8.6.11

12-13 giugno le ragioni del SI e quelle del NO


-8 al referendum
Finalmente il 12 e il 13 giugno , salvo che la corte costituzionale non faccia l'azzeccagarbugli \ l'ammazza sentenze e ammazza volontà popolare come hanno tentato di fare bloccando la possibilità d'esprimerci , si vota per i referendum . Ora poiché in Rai , nonostante il richiamo da più parti si continua nel boicottaggio , e nella disinformazione dei referendum nei modi più svariati ad esempio : 1) concentrandosi solo sui primi due ( nucleare e acqua ) e stando zitti salvo pochissime voci , sul 3 quello del legittimo impedimento ., 3) facendo ,almeno all'inizio , le tribune e gli spot ad orari assurdi , ovvero quando la tv la guarda poca gente . 4) dicendo che le schede sono 3 come il numero dei quesiti , quando invece sono 4 ( 2 per l'acqua , 1 per il nucleare , 1 per io legittimo impedimento ) . Per fortuna , che sono uno che crede che le grandi cose sono nascoste \ occultate nelle piccole , che seguo le notizie di televideo e non solo delle prime pagine , ma anche delle sottopagane e delle pagine più interne , evidenziate in giallo alla faccia di chi mi dice che sono un fissato con il televideo e d'esso che ho tratto questa guida quesito per quesito cosa succede se si vota SI e cosa se si vota NO e con le ragioni di entrambi gli schieramenti

Vota SI' chi vuole abrogare determinate norme. Vota NO, invece, chi vuole che le stesse norme rimangano in vigore.

Acqua

Quesito  n 1 Scheda di colore rosso  Modalità di affidamento e gestione dei  servizi pubblici locali di rilevanza   economica. - Abrogazione.            
Il quesito prevede l'abrogazione delle  norme che attualmente consentono di affidare la gestione di servizi pubblici  locali a operatori privati. 
QUESITO N.2     
Scheda di colore giallo
 Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.  
Il quesito propone l'abrogazione delle  norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell' acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitaleinvestito dal gestore.          


SI  

"2 Sì per l'acqua bene comune". E' lo   slogan della campagna referendaria per  il sì ai quesiti relativi all'acqua. 
 Queste le ragioni esposte dal Comitato: "Votando sì al primo quesito si chiede  di cancellare il decreto Ronchi, che  
 stabilisce l'obbligo di affidare il   servizio idrico ai privati. I soggetti  privati tengono solo al profitto, a discapito della qualità dell'acqua e del  benessere dei cittadini. Abrogare que- 
 sta norma significa fermare le privatizzazioni e la definitiva consegna del servizio idrico al mercato. In Italia   tutte le privatizzazioni avvenute hanno comportato l'aumento delle tariffe e il 
crollo degli investimenti".  I sostenitori del sì sottolineano   
 l'obiettivo di "fermare la privatizzazione dell'acqua".       
Votando sì al secondo quesito "si toglie la possibilità di guadagnare denaro sulla gestione delle risorse idriche  Attualmente le aziende che gestiscono   l'acqua ottengono grandi profitti sul- 
 le bollette dei cittadini. Non è giusto  arricchirsi con l'acqua, un bene di  prima necessità essenziale per la vita"  Con il sì al referendum "i privati non  potranno più speculare sulla gestione 
 dell'acqua. Il servizio idrico deve     soddisfare i cittadini e non le leggi  di mercato".                           

 NO     

 "Impedire che i cittadini italiani siano privati di un essenziale processo di riforma e ammodernamento della gestione idrica". E' l'obiettivo del Comitato    per il No ai referendum sui servizi    
 pubblici locali e tariffa dell'acqua.  
 Queste in sintesi le loro ragioni: "L' acqua è un bene pubblico inalienabile   e la sua gestione è tema strategico e  vitale per lo sviluppo del Paese. La    rete nazionale disperde fino al 60%  
 dell'acqua; per ammodernarla occorre    favorire l'ingresso di soggetti privati con adeguate dimensioni finanziarie e   manageriali". Occorrono 65 miliardi di  euro per ammodernare gli impianti: somma che peserebbe sulle fasce più deboli
 Il comitato per il No inoltre osserva:  "Bloccare con il referendum il processo di industrializzazione del sistema idrico nazionale imporrà ai cittadini l' aumento delle tasse". Se vince il sì la gestione sarà affidata nuovamente "nelle mani delle caste della politica municipale". Il nostro è un fronte bipartisan che si oppone alle forze conservatrici del Paese, sostiene la libera 
 concorrenza in un mercato regolato e la nascita tra i cittadini di una seria cultura dell'acqua. Quando l'ente pubblico affida la gestione del servizio   idrico a un soggetto privato non vende 
 l'acqua. La gestione dovrà soddisfare in primis l'interesse dei cittadini.  



