COMPENDIUM
(I parte: la teoria)
Mi sono alzato quella mattina di dicembre... Non volevo ma alla fine l'ho fatto. Non so se per colpa di qualcun altro. Ormai non interessa più.
La cosa che conta è che c'ero e quindi ci sono.
Non cercare il colpevole. E' un gioco inutile e deleterio!
All'inizio ti vuoi imporre... Chissà forse stai solo seguendo qualche consiglio o cerchi di imitare chi pensi stia meglio di te. Ma è come se sei già qualcuno: sensibile, timido... Forse sei già stato programmato in un certo modo o forse bastano veramente pochi secondi per creare un personaggio. Dipende dall'età.
Insomma stavo dicendo che all'inizio ti vuoi imporre. Forse anche con rabbia. Ma poi, ad un certo punto (forse appunto per quella storia che sei stato programmato in quel modo) ritieni che il mondo ha ragione. E così ti nascondi. Hai paura.
Ma la paura è una limitazione che qualcuno o qualcosa ti impone, anche in modo inconsapevole. Probabilmente sei tu stesso a importela. E' qualcosa di astratto... E' come un pensiero: non vorresti pensarci ma facendo ciò è già nelle tua mente.
La paura è la limitazione. E' il tuo limite. E' la tua gabbia.
Il resto non conta più. Il resto è tutto condizionato da questa gabbia. Il resto è falso: una vita in cattività è una vita falsa.
Ma non per condannare alcuno: una vita in gabbia ti fa credere di poter vivere solo questa vita. Anche perchè se tu uscissi dalla gabbia probabilmente ti ucciderebbero. Come un canarino che è nato in gabbia: non sa nemmeno volare. Ha sempre trovato il suo pasto in una vaschetta e quindi non saprebbe nemmeno che significa cercarsi da mangiare o da bere.
Ma c'è una soluzione. Perchè una cosa nessuno ha potuto togliere al canarino: l'istinto.
L'istinto sarebbe come dire quella cosa che avevamo prima che ci mettessero in gabbia. Non importa se siamo nati in gabbia o ci hanno catturati dopo. L'istinto è qualcosa che esiste con noi. Da sempre. Come dire "lo Spirito". Quella cosa che ci fa sognare di vivere una vita libera. La paura ci dice che noi non potremmo vivere fuori dalla prigione ma l'istinto ci fa sognare di farlo. Come se in questo istinto noi siamo diversi. Non abbiamo più limiti e siamo immortali poichè nulla potrebbe farci male in quel mondo esterno.
E' proprio come un sogno. Questo istinto ci vuol dire che là fuori non ci sono le regole della gabbia: se nella gabbia corri troppo veloce magari ti fai male; se nella gabbia non ti comporti in un dato modo, potresti morire. E la paura ti dice: "se nella gabbia può succederti di morire, figurati all'esterno. Là c'è l'ignoto! Almeno la gabbia la conosci! Ci vivi da sempre! Ma fuori? Come farai a cavartela?".
Ma è un buon segno.
Ci sono quelli che hanno perso del tutto l'istinto e la gabbia li domina completamente. Questi non si pongono nemmeno il problema che fuori potrebbe essere diverso! Non sanno nemmeno che c'è un fuori poichè, del resto, la gabbia non è il loro inferno ma il loro paradiso! La paura li domina completamente. Sono quelli che sopravvivono. Quelli che non hanno più sogni.
Allora l'istinto è come un ricordo. Il ricordo di una vita passata fuori da quella gabbia. Per alcuni un ricordo vivo e presente, per altri lontano. Per altri solo una fantasia infantile. E questi ultimi sono appunto coloro che non sognano più.
Ma l'istinto è forte. Basta poco per riaccenderlo. Ma la paura riesce a dominarlo.
La morale e la religione sono una parte di quelle cose di cui si serve la paura per "far riflettere". Tramite il pensiero la paura fa riflettere.
Fa riflettere che uscire dalla gabbia significherebbe "poter" morire; "poter" essere abbandonati da chi ci è stato vicino ma non vuole uscire dalla gabbia; "poter"... Poter! Il dubbio è l'unica arma della paura!
La morale, la religione, le regole: sono cose che mettono il dubbio! Potremmo morire o non essere più accettati o stare male!
E allora è meglio stare "al sicuro" in gabbia! Al sicuro con un carceriere a cui noi diamo potere di tenerci sott'occhio, per proteggerci: la paura!
