didattica , Politica , Economia e territorio , identità nazionale , Religione , arte , teatro , cinema , Migrazioni internazionali ( Italia compresa ) , Culture femminili , Istruzione, Costituzione e Stato , Mentalità e stereotipi , Arte, moda,musica,Gioco e sport,ecc
L’identità italiana come problema storico
Banti, a . m.: La nazione del Risorgimento (2000)
Bodei, R.: Il noi diviso (1998)
Galli della Loggia, E.: L’identità italiana (1998)
Gambino, A.: Inventario italiano (1998)
Rusconi, G.E.: Se cessiamo di essere una nazione (1993)
Schiavone, A.: Italiani senza Italia. Storia e identità (1998)
Paradigmi dell’identità nazionale
Tullio-Altan, C.: La coscienza degli italiani (1999)
Isnenghi, M. I luoghi della memoria (1998)
Criscenti, L.; D’Autilia, G. Storia fotografica (1999)
Bollati, G.: L’italiano (rist. 1996)
Calcagno, G.: L’identità degli italiani (rist. 2000)
per un ulteriore elenco http://www.gfbv.it/3dossier/vda/identita.html
Lingue scritte, lingue parlate
Identità nazionale e minoranze nello Stato italiano
di Claudio Magnabosco
Oralità , e documenti video e fotografici
L’istituto Ernesto de Martino http://www.iedm.it/ con la sua fondamentale ( per il nostro aptrimonio culturale ) la sua biblioteca http://www.inventati.org/smsdemartino/biblioteca.htm . Esso è un ottimo punto di riferimento per coloro vogliono studiare la storia sociale italiana degli ultimi 2 secoli partendo dal basso attraverso la cultura orale , e le canzoni
Il Patrimonio del http://www.aamod.it archivio del movimento operaio eccovi dove come trovarlo : Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Via F.S.Sprovieri 14 00152 Roma tel.(39) 06/5896698 - 06/5896508 - fax (39) 06/58331365 - e-mail: aamod@tin.it esso contiene i seguenti materiali :
Cineteca 5.000 ore circa di argomento storico-sociale (aperto al pubblico) Videoteca 2.000 ore circa di argomento storico-sociale ( " " " ) Nastroteca 3.000 ore di sonori in presa diretta ( " " " ) Fototeca 150.000 fotografie di argomento storico-sociale ( " " " ) Biblioteca-Emeroteca 3.000 volumi e letteratura "grigia" ( " ai soci )Fondi cartacei , Materiali di lavoro (soggetti, scalette, piani produttivi e di montaggio).Proposte/progetti/sceneggiature di film documentari e d'inchiesta non realizzati.Testi di commenti parlati di film documentari.Miscellanea: fra cui visti censura , ecc
Discoteca di Stato – Museo dell’Audio Visivo
http://www.dds.it/a più grande collezione pubblica italiana di documentazione sonora e video accessibile a tutti
L'Associazione ProMemoria
Immagini dal Novecento, costituita a Roma nel 1998, opera per la ricerca, la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la promozione di fondi di documentazione fotografica storica e contemporanea. I documenti fotografici, gli archivi di documenti fotografici, le collezioni, le fototeche, sono da considerarsi beni culturali
- le pellicole cinematografiche girate durante la Resistenza e quelle concernenti la guerra partigiana, i regimi fascista e nazista, l´antifascismo, la deportazione in Italia e in Europa nel corso della seconda guerra mondiale;
- le testimonianze videoregistrate, raccolte dal 1969 da Paolo Gobetti e dai suoi collaboratori, riguardanti gli anni fra le due guerre mondiali, il periodo della guerra e della lotta partigiana, il secondo dopoguerra;
- si occupa inoltre di tutte la nuove forme di comunicazione ed espressione documentaria per immagini attraverso le nuove tecnologie e i nuovi supporti.
enti sindacali e associazioni varie
CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro)
CISL (Confederazione italiana sindacati lavoratori)
FILTEA CGIL (Federazione italiana lavoratori tessili abbigliamento calzaturieri)
FIOM CGIL (Federazione impiegati operai metallurgici) UIL (Unione Italiana Lavoratori)
associazioni culturali
AICI (Associazione istituzioni culturali italiani)
ANPI (Associazione Nazionale partigiani d'Italia)
ANPI Roma
IALHI (International association of the labour history associations)
IRES (Istituto di ricerche economiche e sociali)
ARCI
Musica e canzoni
http://www.alabianca.it/alabianca2000/ita/label1.asp Quelle musiche e quelle parole, spesso di autori anonimi, gente comune del popolo, sono l'espressione dei momenti più significativi della nostra storia e della nostra cultura, ne riscoprono le radici, ne interpretano i sogni, le angosce, le tensioni e le utopie.
Blues
http://guide.supereva.it/blues /
IEDM ( Istituto Ernestode Martino)
Oggetto dell’attività istituzionale dell’Istituto Ernesto de Martino è la ricerca, la raccolta e lo studio critico del canto popolare, sociale e di protesta e di tutte le forme di espressione ed organizzazione culturale alternativa delle classi contadine e proletarie . Esso ottimo mezzo di studio per chi vuole studiare la storia italiana degli ultimi 2 secoli partendo dal basso e attraverso la canzone e la cultura orale
http://www.axnet.it/buvette/costituzione/simbrep.html
inno nazionale e costituzione italiana e i riferimenti dei miei precedenti post in particolare quelli di “ sogno e utopia ; la terra , la guerra , una questione privata “
Storia \ politica
Su Malcom X , i Kennedy , Martin Luter King , i fratelli di Solead
AA.VV. Dialogo su Malcom X ( manifesto libri 1994 )
Malcom X l’ultima battaglia discorsi inediti (“ 1993)
Autobiografia di Malcom X (Rizzoli 1993)
Con ogni mezzo necessario shake ed 1993
* alla voce film
Il sogno dei diritti ( i Kennedy , Malcom X , Martin L. King ) n°21 della collana “ i giorni di storia “ Supplemento bisettimanale allegato al quotidiano l’unità ( potete provare a richiederlo a Nuova iniziativa editoriale Spa via dei due macelli 243 00187 Roma ) o consultando il sito www.unita.it
Sui nativi d'America
http://www.farwest.it/storia/storia.htm
http://www.farwest.it/westernmusic/musica.htm
http://www.farwest.it/Libri/libri.htm