 Nucleare Scheda di colore grigio

 Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione della 
 norma che prevede la realizzazione nel  territorio nazionale di impianti di     produzione di energia nucleare.     


 SI 


LE RAGIONI DEL SI     

 L'Italia dei Valori, tra i promotori    del referendum, è contraria al ritorno  del nucleare in Italia.         
Il nucleare è, per l'Italia dei Valori, "una tecnologia obsoleta, costosa, inutile e pericolosa e comunque non adatta all'Italia. Non guarda al futuro, non   tiene conto del passato e non affronta 
 i problemi del presente".             
L'Italia dei Valori vuole quindi evitare che il governo "realizzi questa      maxitruffa ai danni dei cittadini".    
 Il 'Comitato Sì antinucleare' raccoglie   una fetta molto ampia dell'associazionismo e del volontariato italiano: si   va dagli ambientalisti ai sindacati, dalle associazioni di consumatori a    
 quelle di studenti ed anziani, dalle  energie rinnovabili al servizio civile, fino a organizzazioni per il commercio  equo e solidale.                     
 Tra i motivi per dire sì: "Il nucleare  sicuro non esiste; l'energia nucleare è roba vecchia; costa troppo e non abbassa la bolletta; paralizza le rinnovabili; non risolve i problemi energetici;  un deposito di scorie è per sempre".   

 NO     

 Il Ministero per lo Sviluppo economico  ha rivisto l'impostazione sul nucleare  data nel 2009 (decreto legislativo 15  febbraio 2010,n.31) e rinviato la decisione sulle modalità di utilizzo di    
 questa fonte energetica ad un chiarimento complessivo in sede europea.    "Il quadro è infatti cambiato dopo l'   incidente di Fukushima rendendo necessaria una revisione del programma e una
 piena partecipazione italiana alla costruzione di nuovi standard di sicurezza comuni in Europa, dove sono già presenti impianti nucleari vicini ai nostri confini. L'impegno sarà anche ri- 
 volto all'integrazione dell'Italia in   filiere industriali di rilievo".        
 "Il nucleare, in particolare, può consentire di:                  garantire l'indipendenza energetica, mentre l'Italia ora importa l'83% dell' energia consumata, spesso da aree geopolitiche instabili ed esposte a rischi risparmiare sull'energia elettrica,  
 che in Italia costa fino al 30% in più  della media europea e il 50% in più  della Francia, che ricava dal nucleare  il 75% della propria elettricità    * combattere il cambiamento climatico, 
 visto che il nucleare non emette gas  con effetto serra".              
Per votare no al referendum anche di-  
 verse associazioni tra cui Fareambiente
 e Associazione nucleare italiana. 


Legittimo impedimento Scheda di colore verde


 Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n.51, in materia di legittimo impedimento del presidente del     Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n.23  del 2011 della Corte costituzionale.    Il quesito propone l'abrogazione di     norme in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei 
 ministri e dei ministri a comparire in  udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n.23 del 2011 della Corte costituzionale.            

SI 


 L'IdV ha promosso il referendum per l'  abrograzione del legittimo impedimento.
 Per l'IdV "la legge da subito ha dimostrato di essere incostituzionale perché, sospendendo da subito i processi 
 in cui era imputato Berlusconi, ha sancito la diseguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. In realtà il legittimo impedimento esiste già nell'impianto normativo italiano: un qualsiasi
 cittadino impossibilitato a presentarsi  a processo ne può fare richiesta,ma sarà il giudice a decidere se l'impedi mento sia legittimo o meno. Per Berlusconi e i suoi ministri invece questa  
 decisione verrà presa dal Consiglio dei  ministri, ovvero da loro stessi".      
 "Il 13/01/2011 la Corte costituzionale  ha sancito la parziale incostituzionalità della legge:la competenza nel giudicare il legittimo impedimento ricade  sui giudici".Al tempo stesso però viene  confermata la definizione di legittimo  impedimento per "il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni   previste da leggi o da regolamenti".   
 "C'è solo la raccomandazione di una     leale collaborazione tra poteri nello   stabilire eventuali altre date", ma in  questa situazione,sottolinea l'IdV,"con una legge palesemente ad personam, non  si può ipotizzare che ci sia una leale  collaborazione con la magistratura. Rimane insomma aperta una scappatoia". 

