di tempio pausania dove a differenza di quella tenuta la mattina con le scuole è mancato il dibattito ed interazione tra il pubblico ed l'autore.
E questo è stata ,visto il calibro dell'autore considerato uno dei più grandi scrittori viventi, è stato vincitore nel 1992 del premio Goncourt per il romanzo 𝘛𝘦𝘹𝘢𝘤𝘰, pubblicato in Italia da Einaudi nella traduzione firmata da Sergio Atzeni , è stata un 'occasione mancata . Infatti Chamoiseau è un illustre portavoce di una visione del mondo basata sull’apertura e sul rispetto delle culture, così come sulla tutela dell’immaginario e dell’identità peculiare di ciascun popolo contro la minaccia sempre più incombente dell’omologazione veicolata dalla globalizzazione incontrollata. . Fulvio Accogli di bookolica ( uno degli organizzatori dell'evento ) , uno degli organizzatori avrebbe dovuto leggere prima i capitolo del libri in modo da far capire a gli " analfabeti di letteratura " di cosa si stava parlando . Infatti più di metà del publico se n'è andato a metà del dibattitoe sono rimasti in sala solo lì'assessora alla cultura , gli amici ed i parenti delle presentatrici e curatrici ed pochi coraggiosi sottoscritto compreso . Un vero peccato perché per gli argomenti trattati le premesse per un ottimo dibattito c'erano tutte . Infatti una presentazione meno salottiera sarebbe stata piu efficace per far giungere al pubblico il messaggio profondo espresso dall'autore . troppo monopolizzata dallo scrittore sardo alberto capitta(il secondo da destra nella foto sotto al centro ) che interagiva con l'autore con spunti di notevole interesse.quindi mi chiedo polemicamente che si portano a fare artsti importanti se poi non li si fa intereagire con il pubblico ? Infati ragionando poi a freddo e chiaccherando a fine presentazione con Sara Puggioni ( la prima a destra una delle organizzatrici dell'evento )
e dalla discussione sagace con un mio amico che ha commento le mie impressioni sull'incontro rilasciate su facebook
hai ragione *****. Ma essendo un dibattito letterario e non ideologico /politico gli avrei fatto domande di tipo letterario tipo lei si sente più seme o radice . Ma credo che l'avrei evitata visto che rispondendo ad una domanda /dubbio del suo interlocutore ( alberto capitta ) brilantemente tradotta , da quel poco che capisco di lingue straniere , in francese prima e poi in italiano da parte di Valentina Balatta è come se avesse risposto alla mia domanda
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