Ma chi sta peggio è chi convive non solo con la paura ma anche con quell'istinto! Quell'istinto di libertà! Questo individuo non respira, si sente soffocato! Soffocato dalla gabbia! Ma anche terrorizzato da quella libertà che lo sta chiamando come le sirene in un mare in tempesta!
Vuole, ma qualcuno dice che non può. Egli stesso si dice che non può. Egli stesso si pone un limite. Un limite inesistente poichè basato sul dubbio! "Potresti" morire... Ma anche no! Dovresti avere il 50% di possibilità di salvezza ma siccome la posta in gioco è troppo alta, meglio non rischiare! Del resto c'è di mezzo la tua vita! Anche se tu avessi il 99.9% di possibilità di riuscita c'è sempre quello 0.1 di rischio...
Se anche per uno 0.1% di insuccesso rimarremmo volentieri in gabbia, figuratevi per un 50%!!!
Ma questa non è una telecronaca sulla vita com'è o come dovrebbe essere. Qui si deve trovare il rimedio.
E per trovare il rimedio bisogna sapere dove sta il male.
Le parole chiave sono: ISTINTO e DUBBIO! La LIBERTA' si raggiunge lanciandosi nell'istinto e abbandonando il dubbio! Questa è la libertà. Senza rischio non c'è libertà.
Ora conosciamo il male (la paura e quindi il dubbio) che ci impone il limite. Ma sappiamo come uscirne (con l'istinto ovvero il rischio) che ci riporterà alla nostra illimitatezza.
Cosa dobbiamo fare ora?
Lo yoga, la meditazione e varie infinite discipline di tutti i tempi e luoghi ti danno la possibilità di fare il salto. Ognuno ha i suoi metodi. Per alcuni invece bisogna buttarsi e basta, lasciandosi tutto alle spalle, senza stare a pensare a quale sia il modo più giusto.
Questo però è difficile.
Una vita trascorsa non può essere così inutile. Perchè siamo noi. Con i nostri piccoli errori e le nostre piccole vittorie. Anche se in una gabbia.
Qualcuno dice di lanciarsi fuori dalla gabbia tenendo sempre però presente chi siamo stati. Liberandosi comunque dalle paure che ci rifarebbero tornare in gabbia.
La meditazione ci dice di osservare il pensiero e riconoscerlo quindi per il valore che ha: un inutile pensiero. Così come molte discipline orientali. Quindi la paura diventa solo una illusione.
Ma se non sai chi sei, come fai a sapere cosa vuoi? Tutte queste discipline diventano allora qualcosa che qualcuno ha inventato... ma non vanno bene per te! Perchè chi le ha inventate le ha fatte per se e non per un individuo con la tua esperienza! Del resto siamo tutti diversi! Come si fa a suggerire un metodo che io ho inventato a chi è diverso da me?
Ma prima di parlare dell'importanza di conoscere il proprio ruolo e di sapere chi siamo, è bene trattare di alcune delle possibili limitazioni che non ci permettono di essere liberi e infiniti. Limitazioni che risalgono ad un progenitore comune: la paura.
Quando sei per la strada ti dicono che sei: magro, basso, alto, grasso, bello, brutto etc... Di solito le cose negative non te le dicono ma te le fanno capire. O comunque le capisci tu quando vedi un manifesto che albeggia sulla strada di fronte casa tua dove c'è una mega modella iper-bona dal fisico perfetto o idem un modello. Allora subito comprendi che sei inadeguato. Ti dici che così non potrai mai essere e da questo deduci che non sarai mai nessuno nella vita.
Questa è una prima limitazione: la limitazione fisica. Cioè puoi fare certe cose ma non tutte perchè le altre sono riservate a chi è bello, muscoloso etc... Di questo poi ne hai conferma perchè "tutti gli altri" ti dicono che effettivamente è così! Che sei inadeguato a giocare a basket solo perchè magari sei su una sedia a rotelle.
Il limite fisico è un limite molto forte, soprattutto nella società odierna fatta di modelle e uomini fisicati presenti come simbolo di bellezza e quindi salute. La società odierna fa sentire un uomo inadeguato perchè ha il potente mezzo dei media: riviste, televisione, internet sono mezzi di comunicazione ultra-veloci per poter comunicare al mondo lo stereotipo di bellezza (e quindi salute, anche se poi non si capisce quanto di salute ci sia nelle modelle molto magre o nei cantanti che stanno dalla mattina alla sera a consumare sostanze stupefacenti per essere al top).