NO     

 Il capogruppo del PdL in commissione    Giustizia alla Camera e relatore del    testo sul legittimo impedimento Costa   illustra tecnicamente le ragioni del no al referendum.                       
"La legge sul legittimo impedimento a   comparire, approvata dal Parlamento e   sottoposta al vaglio della Corte costituzionale, ha l'obiettivo di evitare    conflitti tra due poteri dello Stato:  
 quello esecutivo, cui appartiene il governo, e quello giudiziario, cui appartiene la magistratura".     
 "Laddove,infatti,un membro del governo  sia imputato in un procedimento penale, questi per potersi difendere ha l'esigenza di partecipare alle udienze del   processo. Ma che accade qualora il giorno fissato per l'udienza il presidente  del Consiglio o il ministro siano chiamati a svolgere attività di governo?". 
 O sacrificano il proprio diritto alla   difesa o rinunciano a svolgere un adempimento del loro mandato.           
 "Si tratterebbe di un conflitto volto a determinare uno squilibrio tra i poteri dello Stato, soprattutto se si consen tisse al giudice di sindacare discrezionalmente la legittimità o meno dell'adempimento".                         
 "La legge è finalizzata a regolare queste situazioni di conflitto ed indica,  con precisione,i casi e le circostanze, con relativi richiami normativi, in cui è possibile addurre un legittimo impe- 
 dimento. Nel lasso di tempo che intercorre tra il rinvio e la nuova udienza  è sospesa la prescrizione, così all'imputato non deriva alcun privilegio".   
 "Non si tratta di un'immunità ma di un  istituto già previsto nel nostro ordinamento processuale, finalizzato a garantire un corretto bilanciamento tra   l'esercizio del mandato di governo,l'esercizio del diritto di difesa da parte dell'imputato e il dovere delloStato   di perseguire i reati".              

12-13 giugno le ragioni del SI e quelle del NO


-8 al referendum
Finalmente il 12 e il 13 giugno , salvo che la corte costituzionale non faccia l'azzeccagarbugli \ l'ammazza sentenze e ammazza volontà popolare come hanno tentato di fare bloccando la possibilità d'esprimerci , si vota per i referendum . Ora poiché in Rai , nonostante il richiamo da più parti si continua nel boicottaggio , e nella disinformazione dei referendum nei modi più svariati ad esempio : 1) concentrandosi solo sui primi due ( nucleare e acqua ) e stando zitti salvo pochissime voci , sul 3 quello del legittimo impedimento ., 3) facendo ,almeno all'inizio , le tribune e gli spot ad orari assurdi , ovvero quando la tv la guarda poca gente . 4) dicendo che le schede sono 3 come il numero dei quesiti , quando invece sono 4 ( 2 per l'acqua , 1 per il nucleare , 1 per io legittimo impedimento ) . Per fortuna , che sono uno che crede che le grandi cose sono nascoste \ occultate nelle piccole , che seguo le notizie di televideo e non solo delle prime pagine , ma anche delle sottopagane e delle pagine più interne , evidenziate in giallo alla faccia di chi mi dice che sono un fissato con il televideo e d'esso che ho tratto questa guida quesito per quesito cosa succede se si vota SI e cosa se si vota NO e con le ragioni di entrambi gli schieramenti

Vota SI' chi vuole abrogare determinate norme. Vota NO, invece, chi vuole che le stesse norme rimangano in vigore.

Acqua

Quesito  n 1 Scheda di colore rosso  Modalità di affidamento e gestione dei  servizi pubblici locali di rilevanza   economica. - Abrogazione.            
Il quesito prevede l'abrogazione delle  norme che attualmente consentono di affidare la gestione di servizi pubblici  locali a operatori privati. 
QUESITO N.2     
Scheda di colore giallo
 Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.  
Il quesito propone l'abrogazione delle  norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell' acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitaleinvestito dal gestore.          


