11.2.11

viaggio nella frontiera VI° tecniche indiane e la p parte indiana del mio passato

Ma  Dopo  aver  fatto colazione  fu io che   feci una domanda  a bruciapelo  a  Jack . Ma Lui se mi guardo in viso e mi brucio sul tempo  . Si fece la domanda   <<  Scommetto che volevi chiedermi   come mi trovo nella frontiera   e se  le  esperienze  di  cutting out e La marchiatura e quindi conseguenza  la vita  nel ranch , mi sono state utili  o meno ? >> .  E allo  stesso tempo si diede  la risposta  <<  Si  perchè   ho  imparato a distinguere  , mi sarà utile  se decidessi di fare lo sceriffo  o l'allevatore ( cosa  che  escludo ,ma  se  dovesse capitare  ...... ) , un marchio vero da  uno falso  ed  ho imparato  ad  usare  il lazzo  e un grande affiatamento tra cowboy e cavallo che  se  applicato allo sparare  , mi servirà a  sparare   in corsa    e ad evitare  dei colpi  se  mi sparassero quando sono a cavallo . Ma  ancora  non sono  completo , mi manca  al cultura  indiana  .Solo cosi  la mia formazione di uomo  del west  e  di frontiera   ( anche se  ormai  sta per  essere chiusa ) sarà completa . >>
Dopo aver ascoltato  la  sua  risposta ,divenni ancora  più orgoglioso di lui , e  gli dissi << Ok oggi imparerai la cultura  indiana  e conoscerei se  vuoi unirti  me la  tribu di mia madre  e di quella ch'era [sic] la mia povera moglie   e se  vuoi puuoi rimanere  tutto il tempo che vuoi  e per apprendere ulteriori cose dal vivo non più solo attraverso le dicerie ( la maggior parte  )  o da raccontiche  hai sentito durante  il viaggio  in carovana   . Un esperienza  diretta  , quindi  non solo attraverso i libri  e  i   quadri  dei pittori
>>  .
Jack non pronuncio parola  ma dall'espressione del volto   si vedeva  ch'era  tutto  eccitato  a tale  idea  , 
Ci rimettemmo  in marcia  , nonostante  le  nuvole  nere  e  gonfie  di pioggia , credendo di riuscire ad arrivare  in tempo  ( e   senza  bagnarci troppo ) al villaggio e   di Nuvola rossa  e  poi da li al mio villaggio . Ma  non facemmo  in tempo , il violento acquazzone (  quasi un nubifragio )  si abbatte  su  di  noi e  bagnò quasi da renderle inutilizzabili  sia  le nostre  provviste   , sia  le  munizioni . Riuscimo a trovare   riparo  in una  grotta,m abbastanza  grande  da  contenere  anche  furia  e  dinamite  . Ne  approfittai per mostrare  a  jack  come s'accende  il fuoco  senza  fiammiferi  (  con legnetti secchi e  pietre  focaie  )

e  primi  rudimenti  su come leggere  e  come disegnare  \ tracciare  i segni di pista e ed  usarli  e al momento opportuno, in modo che sia ben scorto da chi segue e nello stesso tempo non attiri l'attenzione dei "visi pallidi" che battono il suo sentiero




