13.4.04

IDENTI...








IDENTITA'


IL tema d’oggi prende spunto dall'evento, da me citato in un precedente trend in cui parlavo dell’evento culturale organizzato dal http://www.goethe.de/it/rom/itpident.htm che riguarda l'identità nazionale.Il problema più serio – a volte anche strumentalizzato sia a destra che a sinistra – di questo nostro mondo che sta diventando un vero villaggio globale. Oggi tutti ci preoccupiamo del “chi” e “come siamo”. Temiamo che gli accresciuti contatti con gli “altri” possano finire con lo snaturarci. Al contrario: si allargano gli orizzonti e, soprattutto, si ha una conoscenza meno superficiale degli “altri”, che potranno consentire anche di definire meglio noi stessi . Tale processo si può costruire : con la memoria ( vedere il trend La memoria per come trovarla o ritrovarla ) :


<< (…)



Studente



Riguardo all'identità nazionale, mi domando se ha ancora senso oggi in un mondo che va sempre più in direzione di una globalizzazione, non solo economica, ma volendo anche culturale, anche così proprio radicale, dei modi di vita, se ha ancora senso parlare di identità dell'entità nazione, cioè se i fattori che hanno determinato fino ad oggi una coesione di un popolo intorno ad uno Stato, reggeranno ancora. Ed in secondo luogo, in che modo si immette in questa tendenza generale, la presenza sempre più forte di particolarismi come possono essere quelli della Lega in Italia.



Galli della Loggia



Ecco questo è un buon esempio - ottima domanda - ed è un buon esempio del tipo di domande che questo argomento suscita, cioè delle domande molto, molto ampie, che sollevano un insieme di problemi terribilmente complicati, con uno sfondo storico lunghissimo. Per dirla semplicemente - rispondendo soltanto ad un aspetto, quello che mi sembra principale di questa domanda - direi che continua ancora oggi ad essere molto importante la dimensione della nazione, anche se ci sono i processi che lei ricordava, la globalizzazione, l'Unità Europea o altri del genere, perché, così come uno può continuare benissimo ad essere texano e al tempo stesso sentirsi americano, e non per questo diminuisce per lui l'importanza di essere texano o qualsiasi altra cosa, la stessa cosa vale oggi anche in Italia del resto. Uno può benissimo essere romano o veneto e sentirsi perfettamente italiano. Quindi non c'è necessariamente una contraddizione. Ogni persona, ognuno di noi può appartenere a molte cose insieme, l'importante è che non ci sia una contraddizione fra queste cose. Questo direi che è il punto veramente importante, cioè che i valori dell'essere romano, dell'essere italiano, dell'essere europeo abbiano qualche cosa in comune, perché altrimenti evidentemente si produce quello che psicanaliticamente si chiama la "schizofrenia", cioè una scissione della propria personalità.



(.....) >>



per chi volesse leggere il resto della discussione fra il professore gli studenti ecco il sito da cui l’ho presa http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=184 . Inoltre, e qui condivido anche se non completamente,quello che dice Marcello Veneziani di An : << L’identità nazionale va rafforzata senza retorica (..) la debolezza dell'unità nazionale ha una spiegazione nell'esclusione dal Risorgimento di tre mondi fondamentali: quello cattolico, quello contadino, quello meridionale. Da qui è nato il concetto di «Matria» più che di Patria, un «sentimento non politico» che ha trovato linfa negli anni della Democrazia cristiana. «È arrivato il tempo - ha aggiunto - di rivendicare proprio nell'epoca della globalizzazione la nostra identità nazionale che è ancora forte […. ]>> per chi volesse il discorso integrale lo trova a questo indirizzo http://www.alleanzanazionale.it/an_ti_segnala/030311_identita.htm Ma attenzione ad non estremizzarla e strumentalizzarla come fanno determinati gruppi politici estremisti ( indipendentemente dalal loro ideologia ) fra cui la formazione di Forza Nuova( F.N ) trovate qui il loro modo d’intendere l’identità http://www.geocities.com/forzanuova/FNLidentita.htm perché da un tale uso sono derivate le aberrazioni ( dittature , i due conflitti mondiali,genocidi etnici ) del secolo scorso ed è all’origine del razzismo e della exenofobia ( per ulteriori approfondimenti potete ecco andare aleggervi lo studio di Alessandro dal Lago che trovate qui http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=186 e i collegamenti ipertestuali \ link ivi riportati ),sempre sulla stessa linea è lo studio sui casi di pulizia etnica in Kossovo come sostiene ANNE-MARIE THIESSE Autrice di : La création des identités nationales: Europe XVIIIe- XXe siècle, Seuil, Parigi, 1999 che ha scritto un articolo in merito per la rivista le monde diplomatique (http://www.monde-diplomatique.fr/ oppure se non capite il francese e volete leggerlo in italiano http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/) per invece vollessero leggersi l'articolo qui citato possono trovarlo all'interno dell'edizione online della rivista di cui parlavo http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Giugno-1999/9906lm12.01.html#n3 .


Infatti tale argomento è collegato , se non in alcuni casi la causa dei conflitti e delle guerre degli ultimi 2 secoli per ulteriori informazioni vedere il resoconto della conferenza organizzata dall’ARIFS onlus in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Filosofiche dell’Università degli Studi di Torino svoltasi il 23 novembre 2002 a Brescia , essa aveva come tema “Identità e conflitti nel mondo contemporaneo” ecco il sito dove potete trovare degli stralci d’essa http://soalinux.comune.firenze.it/11/arifs/291102.htm
Ora per quanto riguarda il nostro amato-odiato paese condivido quanto dice questo articolo di “ stampo neo meridionalista “ http://www.corrieredelsud.it/prima/articolo2.htm
e quanto afferma l’autore, lo storico Guido Crainz , del libro " Il paese mancato " oppure come dicono i leghisti di Bossi e colleghi,con molte stupidaggini e falsità, ma come non farli a biasimarli (?) eccovi il link http://old.padania.com/1999/novembre/21/211199p02a1.htm . Ecco che quindi è necessario occorre occorre ricostruirla , senza ovviamente dimenticare e ripudiare le proprie origini ( vedere il precedente post sulla memoria )inoltre come hanno detto alcuni esponenti della margherita ( indipendentemente dal partito politico ) all'assemblea nazionale avvenuta a Bolognail 15\11\2003 coloro fossero interessati lo possono trovare a questo
il link http://www.margheritaonline.it/dipartimenti/scheda.php?id_dipartimenti=3490&sezione=6 .