SI  

"2 Sì per l'acqua bene comune". E' lo   slogan della campagna referendaria per  il sì ai quesiti relativi all'acqua. 
 Queste le ragioni esposte dal Comitato: "Votando sì al primo quesito si chiede  di cancellare il decreto Ronchi, che  
 stabilisce l'obbligo di affidare il   servizio idrico ai privati. I soggetti  privati tengono solo al profitto, a discapito della qualità dell'acqua e del  benessere dei cittadini. Abrogare que- 
 sta norma significa fermare le privatizzazioni e la definitiva consegna del servizio idrico al mercato. In Italia   tutte le privatizzazioni avvenute hanno comportato l'aumento delle tariffe e il 
crollo degli investimenti".  I sostenitori del sì sottolineano   
 l'obiettivo di "fermare la privatizzazione dell'acqua".       
Votando sì al secondo quesito "si toglie la possibilità di guadagnare denaro sulla gestione delle risorse idriche  Attualmente le aziende che gestiscono   l'acqua ottengono grandi profitti sul- 
 le bollette dei cittadini. Non è giusto  arricchirsi con l'acqua, un bene di  prima necessità essenziale per la vita"  Con il sì al referendum "i privati non  potranno più speculare sulla gestione 
 dell'acqua. Il servizio idrico deve     soddisfare i cittadini e non le leggi  di mercato".                           

 NO     

 "Impedire che i cittadini italiani siano privati di un essenziale processo di riforma e ammodernamento della gestione idrica". E' l'obiettivo del Comitato    per il No ai referendum sui servizi    
 pubblici locali e tariffa dell'acqua.  
 Queste in sintesi le loro ragioni: "L' acqua è un bene pubblico inalienabile   e la sua gestione è tema strategico e  vitale per lo sviluppo del Paese. La    rete nazionale disperde fino al 60%  
 dell'acqua; per ammodernarla occorre    favorire l'ingresso di soggetti privati con adeguate dimensioni finanziarie e   manageriali". Occorrono 65 miliardi di  euro per ammodernare gli impianti: somma che peserebbe sulle fasce più deboli
 Il comitato per il No inoltre osserva:  "Bloccare con il referendum il processo di industrializzazione del sistema idrico nazionale imporrà ai cittadini l' aumento delle tasse". Se vince il sì la gestione sarà affidata nuovamente "nelle mani delle caste della politica municipale". Il nostro è un fronte bipartisan che si oppone alle forze conservatrici del Paese, sostiene la libera 
 concorrenza in un mercato regolato e la nascita tra i cittadini di una seria cultura dell'acqua. Quando l'ente pubblico affida la gestione del servizio   idrico a un soggetto privato non vende 
 l'acqua. La gestione dovrà soddisfare in primis l'interesse dei cittadini.  



 Nucleare Scheda di colore grigio

 Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione della 
 norma che prevede la realizzazione nel  territorio nazionale di impianti di     produzione di energia nucleare.     


 SI 


LE RAGIONI DEL SI     

 L'Italia dei Valori, tra i promotori    del referendum, è contraria al ritorno  del nucleare in Italia.         
Il nucleare è, per l'Italia dei Valori, "una tecnologia obsoleta, costosa, inutile e pericolosa e comunque non adatta all'Italia. Non guarda al futuro, non   tiene conto del passato e non affronta 
 i problemi del presente".             
L'Italia dei Valori vuole quindi evitare che il governo "realizzi questa      maxitruffa ai danni dei cittadini".    
 Il 'Comitato Sì antinucleare' raccoglie   una fetta molto ampia dell'associazionismo e del volontariato italiano: si   va dagli ambientalisti ai sindacati, dalle associazioni di consumatori a    
 quelle di studenti ed anziani, dalle  energie rinnovabili al servizio civile, fino a organizzazioni per il commercio  equo e solidale.                     
 Tra i motivi per dire sì: "Il nucleare  sicuro non esiste; l'energia nucleare è roba vecchia; costa troppo e non abbassa la bolletta; paralizza le rinnovabili; non risolve i problemi energetici;  un deposito di scorie è per sempre".   

