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wise one - gli anelli del potere Stagione 1
dalla èagi.na F acebook La sensibilità dell'anima appendice di https://lasensibilitadellanima.blogspot.com/
Che ora si ritrova a crescere senza la sua compagna la loro bambina tanto desiderata. “A 35 anni non bisognerebbe mai vedere la morte della propria moglie, crescere una figlia da soli e sapere che non potrà mai davvero sentire l'affetto di sua madre”, le parole del giovane papà, che ha detto di voler crescere sua figlia ricordandole “sempre della madre fantastica che ha avuto e soprattutto dire al mondo intero quanto fosse speciale”. E se oggi Matteo ha deciso di raccontare la loro storia è perché spera di aiutare le persone che stanno vivendo una situazione simile. "Non voglio raccontare tutto questo per ricevere compassione o pietà, ma solo per dire a chi sta combattendo la stessa guerra di non arrendersi. Combattete come ha fatto Elisa. Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali”.
RAVENNA - Una storia d'amore e di morte, di malattia e coraggio. Di speranza, nonostante tutto. E' la storia di Elisabetta Socci, morta di tumore lo scorso luglio a 36 anni, e di suo marito Matteo Grotti che ha deciso di raccontarla. Non per ricevere compassione, non per muovere a pietà. "A 35 anni non bisognerebbe mai vedere la morte della propria moglie, crescere una figlia da soli e sapere che non potrà mai davvero sentire l'affetto di sua madre - dice - Ma voglio dire a chi sta combattendo la stessa guerra di non arrendersi. Combattete come ha fatto Elisabetta. Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali. Pensare: forse questa cosa non potrò farla domani, e allora facciamola oggi".
Elisabetta Socci e Matteo Grotti il giorno del matrimonio (da Facebook) |
La storia è stata raccolta da Chiara Tadini di Ravenna Today. Lei architetto a Cervia, lui magazziniere originario di Rontagnano, nel Cesenate. Si conoscono a un matrimonio di un amico comune, si innamorano. Una volta sposati vanno a vivere San Zaccaria nel comune di Ravenna. Sono felici, hanno la vita davanti. Poi arriva il giorno nero: la diagnosi di tumore che Elisabetta riceve nello stesso giorno in cui scopre di essere incinta. Da lì comincia la sua battaglia che combatte facendo, lei, coraggio a tutti. Al terzo mese di gravidanza inizia la chemioterapia e a otto mesi dà alla luce una bellissima bambina. Racconta Matteo a Ravenna Today: "Non ha mai vaccilato un attimo, era convinta che la gravidanza fosse la luce in questo periodo di tenebre e, nonostante tutto, ha scelto di portarla a termine e di curarsi, seppur parzialmente, con terapie che non danneggiassero una creatura così intensamente desiderata".Dopo un anno e cinque mesi, quando la piccola ha 10 mesi, Elisabetta non ce la fa. E Matteo, a 35 anni, si ritrova a dover crescere sua figlia da solo. "La crescerò raccontandole quanto sua madre fosse speciale. Abbiamo sempre vissuto nella speranza, perchè si può sperare e continuare a vivere anche se poi il finale è brutto. E lei ha fatto così, sempre godendosi il presente, tutti sapevano che era malata ma ci ha fatto vivere il periodo della sua malattia come se non fosse nulla, è stata una guerriera". Il messaggio che ora Matteo vuole dare: non arrendersi.
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