Inoltre identità è lotta o meglio resistenza alla globalizzazione neo liberista e omologante . Lotta non solo dal punto di vista economico sociale , ma anche a livello linguistico – culturale , infatti due dei più grandi studiosi sardi Giovanni Lilliu e Nicola Tanda combattono contro : << quei falsi mondialisti provinciali che crededono d’essere universali , imitatori di saperi estranei alla pecurialità del luogo in cui vivono >> . Questo non significa che io odi la lingua inglese o meglio l’american english , ma odio il suo uso eccessivo ovvero il suo abuso ( ovvero l’uso di un termine straniero quando esiste un corrispettivo italiano ) che dertupa e impoverisce la lingua altrui , la nostra lingua , in questo caso . Sempre più o meno dello stesso tenore sono le dichiarazioni fatte da Nicola Tanda professore emerito di letteratura italiana e filologia sarda dell’Ateneo Sassarese dirigente dell’Aisli ( associazione italiana di lingua e letteratura ), si tratta di estratti da una sua intervista alla nuova Sardegna il 1\9\2003 ( la cui versione ondine del giornale è a pagamento purtroppo e quindi non posso portare nessun link per farlo leggere integralmente ) con delle mie aggiunte \ osservazioni : << (…) Il ritardo che l’Italia e la Sardegna hanno dipende da una forma di provincialismo. La sardegna [ e quindi anche l’Italia ] ha avuto una scuola incapace di capire che doveva preparare persone coscienti della propria identità , in grado di confrontarsi avendo competenze necessarie : non soltanto l’inglese , ma il sardo , il francese , il tedesco . Come tutti i popoli Europei , la scuola Italiana avrebbe dovuto [ e dovrebbe per recuperare il tempo perduto ] avere due o tre lingue [ due straniere e una locale ] questa è la sostanza del discorso . (..) La libertà di espressione nella lingua che conosce la lingua materna : è li che dobbiamo arrivare. Questa è la babele , letta in positivo .Prima la leggevano in negativo perché vedevano la lingua unica . Il potere ha difficoltà a funzionare quando le lingue sono tante e il consenso passa attraverso gruppi anche piccoli e non attraverso antenne e ripetitori . Una lingua per comandare non c’è più . (….) La ragione vera di questa resistenza negli ambienti accademici e anche nella scuola è proprio per il non volersi mettere in discussione [ e il non accettare che l’identità nazionale è fatta di più entità e non di una sola ] . Pigrizia mentale di accettare un discorso nuovo e democratico . Non si chiede a nessuno di fare un corso accelerato di sardo . Si chiede a tutti d’interrogarsi seriamente sul fatto che il sardo era un sapere e che questo sapere è stato compromesso.La cancellazione della lingua [ e la standardizzazione \ omologazione quasi completa della sua cultura ] . Oggi tutti [ chi in buona fede e chi no ] parlano di diversità , ma nessuno fa nulla per valorizzarla .(…) >>. Concludo affermando che la via per trovare la propria identità è per ciascuno di noi ( sia morti viventi \ zombi , capre , e vivi ) un lungo percorso individuale che deve fare i conti anche con le proprie radici culturali e la “ tradizione “ familiare ( sia che voglio innovarsi sia che l’accetti passivamente \ uguale ) . Esso è un percorso complesso per tutti,per i motivi detti prima,ma che può diventare impossibile da completare/portare al termine quando quelle radici ( la tradizione ) è stata cancellata, recise di netto od omologate, come nel caso dei Neri d’America ( i discendenti degli schiavi ) e dei Nativi ( gli indiani o i pellerossa ) privati della loro storia , della loro identità culturale e della loro memoria .Lottano non solo per la loro identità , ma per i loro diritti e la loro dignità di uomini , da soli oppure come è avvenuto negli anni ’60, con l’aiuto di grandi uomini i Kennedy ( J.F. Kennedy e il fratello Bob ) , Martin.Luter.King e Malcom X . Ciò che è dato sapere e che due o tre secoli prima i loro antenati furono strappati dalla loro terra d’origine ( L’africa )e costretti a diventare schiavi dell’uomo bianco . L’inizio della schiavitù segna la fine della loro memoria . L’unica cosa che resta della loro terra d’origine sono i canti e le danze da cui è nata tramite contaminazioni e fusioni con la cultura dei loro padroni il BLUES e da lì tutta la musica che ascoltiamo oggi nelle sue infinite diramazioni \ contaminazioni , prendendo forme diversissime negli anni ’80 e’90 e influenzando le comunicazioni di massa ( colonne sonore di film , spot pubblicitari , ecc ). Concludo affermando che la propria identtà ( cosi copme quella collettiva o di un popolo ) la si costruisce ( o ricostruisce ), ma soprattutto la si manrtine lottando giorno per giorno con questo sistema ( sociale , politico ed economico )chè è rapressentato dal motto ( citazione implicita agli ex Cccp http://cccp.interfree.it/) produci,consuma,crepa che è uno slogan che anticipo quello ceh gli storici e i sociologi chiamano comunemente riflusso ( termine indicato per rapressentare \ classificare gli anni '80\'94 . Con questo è tutto alla prossima






Punti di riferimento




  • documentari tv

http://www.emsf.rai.it/radio/trasmissioni.asp?d=87 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=181 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=182 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=183 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=186 http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=739





* Malcom X Spike Lee Drammatico, USA 1992


Amistad Steven Spileberg Drammatico USA 1997


Balla coi lupi Kevin Costener Drammatico/Western 1990


I film di farwest http://www.farwest.it/Imperdibili/Film/i_film_(2).htm





  • Contaminazioni ( saggi storici e antropologici , linguistici , simboli , musica , associazioni )

http://www.iic-berlino.de/culturita/calendar.htm#indicecalendario


http://www.iic-berlino.de/culturita/identinazionale.htm#riassuntidentità


tale sito è in word progres da consultare spesso esso tratta dell’identità nazionale sotto questi aspetti : Lingua e cultura nella didattica , Politica , Economia e territorio , identità nazionale , Religione , arte , teatro , cinema , Migrazioni internazionali ( Italia compresa ) , Culture femminili , Istruzione, Costituzione e Stato , Mentalità e stereotipi , Arte, moda,musica,Gioco e sport,ecc



L’identità italiana come problema storico



Banti, a . m.: La nazione del Risorgimento (2000)
Bodei, R.: Il noi diviso (1998)
Galli della Loggia, E.: L’identità italiana (1998)
Gambino, A.: Inventario italiano (1998)
Rusconi, G.E.: Se cessiamo di essere una nazione (1993)
Schiavone, A.: Italiani senza Italia. Storia e identità (1998)
Paradigmi dell’identità nazionale
Tullio-Altan, C.: La coscienza degli italiani (1999)
Isnenghi, M. I luoghi della memoria (1998)
Criscenti, L.; D’Autilia, G. Storia fotografica (1999)
Bollati, G.: L’italiano (rist. 1996)
Calcagno, G.: L’identità degli italiani (rist. 2000)
per un ulteriore elenco
http://www.gfbv.it/3dossier/vda/identita.html



Lingue scritte, lingue parlate



Identità nazionale e minoranze nello Stato italiano
di Claudio Magnabosco



Oralità , e documenti video e fotografici



L’istituto Ernesto de Martino http://www.iedm.it/ con la sua fondamentale ( per il nostro aptrimonio culturale ) la sua biblioteca http://www.inventati.org/smsdemartino/biblioteca.htm . Esso è un ottimo punto di riferimento per coloro vogliono studiare la storia sociale italiana degli ultimi 2 secoli partendo dal basso attraverso la cultura orale , e le canzoni






Il Patrimonio del http://www.aamod.it archivio del movimento operaio eccovi dove come trovarlo : Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Via F.S.Sprovieri 14 00152 Roma tel.(39) 06/5896698 - 06/5896508 - fax (39) 06/58331365 - e-mail: aamod@tin.it esso contiene i seguenti materiali :
Cineteca 5.000 ore circa di argomento storico-sociale (aperto al pubblico) Videoteca 2.000 ore circa di argomento storico-sociale ( " " " ) Nastroteca 3.000 ore di sonori in presa diretta ( " " " ) Fototeca 150.000 fotografie di argomento storico-sociale ( " " " ) Biblioteca-Emeroteca 3.000 volumi e letteratura "grigia" ( " ai soci )Fondi cartacei , Materiali di lavoro (soggetti, scalette, piani produttivi e di montaggio).Proposte/progetti/sceneggiature di film documentari e d'inchiesta non realizzati.Testi di commenti parlati di film documentari.Miscellanea: fra cui visti censura , ecc



Discoteca di Stato – Museo dell’Audio Visivo


http://www.dds.it/a più grande collezione pubblica italiana di documentazione sonora e video accessibile a tutti



L'Associazione ProMemoria



http://www.fotopromemoria.com/promemoria/chisiamo/missione.htm http://www.fotopromemoria.com/fotografi/index.html


Immagini dal Novecento, costituita a Roma nel 1998, opera per la ricerca, la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la promozione di fondi di documentazione fotografica storica e contemporanea. I documenti fotografici, gli archivi di documenti fotografici, le collezioni, le fototeche, sono da considerarsi beni culturali


 


Archivio cinematografico delal resistenza  http://www.ancr.to.it/ . Sin dalal  sua  fondazione avvvenuta  nel 1966 esso cerca,raccoglie,conserva,restaura e diffonde :



  • le pellicole cinematografiche girate durante la Resistenza e quelle concernenti la guerra partigiana, i regimi fascista e nazista, l´antifascismo, la deportazione in Italia e in Europa nel corso della seconda guerra mondiale;

  • le testimonianze videoregistrate, raccolte dal 1969 da Paolo Gobetti e dai suoi collaboratori, riguardanti gli anni fra le due guerre mondiali, il periodo della guerra e della lotta partigiana, il secondo dopoguerra;

  • si occupa inoltre di tutte la nuove forme di comunicazione ed espressione documentaria per immagini attraverso le nuove tecnologie e i nuovi supporti.



enti sindacali e associazioni varie



CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro)
CISL (Confederazione italiana sindacati lavoratori)
FILTEA CGIL (Federazione italiana lavoratori tessili abbigliamento calzaturieri)
FIOM CGIL (Federazione impiegati operai metallurgici) UIL (Unione Italiana Lavoratori)
associazioni culturali
AICI (Associazione istituzioni culturali italiani)
ANPI (Associazione Nazionale partigiani d'Italia)
ANPI Roma
IALHI (International association of the labour history associations)
IRES (Istituto di ricerche economiche e sociali)
ARCI





Musica e canzoni



http://www.alabianca.it/alabianca2000/ita/label1.asp Quelle musiche e quelle parole, spesso di autori anonimi, gente comune del popolo, sono l'espressione dei momenti più significativi della nostra storia e della nostra cultura, ne riscoprono le radici, ne interpretano i sogni, le angosce, le tensioni e le utopie.