 NO     

 Il Ministero per lo Sviluppo economico  ha rivisto l'impostazione sul nucleare  data nel 2009 (decreto legislativo 15  febbraio 2010,n.31) e rinviato la decisione sulle modalità di utilizzo di    
 questa fonte energetica ad un chiarimento complessivo in sede europea.    "Il quadro è infatti cambiato dopo l'   incidente di Fukushima rendendo necessaria una revisione del programma e una
 piena partecipazione italiana alla costruzione di nuovi standard di sicurezza comuni in Europa, dove sono già presenti impianti nucleari vicini ai nostri confini. L'impegno sarà anche ri- 
 volto all'integrazione dell'Italia in   filiere industriali di rilievo".        
 "Il nucleare, in particolare, può consentire di:                  garantire l'indipendenza energetica, mentre l'Italia ora importa l'83% dell' energia consumata, spesso da aree geopolitiche instabili ed esposte a rischi risparmiare sull'energia elettrica,  
 che in Italia costa fino al 30% in più  della media europea e il 50% in più  della Francia, che ricava dal nucleare  il 75% della propria elettricità    * combattere il cambiamento climatico, 
 visto che il nucleare non emette gas  con effetto serra".              
Per votare no al referendum anche di-  
 verse associazioni tra cui Fareambiente
 e Associazione nucleare italiana. 


Legittimo impedimento Scheda di colore verde


 Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n.51, in materia di legittimo impedimento del presidente del     Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n.23  del 2011 della Corte costituzionale.    Il quesito propone l'abrogazione di     norme in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei 
 ministri e dei ministri a comparire in  udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n.23 del 2011 della Corte costituzionale.            

SI 


 L'IdV ha promosso il referendum per l'  abrograzione del legittimo impedimento.
 Per l'IdV "la legge da subito ha dimostrato di essere incostituzionale perché, sospendendo da subito i processi 
 in cui era imputato Berlusconi, ha sancito la diseguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. In realtà il legittimo impedimento esiste già nell'impianto normativo italiano: un qualsiasi
 cittadino impossibilitato a presentarsi  a processo ne può fare richiesta,ma sarà il giudice a decidere se l'impedi mento sia legittimo o meno. Per Berlusconi e i suoi ministri invece questa  
 decisione verrà presa dal Consiglio dei  ministri, ovvero da loro stessi".      
 "Il 13/01/2011 la Corte costituzionale  ha sancito la parziale incostituzionalità della legge:la competenza nel giudicare il legittimo impedimento ricade  sui giudici".Al tempo stesso però viene  confermata la definizione di legittimo  impedimento per "il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni   previste da leggi o da regolamenti".   
 "C'è solo la raccomandazione di una     leale collaborazione tra poteri nello   stabilire eventuali altre date", ma in  questa situazione,sottolinea l'IdV,"con una legge palesemente ad personam, non  si può ipotizzare che ci sia una leale  collaborazione con la magistratura. Rimane insomma aperta una scappatoia". 

NO     

 Il capogruppo del PdL in commissione    Giustizia alla Camera e relatore del    testo sul legittimo impedimento Costa   illustra tecnicamente le ragioni del no al referendum.                       
"La legge sul legittimo impedimento a   comparire, approvata dal Parlamento e   sottoposta al vaglio della Corte costituzionale, ha l'obiettivo di evitare    conflitti tra due poteri dello Stato:  
 quello esecutivo, cui appartiene il governo, e quello giudiziario, cui appartiene la magistratura".     
 "Laddove,infatti,un membro del governo  sia imputato in un procedimento penale, questi per potersi difendere ha l'esigenza di partecipare alle udienze del   processo. Ma che accade qualora il giorno fissato per l'udienza il presidente  del Consiglio o il ministro siano chiamati a svolgere attività di governo?". 
 O sacrificano il proprio diritto alla   difesa o rinunciano a svolgere un adempimento del loro mandato.           
 "Si tratterebbe di un conflitto volto a determinare uno squilibrio tra i poteri dello Stato, soprattutto se si consen tisse al giudice di sindacare discrezionalmente la legittimità o meno dell'adempimento".                         
 "La legge è finalizzata a regolare queste situazioni di conflitto ed indica,  con precisione,i casi e le circostanze, con relativi richiami normativi, in cui è possibile addurre un legittimo impe- 
 dimento. Nel lasso di tempo che intercorre tra il rinvio e la nuova udienza  è sospesa la prescrizione, così all'imputato non deriva alcun privilegio".   
 "Non si tratta di un'immunità ma di un  istituto già previsto nel nostro ordinamento processuale, finalizzato a garantire un corretto bilanciamento tra   l'esercizio del mandato di governo,l'esercizio del diritto di difesa da parte dell'imputato e il dovere delloStato   di perseguire i reati".              

