VE LA RICORDATE LA LETTERA DI NATALE ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
5.12.07
4.12.07
Senza titolo 2354
Dolce ossessione
Sei il sogno del sogno
dolce ossessione
ti penso
ti bevo
ti mangio
ti guardo
anche se non ci sei
in cammino
a piedi
in macchina
mentre lavoro oppure riposo
sei dentro di me
seme in terra d’anima
caleidoscopio di tante te
sono al delirio
Sei il sogno del sogno
dolce ossessione
Sogno te stando con te
Pietro Atzeni
3.12.07
primarie 2008
alle Primarie del 2008 non seguire la logica del remake,
vota la Fatanuda
sostieni il Terzo Polo
2.12.07
Senza titolo 2347
La lingua batte dove il dente duole
La lingua batte dove il dente duole
Negli ultimi giorni il papa ha sferrato un attacco indiscriminato contro l'ateismo, il marxismo, il relativismo etico, l'illuminismo e la tecnologia.
Questo inesplicabile accanimento contro il progresso e le correnti di pensiero che hanno informato di sé tanta parte della storia occidentale è nato dalla constatazione che, nonostante i suoi continui interventi a tutti i livelli, non solo non hanno perduto terreno, ma sono avanzate paurosamente in ogni parte del mondo.
Il processo di secolarizzazione è oramai inrrestabile, in quanto è alimentato dai bisogni eternamente insoddistatti dell'uomo e dalla sua presa di coscienza della impossibiltà di soddisfarli in futuro.
L'ateismo si è originato infatti dalla convinzione che la storia del mondo è il fluire inarrestabile di orrori, guerre, stermini, ingiustizie inaccettabili, sofferenze indicibili, catastrofi naturali e dalla costatazione che il dio, nel quale il papa ci esorta a pregare, non è mai intervenuto nelle faccende umane.
Il marxismo è stato lo sbocco logico della ingiustizia sociale ed è fallito perché nessuna teoria economica ha potuto, né potrà mai porvi rimedio.
Il relativismo etico è un prodotto della società aperta. La convivenza di numerose etnìe, portatrici di nuove visioni etiche e nuovi valori, rende impraticabile infatti l'idea di un ritorno a una società capace di imporre valori assoluti.
Le accuse all'illuminismo e alla tecnologia sono poi prive di senso. Se non ci fossero stati gli illuministi, ci sarebbe ancora la schiavitù e la donna oggetto e senza tecnologia saremmo rimasti all'età della pietra.
Singolare è poi l'idea che queste teorie sono la causa di tutti i mali del mondo. Ancora una volta questo papa vede la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non si avvede della trave nel suo.
Nel resto d'Europa si pensa che il papa, perduto il monopolio dell'etica, sia stato costretto a reagire al successo che stanno riscuotendo "L'illusione di Dio", di Richard Dawkins e "Dio non è grande", di Christian Hitchens e alla constatazione che - da quando l'uomo ha scoperto che la ragione aiuta a discernere il bene dal male più della religione - gli atei nel mondo stanno crescendo come funghi.
Molti pensano che questi attacchi passeranno sempre più inosservati e finiranno per allontanare definitivamente i fedeli dalla chiesa.
che ne pensate dei regali riciclati ?
Le festività di natale si stanno avvicinando sempre più e cosi l'amato-odiato momento dei regali .... Perché c'è sempre in agguato la " zia Clodovea " che ogni anno ci propina sciarpe dalla forma indefinibile , oppure vogliamo ricordare i pigiama verde fosforescente a righe gialle di " Nona Sigifrida " ? . E come si possono punire gli amici o parenti che riciclano ( chi bene e chi maldestramente ) , svuotando il solaio , doni spaventosi , premi di pesche di beneficenza o lotterie paesane ?
Per affrontare tutto ciò oltre che allenarci a fare buon viso a cattivo gioco, oppure se lo facciamo a non farlo o a farlo senza farlo notare troppo altrimenti succede qualcosa di simile a questa vignetta di Francesco Natali ( il suo sito ufficiale ) tratta dall'agenda smemoranda di quest'anno
Mi farebbe piacere leggere i vostri racconti se nel caso avete ricevuto o fatto tale cosa . Prima di raccontare la mia esperienza veniamo ad alcuni sugerimenti
Se volete saperne di più potete su tale arte da alcunio condannata da altri acettata ( me compreso ) andare anche qui su questo sito www.blimunda.net/
Per rompere il ghiaccio inizio io .parlando della mia esperienza in ambito sia di regali che nell'uso del riciclo in tale ambito
Fortunatamente grazie : 1) al mio sesto senso , e all'uso sapiente del riciclo ,. 2 ) ai bei oggetti presenti nelle botteghe del commercio equo e solidale sono riuscito sempre a fare regali con il cuore e far si che i miei regali fossero spaventosi .
Ma come spesso accade c'è sempre la prima volta . Infatti l'anno scorso , non conoscendo bene ( visto che la vedo una volta \ due volte all'anno ) di quella che è da un mese ( vedere post del mio viaggio a Torino di cui ho parlato in un post precedente ) la moglie di un mio amico , ho fatto un regalo riciclato cioè un doppione . Si trattava di America (Amerika - 1927) di Kafka
Esso purtroppo la dicitura << corriere della sera ... >> . l'ho strappata e poi l'ho incartato e la notte di natale dopo la messa gli l'ho data . Il giorno di capodanno quel " bastardo " del marito me lo ha fatto notare , anche se secondo lui lei se n'era accorta , non vi dico la figuraccia che ci ho fatto peggio di quell'altra fatta qualche anno prima all'inizio della mia attività di riciclo . Ma non pensiate che ciò mi abbia scoraggiato , ma mia ha insegnato ad essere più attento .