Blues


http://guide.supereva.it/blues /


http://www.bluesandblues.it/



IEDM ( Istituto Ernestode Martino)




http://www.italiaservice.com/cliccaitalia/BUSSOLA/inno.html http://www.comune.firenze.it/sdiaf/sonorodemartino.htm


Oggetto dell’attività istituzionale dell’Istituto Ernesto de Martino è la ricerca, la raccolta e lo studio critico del canto popolare, sociale e di protesta e di tutte le forme di espressione ed organizzazione culturale alternativa delle classi contadine e proletarie . Esso ottimo mezzo di studio per chi vuole studiare la storia italiana degli ultimi 2 secoli partendo dal basso e attraverso la canzone e la cultura orale



http://www.axnet.it/buvette/costituzione/simbrep.html
inno nazionale e costituzione italiana e i riferimenti dei miei precedenti post in particolare quelli di “ sogno e utopia ; la terra , la guerra , una questione privata “





Storia \ politica






Su Malcom X , i Kennedy , Martin Luter King , i fratelli di Solead



AA.VV. Dialogo su Malcom X ( manifesto libri 1994 )


Malcom X l’ultima battaglia discorsi inediti (“ 1993)


Autobiografia di Malcom X (Rizzoli 1993)


Con ogni mezzo necessario shake ed 1993


* alla voce film





Il sogno dei diritti ( i Kennedy , Malcom X , Martin L. King ) n°21 della collana “ i giorni di storia “ Supplemento bisettimanale allegato al quotidiano l’unità ( potete provare a richiederlo a Nuova iniziativa editoriale Spa via dei due macelli 243 00187 Roma ) o consultando il sito www.unita.it




Sui nativi d'America



http://www.farwest.it/storia/storia.htm


http://www.farwest.it/westernmusic/musica.htm


http://www.farwest.it/Libri/libri.htm


&nbsp; Chi sono io ...

 

Chi sono io agli occhi dei più – una nullità o un uomo eccentrico o spiacevole – qualcuno che non ha una posizione nella società e non l’avrà mai, infine un po’ meno di niente. Bene, supponi che sia esattamente così, allora io vorrei mostrare attraverso la mia opera che cosa si trova nel cuore di un tale eccentrico, di una tale nullità. 


 Van Gogh.

ostinati per la pace...

ostinati per la pace


 


Ciao, grazie di avermi invitata a scrivere qui con voi. Spero che tutti voi vogliate partecipare al dibattito per la pace in corso su bloggersperlapace, visto con grande piacere, che siamo in pieno gemellaggio!


A presto Lunadicarta - Lory

12.4.04

"Un uomo di pace non...

"Un uomo di pace non e' un pacifista.
Un uomo di pace e' semplicemente un lago di silenzio.
Egli pulsa e irradia un nuovo tipo di energia nel mondo, canta una canzone nuova.
Egli vive in un modo completamente nuovo.
Il suo stesso modo di vivere e' quello della grazia, quello della preghiera,
quello della compassione.
In chiunque tocchi, egli crea piu' energia d'amore. L'uomo di pace e' creativo.
Egli non e' contro la guerra perche' essere contro qualsiasi cosa e' essere in guerra.
Egli non e' contro la guerra: semplicemente comprende perche' la guerra esiste,
ed e' proprio sulla base di questa comprensione che diventa pieno di pace.
Solo quando ci saranno piu' persone che sono laghi di pace, silenzio, comprensione,
la guerra scomparira'."


OSHO

10.4.04

Auguro a tutti voi ...

Auguro a tutti voi


una felice e serena Pasqua!!

Quando ti innamori...


Quando ti innamori di un falco devi solo sperare che lui non ti abbandoni mai. Non puoi far altro che dargli tutto, perchè lo ami; ma non puoi aspettarti nulla in cambio. Devi solo sperare.

Non puoi farlo tuo. Non sarà mai tuo.

Se lo metti in gabbia morirà in pochissimo tempo. Si rifiuterà di mangiare e di bere e si ucciderà. E tu soffrirai perchè è difficile veder morire chi ami.

Il falco, come la maggior parte degli esseri viventi, è nato libero e deve morire libero. Non puoi imprigionarlo. Lo puoi osservare volare: è stupendo. Se chiudi gli occhi puoi ascoltare il suo fantastico richiamo, in silenzio, nella lussureggiante vallata che ti circonda.

Devi usare un guanto molto spesso quando lui si verrà a posare sul tuo avambraccio, per evitare che tu venga ferito.

Il falco esprime la voglia di libertà che dorme in ciascuno di noi. Quella voglia che qualcuno ha spento o che volontariamente abbiamo soffocato.

Anche noi un tempo volavamo e urlavamo come il falco. Anche noi siamo stati liberi. Ma qualcuno ci ha chiuso in questa gabbia. E non riusciamo più a ricordare. Non riusciamo più a volare. Ci lasciamo morire. E pensiamo che tutto sia chiuso in quella gabbia. Che non esista mondo esterno.

E quando ci innamoriamo di qualcuno lo vorremmo solo per noi. Vorremmo che avesse occhi solo per noi. Spesso siamo gelosi perchè pensiamo che un altro possa portarcelo via. E facendo così ci comportiamo come quell'uomo che si è innamorato del falco e lo ha chiuso in una gabbia per paura di essere abbandonato.

Ma questo non è amore.

Noi ci siamo innamorati del falco mentre era in volo. Ci siamo innamorati del falco libero. Ci siamo innamorati della sua grazia. Ci siamo innamorati della sua bellezza. Ci siamo innamorati del suo urlo nella nostra grande vallata.

Il falco nella gabbia è qualcosa di altro. Qualcosa di molto diverso.

Quando osserviamo il falco di cui ci siamo innamorati dobbiamo solo sperare. Dobbiamo solo sperare che non voli via per non fare più ritorno. Ma se ciò dovesse accadere non possiamo fare nulla. Non dobbiamo fare nulla.

L'amore è questa capacità di osservare la bellezza infinita di un falco senza cercare di farla nostra. Senza cercare di inquinarla con qualche sentimento di possesso che di amore non ha nulla.

Nella paura non esiste amore. Nell'amore non c'è paura. E il possesso rivela semplicemente la paura di essere liberi.

 



Soffio


Ti vedo

Libero e senza

Limiti

Volare

In cerca

Dell'assoluto

Che ci circonda

E cadere in picchiata

Come volessi afferrarlo

In una sorta

Di danza

A me

Dedicata.


Rimgrazio chi mi ha dato gli occhi: ora io posso perdermi nel tuo volo.

Ringrazio chi mi ha donato le orecchie: ora io posso ascoltare la tua gioia.

Ringrazio chi mi ha concesso di toccare: ora io posso sentirti sotto le mie mani.

Ringrazio te: ora io esisto.

 





postato da Vijnana

9.4.04

prendendo spunto , i...

prendendo spunto , in modo da aprire un dibattito ,dallo slogna pubblicitario del libretto Manuale della non violenza di Piero Sansonetti allegato a partire dal 10\4\2004 al quotidiano l'unità , che afferma : la non violenza e è un metodo di lotta politica [ da interdersi politica e politika ] , un un modo di vivere , un pensiero , un sistema filosofico [ io preferisco l'espressione filosofia ] , una rivoluzione per il futuro o forse la riforma delle riforme ? Per spronarvi inizio io . Per me sono entrambe le cose insieme spiego il perchè analizzando singolarmente tutte le opzioni della domada contenute nello slogan pubblicitario.Politica[ più politica che politika ] = perchè la non violenza dovrebbe dentro di noi e nella nostra opera d'arte ; Modo di vivere = nel rispetto degli altri e delle ideee( convenzioni , credenze ,e cc ) e della loro diversità ; un sistema filosofico [ filosofia ] = vedere le figure di Gandhi ,M.Luter:king , l'ultimo Malcom X , e per l'italia Aldo capitini ( trovate qui la foto e dei link su di lui nei riferimenti alla fine del trend ) fondatoe della marcia Perugia-Assisi ; una rivoluzione = un'alternativa a quelle rivoluzioni ideologiche [ politika ] del 1900 che si sono trasformate in dittature terribili tradendo le idee ( alcune delle quali sono ancora oggi valide ) reprimendo quelle non violente come quella di gandhi o la primavera di praga ; riforma = un metodo diverso la globalizzazione neo - liberista ( imperialista ) perchè si rifiuta uno dei mezzi principali di tale sistema sia la violenza vera e propria , sia quella economica , che psicologica .


www.aldocapitini.it ;  www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/biografie%20antifascisti14.html

8.4.04

Sono passata per aug...