e le tracce  d'animali , e d i segnali di fumo e non
Ma  il temporale  , non smetteva   ed ecco che  lui  ne   approfitto per  chiedermi  delle cose   ch'erano rimaste  in sospeso  dal racconto della   prima  parte  del mio passato  .
Ma , come al solito  , timidamente  chiese prima se   m'andava  di parlare  di quei fatti accennati nel racconto precedente  , visto che sono episodi dolorosi  e tristi della  mia vita  .
Io m misi a ridere  e <<  certo che mi va e poi una promessa è una promessa  . Avevo detto che   ti avrei parlato di me  , non più in maniera evasiva   ma  in maniera franca  ed  aperta   , e  cosi  sarà . Come  tu sei tsato  franco     con  me  durante  il tempo passato insieme  , parlandomi   di te  ,   della tua famiglia  e  le loor opposizioni e pregiudizi  sul tuo viaggio  attraverso la frontiera  senza usare  la ferrovia  e l'avergli mentito  sulla  vera destinazione   che  poi  gi  ha  confessato   in una lettera -
E poi  non sempre , e tu  me lo hai saputo dimostrare , puoi   tenerti tutto dentro . Parlare del proprio passato serve ad  archiviarlo meglio  e  svoltare pagna più facilmente       >> .
Lui <<  ok  ascolto >>  e  tacque .
Iniziamo  da  quello più felice  , quello in cui ritrovai mia mmdre  , proprio quando persi la speranza  .
Come  ti ho  già detto  , a  10  mesi \  un anno ero stato adottato in un orfanotrofio , dove  venivo preso in giro e  deriso   non solo da  bambini più grandi , ma  a volte  anche  dallo stesso  personale . Ma   ovviamente   non tutti  furono cosi ,  infatti da   quei vaghi ricordi che ho , ci fu anche   chi mi difese  e mi tratto come  un figlio . Fu proprio questa persona  a cui chiesi  il perchè  venivano tratto in quel modo  , dopo qualche mese  di risposte  evasiva  da  parte sua e continui ( sempre   più pesanti   ) maltrattamenti  mi disse  che   ero figlio  di due etnie  malviste ed molto odiate ( ovviamente  senza  generalizzare  perché in mezzo agli imbecilli possono trovarsi anche  gente  che  non lo è e  che non piace  essere  etichettato  come tale  per  colpe non sue  ) in America   specie  nel profondo Sud ,Un giapponese  e  un indiana  . Ed per  questo   che divenne  ancora  più ribelle  e  tentai varie  volte  a  fuggire  , fin quando   ci riusci sul serio  . Nella banda  dei fuorilegge con cui mi trovai a vivere  , ebbi  la  conferma   di ciò. Infatti  fu  proprio uno dei leader   che sul  punto di morte  mi chiese   perdono  per  avermi , cosi credette lui, sterminato la famiglia  durante  l'assalto ad  una diligenza  su cui viaggiavamo .
Credendo  i miie  genitori morti  e stanco della vita  da criminale , decisi di rompere   che  il mio passato da bandito  e  usare le pistole solo conto i prepotenti ed  indifesa dei deboli e  di allontanarmi dalla mia terra  d'origine , visto che    sulla mia testa  c'erano  (  anche se non avevo ucciso nessuno , se non  in duelli regolamentari  o per legittima  difesa  come nel caso di un baro  che  alle mie proteste  aveva    tirato fuori  la   pistola  e  stava  quasi  per spararmi  , per  legittima difesa  )  taglie  su di me  , solo  per aver partecipato a qualche rapina  e sparato per  difendermi dalla legge      .
Poi , non ricordo se in un saloon o  da un maniscalco , incontrai un vecchio collega di mio padre che mi riconobbe  per la voglia  a braccio  destro  .
Io negai spiegandogli     e parlandogli  del mio periodo all'orfanotrofio Ma  lui continuo' ad  insistere ,dicendomi che rassomigliavo a mio padre  e mi descrisse a fisionomia . Gli credetti  in quanto era  uguale identica : 1) alla descrizione  che mi fece  il capobanda  morente  ., 2)  e  all'uomo  che i nuovi capi  la banda  mi  avevano chiesto di  ammazzare a freddo  e   sparandogli alla schiena  .  Quella persona     mi disse  che erano   anche  se  non più insieme ancora    vivi  da   qualche  parte  dell'Ovest .
Rincominciai  Iniziai cosi il vagabondare alla ricerca  dei  mie  genitore  e feci  vari lavori ed  attività   , di cui tui  ho parlato    l'altra  volta   quando ti  ho raccontato    del mio periodo  di mandriano e  trapper . Fu proprio durante  quest'ultima frase mentre commerciavamo  con le   le  tribù indiane    trovai  quella di mia madre . Mi ricordo i giorno come se  fosse ancora  oggi  . Fu   durante  la  firma  del contratto che  certificava lo scambio  che  una giovane  donna indiana mi   guardò  il volto  , mi chiamò con il mio nome indiano << coyote  che  strilla >> , ma l'amico trapper  Jean  disse  che  s'era  sbagliata .  Allora  lei insistette facendo notare la  voglia  che  ebbi sul braccio , che poi  sdivenne  tutt'uno con  una cicatrice (  probabile   ferita    d'arma  da  fuoco   o  bruciatura    quando provai  a sparare  più  colpi di seguito con il palmo della mano  ) e assunse a  forma  del simbolo zodiacale  del sagittario
 mi abbracciò e piangendo mi disse  <<  sono tua madre  >>.Il mercante  visto la situazione eccezionale   , de a stanchezza  decise di trattenersi  con me   , un giorno in più  .
Il giorno dopo   , quando mi chiese cosa  volevo fare   < se continuare  con lui o rimane  li  ,  chiesi ed  ottenni, senza odio e rancore ma  solo nostalgia   e un po' di tristezza  , di   d  sciogliere   la  società  ed ottenuta  a mia parte degli utili   , decisi  di rimanere per un po' di giorni  ( che poi diventarono un anno  ).  Li'   imparai le  cose  che adesso ti trasmetto a  te .
Guardammo fuori  e  vedemmo  che   l'acquazzone  è finito. Allora  << andiamo  a cercare  cibo , a  pancia  piena i ricordi   sono  più facili . Dopo   pranzo ti racconterò l'altro episodio  .
Insegnai non solo in teoria  ma anche in pratica   a  Jack  come   pescare  senza  canna  e  con dei tronchetti  ed  imparo rapidamente  , visto che anche  a  lui catturo due  pesci con  l stesso metodo .
Prima di pranzo  andammo a cercare frutti e radici . Fu proprio qui  che nj   vene morso da  un serpente velenoso  . Purtroppo essendo lontano  da centri abitati e  un ora    \  due   dal campo di nuvola rossa  , vedendo che non saremo arrivati in in tempo  neppure facendo  crepare  il cavalli  , decisi di curarlo  ( cosa  che  si rilevo' giuta  quandoi  in città  lo feci  visitare da  un medico per  controllo ) con una tecnica mista  :  bloccando  con un fazzoletto il  braccio   a  cui era  stato morso  succhiando  e sputando , e  poi gli  diedi un mio stivale da mettere  fra i denti  ij quanto  gliv bruciai con un tizzone  la  parte  morsa dall'animale     poi  cercai delle erbe  medicinali  cosparsi la parte ustionata  e   con un pezzo della mia  camicia lo bendai  .
Ci mettemmo in marcia , arrivatati al bivio , fra la riserva di nuvola rossa e  la città di Waco , poiché  jack stava male  (tant'è  che pe evitare che cadesse   lo dovette legare  alla sella di  dinamite  e dinamite  a furia ) ,  era più vicina la  riserva .
Dove con l'aiuto delle due medicine , quella dello stregone  e quella  nostra    trovo   assistenza medica . Infatti gli cambiarono  la fasciatura   e gli dettero il siero antivipera  e  qualcosa  per la bruciatura  . Il medico   si complimento  con me  per la  rapidità nei soccorsi e l'intuizione  \ prontezza di  disinfettare   ( anche  se   un gesto estremo )  la zona ferita  con il fuoco  .
 Una  volta  ripresosi  e  appena seppe   di come   la cultura  indiana  l'aveva salvato mi ringraziò  . Ci trattenemmo due  giorni  nell'accampamento  e nei  suoi dintorni  dove  jack apprese  ulteriori conoscenze indiane  .
E ebbe modo di sentire  sia da me  che  da  Nuvola  rossa  nei pezzi che lo riguardavano   e  nei pezzi  in cui le mie lacrime erano più intense  il secondo  fatto  che  gli avevo accennato  cioè come conobbi donna  che  scalcia e , come nacque  e come  se  interruppe per la sua morte la  nostra storia d'amore  .