7.6.11

ma è possibile che debbano morire sempre i migliori ? + morto enzo del re




Lavorare con lentezza. E suonare una sedia per denunciare infinita ripetitività del lavoro in fabbrica. E' morto Enzo Del Re, "l'ultimo cantastorie di Mola di Bari", come si definiva. Voce storica della ribellione degli anni Settanta era il musicista degli oggetti della vita. Nato a Mola di Bari nel '44 ha lavorato, fra gli altri, con Dario Fo e Franca Rame, il cantautore Antonio Infantino ed Enzo Jannacci. Nel 2010 il cineasta Angelo Amoroso d'Aragona gli dedica il documentario "Io e la mia sedia".
Nel video, l'esibizione sul palco del concerto del Primo Maggio, ospite di Capossela

Caro B ti è andata male se facevi come sulla procreazione assista forse ti andava nmegloi



Per un cavillo, il governo sperava di far invalidare il quesito referendario sul nucleare. E l'Avvocatura di Stato aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale, che da ieri ha un nuovo presidente vicino al centrodestra, Alfonso Quaranta (SCHEDA). Ma già ieri il neo presidente aveva annunciato che il referendum non poteva essere bloccato. E oggi la Consulta ha freddato ogni aspettativa: il referendum atomico si farà.Stettativa: il referendum atomico si farà.

adesso  i  giochi  sono fatti 



Scatta il quorum: gratis a teatro per i referendum
Scatta il quorum è l'iniziativa ideata da alcuni dei migliori artisti teatrali con l'Unità. Provando di essere andati al seggio, avrete inviti gratuiti agli spettacoli di Perrotta, Celestini, Emma Dante, Cristicchi, Babilonia Teatri... | Intervista a Perrotta: «Votare per essere liberi» | Le risposte per gli scettici di R. Bru. | Napolitano: «Voto, è un dovere» | CONDIVIDI SU FACEBOOK | CONCERTI GRATIS E CENE SCONTATE | APPELLI: VIDEO-MANIA... | Appello Pd: 4 sì

6.6.11

IO VOTO 4 SI ( 2 SULL'ACQUA , 1 SUL NUCLEARE , 1 SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO )



Questo post sarà di parte quindi se voti NO non continuare nella lettura o se dovessi farlo perché come me sei uno che legge tutto e che ha una visione a 360° benvenga , però non accusarmi di faziosità o menate varie
Io voto 4 SI . Ecco quesito per quesito le mie motivazioni
  1. Nucleare
Tale scelta , anche se un po’ d’influenza emotiva c’è , non è dettata solo dall’emozione per quello che è successo in Giappone ,ma per il fatto che collaborando con il comitato gettiamo le basi ( contro le basi ed i poligoni in Sardegna ) mi sono fatto una cultura sugli effetti sia sulle popolazioni sia sui territori delle armi ad uranio impoverito . E mi sono detto se solo per dei proiettili succede questo figuriamoci cosa sarà se costruiscono una centrale e dovesse succedere quello che è successo in zone dove sono successi incidenti . Ma soprattutto per il fatto che se in Sardegna si dovesse costruire una o più la non ci sarebbe più acqua ne’ da bere né da per le attività agricole , a meno che è qui non solo un ulteriore spesa ma spreco di risorse per costruire le apparecchiature per desalinizzare l’acqua del mare , visto che un reattore richiede un enorme quantità . E poi se non si fa la centrale sarà deposito scorie distruggendo cosi l’ambiente . Quindi , con il mio voto , anche se sarà un goccia nel mare , voglio dire ai nuclearisti e a quelli che dicono Si al nucleare ( NO nelle votazioni ) perché invece di sprecare tempo e conoscenze per una cosa pericolosa non concentrate lo studio per la fusione a freddo * se volete rimanere in tale ambito. di studi , o sulle energie alternative 
Approfondimenti
2) Acqua Pubblica
Perché un bene cosi prezioso e sempre più raro deve essere tutti e non di pochi . L'acqua è un bene comune necessario alla vita.Quindi privatizzare l'acqua, e la gestione dei servizi idrici, significa legarne l'accesso e l'utilizzo alle leggi del mercato,quindi alla necessità dei privati di garantirsi utili e dividendi quanto più alti possibile, indipendentemente dalla qualità (e dalla "democraticità") del servizio erogato.La privatizzazione dei beni comuni è business molto redditizio, per alcuni, ma poco conveniente alla collettività.Quel che succede nel mondo, in Italia, e anche in Sardegna (Abbanoa), sta a dimostrarlo.
Solo una gestione pubblica dell'acqua, in funzione di una migliore qualità della vita delle persone,e non del profitto di alcuni, può garantire, nei paesi ricchi come in quelli poveri,un giusto accesso a questa risorsa, che deve rimanere "di tutti".Solo una gestione virtuosa, quindi non necessriamente "come è stato fino a oggi", nel bene  e nel male ,  può e deve consentire ad ogni essere umano di usufruire di un quantitativo minimo vitale di questo bene fornito gratuitamente o a costo minino a tutti, ma con prezzi che tuttavia crescano progressivamente con l'aumento dei consumi di ogni singolo (per ridurli, educare al rispetto e al risparmio delle risorse, alla sobrietà).
Alcuni m’accuseranno << come sei un imprenditore e poi ti metti a fare discorsi comunisti contro te stesso >> la libera imprenditoria ci deve essere lo stato ( vedi quando era sotto controllo statale diventava un carrozzone ) ha fallito >> . A queste affermazioni rispondo questo :<< si ok ci dev’essere ed è giusto che ci sia ma a patto che non diventi , e noi Sardi con Abbanoa ne abbiamo un esempio , un qualcosa concentrato in poche mani ed arricchisca pochi e impoverisca gli altri .
 Qui perchè voto si


2.6.11

se non è tempo per noi che ci stiamo a fare al mondo ?

Dopo la  elucubrazione  (  o sega  mentale scegliete  voi quale  termine  sia più  giusto usare  ) del post precedente , del quale ringrazio tutti\e  quelli  che  in privato , su  facebook , su twitter  mi hanno dato suggerimenti  o  risposto  sia all'interrogativo  contenuto nel post  del blog  sia  alla domanda scritta  nelle loro bacheche : tu  come  la vedi  ? , eccovene  un altra .
Lo so che non dovrei dovrei  farmene , me ne faccio troppe  e continuamente  , ed molo spesso  esse non portano  a niente   di seriamente  costruttivo  , ma  solo a risultati \  risposte  effimere    \  controproducenti   se  non  deleteri  .  Ma Ciascuno di Noi, può trasformare in meglio la propria vita. La strada per riuscirci è una sola: rivolgere lo "sguardo" verso il nostro mondo interiore. Quanto più profondo, onesto e sincero, sarà quello sguardo, tanto più grande sarà la possibilità di ottenere una vita meravigliosa . 
Dopo  questa  spiegazione  eccovi  quella  d'oggi .Come  dal titolo delo  post   d'oggi  ,  mi chiedo , dopo  aver  ascoltato questa  canzone  di Luciano Ligabue

Concludo come nel precedente post  chiedendovi consiglio , e se  volete  di raccontarmi la vostra esperienza  in merito 

1.6.11

Sono troppo sensibile è un male o un bene ?