Sono passata per augurare una serena pasqua.
Un saluto e un abbraccio sincero.
(¯`·.~*Nicoletta*~.·´¯)

Il mio cuore s�&egrave; ape...

Il mio cuore s’è aperto a tutte le forme: è un pascolo per gazzelle, un chiostro per monaci cristiani, un tempio per gl’idoli, la Ka’ba del pellegrino, le tavole della Torah ed il libro del Corano. Io seguo la religione dell’Amore: in qualunque direzione avanzino le sue carovane, la religione dell’Amore sarà la mia religione e la mia fede.



Ash – Shaykh al-Akbar Muhyi’d-Din ibn ‘Arabi (maestro islamico, morto nel 1240)

7.4.04

... - 6





















Cari \e collaboratori e commentatori lo so che rischio d'essere noioso e ripetitivo ritornando ancora sulla guerra in Iraq (vedere il post precedente )ma dopo il bordamento degli americani su Falluja avvenuto in questi giorni(le due foto qui riportatea rappresentano questo evento ), poichè sono molte e soprattutto terribili ne ho messo una a caso,quella che mi ha colpito di più per l'innocenza del sogetti ritratti,ma se qualcuno di voi ne volesse vedere altre, sconsigliato per i deboli dimstomaco e le persone ultra sensibili data crudezza e la drammaticità delleimmagini riportate da il sito (versione inglese , e quindi accessibile al mondo , dell'omonima tv satellitare ) http://english.aljazeera.net/ e poi andate nella sezione features. Infatti dopo aver visto le immagini in questione mi tenermele dentro di me . La guerra in iraq è- come ho già detto nel post precedente - una guerra d'occupazione blandamente giustificata con la motivazione delle armi di distruzione di massa ( poi non trovate , taqnt'è vero che lo stesso C.Powell ha dovuto ammetterlo )o con la giustificazione ( veritierà o quasi ) che Saddam avesse instaurato un regime , ma dimenticandosi e tacendo che sono stati loro stessi a portarlo al potere e lo hano finanziato . Anticipo tutti\e coloro che diranno che dico fesserie o che faccio disinformazioni o che sono comunista o ant americano andando a leggersi ( lo consiglio anche a voi ) il libro :" guerra all'Iraq " di william rivers pitt un americano dove s'intervista Scott Ritter ex ispettire onu in Iraq nel 1998 e si svelano molti retroscena e si spiega perchè le armi di massa sono una bufala per giustificare la guerra e della misteriosa ispezione onu del 1998. Lo potete trovare www.fazieditore.it .Inoltre si radicalizzata dopo la strasono detto che è meglio mettere per iscritto le emozioni e i sentimenti provati,piuttosto che gge di Nassyria e di Madrid ulteriormente la convenzione :<< era sbagliato ad andarci.E' sbagliato starci .[...] buona pasqua a tutti e soprattutto al povero popolo Iracheno >> ( lettera non ricordo swe al quotidiano l'unità o il settimanale avvenimenti di David Short statunitense residentre in Italia ) che è la nostra non è una missione umanitaria , che viene violato l'articolo 11 della costituzione e èm meglio ritirarci , e fare pressione sugli Usa perchè intervenga l'Onu la cui sovranità è stata violata invadendo l'iraq . Concludo con un'altra citazione del bellissimo articolo sull'unità di oggi 8\04\2004 di Antonio Padellaro :<< (....) in questo macello,può bastare chiedere alla politica [ quella c io chiamo con la K , cioè quella dei partiti e delle ideologie per differenziarla da quella senza la k ovvero quella che viene da dentro di noi , quello che diciamo e pensiamo ] d'imboccare la strada giusta . contro la follia .contro al stupidità >> con questo è tutto a presto . Gradirei legere le vostre impressioni , su questo episodio e su questa guerra


Lanciandomi dal pont...

Lanciandomi dal ponte ho tentato di pensare, ho cercato di credere, ho provato a capire. Quando ti lanci giù percepisci una sola cosa. Una cosa che coinvolge ogni senso.

Non so se sia paura. Non so se sia solo paura.

Non riesci più a collegare il tempo con lo spazio. I piedi cercano la sicurezza poichè non sono più accolti dalla terra. La mente non ha appigli.

Il corpo trema ma non puoi sentirlo perchè non hai termini di paragone. Tutto sta tremando insieme a te.

L'unica cosa che credi ti tenga ancora in vita è il vento.

Ma io credo che in quellì'istante la mente non si illuda. E' per questo che avverti qualcosa di inspiegabile. Percepisci il vuoto.

Ed hai paura perchè, in quell'attimo, anche tu fai parte di quel vuoto. Quel vuoto che distrugge le tue illusioni e le tue certezze. Quel vuoto in cui vivi ogni attimo della tua vita. Quel vuoto che, da sempre, riempi con i tuoi pensieri fatti di nulla. Che riempi per paura di sperimentare la materia di cui sei realmente fatto.

E quando sei in aria, senza nulla sotto ai piedi, senza certezze, senza passato nè futuro; quando sei in aria solo con te stesso e con l'aria che ti sorregge; è là che stai vivendo.

La vita non è la tua piccola e inutile certezza fatta di nulla ma è un vuoto molto più grande. E percependo totalmente quel vuoto riuscirai veramente a vivere l'assenza. E in quella assenza scoprirai finalmente cosa significa esistere.

 

 



Vuoto

 


Con tutto il corpo

Ti tocco

Senza paura

Riemergo

Da uno stato

Di

Calma

Apro gli occhi

Mi trovo sulla parte più alta

Il nulla

Al di sotto

Solo vento

Che sfiora

Il volto rilassato

Fresche sensazioni

Pervadono

Le forme

Senza concetti

Volo giù

Sensazione di vuoto cosmico

Riempie assolutamente

La mia persona

Senza lasciare

Lacune

Non penso

Il rumore ovattato

Oscura

La paura

Del dopo

Vivo

L'istante

Nutrendomi

Dalla sua infinita sorgente

 


Il blog http://mente...

Il blog http://mentelucente.splinder.it (a cui ho collaborato fino ad oggi) è nato solo per offendere e screditare il mio caro amico Beppe. Purtroppo ne ho avuto le prove concrete solo ora e quindi ho deciso di cancellare tutti i miei post. Chiedo di fare altrettanto all'altra collaboratrice piccolastellaincielo.


Certe cose nella vita ci insegnano che al mondo esiste gente che ha problemi molto più gravi dei nostri. I post che sono firmati "mente lucente" sono tutti copiati da altri blog...
Il tipo che si firma "mente lucente" e che ha creato quel blog, dovrebbe cambiare nick. Forse "mente ottenebrata" o "mente angosciata" sarebbe più opportuno...
Buona notte a tutti

Buona Pasqua &nbsp;...

Buona Pasqua


 


"Cenere sulla testa e acqua sui piedi.


Tra questi due riti, si snoda la strada della Quaresima. Una strada lunga, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa e arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere una riduzione in scala.


Pentimento (la cenere) e servizio (l’acqua).


Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un linguaggio “a lunga conservazione”. E’ difficile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata quel richiamo perentorio all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo”.


Peccato che non tutti conoscono la rubrica del messale, secondo cui le ceneri devono essere ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima domenica delle palme. Se no, le allusioni all’impegno per la pace, all’accoglienza del Cristo, al riconoscimento della sua unica signoria, alla speranza di ingressi definitivi nella Gerusalemme del cielo, diverrebbero itinerari ben più concreti di un cammino di conversione. Quello “shampoo alla cenere”, comunque, rimane impresso per sempre: ben oltre il tempo in cui, tra i capelli soffici, ti ritrovi i detriti terrosi che il mattino seguente, sparsi sul guanciale, fanno pensare per un attimo alle squame già cadute dalle croste del nostro peccato.