Il suo film gira il mondo ma il regista non può
Leggo,sempre più basito per come è ridotta questa mia povera Italia,( mi viene in mente la canzone di Battiato povera patria e questa citazione "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso degli uomini onesti." di Martin Luther King ) di questa notizia vergognosa ma che purtroppo è solo la punta di un icerbeg in ambito d'iimmigrazione come dimostra il film documentario di mare nostrum di Stefano Mencherini censurato dai nostri schermi ma che trovate in rete su google video ( qui l'url dove vederlo o scaricarlo ) oppure lo potete trovare cercandolo all'interno del portale www.arcoiris.tv oppure richiederlo all'autore smencherini@libero.it
eccone uno stralciio poreso da youtube
Ma ora veniamo alla news del post d'oggi
IL suo film in pochi mesi ha girato il mondo: dal Cairo a Buenos Aires, da Città del Messico a Los Angeles. E' arrivato anche nei paesi arabi. Tra pochi giorni sarà proiettato a Dubai. Ma Mohsen Melliti, regista e scrittore di origine tunisina, non ha mai potuto assistere alle proiezioni del suo lavoro all'estero. Ha perso opportunità importanti per incontrare colleghi di ogni parte del mondo, e anche denaro. Il paradosso - "il film può girare all'estero, il suo autore no" - è stato segnalato dal Movimento dei Centoautori in una lettera al capo dello Stato.
Tra i firmatari, Francesca Archibugi, Raoul Bova ( in una scena del film nela foto a sinistra ) , Daniele Luchetti, Riccardo Scamarcio e Paolo Virzì. Suscita ovunque sconcerto, hanno scritto, che Mohsen Melliti, che vive in Italia da vent'anni, sia ancora un apolide.
Questa condizione è all'origine del problema. Mohsen Melliti è un esiliato e, in quanto tale, non ha un passaporto. Non ne ha uno del suo paese di origine perché se n'è andato per ragioni politiche e non può più tornarvi, non ne ha uno del suo paese di adozione perché non è cittadino italiano. La sua libertà di circolare - che è una libertà costituzionale - dovrebbe essere garantita da un "Documento di viaggio" la cui durata - al massimo due anni - è legata a quella del permesso di soggiorno. Il fatto è che molti paesi per la concessione del visto d'ingresso chiedono un documento valido almeno sei mesi. Così, quando mancano meno di sei mesi alla scadenza del suo "Documento di viaggio", Mohsen Melliti deve restare in Italia. Inoltre, benché il suo "Documento di viaggio" sia formalmente valido per tutti i paesi riconosciuti dal governo italiano (con l'esclusione, per ovvi motivi, della Tunisia) in realtà è accettato senza problemi solo dagli Stati dell'area Schengen.
Due settimane fa, dopo una complicata battaglia di carte bollate, Mohsen Melliti ha ottenuto un rinnovo anticipato del suo "Documento di viaggio". Ma siccome la durata di questo rinnovo è stata fissata in otto mesi, a febbraio ne mancheranno sei alla scadenza e il problema si riproporrà per intero.
Il suo film - che è uscito nel maggio scorso - è stato interamente realizzato in Italia, con un cast italiano ( il protagonista è Raoul Bova, che ha anche prodotto la pellicola ), da maestranze e tecnici italiani. Non era scontato: non essendo cittadino italiano, Mohsen Melliti non ha potuto ottenere alcun contributo pubblico e ha interamente autoprodotto la sua opera. Così suona un po' amaramente ironico il titolo Io,l'altro perché l'autore è, appunto, entrambi i soggetti.
Lavora in Italia, arricchisce la nostra cultura, ma l'Italia lo considera uno straniero.
Ci sarebbe una soluzione, molto semplice. Lo stesso Mohsen Melliti l'ha esposta al presidente della Repubblica in una lettera che comincia così: "In Italia sono cresciuto dal punto di vista intellettuale e umano. Devo al vostro paese profonda riconoscenza per avermi accolto e fatto sentire a casa. Ho affrontato con entusiasmo e senza rassegnazione le difficoltà di inserimento che ogni immigrato sperimenta quotidianamente".
Le ha anche superate, come riconoscono i colleghi. Ed ecco la soluzione: dare a Mohsen Melliti la cittadinanza italiana. Ha presentato la richiesta un anno fa e ancora attende risposta. Gli uffici gli hanno fatto sapere che ci vorranno ancora tre o quattro anni di attesa.
(glialtrinoi@repubblica.it)
concludo con una canzone in canna nel cdc che stavo ascoltando mentre terminavo di fare copia e incolla di questo articolo . Essa nonostante i suoi 30 anni è ancora attuale esssa è Aida di quello che fu un altro mio punto di riferimento oltre de Andrè Rino Gaetano
- AIDA
Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà
i suoi vestiti di lino e seta
le calze a rete
Marlene e Charlot
e dopo giugno il gran conflitto
e poi l'Egitto
un'altra età
marce svastiche e federali
sotto i fanali
l'oscurità
e poi il ritorno in un paese diviso
nero nel viso
più rosso d'amore
Aida come sei bella
Aida le tue battaglie
i compromessi
la povertà
i salari bassi la fame bussa
il terrore russo
Cristo e Stalin
Aida la costituente
la democrazia
e chi ce l'ha
e poi trent'anni di safari
fra antilopi e giaguari
sciacalli e lapin
Aida come sei bella
1.12.07
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