Tutti ti dicono (o ti fanno capire, che è ancora peggio) che sei inadeguato. Te lo dicono perchè loro stessi, in prima persona, si sentono inadeguati. Allora magari un grasso dirà ad un magro che è troppo magro e viceversa.
Insomma devono trovare il difetto in te affinchè loro stiano un po' meglio ("c'è chi sta peggio di me").
E' come un virus: un malato fa sentire malati anche gli altri. Gli trasmette la sua inadeguatezza al mondo. E gli altri si ammalano.
Dall'infinito si passa al limitato: il fisico non ti permette di fare la modella (anche se lo vuoi); i capelli non ti permettono di fare ciò che vuoi etc... E poi nasce il concetto di DNA: sei calvo perchè tuo padre lo era; sei grasso per colpa del fisico di tua nonna; hai la costituzione fisica magra etc...
Allora ti convinci che sei senza speranza! E questo solo per il fisico!
Figurati quando scopri che sei depresso a causa dei tuoi geni; che puoi ammalarti al cuore e morire da un momento all'altro perchè tuo zio ha fatto la stessa cosa...
Allora inizi le diete, ad andare a farti i controlli dal dottore... Sei una catastrofe!
Ma non è ancora nulla! Figurati se da piccolo sei stato violentato e ti hanno inculcato questa paura magari a livello inconscio e ora sei impotente! Se da piccolo ti hanno detto che eri un fallito e ora ti comporti in un dato modo e non sai nemmeno perchè! E non sai da dove vengono le tue paure e i tuoi limiti!
Questo è il limite! Ogni giorno rinfrescano le tue paure e ti dicono che sei: inadeguato, mortale, che non potresti vivere solo, che sei malato... E ti dicono: "come ti vedo male oggi" oppure "sto male" (e fanno sentire male anche te) o anche "che caldo, mi sembra di svenire" (e svieni anche tu).
Da quando nasci: loro hanno dei problemi e cercano qualcuno che come loro stia male: mal comune, mezzo gaudio! E poi pure tu cominci a dire frasi negative del tipo "stamattina sto veramente male", "mamma mia, sono dimagrito ancora" etc. Te le dici e te le dicono.
E non è che diventi una persona limitata... Diventi limitatissimo!!! Con 2 milioni di handicap! E te lo dice pure la tv, i giornali etc.
Sei circondato da negativi!!! E ti dicono pure che lo fanno per il tuo bene e quindi tu ci credi ancora di più!!! "Mia madre mica vuole il mio male!!!" Ma se è cresciuta in quel mondo trasmetterà il negativo anche a te (non lo fa per male, lo fa perchè è contagiata e te lo contagia. O magari lo fa anche in modo consapevole perchè pensa che dirti "in che mondo cattivo viviamo" ti renda più forte: INVECE STA SOLO CREANDO UN NUOVO MALATO!!!!!!).
Penso che prima di parlare di altre cose bisogna cominciare a conoscere il nemico: bisogna riconoscere tutte queste cose che ci fanno sentire inadeguati e riconoscere che sono solo terrorismi affinchè diventiamo pecore da essere controllate. Perchè se siamo impauriti non possiamo fare nulla. Non possiamo vivere fuori dalla gabbia. Moriremmo subito.
Bisogna reagire e dire: "Me lo dicono affinchè diventi come loro. Un malato. Ma io sono infinito e illimitato. Mi amo perchè sono unico. E tornerò ad essere chi sono. Io sono un essere senza limiti. Questo io sono. E se voglio, faccio qualsiasi cosa. Mi basta volere. L'inadeguatezza è solo una idea. Una idea che qualcuno mi ha messo in testa ma io non mi farò contagiare perchè so chi sono. E se ho delle paure e non so perchè ce le ho, significa che qualcuno me le ha messe magari quando ero troppo piccolo per capire. Moriranno anche quelle perchè io so che mi hanno contagiato e che quelle paure non sono io ma solo cose estranee. E io le butterò fuori e me ne libererò".
Tutte le cose negative ci limitano: hai paura di un cane e quindi magari non fai una determinata cosa; sei geloso e allora sei schiavo di un pensiero e non vivi più; hai paura di rimanere solo e allora costringi qualcuno a starti vicino e ne diventi schiavo (oltre ovviamente a fare del male a questa persona perchè magari ti arrabbi anche nei suoi confronti, come se la colpa fosse sua che non ti vuole stare vicino!!! Ognuno deve essere libero!!! Costringere qualcuno è la stessa cosa che ci hanno fatto quando ci hanno inculcato i nostri limiti: ci hanno costretti ad accettare!!! E ora siamo schiavi del limite!)