Così pure rimane indelebile quel tintinnare dell’acqua nel catino. E’ la predica più antica che ognuno di noi ricordi. Da bambini l’abbiamo “udita con gli occhi” pieni di stupore, dopo aver sgomitato tra cento fianchi, per passare in prima fila e spiare da vicino le emozioni della gente. Una predica, quella del giovedì santo, costruita con dodici identiche frasi: ma senza monotonia. Ricca di tenerezza benché articolata su un prevedibile copione.  Priva di retorica, pur nel ripetersi di passaggi scontati: l’offertorio di un piede, il levarsi di una brocca, il frullare di un asciugatoio, il sigillo di un bacio. Una predica strana. Perché a pronunciarla senza parole, genuflesso davanti a dodici simboli della povertà umana, è un uomo che la mente ricorda in ginocchio solo davanti alle ostie consacrate. Miraggio o dissolvenza? Abbaglio provocato dal sonno o simbolo per chi veglia nell’attesa di Cristo? “Una tantum” per la sera dei paradossi, o prontuario plastico per le nostre scelte quotidiane?  Potenza evocatrice dei segni! Intraprendiamo, allora, il viaggio quaresimale sospeso tra ceneri e acqua.  La cenere ci bruci il capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnere l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare...sui piedi degli altri. Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa.


Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo.


Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi."


 


don Tonino Bello

da adesso mettero an...

da adesso mettero anchi'io i libri che ho letto inizio con questo di Massimo carlotto



IL FUGGIASCO di Massimo Carlotto


Dopo un a figuraccia fatta con l'autore alla presentazione nella mia città ( il 30 del mese scorso ) del suo ultimo romanzo l'oscura immentità dela morte qui recensito , per come ha risposto a una mia domanda quando gli ho chiesto : << come mai ha preferito darsi alla latitanza anziche andare in carcere come i protagonisti del caso Calabresi ? >> e lui : :<< è basta !!! ancora questa domanda . ci ho scritto sopra un libro >>. Poi alla cena , mi sono scusato , dicendolo che lo conoscevo da poco come romanziere , lo conoscevo come giornalista , e lui : << di niente figurati , non ti preoccupare >> . Ed e per questo che il giorno dopo ho preso dal mio libraio ( quello che ha organizzato la presentazione e la cena con l'autore ) il fuggiasco che qui mi accingo a presentare \ recensire . IL libro è davvero curioso è di lettura scorrevole ( infatti io letto le 179 , comprese quela dela cronologia dela sua vicenda giudiziaria di cui si parla nel romanzo , in 5 giorni perchè ho un sacco d'impegni , ma in due giorni lo avrei finito ) mi ha fatto capire che anche " nella democratica italia " succedono delle vere proprie odissee giudiziarie , il cui caso Carlotto ( l'autore da me citato ) e quello Calabresi ( sofri , bontempi e pietro stefani ) che sono solo la punta dell'icerbeg . Inoltre quello che mi è piaciuto di più del romanzo è come dice Gianfranco Capitta del Il manifesto : << quello che atrae e convince ( come se fosse un giallo di pura fiction ) è l'intreccio tra la cornice che tutti abbiamo vissuto , la nostra autobiografia collettiva e una vicenda dolorosa e solitaria .... >> . Inoltre nel fuggiasco lo stesso C che ha dato , come dicevo prima , a unio dei casi giudiziari più allucinanti dal dopo guerra , ci narra le peripezie nel periodo della latitanza prima in Francia e poi In messico ( dopve ès tato anche torturato dalal polizia locale , prima d'essere rispedito in italia ) e le varie ingiustizie che ha subito come quella del amndato di cattura internzionale ,chiuso in un cassetto per 10 anni e poi tirato fuori all'improvviso .IL racconto appassionato, vivace, ricco di colpi di scena ,'incontri amorosi , ironico e cosa rara e difficile per uno che ha avuto una vicenda come la sua auto ironico . Quindi per tutti quelli che vogliono andare fuori dall'italia ( visto il clima che tira con un governo del genere ) sia come semplici cittadini e tra un po' come latitanti , questo è il romanzo che fa per voi . Per i retroscena e altre curiosità riguardanti a questo romanzo http://www.massimocarlotto.it/fuggiasco.html




  • Bibliografia

in questi collegamenti ipertestuali trovate delle news sui i suoi romanzi e " i suoi retroscena "


- La Verità dell'Alligatore
- Il Mistero di Mangiabarche
- Le Irregolari
- Nessuna Cortesia all'Uscita
- Il Corriere Colombiano
- Arrivederci Amore Ciao
- Il Maestro di Nodi
- L'Oscura immensità della morte



  • autore

Nato a Padova, Massimo Carlotto fu al centro di uno dei più controversi casi legali della storia italiana. Il venti Ottobre 1976 Carlotto, a quel tempo membro di un movimento della sinistra extraparlamentare, trovò il corpo di Margherita Magella, brutalmente accoltellata. Invece di andare direttamente alla polizia, tentò di salvarla, macchiandosi gli abiti di sangue. La giustizia italiana non credette alla sua versione dei fatti, fu incarcerato e processato. Poco prima della fine del processo di appello, il suo avvocato gli consigliò di fuggire. Iniziò così una lunga latitanza, che lo portò prima a Parigi e poi in Messico. La rete di solidarietà fu bruscamente rotta da un avvocato messicano che lo tradì. Carlotto fu arrestato e torturato in Messico prima di essere rimpatriato, malgrado il fatto che il mandato di cattura internazionale non fosse mai stato emesso (era stato scritto, non firmato e lasciato in un cassetto). Dopo ulteriori processi, errori, cambiamenti nella legislazione italiana, fu condannato. Nell'aprile 1993 il Presidente della Repubblica gli concesse la Grazia. Finalmente libero, Carlotto iniziò a scrivere. Il suo primo libro, Il fuggiasco, è un'autobiografia, storia lucida e dura della latitanza e della fine della sua vicenda giudiziaria. Iniziò poi la serie dell'Alligatore, un ex cantante di blues, ex galeotto, ora una sorta di investigatore privato che, come il suo autore, ha sete di verità e giustizia. Questi romanzi hanno avuto un buon successo in Italia e sono stati recentemente tradotti in francese ed in tedesco. Carlotto ha anche scritto un libro sui desaparecidos argentini. Nella sua penultima fatica, Arrivederci Amore, Ciao, inventa forse uno dei personaggi più cattivi della narrativa italiana. Attualmente vive a Cagliari. Poichè è una persona profilica , collabora con musicisti , scrive opere di testro , ecc trovate ulteriori news su di lui in questo sito www.massimocarlotto.it , per la sua allucinante vicenda giudiziaria http://www.massimocarlotto.it/caso_carlotto.html


P.s                                                                                                                                                                                                                                                      mi scuso per coloro leggo  il  blog http://bibliotheca.splinder  e per  la  fondatrice  se  troveranno un post  fotocopia  , ma  molti miei amici ,  mi chiedono che  leggi o cosa stai leggendo e  allora   metto anche  qui  .  ma poichè non avevo molta  voglia  di riscrivere una recensione   ho  copiato  quella che avevo  già scritto per  il blog  prima citato









Il 12 aprile 1954 Bi...

Il 12 aprile 1954 Bill Haley incise "Rock around the clock"Grazie al film "Il seme della violenza" quel pezzo aprì un'epoca
Quando la musica fece la rivoluzione ovvero il rock .




poichè in questi giorni sono troppo impegnato vi rimando a questo bellissimo "dossier " del quotidiano la repubblica pubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/annirock/annirock.html http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/intermonda/intermonda.html http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/muti/muti.html



ed ecco la foto " dell'inventore del rock and roll




 


 


 


 


 


6.4.04

Segnalo un interessa...

Segnalo un interessantissimo libro edito da MacroEdizioni (può essere acquistato nelle migliori librerie o direttamente sul sito www.macrolibrarsi.it o tramite la casella di posta elettronica ordini@macrolibrarsi.it).

Il libro si intitola "Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale" (di Marcello Panio) e tratta di Nuovo Ordine Mondiale e di Governi che manipolano il pianeta intero: un argomento molto "hot" in questi giorni....

