30.7.20

perchè da uomo mi occupo di donne e femminicidio

a  caldo  la  risposta potrebbe essere    questo post   di   questa   mia  amica e  compaesana 




Marianna Bulciolu
1 febbraio


Sei donne uccise in una settimana.
La cassazione parla di “ emergenza nazionale “, ma ci sono ancora donne e uomini “ istruiti” che pensano che IL FEMMINICIDIO NON ESISTA e sia un omicidio come un altro .Forse bisognerebbe partire da questo punto.

A  caldo  vedendo   i materiali  usati  per il post  d'oggi    mi sono  accorto che  essere donna   oggi    a livello  globale      senza  la canonica  distinzione  fra  Nord  e  Sud   del mondo  ( cioè occidente  ed oriente  )   è  una lotta   continua   ancora  più dura  di quella  di  noi  uomini   per  essere   se  stesse    e  contro   certi stereotipi e luoghi  comuni     che spesso si contraddicono  uno  con  l'altro  

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Ma  soprattutto  come  dimostrano : 1)      questa  vicenda     le  donne   sono  maltrattate    non solo fisicamente   ma  anche   psicologicamente 

repubblica  del  29\7\2020  pag.20  


 sia     questa  storie  

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"Giro l'Italia con una bici-cargo per ripulirla dalla plastica": la sfida green dell'olandese Myra"



Un paese, l'Italia, e 6500 chilometri da percorrere in 100 giorni con una bici-cargo per raccogliere la plastica e sensibilizzare sul problema dell'inquinamento. È questa la sfida green di Myra Stals, trentacinquenne olandese, che otto anni fa si è trasferita in Italia, prima a Firenze e poi a Torino. Partita il 4 luglio dalla città piemontese si è spostata verso Sud lungo la via Francigena e in 25 giorni ha raccolto l'equivalente di tremila bottigliette di plastica. Ora, con il suo progetto Cycle 2 Recycle, è attesa in Calabria, farà tappa anche in Sicilia. "La cosa più sconcertante è che in alcuni posti non c'è ancora la raccolta differenziata, per cui quello che raccolgo sono costretta a buttarlo in un secchio normale", commenta. Per Myra questa è già la seconda avventura green: l'anno scorso, sempre con bici-cargo e pinza, era partita da Torino per arrivare nella vallata tedesca del fiume Mosella. Dietro la sua iniziativa ci sono altri due obiettivi: raccogliere fondi per il banco alimentare - "per aiutare le famiglie colpite dal Covid-19" - e dimostrare che anche le donne possono viaggiare in solitaria.

                                                                   Di Valentina Ruggiu









come uscirne allora e fare che tale gesti siano la norma e non l'eccezione ? Solo l'unione tra Solo l'unione tra maschio e femmina può creare la vita, la sopraffazione di uno sull'altra genera solo morte, sopraffazione, spesso, tollerata da due millenni di bugie, ignoranza e repressione del libero arbitrio.

maschio e femmina può creare la vita, la sopraffazione di uno sull'altra genera solo morte, sopraffazione, spesso, tollerata da due millenni di bugie, ignoranza e repressione del libero arbitrio.  come  suggerisce  https://www.facebook.com/ilguardianooscuro/posts/1453104428159022
e sempre dalla stessa pagina : << Riportiamo il principio femminile nel posto che merita, ovvero al centro di ogni nostra attenzione e riguardo.>> 
Ma sopratutto non mi stancherò mai di ripeterlo applichiamo , con i nostri figli , nipoti , questa poesia : << non insegnare a tua figlia ad essere preda \ insegna a tuo figlio a non essere cacciatore ( joumana haddad 1970- vivente >>