Insomma tutte paure per non farti capire chi sei realmente. Tanto che alla fine pensi di essere le tue paure! Cioè hai paura dell'acqua e allora pensi di essere un cattivo nuotatore; hai paura delle altezze e allora ti dici che non sarai mai uno scalatore! Alla fine sei le tue paure. Un uomo fatto di paure (non di sangue e ossa). Una torre con mattoncini di paura!
Anche i tuoi obiettivi quindi diventano dipendenti dalle tue paure: "sarò un impiegato perchè non ho la forza di fare il sollevatore di pesi! Non ho il fisico!" Oppure ti dici che sei troppo stanco per fare una cosa: un altra paura di morire di stanchezza! O ci sono anche quelli che dicono di essere troppo vecchi per fare...
Alla fine non sai chi sei (perchè sei tutto limitato) e non sai nemmeno che lavoro fai (perchè l'hanno scelto le tue paure!).
Siamo immortali e infiniti! E' giunto il tempo di aprire gli occhi! Questa è l'unica verità! E se c'è chi muore è perchè è convinto che deve morire! Se c'è chi è limitato è perchè è convinto di esserlo! Se c'è chi dimagrisce se non mangia è perchè è convinto che senza cibo e acqua l'organismo non vive! Se c'è chi ingrassa se mangia è perchè è convinto che il cibo lo fa ingrassare!
E se pensi che nessuno ti ami è perchè te l'hanno fatto credere o non ti hanno dato amore: ma diventa un tuo limite pensare che il mondo sia tutto pieno di gente che non sa amare e capirti! Una tua convinzione, perchè anche tu diverrai come chi non ti ha dato amore: TI HANNO CONTAGIATO LA LORO SOFFERENZA! E diventi schiavo dell'odio e non puoi amare! O anche peggio: ami e vuoi qualcosa in cambio dell'amore che dai e soffri se il tuo amore è ricompensato con odio! Sei uno schiavo! Non sai più chi sei! Vittima dei limiti che ti hanno imposto!
"Potresti amare infinitamente ma non ne sei capace! Puoi fare tutto quello che vuoi ma non ne sei capace!": ti dicono così ma in realtà sei tu che non ne vuoi essere capace! Ti sei fatto contagiare!
Ma ora è il momento di guarire!
Ti dicono che devi comportarti bene ma poi ti insegnano a competere e a schiacciare l'altro. Perchè chi dà amore a chi non lo merita o chi dà amore e non viene ricambiato o chi dà amore e viene ricambiato con odio è solo uno stupido.
Ti dicono che l'amore deve essere dato solo in cambio di altro amore. E te ne convinci!
Chi è quel pazzo che ama il suo persecutore?
Ma questo è un altro motivo per disorientare! "Mi devo comportare bene o lo devo fare solo in certi momenti e con certe persone?" Un altro motivo per non farti più capire chi sei! Un altro dubbio! Una nuova paura!
Che cos'è l'amore? Cosa significa "voler bene"? Chi sei veramente? Quali sono i tuoi obiettivi?
Queste sono le domande a cui devi rispondere!
Comprendendo chi sei veramente potrai definire i tuoi obiettivi. E per realizzarli dovrai adottare quel modo di vita che è l'amore. Prima di tutto dovrai voler bene a te stesso poichè chi non ama se stesso non può amare nessun altro.
L'amore è l'unico modo di vita poichè a nessuno piace l'odio. A nessuno piace volersi sentir non-protetto. L'amore è proprio questo: sentirsi protetti e quindi agire in libertà. Ma se noi ci comportiamo con falso amore diffonderemo questo falso amore che ricadrà anche su di noi. Come chi semina paura. Un contagio!
Dobbiamo contagiare amore: solo così la paura cesserà di esistere! Perchè se noi invece di terrorizzare l'altro lo amiamo, questo ci amerà per reazione! E così l'amore si diffonderà! Ma questo amore vero deve diffondersi, perchè l'amore falso è schiavitù e quindi paura! Noi obblighiamo qualcuno ad amarci solo perchè lo amiamo noi! E così gli altri faranno con noi e diverremo loro schiavi! Un'altra gabbia!
Nell'amore non esiste paura!