Ve lo consiglio!

da www.reporterassoc...

da www.reporterassociati.org e da oil sito sito www.censurati.it di cui sono vice responsabile e respondsabile per la futura sezione sardegna


riporto questa lettera di un militare italiano a nassyria ( iraq ) . Lo So che non è bello fare copia e incolla oppure spam segnalando un sito di cui faccio parte ( e di cui il blog è una sua costola ) , ma non riuscendo ad esprimere il mio malcontento dopo aver sentito le ultime dichiarazioni del ministro martino e degli altri politici \ rapressentanti della maggioranza ( a cui evidentemente la strage di nassiria non è bastata , vuole per caso, speriamo di no ,altri morti e quindi altri lutti ) per chi volesse altre foto sulla strage di nassyria,dei fuinerali,la reazione dellagente ed il lotro lutto e la  loro dimstrazione di solidarietà vi rinvio al sito di  repubblica,ww.repubblica.it/speciale/2003/carabinieri/index.html,da cui ho preso tale foto della strage ) dopo che 15 dei nostri soldati sono stati feriti .Riporto una testimonianza difficile da non essere creduta o da far passare come vogliono farci credere con le loro tv e i loro giornali ( salvo quei pochi coraggiosi come :, la repubblica , europa , il manifesto , l'unità , liberazione ed i settimanali come l'espresso , vita , carta ) anti italiani o comunisti . ma prima riporto la striscia rossa dell'unità di oggi , frase pronuinciata o scritta da un giornalista che non è comunista :<< continuare a dire che gli iracheni stanno dalla nostra parte è un ottimismo da cimitero . prima o poi ci si dovrà arrebndere alla insostenibilità della soluzione militare , perchè neppure il più ricco paese del mondo sarà in grado di sostenerla e di rilanciarla con nuovi invii di soldati edi armi . >>Giorgio Bocca 2 aprile 2004 . Adesso il testo della lettera “Sono un carabiniere, il mio grado non è importante e il mio nome neppure. E’ importante quello che cercherò di scrivere su di noi Carabinieri inviati a Nassirya, in Iraq. Sono uno di quelli che è sopravvisuto all’attentato contro la Base italiana il 12 novembre 2003. Ci tengo a dire che quanto leggerete l’ho scritto perché mi sono sentito in dovere di farlo in memoria dei miei colleghi deceduti nell’attentato.”
“Lo faccio perché ero convinto che le inchieste amministrative e penali, aperte nei giorni successivi l’attentato contro il contingente italiano, avrebbero portato ad accertare manifestatamente responsabilità specifiche, i nomi e il ruolo dei responsabili sulla mancanza di sicurezza delle nostre condizioni di vita nella base di Nassirya. Così non è accaduto e, anzi, mi sembra che si stia procedendo su una strada che porterà rapidamente a seppellire la verità. Penso sempre di più che tutto quello che accaduto finirà nel dimenticatoio. C’è stato persino chi ha fatto la sua bella figura sulla pelle dei miei colleghi morti e di noi sopravvissuti, elevando così il proprio “indice di gradimento”, arrivando a dichiarare che grazie a quel tremendo attentato è rinato nel nostro paese “l’amor di Patria”. “Noi che partiamo, che moriamo, inesorabilmente saremo dimenticati. L’amor di Patria lo abbiamo sempre vivo nel nostro cuore e nella nostra ragione. Il nostro “amor di Patria” noi lo portiamo geneticamente nel nostro animo. Sempre. Ecco, questo è il nostro lavoro in Italia e nelle missioni alle quali partecipiamo nel mondo. Questo sarebbe dovuto essere il nostro compito una volta giunti in Iraq”. “Siamo partiti si perché ci avevano garantito che saremmo stati pagati bene, a parziale copertura dei rischi ai quali andavamo incontro. Ma neppure questo si è verificato poiché la nostra diaria giornaliera si è rivelata di molto inferiore a quella che, non solo ci era stata promessa, ma che anche qualche ben pensante aveva maliziosamente (o, furbamente?) fatto circolare nel circuito dell’informazione e dei mass media. Comunque siamo partiti lo stesso e siamo arrivati in Iraq”. “Siamo sbarcati all’aeroporto di Tallil per una “missione umanitaria di guerra”, così la definisco io, quasi un controsenso, perché dopo quattro mesi che eravamo nel teatro di guerra ancora non riuscivamo a capire, né a sapere, quali erano e dovevano essere esattamente i nostri compiti. Appena dentro l’aeroporto ci hanno fatto firmare subito un foglio sul quale era scritto che eravamo sottoposti (qualora si fosse verificato un episodio contemplato nel codice penale militare) al C.P.M.di Guerra ( codice penale militare di guerra ). Grande stupore e meraviglia da parte di tutti noi: eravamo in un territorio dove la guerra era appunto considerata tale, e non già terminata come ufficialmente proclamato ai quattro venti. E la nostra presenza era necessaria, quindi, per aiuti umanitari o per altri scopi che non conoscevamo?. Non l’abbiamo mai saputo”. Ci siamo trovati di fatto soggetti al Codice Penale Militare di Guerra pur essendo considerati in tutti i sensi, sia professionale che economico, in tutt’altro modo. Come una Missione in Bosnia o in Kosovo dove almeno lì erano garantiti livelli di qualità della vita abbastanza decenti". "I disagi nell’aprire una nuova missione ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Non è stato questo il problema più importante nei primi giorni di permanenza a Nassirya. Si dormiva in tende con 50/55 gradi di calore durante il giorno e senza condizionatori d’aria. Ma questo non era un problema, siamo Carabinieri e soldati e quindi bisognava adattarsi. Andava bene così. Non siamo mai riusciti a consumare due pasti completi durante il giorno. (E nessuno mai ha sollevato questo problema). Ma andava bene così. Non ci si poteva lavare con acqua pulita perché quella dei lavandini e delle docce era di colore marrone scuro. Non era un problema, andava ancora bene così. Tanti sono stati i problemi che abbiamo dovuto risolvere nelle prime settimane, ma siamo sempre riusciti ad affrontarli con il nostro spirito militare e con animo sereno pensando che il nostro lavoro sarebbe servito ai colleghi che ci avrebbero successivamente dato il cambio”. “Ma il problema numero uno, il problema che avevamo sotto gli occhi ogni ora del giorno e del quale parlavamo sempre tra noi era quello della posizione logistica della Base. Che qualcuno, chissà in base a cosa, definiva “strategica”. Eravamo nel pieno centro abitato, dislocati in due edifici. Uno era la Camera del Commercio e l’altro il Museo. A dividerci il fiume. Alcuni di noi andarono al Museo altri invece nella Camera di Commercio che subito soprannominammo “Animal House”, (il perché è facile a capirsi). L’intera Unità di Manovra, che poi è stata decimata dall’attentato terroristico del 12 novembre, si trasferì al di là del fiume”. “La sicurezza non era decisamente il punto forte di queste due basi. Erano vulnerabilissime. Come poi si è potuto vedere. Io ne sono uscito vivo ma le ferite che ho dentro di me da quella mattina le porterò per tutta la vita. Il mio cuore, da quella maledetta mattina del 12 novembre è come se fosse diviso in 19 piccole parti, ognuna delle quali gronda sangue e amarezza. Perché quelle morti potevano benissimo essere evitate. Come? Trasferendoci, ad esempio, in una Base nel mezzo del deserto. Come era accaduto per dislocare il contingente italiano dell’esercito e come era stato fatto in precedenza dalle forze armate degli Stati Uniti. E come, purtroppo, è stato fatto solo dopo. Dopo la strage”. “Dovevamo essere in mezzo alla gente tra la popolazione civile irachena. Era questo lo scopo della nostra missione. La popolazione doveva sentirsi protetta da noi Carabinieri che eravamo di stanza a pochi passi dal centro abitato. Con la popolazione da subito eravamo riusciti a instaurare un buon rapporto di collaborazione, ma secondo il nostro parere, avremmo poturo ottenere il medesimo risultato anche se, con maggior prudenza, ci avessero fatto prendere Base nel deserto. Non avremmo così dovuto pagare il tributo di dolore, sangue e morte che abbiamo pagato. Per la superficialità e l’imprudenza di qualcuno”. “Io non ci sto alle spiegazioni ufficiali. Io non ci sto a tacere sull’assoluta mancanza di sicurezza nella quale siamo stati costretti ad operare. Non può esserci alcuna giustificazione per quello che è accaduto. Ripeto: la strage del 12 novembre 2003 si sarebbe potuta evitare. E si poteva evitare”. “Fin dai primi giorni della nostra permanenza a Nassirya, nella Base “Animal House”, udivamo sempre più frequentemente il rumore inconfondibile dei colpi d’arma da fuoco. Ci veniva spiegato, per tranquillizzarci, che si trattava solo di colpi sparati in aria per motivi di festa, in genere in occasione di matrimoni. E ci rendemmo conto, familiarizzando con i luoghi e la poplazione, che in parte questa spiegazione era vera. Ma non del tutto. Presto ci rendemmo conto che molti altri colpi venivano sparati volutamente contro le palazzine della Base.” “Allora cosa abbiamo fatto? Autonomamente ci siamo resi conto ed abbiamo compreso che se quella, proprio in quei luoghi tanto pericolosi, doveva essere la nostra Base, doveva essere dotata di minime dotazioni di sicurezza. E così abbiamo fatto da soli, in alcuni casi in modo persino artigianale, al fine di poter cercare di limitare le conseguenze peggiori in caso di un eventuale attacco terroristico. Purtroppo, quello che avevamo costruito con le nostre mani è servito solo a risparmiare la vita di pochi di noi perché le dotazioni che ci eravamo dati da soli non potevano far nulla di più di quanto hanno fatto davanti a un attacco terroristico della portata di quello che abbiamo subìto”. “Ogni giorno sapevamo che c’erano tre o quattro messaggi di “allerta” per attacchi terroristici. Ma, ragazzi, eravamo in guerra, (altro che missione umanitaria!) ed era quindi normale routine ricevere “allerta” di quel tenore. Tanto è vero che con il passare del tempo, dopo il primo mese di tensione ed “allerta” continui, non dico che i messaggi provenienti dall’intelligence non venissero presi con la dovuta considerazione ma, pian piano, erano diventati, appunto una routine, anche perché molto generici nei contentuti. Erano diventati una cosa normale. Ad un certo punto i messaggi di “allerta” non ci arrivarono neppure più. E noi non ci preoccupammo più di tanto”. “Noi ci siamo ricostruiti e difesi al meglio la Base da soli, ma e non finirò mai di ripeterlo quella Base non doveva proprio esistere così vicino alla strada. E nel dolore che provo per i colleghi uccisi devo dire che meno male che gli attentatori hanno deciso di attaccare “Animal House”, perché se avessero deciso di attaccare la base del Museo durante l’orario ordinario, in quanto la mensa era proprio vicina al muro di cinta adiacente la strada che attraversa il fiume, di morti ne avremmo contati a centinaia”. “Scrivo questo messaggio perché sono assolutamente convinto, conoscendo le cose delle quali scrivo per esperienza diretta, che quelle morti si sarebbero potute evitare. E non con una sofisticata strategia logistica, ma soltanto con un pizzico di buon senso”. “Scrivo e ho scritto non so neppure io per quale motivo. Perché vorrei poter gridare al mondo intero tutta la mia rabbia per i colleghi morti. Perché … perché …. perché … sono tanti i perché. Non riesco ad elencarli tutti”. Tra tutti solo uno è quello che mi sta più a cuore l’aver ricordato ed aver parlato in memoria dei miei colleghi caduti inutilmente. Si, inutilemente. Solo così riesco a lenire la mia angoscia per quanto accaduto quel maledetto 12 novembre”. “Spero di poter un giorno tornare a dormire sonni tranquilli dopo aver scritto queste poche righe perché ancora non sono del tutto convinto di inviarle, perché non vorrei che potessero essere usate in modo diverso da quello per le quali le ho digitate. Non vorrei che potessero servire in nessun modo a crare polemiche politiche. Perché questa è l’ultima cosa che mi interessa. Ciascuno risponderà dei propri comportamenti alla propria coscienza”. “Questo è solo lo sfogo di un militare e di un carabiniere, costretto a rimanere anonimo per motivi evidenti di sicurezza e tutela personale, che ha perso tanti suoi amici, prima che commilitoni, e che comunque sarebbe pronto a ripartire anche domani stesso se dovesse essere chiamato e verso qualsiasi destinazione fosse comandato”.