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uomo bianco
http://www.quartadimensione.net/portalewest/bestiame.htm
http://www.quartadimensione.net/portalewest/ranch.htm
indiani e non
http://www.sanvito1.org/tecniche/scout/cuctrappeur.php
http://www.sanvito1.org/tecniche/scout/cartoccio.php
http://www.sanvito1.org/tecniche/scout/tracceanim.php
http://www.sanvito1.org/tecniche/segnala/morse.php
http://www.sanvito1.org/tecniche/scout/segnipista.php
http://www.sanvito1.org/tecniche/scout/fuochi.php
( non è un sito  propio  su sul farwest  , ma   mi  è stato  utiel per  trovare  elementi utile   in  cui  il  vecchio protagonista  impara  al giovan e le tecniche indiane  )

cultura indiana  e  come  li dipinge e vede l'ìuomo bianco
http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en|it&u=http://www.faqs.org/health/topics/12/Native-American-medicine.html
www.powersource.com/cherokee/herbal.html
http://www.firstpeople.us/
http://it.wikipedia.org/wiki/Western
http://it.wikipedia.org/wiki/Western#Il_western_e_la_pittura
http://www.indianiamericani.it/testi/canzoni.php/30/Canti%20di%20caccia.html
http://www.sentierorosso.com/index.php?option=com_content&view=article&id=354:gli-uomini-delle-praterie-larco&catid=3:approfondimenti&Itemid=9


tex almanacco del west  2011
http://www.sergiobonellieditore.it/auto/edicola?collana=2&collocazione=1

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