L'amore è quella capanna in cui il bambino si rifugia e cerca l'affetto che lo ricarica per affrontare la vita. Ma spesso quel bambino (che è il nostro bambino interiore) in quella capanna non è stato amato ma terrorizzato! Qualcuno gli ha insegnato che non esiste l'amore puro ma solo un amore commerciale. Un amore che ti viene dato solo in cambio di qualcosa. I genitori di quel bambino hanno detto per esempio "se fai il cattivo non ti voglio più bene!" e così gli hanno insegnato a dare amore solo a chi fa il buono con lui!!! Non certo un amore disinteressato!
Dobbiamo riscoprire quell'amore che cercavamo in quella capanna. Un amore gratuito e senza interesse. E dobbiamo darlo perchè solo così guariremo il nostro bambino interiore facendogli capire che un amore diverso può esistere. Esiste!
E cesserà ogni paura. Saremo protetti poichè quell'amore che cercavamo (e che cerchiamo) nell'altro è ora con noi. L'altro siamo noi! Noi dobbiamo amarci! Noi dobbiamo amare! E basta diffonderlo per riceverlo. Come appunto il contagio! Ma questa volta un contagio positivo!
Dal falso amore nascono persone malate! Dall'amore vero nascono persone sicure della loro identità e del loro obiettivo.
Per sapere chi sei devi amare: così le tue paure cesseranno di esistere e non sarai più una torre fatta di mattoncini di paura ma una persona! Una persona infinita e illimitata. Immortale.
E l'obiettivo diverrà quello di diffondere questo amore che ti ha resuscitato dai morti! Perchè eri morto e ora sei tornato alla vita!
Voli fuori dalla gabbia, sicuro! Senza paura! Sei in armonia con te e con il tutto!
E questa è la tua missione sulla terra! Diventare armonia! Creare armonia! E se diventi armonico allora diventi il "dottore" dell'umanità. Basta che tu diffonda questo amore anche ad una sola persona e questa lo darà ad un'altra in un catena infinita che contagerà il mondo in pochi istanti! Come succede, in negativo, per le epidemie. Ma questa è una cosa positiva! E poi l'amore ti ritornerà. E la pura verrà eliminata.
Stiamo avvicinandoci al nocciolo della questione. Qual'è il primo passo da fare? Ora che sappiamo queste cose come dobbiamo cominciare? Perchè comunque non abbiamo ancora lasciato la gabbia e abbiamo paura addosso! E' come se fino ad ora abbiamo capito la verità ma fra capire e mettere in pratica la nostra paura ci dice che c'è un po' di strada. Sappiamo che è solo la nostra paura che ce lo sta dicendo... Ma è ancora forte! La nostra paura ci dice "ma sei proprio sicuro che sia così?" E si insinua nuovamente il dubbio!
Come abbiamo detto la prima cosa da fare e amare se stessi poichè chi non si ama non può amare! Ed è proprio questa la strategia della paura: fare in modo che l'individuo non si ami! Ed infatti ti dicono che sei brutto, grasso, magro etc... e così, come dicevamo all'inizio di questa chiacchierata, ti fanno sentire inadeguato. Non sai più chi sei e qual'è il tuo ruolo! E così non uscirai mai dalla gabbia perchè pensi che solo nella gabbia puoi trovare amore! Quel falso amore di cui abbiamo parlato: l'amore che vuole in cambio qualcosa!
Allora ora dobbiamo iniziare a camminare!
La paura e le limitazioni che ne derivano ci fanno assumere atteggiamenti che riflettono tali paure. Ad esempio devo andare dal meccanico per controllare il livello dell'olio. Potrei controllarlo anche io ma non riesco a svitare il tappo dell'olio. Quindi decido di andare dal meccanico. Però mi sento uno stupido e mi dico: "che fallito che sono, chissà che penserà il meccanico! Penserà che non riesco nemmeno a svitare un tappo! Che vergogna". E così vado dal meccanico con quell'atteggiamento da perdente! E lui mi considererà tale ma non perchè pensa che sia un fallito ma perchè io gli comunico, con le posizioni del mio corpo, con la mia voce o con le parole che sono un fallito! Facci caso! E' proprio così!
Quindi per una stupidaggine, per una paura, io mi faccio considerare in un dato modo e poi ne soffro! Ho fatto tutto io!
Il mondo non c'entra nulla! Stai comunicando al mondo di essere un perdente ed il mondo ti vede semplicemente per come ti vedi tu!
Hai costruito tutto tu con una semplice paura!
Hai pensato di essere un debole e ora lo pensa anche un altro. E ovviamente la cosa si diffonde perchè vale sempre la regola del contagio!