meditate gernte , meditate . se volete commentare potete farlo qui o sul sito di censurati . attendo le vostre opinioni in merito

"La verit&agrave; &egrave; che si ...

"La verità è che si vedono e si sentono e si toccano così tante cose...è come se ci portassimo dentro un vecchio narratore che per tutto il tempo continua a raccontarci una storia mai finita e ricca di mille particolari. Lui racconta, non smette mai, e quella è vita." (Alessandro Baricco - Castelli di Rabbia)


Scusate per l'assenza, ma non è un buon periodo per me...

5.4.04

"Ama, ama follemente...

"Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente"

 



"Father, why did you desert me?

Why did you sacrifice me for those men

The same that now with a cross

In their cest still lie

That glorify like killers

The name of the victim

To leave the crowd asleep

Why did you do it?"
Archangel


(Picture From the Site http://www.hollywoodjesus.com/passion.htm)


Un augurio di Buona Pasqua 2004 dal vostro Vijnana...


E che lo scandalo sia con voi! Poichè senza scandalo non c'è Resurrezione...

DEDICATO A kURT ...



DEDICATO A kURT COBAIN


Con il post d'oggi desidero ricordare , prima che lo faccia retoricamente ed ipocritamente sia lo show business e sia la persona che avrebeb dovuto volerli più bene la sua vedova , Kurt Donald Cobain ( 1967-1994 ) ledear dei Nirvana , di cui fra qualche giorno , esattamente il' 8 aprile di quest'anno si celebra il decennale del suo suicidio . Ai suoi scritti , e ai suoi testi\ canzoni debbo " l'inizio di quel viaggio ", iniziato conm la risposta : << voglio essere morto >> riportata dal sottoscrittto al test per la visita di leva ( era il giorno dopo che lui aveva tentato di uccidersi con alcool e droga a Roma ) , poi miei amici e i miei familiari mi suggerirono di andare da un analista , cosa c he accettai in quanto mi accorsi di non riuscire a risolvere i miei problemi --- insomma avevo bisogno di un compagno di strada --- che usa il metodo del " mente&cuore" della scuola della sophianalisi ( ci vado tutt'ora una volta ogni uno\due mesi , per confrontarmi con quello che scrivo ) sia a mettere per iscritto prima su post-it , poi sui quaderni e agende e adesso su questo blog e ai ng ( newsgroups ) di filosofia e di antropologia . Non sò che altro dire è poi preferisco non commentare tale suo gesto , perchè :1) è una sua questione privata ; 2) perchè certe volte è meglio stare zitti e tenersi per se qullo che si pensa i che parlare \ scivere stronzate infarcite di riferimenti antropologici \ culturali , senza conoscere niente della persona o sviscerarne la vita per fare un articolo o un commento la sua vita intinma e privata , come quella che il grunge o musica di seattle ( come viene chiamata la musica di cui lui e il suo grupo erano i rapressentanti più noti ) è morta con lui , cosi come con il suo suicidio fu la fine di quella che viene definita la generazione X . Tutte idiozie in quanto : i semi da loro lasciati , come dicono contradicendosi alcuni scrittori o rockers intervistati per l'articolo dell'unità di oggi 6\04\2004 ( purroppo non posso riportarlo in quanto non ho lo scanner e l'edizione , come quasi tutti i grandi quotidiani e a pagamento ) ; e poi come dice nell'articolo Massimo Cotto ( diorettore di rockstar ) : << [....] se torniamo a riscoltare il grunge in nuove forme ? credo di si . Questa è solo una pausa necessaria . In realtà stiamo ancora metabolizzando >> . Infatti molti critici ed intellettuali davano il punk per spaciato con lo scioglimento dei Sex Pistols ha continuato a riciclarsi \ a ripresentarsi sotto diverse forme .



PUNTI DI RIFERIMENTO   


http://www-utenti.dsc.unibo.it/~tranchid/ig/homepage.htm  storia  e  band  del gunge
http://spazioinwind.libero.it/rfiorib/documenti/profeti_seattle.htm l'influsso che  ha   avuto ed  ha  tutt'ora  sulmovimento  news global 
http://www.salernocity.com/tempo/musica/Rock_e_Reggae/Nirvana.asp storia del gruppo di Kut ovvero i Nirvana                                                             ww.ondarock.it/Nirvana.html  discografia e testi http://www.diamantepazzo.com/biografia_dettagliata.php  biografia dei singoli componenti



Discografia ( fondamentale per chio vuole avvicinarsi al grunge )       


Melvins = Ozma 1989
Mudhoney = superfuzz bigmuff...1990
temple of dog = temple of dog 1990
screaming trees = uncle anesthesia 1991
Nirvana = Bleach (1989) ; Nevermind (1991)
Alice in Chains dirt 1991
perl Jam = T E N [1991];
Soundgarden = Superunknow 1994
Mother Love Bone = Mother love bone 1992
Mark lanegan = Whiskey for the holly ghost 1995



Poich&egrave; non mi va di ...

