quando a essere coinvolti sono solo dei ragazzi ad essere coinvolti nsono entrambe vittime sia la vittima sia chi lo ha ucciso .

Comunque sia l'episodio ...è grave..e denota una societa' fallita....in tutto e per tutto....senza valori...educativi... Infatti   basta  vedere  : 1)  l'assenza  dell stato che .  non  cura  e non presta  attenzione  o non  fa  abbastanza per  le  periferie  ed  il reinserimento  di chi  ha  commesso  reato  sopratutto minori    .,  non addestra  bene  le  forze dell'ordine  all'autocontrollo ad evitare tensione  ed impulsività    perchè   come  ho  già detto su
Il Tulipano - Il Web Magazine Indipendente scritto dal Popolo altra pagina  Facebook suj cui  trovate     i  miei post    sia   quelli che  finiscono qui     ma  anche   non        

[....]

  • Giuseppe Scano [...] E' vero non sarà stato un stinco di santo bisogna vedere bene come stanno le cose,prima di ma pronunciarsi io dico ne sentiremo delle brutte. Infatti l'agente è indagato per omicidio volontario . un conto è sparare per difenderti o se uno ti punta una pistola in quanto non puoi ma sapere se è : scarica , pistola giocattolo . Ma dopo il primo colpo e stato come dicono molte testimonianze di chi lo ha soccorso o visto la scena ( le indagini sono ancora in corso ) gli abbia sparato un secondo colpo mentre fuggiva ed alle spalle . qui tratta di un esecuzione . Certo il primo sparo ci sta ma il 2 per giunta di spalle quando sta fuggendo perché lo sparato é una esecuzione sia che lo commetta un privato cittadino sia ( a maggior ragione ) un rappresentante delle forze dell' ordine .Quando hai un'arma puntata alla testa l'unica cosa che pensi è sopravvivere, e quindi anch'io avendo un arma forse avrei sparato o forse consegnato quello che chiede via senza pensarci chi sa non mi è mai capitata una cosa del genere . Solo solo che se l'ho ferito o anche no , e dopo il colpo scappa non sparo o non infierisco quando uno sta scappando o è di spalle


 2)  genitori a  cui andrebbero tolti i figli    che  ,  non riescono a controllare la rabbia   e    se la prendono  contro   gente  che  non c'entra  niente   e   fanno morie un altra  persona  

da  https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/03/03

Spaccano tutto, urlano, distruggono. Rubano, anche. Scompare una barella, una sedia a rotelle viene portata all'esterno e scaraventata contro la saracinesca di un bar. Tra gli sgomenti presenti al raid di massa per la morte del giovane Ugo Russo, quindici anni, ci sono i genitori di Irina, 39 anni, morta in quegli istanti al pronto soccorso dopo essere stata pestata a sangue dal suo compagno. Femminicidio che passa sotto silenzio superato dall'enfasi della folle aggressione.

Napoli, Ospedale Pellegrini devastato dai parenti del 15enne morto
le  altre   le  trovi  qui https://bit.ly/3aq1T1s


Stroncati dal dolore i genitori di Irina, all'esterno della Rianimazione, vengono spintonati, buttati per terra. Minuti di violenza incontenibile dai mille dettagli, tutti ora racchiusi in un fascicolo della Procura. Ipotesi di reato: devastazione. Perché questo è successo. Il pronto soccorso del Pellegrini è stato devastato, distrutto, derubato. Con una sola nota positiva dell'intera vergognosa vicenda: c'erano le telecamere al triage e al pronto soccorso. Occhi elettronici che hanno cominciato a funzionare da appena qualche settimana e che hanno ripreso tutto dall'alto. Volti visibili di uomini e donne, molti adulti. "Hanno funzionato eccome, hanno funzionato benissimo. Hanno ripreso molto bene quanto accaduto", spiega il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.


 Così anche se probabilmente la barella rubata non verrà mai ritrovata, già esistono dei responsabili per quella devastazione, ora da identificare, mentre tuona il ministro della Salute Roberto Speranza: " È inaccettabile la devastazione di un pronto soccorso. Lo è sempre. Ma nei giorni in cui tutte le strutture sanitarie del paese sono chiamate a fronteggiare l'emergenza coronavirus, lo è ancora di più. Ho chiamato il direttore dell'ospedale Pellegrini e il direttore del pronto soccorso per testimoniare la vicinanza del governo e di tutto il Paese e offrire tutto il sostegno necessario a ripristinare la struttura, appena possibile. Dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi".

e  lo piangono dopo morto  e  non , almeno da  quello che si ipotizza , perchè  che .....  ne  sappiamo noi  della vita  egli altri  ,   quando  va  a rubare  .
avrebbero dovuto , OVVIAMENTE SONO SARCASTICO sfasciare un commissariato non il pronto soccorso .

Insomma



  quindi    saremo 

Antonio Deiana Tutti colpevoli, nessun colpevole.
     cmq      per  parafrasare  una  famosa  canzone   Per quanto noi ci crediamo assolti  \ Siamo per sempre coinvolti





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