27.7.20

quando gli schiavi aiutano altri schiavi Lucia bracciante tarantina salvata dal caporalato da Yvan Sagnet della rete Nocap un sindacalista migrante

repubblica del 26\7\2020


che strano paese il nostro la  maggior parte  della  gente    vuole  cacciarli via  o li considera  clandestini   se  va bene  . Ma  generalmente   li si etichetta con  stereotipi  e luoghi comuni  exenofobici  e razzisti     chje  noi tutti sentiamo e leggiamo h24   ed  molti   di noi   almeno quelli che   ascoltano passivamente   e  approvano    coloro  che

Urlano teorie, rincorrono morali,
La propaganda vince
Con frasi sempre uguali


e sempre citando oltre alla guerra e la paura - Mcr    hanno
Mio fratello ha rinunciatoAd avere un'opinione,Mio fratello ha rinunciatoIn cambio di un padroneChe sceglie al suo posto

Teatri chiusi per Covid, e il tenore torna a Mantova per aiutare la famiglia al chiosco

da https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2020/07/25/news/


Una carriera di successo che lo ha visto protagonista nei più importanti teatri del mondo. Fino allo scoppio della pandemia e al fermo totale imposto al mondo della musica e dello spettacolo. Da qui la decisione, in attesa di tornare a calcare i palcoscenici di tutto il globo, di rientrare nella sua città e aiutare la madre nel chiosco di famiglia. La storia è quella di Leonardo Cortellazzi, tenore classe 1980 nato e cresciuto a Mantova. Non è raro vederlo in queste giornate estive nelle vesti di collaboratore speciale di mamma Cristiana al chiosco Graffer, gestito dalla famiglia sul Te da 33 anni

26.7.20

il caso di Mahmood e della ferragni come promoter ei musei l'arte piegata a merce

L'immagine può contenere: 1 persona, testo
sembrerò  un vecchio ,  all'antica    ma  Montanari    ha  ragione  . e  condivido    questo  suo intervento   sul  fatto del  16\7\2020   sotto riportato a sinistra   . 
 Anche  se   ha  dimenticato   ( ma   forse lo reputava  ovvio  ed   scontato  da parlarne solo alla fine   per    chi  ancora  non ha  mandato il cervello  all'ammasso   \  in cassa integrazione  oppure mancanza  di  spazio nell'articolo  per  approfondire  meglio  tale  metodo  )   che   tale  battaglia  dovrebbe  essere  combattuta   anche  fuori  dagli ambienti  scolastici ed  accademici    e  senza    nozionismo    altrimenti i  giovani   che   già  le    giudicano  anticaglie   o cose  vecchie   o  vi si  avvicinano  per  imitazione  passiva 

  Come le pecorelle escon del chiuso
  a una, a due, a tre, e l'altre stanno
  timidette atterrando l'occhio e 'l muso;
  e ciò che fa la prima, e l’altre fanno,
  addossandosi a lei, s’ella s’arresta,
 semplici e quete, e lo ’mperché non sanno;
  sì vid’io muovere a venir la testa
  di quella mandra fortunata allotta,
  pudica in faccia e ne l’andare onesta.
                   dante  Purgatorio canto III   79-84

Amazon.it: "Ciao, Prof!" - Porcino Ferrara, Cristian A. - Libri   solo perchè  ne  ha  parlato  un  vip  o  si è  fatto  un  selfie . Va bene   aprirsi e  contaminarsi   per  aprirsi al mondo  ed   hai  giovani    come  fa   ed   ha  raccontato   nel   suo  libro Ciao  prof   (   foto  a  destra )   e  da  noi recensito   ed  intervistato    l'amico  prof  cristian    porcino






































ma  qui    si mortifica   e  si mercifica   l'arte.