Poichè non mi va di fare i soliti aguri retorici per le festività pasquali riporto qui quelli fatti dal gruppo / ml di ecumenicia cui sono iscritto , per tutti coloro fossero interessati a saperne di più eccovi l'url della ML http://uk.groups.yahoo/group/LeonHardRagaz/ un augurio di buona pasqua a voitutti\e e alle vostre famiglie ai vostri cari e vostri partner


















 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


<< Anche quest’anno ci congediamo qui per il periodo delle vacanze pasquali: ho pensato a Mirò per esprimere il senso artistico della sua lotta contro il tiranno. Perché la pasqua ebraica e cristiana sono anche il ricordo di una lotta di liberazione contro lo sfruttamento, l’ingiustizia e la schiavitù del faraone di turno. Il catalano Mirò si schierò infatti apertamente contro il franchismo e per questo dovette riparare in Francia e al suo rientro gli fu tolto il passaporto spagnolo. Ciò non gli impedì di continuare a sviluppare il suo istintivo senso artistico dell’universo. Basta osservare come raffigura in mille modi la donna, la luna, gli uccelli e le stelle. Come ha rivoluzionato il teatro d’avanguardia o il trattamento dell’argilla, dei tappeti e perfino dei sacchi di patate.Non si suggerisce oggi una preghiera ma consentitemi di chiederVi di pregare – a modo vostro – per chi (come me e tanti altri) si è visto recapitare in queste ore una lettera di licenziamento. Perché anche questa è Pasqua. RicordateVi della liberazione dall’Egitto… il resto verrà da sé.


Buona riflessione e arrivederci. >>

4.4.04

Una frase dal Vajrac...

Una frase dal Vajracchedika Prajnaparamita Sutra che ci suggerisce come il risveglio (Nirvana o Liberazione) non dia alcunchè.
Mi piacerebbe qualche vostro commento su questo estratto e quale significato date alle parole "io non ottenni alcunchè dal... risveglio".
Quando parliamo di risveglio spirituale, infatti, ognuno di noi immagina qualcosa... Ognuno di noi immagina che debba avvenire qualcosa...
Eppure questo testo di antica saggezza sembra dirci il contrario...


*Proprio così, Subhuti, io non ottenni alcunché dal supremo perfetto risveglio, e proprio per questa ragione esso è detto "supremo perfetto risveglio"*.

3.4.04

Sul fatto di Napoli ...

Sul fatto di Napoli della scorsa settimana [ dedicato ad Annalisa Durante ]


Il post di oggi è scaturito dalle bellissime e profonde dichiarazioni,rilasciate,dalla madre Carmela Visco al quotidiano nazionale la repubblica in particolare questa : << .... Forcella era, un indirizzo di cui mi sono sempre vergognata, anche senza motivo, vengo da un'onesta famiglia, e ora invece, io sono la mamma di Annalisa, uccisa in questo rione, per uno scontro tra delinquenti in cui non c'entrava. E mia figlia non è più solo mia, è diventato il nuovo nome di Forcella, un simbolo per tante persone. Come faccio a odiare questo posto?.[....] Allora Annalisa è morta anche per liberarci da questo marchio . >> trovate , nei riferimenti , un collegamento ipertestuale dell'articolo in questione e all'interno d'esso altri colegamenti dell'archivio del quotidiano su questa triste vicenda . Io penso che la morte di una persona sia che la intendiamom in senso fisicio che in senso antropologico-filosofico mi colpisce anche se non conosco la vittima o per il modo in cui muore ( come in casi come questo ) , una persona non muore finchè non cesserà da parte degli amici o cari o dall'opinione pubblica se nel caso è una morte di stato come quelle che sono avvenute in italia dall'unità 1861 ad oggi 2004 , d'essere ricordata ) . Credo e sperò che la morte di questa ragazza possa servire agli indifferenti ( vedere lo scritto di gramsci da me riportato in un dei post precedenti )e ai nostri rappresentanti istituzionali che fanno gli ipocriti facendo finta di combattere la mafia e poi dicono che con la mafia bisogna convivere ,o lascaino al suo posto un esponente regionale ( il caso Cuffaro ) e danno adosso a coloro sia dell'opposizione o delal società civile ( antimafia 2000 o tano grasso ) gli lo fanno notare . Per concludere faccuio due citazioni una alla De andrè : << anche se voi vi crediate assenti siete per sempre coinvoilti >> ; e una poesia ( o un abozzo secondo i familiari ) di Carlo Giuliani , ragazzo ucciso al g8 di Genova il 20\7\2001 , che scometto creerà forti polemiche ( spero costruttive ) e non come quelle che mi venivano rivolte quando commentavo sia con gli amici , sia in rete ( forum , news groups , ecc ) i fatti di Genova 2001 in particolare l'esecuzione di Piazza Alimonda , o quelle al mio post precedente che mi hanno costretto , come avrete potuto notare , ad applicare la black list una misura che avrei fatto a meno ma con certe persone è impossibile dialogare ) :<< tante cose segnano una vita ; e tante vite segnano qualcosa >> . Non so che altro dire , e poi le lacrime mi sendono sul viso e , m'impediscono di vedere quello che scrivo , e per evitare di scrivere boiate , di cui poi mi pento , smetto qui .










PUNTI DI RIFERIMENTO








l'articolo citato nel post "Annalisa è il simbolo di Forcella non mi vergogno di vivere qui"                                                                            http://www.antimafiaduemila.com/ associazione antimafia 2000 e  i suoi link  della sezione  antimafia  http://www.antimafiaduemila.com/modules.php?op=modload&name=Web_Links&file=index&req=viewlink&cid=2





2.4.04

"Una sola luna compa...

"Una sola luna compare dappertutto riflessa in tutti gli specchi di acqua; tutte le lune in tutti gli specchi d'acqua sono i riflessi di una luna sola. Questa è una metafora per l'unica mente, che crea le miriadi di cose e delle miriadi di cose che creano l'unica mente. Ciò si riferisce alle illusioni del sogno, fiori nel cielo, metà sembianze, metà vuote."
(Hsueh-Yen)

CONTINUIT� Niente &egrave;...

CONTINUITÀ


Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura.
Il corpo, lento, freddo, vecchio - cenere e brace dei fuochi di un tempo,
La luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto;
Il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
Alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
Con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.


WALT WHITMAN (1819-1892 )

1.4.04

sui fatti di Falluja...

sui fatti di Falluja avvenuti il 31 marzo 2004


Ecco in sintesi la news per coloro non lo sanno o non leggono il giornali . La foto presa da www.repubblica.it . Le vittime erano in auto, scene di giubilo dopo l'esecuzione .Falluja, attacco al convoglio quattro stranieri uccisi e bruciati Erano imprenditori impegnati negli appalti per la ricostruzione Erano tutti americani. I corpi carbonizzati appesi a un ponte .  E ora   le  mie  emozioni  . Vista la disinformazione e il negazionismo che c'è nella maggior parte dei media ( via cavo che via satrellite ) sia per le news che per le immagini di quello che avviene in iraq , ho visto nel canale arabo aljazeera le immagini scioccanti , miracolosamente date dalle altre tv , del lingiaggio del cadavere di dei cittadini Americani e delal festa macabra , fatta introno ai corpi strazziati . La mia reazione che ho avuto è stata sconvolgente e di come un uomo , sia come un animale , incapace di controllare i propri istinti . Poi oggi a pranzo , discutendo con i miei mio padre a favore : << tu cosa faresti al loro posto ? leggiti cosa riporta quersto sito http://english.aljazeera.net/ ( versione inglese della tv araba di cui parlavo prima ) , se vuoi te lo traduco ...>> e mia madre :<< un conto è reagire con gli atentati , un altro è fare quello che hanno fatto .. >> , poi la discussione è proseguita , ma io ero già immerso nella riflessione , che qui riporto . Scusate la mia introduzione , ma volevo farvi capire  il il processo antropologico a cui sono arrivato . Leggendo le traduzioni e cercando di arrangiarmi da solo , non dò tutti i torti a mio padre , ma allo stesso tempo dò ragione a mia madre . Infatti ciò che dovrebbe in teoria , distinguerci dagli animali , ma poi in pratica ...... l'uomo non è un animale ? , e poi se tale cosa è compresibile , non èm giustificabile perchè non si può combattere il nemico ( in questo caso le forze d'occupazione che in barba all'Onu e con prove false , non dimentichiamolo ) con le stese armi si passa da vittima a carnefice e si viola la dignità umana , che è sacra per qualsiasi religione , mussulmani compresi . Come , da antifascista condanno quello che è stato fatto e permesso a Piazzale Loreto dopo la fucilazione ( ci si doveva fermare li ) di Mussolini , la sua amante e i suoi gerarchi ; cosi come quello chè stato fatto in piazza alimonda a genova il 20\72001 da alcuni poliziotti e carabinieri al corpo\cadavere di Carlo Giuliani , accellerandone la morte secondo alcuni .