Quindi sarebbe bastato andare dal meccanico con la verità in mano: "non so svitare il tappo, mi dà una mano? Almeno controllo il livello dell'olio..." Che male c'è? Quindi anche l'orgoglio è un'arma della paura! Tanto per farti sentire inadeguato ancora una volta! Anche qui, qualcuno, ti ha messo in testa questo falso mito dell'orgoglio! Se c'è orgoglio, dimenticati dell'amore! Dimenticati di fuggire dalla gabbia! Dimenticati della libertà!
Qualsiasi cosa che ti blocca o che ti fa comportare come non sei (cioè non in accordo con la verità) è paura! Se l'orgoglio ti blocca: è paura! Se l'orgoglio ti fa comportare come non sei: è paura! Se l'orgoglio non ti fa dire la verità e non ti fa esprimere liberamente: è paura!
Se ti vergogni: hai paura! Non ti stai esprimendo!
Tu sei infinito! Illimitato! Un pensiero che ti blocca è solo paura, non amore! E così facendo non potrai dare amore nè a te nè a nessuno!
L'unico orgoglio che non ti bloccherà mai è quello di sapere che sei infinito! Questo orgoglio ti farà andare avanti nella tua opera d'amore! Sii orgoglioso di essere te stesso, libero e senza paura! Il falso orgoglio ti fa comportare come non sei. E' come il falso amore.
Devi amare la verità! La paura è solo inganno e falsità affinchè tu non realizzi te stesso. La paura ti dice una menzogna, ti dice che sei limitato e quindi inadeguato. Ma tu sei l'opposto: sei infinito!
Tu puoi fare tutto: questa è libertà! Puoi scegliere!
Puoi mangiare o no: non sei schiavo di nulla per vivere (nemmeno del cibo)! Sei immortale!
Puoi scegliere di mangiare ma lo fai solo per tuo piacere: non sei schiavo del cibo! Puoi benissimo vivere senza!
Puoi mangiare all'infinito: non ingrasserai, non ti intossicherai! Nessun cibo può limitarti! Sei infinito!
Se invece non mangio non dimagrirò nè mi ammalerò: non dipendo da nulla: sono libero!
Nasciamo già con la paura: nei testi sacri orientali si parla di karma. Il karma sono le azioni delle vite passate che ci portiamo in questa vita. Sono le paure che ci hanno fatto agire in determinati modi che, come abbiamo visto, ci fanno agire da schiavi anche in questa vita.
Le paure si trasmettono. Da vita a vita. I limiti viaggiano sul DNA. Le cellule sono inquinate da questa memoria.
Le cellule hanno paura. Una paura quindi che imbeve lo spirito. Ogni cellula è contaminata.
Il DNA produce proteine di paura. E ogni cosa è paura. Quindi le paure ci sono inculcate in questa vita ma non solo. Ancora prima di nascere.
Non importa credere nella reincarnazione.
Al momento del concepimento, nell'utero materno, appena prima della nascita: anche in questi momenti possiamo avere assorbito paura. Quando due individui non si amano e concepiscono, questo non amore è nelle loro cellule. E il loro figlio, che è l'unione delle loro due cellule, assorbe tale inquinamento. E comunque tutte le paure dei genitori (di tutta la loro vita) sono nella memoria delle loro cellule, nel loro DNA. Il figlio, essendo fatto da due loro cellule, le erediterà.
Inoltre quando ci si riferisce alle "altre vite" si può anche pensarla in maniera diversa: in una stessa vita ricopriamo vari ruoli. Oppure quando superiamo qualche limite è come se rinascessimo a nuova vita. Quindi dire "altra vita" può significare tante cose.
Nasciamo inquinati da mille paure (ad esempio quella di morire: sappiamo già alla nascita che dobbiamo morire... E' scritto nel nostro DNA anche se magari non ne abbiamo ancora coscienza): una paura si tramuta in realtà (ad esempio appunto la morte)! Possiamo morire da piccoli pur non sapendo (in coscienza) che possiamo morire (ma le nostre cellule lo sanno benissimo).
Nasciamo pieni di paure che ci fanno agire da schiavi, durante la vita ce le aggiungono, stiamo male, e poi moriamo: tutto per un pensiero a cui crediamo ciecamente!
Basta: dobbiamo capire come liberarci. Dobbiamo morire metaforicamente. Cambiare abito. Buttare le nostre paure. Resuscitare dai morti che ci circondano. Rinascere a nuova vita immortale!
Ma come fare?