8.8.08

su pechino 2008 ho deciso di

la mia forma di boicotaggio   è   non guardare  le cerimonie     ( infati sono  fuggito da  tavola    subito dopo aver mangiato ,  dato che i miei volevano   , soprattutto  guardarla  ,  e  q   uando io  gli ho risposto che non la  guardavo per  motivi etici  ,  tutte  ...    che  è  inutile   perchè si  sapeva    e i capi di stato e  i politici predicano bene ma  razzolano  male     infatti ci sono tutti andati )  - . Guarderò le  gare    anzi meglio le  seguiro  dai giornali   cosi evito  di    vedere  gli sponsor   che finanziano tale maccelleriia   perchè  : per  parafrasare  una delle più  famose canzoni di   de Andrè  <<


Di respirare la stessa aria
di un secondino non mi va
perciò ho deciso di rinunciare
alla mia ora di libertà

>>

in quanto : 1)   preferiscono non esporsi in prima persona rifiutando  di andarci  o  di  dire  in faccia  alla cina   quello chje pensano  , 2)  invitano gli  sport al boicottaggio  , quando  : <<
Trovo fuori luogo che si cerchi di far ricadere la responsabilità di certe decisioni politiche sulle spalle degli atleti, spingendoli a fare quello che altri non se la sentono di fare. Fermare gli atleti e continuare ad avere rapporti commerciali con la Cina non mi è mai sembrata la soluzione migliore >> Stefano Baldini, medaglia d’oro ad Atene 2004 nella maratona, Corriere della Sera, 6 agosto   3
 

1 commento:

DoriDori ha detto...

sono d'accordo con te, mi sembra di averne viste anche troppe di atrocità......ma continuerò a urlare "TIBET LIBERO"............ciao

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