Nei giorni scorsi mentre  aspettavo che il lavabo si riempisse in modo da  radermi , mi è venuta in mente  questa  foto (  che trovate a  sinistra  )  presa non ricordo  in quale sito o pagina di facebook per  il SI al referendum  sull’acqua o qualche blog  da me  frequenato   .
Poi  durante la rasatura  nel silenzio dell’alba  , la mia mente ancora  libera dalle preoccupazioni ed  impegni giornalieri   ed ancora impregnata   di materiale  onirico notturno , ha elucubrato  questo pensiero  che m’accingo a condividere  con voi  che mi leggete  .
Come si fa ad essere meno emotivi?
Mi spiego meglio… come si fa a evitare di essere sopraffatti da un’emotività esagerata?
Perchè mettersi a piangere per una piccola discussione, o perchè si viene a sapere che il papà di una conoscente, mai visto, è morto di tumore, o sentirsi le lacrime che salgono quando si vede la pubblicità dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica (che poi io credo laicamente  e stimo certi preti di  frontiera  o del dissenso   sono pure anticlericale) o quando incontri per la strada la vecchietta che è costretta a venderti le piantine di cactus perchè non ce la fa a campare con la pensione o i supermercanti  pieni  di ronba inutile  specie da  mangiare    e la gente  che  muore  di fame   mi pare francamente troppo.
Sono cose che mi capitano, purtroppo.
Tutto questo non solo è nocivo, perchè mi struggo per cose per cui non vale la pena struggersi, ma è anche controproducente perchè quando mi capita in pubblico è  imbarazzante per me e per chi mi sta attorno.
Percepisco che non vale la pena piangere per alcune cose ma anche se ci provo a trattenermi le lacrime mi escono lo stesso e mi rendo conto che dopo un po’ questo atteggiamento può anche dar fastidio agli altri, che, giustamente, non capiscono.
Ho sempre avuto fin da bambino questa sensibilità iperattiva e galoppante, col tempo un po’ ho imparato a farmi scivolare alcune cose addosso ma ancora non ci riesco completamente. Mi rendo conto che ci sono delle cose di me su cui devo ancora lavorare molto e cose purtroppo che fanno parte anche della base del mio carattere di refrattario. Io sono una persona buona, anche quando arreco un danno a qualcuno sono talmente maldestra e in buona fede che non me ne accorgo e poi magari cerco di rimediare, sono geneticamente lontano (  anche  se  a volte   ci sono cascato  ) da qualunque forma di cattiveria. Non ci riesco proprio ad essere cattivoa, quando invece a volte dovrei.Questa assoluta mancanza di malintenzione mi fa diventare sensibile fin troppo al mondo esterno.
Quindi… qualcuno di voi mi sa consigliare cosa fare per chiudere i rubinetti? Come si può fare? C’è una soluzione ? oppure  fregarmene  e lasciarli aperti ?


a volte un illegalità può essere a fin di bene . Gonnesa atente falsa per aiutare la figlia malata

unione  di Mercoledì 01 giugno 2011
Vedi le foto H a falsificato la patente, ma lo avrebbe fatto soltanto per amore della figlia gravemente ammalata. È finito sotto processo, ma il suo difensore ha sollecitato l'assoluzione. È il dramma di un giovane padre di Gonnesa (del quale non pubblichiamo le generalità a tutela della piccola) emerso, ieri mattina, in tribunale davanti al giudice Paolo Pes. L'operaio è accusato di falsificazione del permesso di guida e guida senza patente. «Sì, la patente è falsa», aveva risposto con candore ai carabinieri che nel novembre del 2008 lo avevano fermato alla guida del mezzo comunale per la pulizia delle strade. Un'ammissione fatta con candore e seguita da una giustificazione: «L'ho fatto per necessità, perché la mia bambina è gravemente ammalata, ha continuamente bisogno di essere sottoposta a visite mediche e nessun altro può accompagnarla».
IL PROCESSO Il suo legale di fiducia, l'avvocato Giovanni Raimondo Serra, ha prodotto la documentazione medica dalla quale si evince che la bambina è cerebrolesa e ha realmente bisogno di essere sottoposta a frequenti accertamenti nelle strutture sanitarie. Partendo proprio da questa circostanza il legale ha basato la sua arringa difensiva, dopo che il pubblico ministero Gloria Ligas ha chiesto la condanna a una pena minima di 4 mesi e 15 giorni di reclusione e la sospensione della patente che, nel frattempo, il giovane padre ha conseguito. «Ci troviamo di fronte al caso di un uomo il cui intento non era certamente quello di violare alcun precetto giuridico - è stata la tesi dell'avvocato - il mio assistito non lo ha fatto certo per poter andare a spasso o in discoteca, bensì per motivi che hanno una particolare rilevanza sociale, ha agito spinto dalla necessità».
IL RINVIO Il legale non ha invocato esplicitamente lo stato di necessità, previsto dal Codice, ma ha comunque evidenziato che l'uomo era animato soltanto dall'amore di padre verso la figlioletta gravemente malata. la sentenza a luglio.
Cinzia Simbula