P.s

questo post era pronto alla pubblicazione   quando  su twitter  ricevo questo commento che  da  origine   alla discussione  sotto riportata 

@ciriacomerolli 
ciriaco merolli
Cosa vuol dire senza nozionismo? Spieghi! Magari pressappochismo, superficialità, confondere le date, e quindi i contesti in cui le opere d' arte assumono il loro preciso significato...
6:27 PM · 26 lug 2020

Giuseppe Scano #restiamoumani #facciamorete
@redbeppeulisse
1h In risposta a @ciriacomerolli
senza un complesso di nozioni, di mere notizie non approfondite né sinteticamente elaborate e organizzate; solo con il metodo di insegnamento che privilegia la quantità di nozioni acquisite rispetto alla formazione critica dell'allunno\a . ma fargliela vivere cioè portandoli nei musei , alle mostre , facendoli vedere diapositive di foto delle opere



ciriaco merolli
@ciriacomerolli
 ·56min
Questo a scuola si fa. Lo so perché sono un insegnante.



Giuseppe Scano #restiamoumani #facciamorete
@redbeppeulisse
 ·42min In risposta a
@ciriacomerolli
mah . forse negli ultimi anni . io mi sono diplomato allo scientifico nel 1995 e storia dell'arte l'ho studiata a pappardella giusto per prendere la sufficienza perchè in disegno tecnico ero una frana ed non c'era proiettore e\o visite a musei . cosa che invece ho avuto all'università dove all'esame di storia dell'arte ho preso 30




ciriaco merolli
@ciriacomerolli
·1h In risposta a  @redbeppeulisse
E nozione e nozionismo sono parole prive di senso, inventate da una certa teoria della didattica, che immagina si possa prescindere dalla cronologia e dalla precisione delle informazioni.


25.7.20

una donna pasqua zau diede via allle rivolte del su connottu




A Nuoro, la mattina del 26 aprile del 1868, scoppiò una grande rivolta nota con il nome di “Su Connottu” (il conosciuto) contro la decisione di messa in vendita del salto di “Sa Serra” e dei terreni comunali che prima venivano utilizzati dalla comunità liberamente.

L'immagine può contenere: 1 persona, sta camminando e spazio all'aperto
Donna di Nuoro, in Corso Garibaldi, fine 800.
Foto di Antonio Ballero, collezione Illlisso.

I Nuoresi in rivolta, guidati da una donna coraggiosa di nome Paskedda Zau, si diressero verso il palazzo comunale, le porte vennero abbattute e la folla si impadronì dei fucili della Guardia Nazionale. Iniziò così il saccheggio del municipio: i rivoltosi diedero fuoco a buona parte dell’arredamento e ai documenti dell’archivio dove, nero su bianco, giacevano i piani di lottizzazione e i registri dello Stato Civile, pensando di distruggere insieme agli atti, anche la decisione di messa all'asta dei terreni. Ma così non fu. Vennero uccise 8 donne e Paskedda Zau venne arrestata.
editto delle chiudende
“A su connottu” era il motto dei manifestanti, che chiedevano appunto, un ritorno alle consuetudini, a ciò che avevano sempre conosciuto, un codice mai scritto ma riconosciuto e rigorosamente rispettato dai Sardi, ossia al ripristino dell’antico sistema di gestione comunitaria dei terreni.
Quei tempi felici, de su "Connottu", non tornarono mai più.






I Nuoresi in rivolta, guidati da una donna coraggiosa di nome Paskedda Zau, si diressero verso il palazzo comunale, le porte vennero abbattute e la folla si impadronì dei fucili della Guardia Nazionale. Iniziò così il saccheggio del municipio: i rivoltosi diedero fuoco a buona parte dell’arredamento e ai documenti dell’archivio dove, nero su bianco, giacevano i piani di lottizzazione e i registri dello Stato Civile, pensando di distruggere insieme agli atti, anche la decisione di messa all'asta dei terreni. Ma così non fu. Vennero uccise 8 donne e Paskedda Zau venne arrestata.
“A su connottu” era il motto dei manifestanti, che chiedevano appunto, un ritorno alle consuetudini, a ciò che avevano sempre conosciuto, un codice mai scritto ma riconosciuto e rigorosamente rispettato dai Sardi, ossia al ripristino dell’antico sistema di gestione comunitaria dei terreni.
Quei tempi felici, de su "Connottu", non tornarono mai più.